Velvet

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Gli unici Velvet, per quanto ci riguarda.

I Velvet sono un gruppo musicale formatosi a Roma nel 1998 dopo che il pullman della gita scolastica con cui erano venuti riparti senza avvisarli[1]. Prendono il loro nome da una band che non conosce nessuno e in effetti ancora non sono stati beccati, anche grazie allo stratagemma di nascondere i loro veri nomi dietro pseudonimi umilianti, tipo Pier, Paciugo o Commendator Fanfetti.

La storia

Dopo aver mendicato per cantine e piccoli locali vengono notati da un un talent scout, che vede in quelle facce devastate dalla sindrome di Down una band che poteva bagnare migliaia e migliaia di ragazzine di quell'età in cui ancora non hanno trovato il vibratore della mamma. Nel 1999 pubblicano quindi il primo singolo, una stucchevole marcetta che viene adottata dalla Coca cola come sottofondo per quegli spot televisivi in cui fanno credere alla gente che l'acqua colorata e zuccherata possa rendere le loro vite meno patetiche.

Gli esordi

Dalle cantine al Festival di Sanremo è un attimo: nel 2001 si piazzano al 12° posto[2] con una stucchevole litania che causerà la prematura scomparsa della madre del Pierfe. Il brano va forte nelle radio, registrando una morìa di mamme senza precedenti.
Guarda caso, subito dopo la strage delle innocenti, a Sanremo hanno già pronto un album, Versomarte, una raccolta di stucchevoli canzonette riguardo il loro piano B nel caso i loro creditori scoprissero dove abitavano.
Dai dati di vendite risulta essere l'unico album per ragazzine che non è mai stato scaricato illegalmente una singola volta.

Sono in una boyband, sono in una boyband, uccidetemi

Nei mesi successivi la band lancia Boyband, una canzone-autodafè scritta per goliardia perché tanto non li ascolta nessuno. 23 milioni di singoli venduti e 58 miliardi di visualizzazioni su YouTube. La maledizione di non essere mai presi sul serio tranne quell'unica volta nella vita che scherzi.

La svolta

Nel 2002 esce Perfetto perdente, uno stucchevole singolo di insolita sincerità che anticipa l'album Cose comuni, e qui già comincia a sorgere il sospetto che si buttino giù da soli così poi uno gli dice "dai, non siete poi così male...". Durante un periodo particolarmente psico-attivo, Edoardo Bennato resta coinvolto nella registrazione di un video coi i nostri eroi per il secondo singolo, Una settimana, ma oggi nega categoricamente anche perché non ricorda nulla di quella settimana lì.

Nel 2003 il batterista Ciubecca resta ridotto un vegetale dopo aver messo le cuffie al contrario e viene sostituito dal suo gemello malvagio Gianka, detto Giancarlo. Il sound del gruppo cambia radicalmente, abbandonando le stucchevoli atmosfere pop degli esordi e virando verso un deciso e maschio approccio Brutal Prolapse Metal. Un po' troppo, oggettivamente. Il gemello malvagio viene accoppato e al suo posto arriva l'altro gemello malvagio ma un po' meno, Giancarlo Cornetta detto Giakketta che ri-vira il sound verso un più tranquillo dark techno polka. I fan fanno ormai sì-sì con la testa per non contrariarli.

Guardateli quanto sono impegnati ad apparire impegnati.

10 Motivi

Nel 2004 esce 10 Motivi, il terzo album nonché il primo dalle tinte fosche e rock, con testi impegnati come quello di Miss America, in cui fanno un cinico ritratto delle reginette di bellezza con la cellulite, o ancora Un altro brutto giorno, in cui narrano quant'è sgradevole doversi incontrare una volta l'anno di persona per registrare. Il disco segna il passaggio dall'EMI alla Universal, che in più interviste verrà descritto da Kiulo, il campenellinista della band, come un atto liberatorio perché almeno all'Universal non ti salutano palpandoti il pacco.

L'altro Sanremo

Il disco vende 1200 copie, di cui 1015 dai marocchini di piazza di Spagna in Roma che se li vendono l'uno con l'altro per gonfiare artificiosamente i fatturati.
Dietro consiglio di Scroot, il giratore di spartiti della band, si iscrivono ancora una volta a Sanremo nella speranza di vendere le restanti copie[3]; entrano in gara con Dovevo dirti molte cose, con cui si classificano ultimi dietro i Gengis Kan and the Kamikaze Fusion Prog Band e vengono perciò cacciati alla terza serata da una muta di cani feroci.

Un altro Sanremo? Un altro Sanremo

Sopravvissuti miracolosamente alle fauci schiumanti delle belve, i nostri amici Ferd, Sgrek, Corn, Bazz e Codacons si fanno coraggio e tornano a Sanremo 2007 per un inciucio con Le Vibrazioni che nessuno gli aveva chiesto. Ancora una volta abbandonano lo stile precedente virando verso il cantautorato con la struggente Tutto da rifare, in cui la band confessa che, potendo tornare indietro, non avrebbe mai introdotto fialette puzzolenti nel pullman della gita del 1998.

Nel 2008 mettono insieme gli scarti di registrazione e li pubblicano come Io sarò lì, il loro primo album live risuonato interamente in studio da dei musicisti[4]; viene realizzato un video fatto coi filmati pirata dei cellulari requisiti dal servizio d'ordine dei loro concerti, che spacceranno poi come cinematografia d'avanguardia. L'album contiene anche una cover, Search and destroy di Iggy Pop and The Stooges, per la quale il sig. Pop chiese alle Nazioni unite una moratoria sulla moratoria alla pena di morte.

Quinto disco e biografia

Poco dopo i Velvet annunciano su MySpace il nuovo disco e lanciano un concorso per la realizzazione della copertina, ignari che su MySpace sono rimasti solo loro e 3 sysop cronicamente depressi. Il disco, intitolato Nella lista delle cattive abitudini, uscirà nel 2009 senza copertina. Ma anche senza idee. Allora si dicono "facciamolo in vinile, magari se lo comprano i vecchi", e lo riprongono aggiungendo 3 brani realizzati con gente dai nomi del tutto improbabili; gli scarsi incassi vengono dirottati verso una banca off-shore patrocinata dal Ministero dell'Endometriosi.

A fine 2009 esce anche la loro biografia ufficiale, con la prefafione di Jovanotti e la postfazione di Den Harrow. A parte prefazione, postfazione e retro di copertina, il libro risulta composto esclusivamente da fragranti pagine bianche.

La "greatest hits"

Dopo alcuni singoli dai titoli ammiccanti, nel 2010 Poffy[5] e compagni realizzano una raccolta dei loro più grandi successi. A parte il suono cigolante che fa il case del CD quando lo apri, l'album risulta composto da 59 minuti di perfetto silenzio.

Pier e le Storie Tese

Nel 2013 si dicono che è ora di smetterla col cazzeggio e pubblicano un altro album di 2 canzoni perfettamente identiche. Dovranno passare altri 2 anni perché si decidano a pubblicare un album vero, Storie, di cui non è uscita nessuna recensione perché nessuno ha avuto voglia di ascoltarlo. D'altronde è inutile: sono 59 minuti di Pierlu che suona la tromba dal verso sbagliato.

Membri del gruppo

  • Pier Luigi Andrea Filippo Ferrantini, detto Arteriosclerosi precoce (Roma, 1974) - schiaffeggiatore di culi
  • Alessandro Sgreccia, detto Sborro sangue (Roma Scalo, 2006) - elettrodomestico multiuso
  • Giancarlo Cornetta, detto Equivoco (Tromba di Sotto (Roma), 1970) - batteria Duracell
  • Pierfrancesco Bazzoffi, detto Casini Italian Mafia (Isole Galapagos, 1892) - pornostar

Discografia

... eddai, e accattatevi un disco, daiii...

Album

  • 2001 - Versomarte (magari lì non ci trovano)
  • 2002 - Cose comuni (per non dire proprio "cagate")
  • 2005 - 10 motivi (per tagliarsi le orecchie)
  • 2007 - Velvet (vorremmo ma non possiamo)
  • 2009 - Nella lista delle cattive abitudini (stocazzo)
  • 2014 - Storie (non particolarmente tese)

Album pigri

  • 2009 - Confusion Is Best Because The Cat Is on the Table
  • 2010 - Il serpente capisc'ammé
  • 2013 - La razionalità, stocazzo

Raccolte

  • 2007 - The Best Fantastic Platinum Motherfucking Collection
  • 2010 - Le cose cambiano, noi no

Live

  • 2006 - Velvet live Tunes; grave errore mettere nel titolo il nome della band, non c'è andato nessuno.
  • 2011 - Confusion Is Best - Live; in playback e senza il gruppo sul palco perché s'erano ubriacati di sciroppo per la tosse.

Singoli

  • 2000 - Mongoloid Eyes
  • 2001 - Nascosto dietro un negro
  • 2001 - Boyband
  • 2001 - Sono vivo, clinicamente parlando
  • 2002 - Dente perdente
  • 2003 - Una settimana, un giorno, non passa un cazzo
  • 2003 - Funzioni fisiologiche
  • 2004 - Luciano in realtà vorrei succhiartelo
  • 2005 - Dovevo dirti un fracco di cazzate
  • 2005 - Il mondo è fuori se comprano i nostri CD
  • 2005 - Ti direi un fracco di cazzate
  • 2007 - L'è tutto sbagliato, tutto da rifare
  • 2007 - Sei felice? No? Scusi, ho sbagliato campanello
  • 2008 - Io sarò lì a fare un tubo come al solito
  • 2009 - Tutti a casa, ma non la mia
  • 2009 - I nuovi emergenti non mi viene la rima
  • 2009 - Confusion is best served cold
  • 2010 - Il serpente (e dai, si capisce)
  • 2010 - Normale come un down
  • 2013 - La razionalità chi ce lo fa ffa'
  • 2013 - Cento corpi e un solo ano infiammato
  • 2014 - Una vita diversa, un mondo diverso, dove crescere, i nostri pensieri[6]
  • 2014 - Scrivimi quello che fai poi ti ricatto

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Il concerto di fine tour 2007, tenutosi al Circolo dei down di Roma nel 2008, verrà ricordato soprattutto perché non suonarono.
  • Nel 2011 I Velvet partecipano alla serie TV I liceali come una band chiamata a suonare nella scuola. L'episodio viene recensito negativamente in quanto "risultano essere la parte meno credibile dell'intera puntata".
  • I Velvet Underground non li hanno mai denunciati perché, come il resto del pianeta, sono ignari della loro esistenza.

Note

  1. ^ dal verbale della votazione per alzata di mano fra tutti gli altri viaggiatori risulta un responso tanto rapido quanto unanime
  2. ^ su 11
  3. ^ piano B: porta a porta nel condominio
  4. ^ quindi da qualcun altro
  5. ^ incredibilmente questa è l'unica parola veritiera dell'intera voce che state leggendo
  6. ^ noi non ci fermeremo, non ci stancheremo, di cercare, il nostro stocazzo