Bryan Adams

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« Now it's true... everything I do... I do it for youuu... »
(Bryan Adams con in mano una banconota da 500 euro)
« Please forgive me... I know you wanna do... Please forgive me... I can't stop loving you... »
(Bryan Adams dopo aver rotto accidentalmente la sua chitarra)
« Il dubbio e la paura portano al fallimento. Quando pensi negativamente, il tuo atteggiamento ti porta al fallimento... »
(Bryan Adams in un'ostentazione di ottimismo prima del suo ultimo concerto)
Bryan Adams in un momento d'intimità con la sua ragazza

Bryan Adams è un potenziale cantautore, chitarrista, regista e paparazzo canadese. È molto amato dai giovani soprattutto come uno dei maggiori esponenti del Rock e precursore indiscusso dell' Orange Metal[citazione necessaria].

Le sue canzoni sono state spudoratamente scopiazzate e tradotte a casaccio per le colonne sonore di ben quarantadue film.

Biografia

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Bryan Adams

Nato a Kingston nel 1950-bove da madre mamma e padre diplomatico, Bryan dimostra sin da piccolo di essere un artista completo; all'età di 7 anni, infatti, gestisce da solo la recita natalizia facendo contemporaneamente il regista, gli attori, il cameraman, il costumista ecc., sotto gli occhi sbalorditi degli insegnanti e dei compagni di scuola disoccupati.

A quattordici anni termina la scuola con il massimo dei voti (e il minimo sforzo) e si dedica alla musica, ignorando il consiglio del compagno di classe David Taylor. Come previsto, i suoi primi tentativi di esordire nel mondo della musica saranno piuttosto fallimentari e snobbati dalle case discografiche, tranne la A&M, che lo andrà a ripescare spinta dalla compassione.


Anni ottanta: Il deb(r)utto

In quest'anno, Bryan Adams pubblica il suo primo album, Bryan Adams, molto apprezzato per l'originalità del nome. Inizia ad essere preso in considerazione l'anno seguente con il secondo album, You Want it you got it, liberamente ispirato a un rinfresco.

Il vero successo arriva nel 1983 con l'album Taglia come un coltello, in regalo con il kit di sopravvienza di Rambo, che gli valse il fisco di platino .

Dopo il duraturo successo mantenuto anche nel 1984 e nel 1985 grazie al duetto con Tina Turner e l'inaspettato Christmas Time di Dicembre, Bryan decide purtroppo di occuparsi anche di tematiche legate ai problemi sociali e pubblica, nel 1987, Into the Fire, in collaborazione con Nick Maiale.

Smentite le accuse di satanismo, la fine degli anni ottanta sarà molto meno movimentata per Bryan: qualche esibizione di poco conto insieme a Motley Crue, Belinda Carlisle e Charlie Sexton, un concertino in onore di Nelson Mandela e l'umiliazione di Roger Acque sul palco di Berlino.

Anni novanta: non avete ancora visto niente

Bryan Adams in una foto dell'epoca

Nel 1991 pubblica il manuale Come svegliare i vicini di casa, con il suo primo pezzo attualmente conosciuto: (Everything I do) I do it for you, che userà anche per il film Robin Hood principe dei ladri. Quest'ultimo vincerà l'Oscar come Film con i titoli di coda più corti in assoluto, ma solleverà anche diverse critiche per l'indubbio fascino della Principessa.

Nel 1993, invece, pubblica il suo primo album universalmente conosciuto: Così così. Successivamente fa un menage à trois con Sting e Rod Stewart nel brano All for Love (of money). Nel 1994 decide di prendersi una vacanza in Asia, ma viene presto coinvolto in alcune operazioni nel Vietnam, guadagnandosi un altro primato e un breve soggiorno all'ospedale.

Nel 1995 esce Have you really loved a woman?, singolo contenuto anche nell'album 18 Till I Die. Ormai sicuro di essersi prenotato una sepoltura gloriosa, Bryan ritiene di poter lasciare la carriera in pace, con un riadattamento del pezzo I'm ready (to die) uscito nel 1983.

Invece continuerà con When You're Gone, smentendo il precedente I Finally Found Someone con Barbra Streisand. Il vecchio millenio si chiude con la raccolta Selezione Orchestrale di Classici Nostri Belli del 1999.

2000: Tutto esaurito

Nel 2000, Bryan rinnova il suo entusiasmo con il singolo Don't Give Up, che lo spingerà ad andare fino in fondo fino al fallimento. Nel 2001, invece, pubblica Io Vivo (in Te), traduzione letterale di I'm ready destinata al pubblico italiano. Rilevante anche il suo Bryan Adams: Live at Campo Santo insieme agli Who.

Nel 2002, invece, compone la colonna sonora del film Spirit - Cavallo goloso, per la quale tutto il merito andrà a Zucchero.

Dopo essersi fatto un po' di pubblicità presso alcuni alberghi, nel 2008 ha tenuto il suo ultimo concerto a Milano, esortato da Josè Mourinho. Purtroppo, proprio a causa sua, il concerto è finito in scazzottate e, anche se formalmente il teatro segnalava il tutto esaurito, molti dei suoi fan in Italia non ci sono andati perché impegnati altrove.

Quell'insana passione per la fotografia

Bryan Adams mentre esegue la sua famosa tecnica segreta; nessuno può sfuggirgli...

In quanto artista completo, Bryan Adams si è rivelato, nel corso degli anni, anche un ottimo paparazzo.

Appassionato alla fotografia quanto alla musica, riesce ad alternare la carriera del musicista a quella del fotografo a un ritmo impressionante; non è un caso che, durante un suo concerto, sia riuscito a scattare ben 30-TRA! fotografie grazie alla sua abilità di essere in più posti contemporaneamente.

Fortunatamente, le sue vittime erano quasi sempre donne, a cui venivano poi appioppati abiti firmati di Calvin Klein, proprio come la santità di Padre Maronno. Tra le bellezze da lui fotografate vi sono Kate Moss, Naomi Campbell con l'amico Osama bin Laden, Hillary Clinton, Gwyneth Paltrow, Jennifer Aniston, Cindy Crawford, la Regina Elisabetta II, Elisabetta Canalis e Laura Pausini in formato Max.

Per quanto ne sappiamo, la sua ultima foto è stata scattata nel 2007 a Eva Riccobono. Ora fotografa solo monumenti.


Curiosità

  • Bryan Adams è vegetariano e non mangia il cavallo, neppure a scacchi.
  • Contrariamente a quanto credeva l'autore di questo articolo, la carriera di un cantante non deve necessariamente terminare con la morte; Bryan, infatti, è ancora vivo...
  • Nel 1991, il suo singolo (Everything I do) I do it for you è rimasto per sedici settimane consecutive al top della Luca Torcio's Personal Collection, record tutt'ora imbattuto.
  • Bryan ha anche disputato una sfida di Rock con Satana, ma lo ha fatto vincere perché faceva pena.


Voci appioppate