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« I tre porcellini li avevano già fatti i fratelli Grimm, i tre moschettieri Dumas, cos'altro mi potevo inventare? »
(Matteo giustifica la sua idea di inserire i Re Magi nel Vangelo. )


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Retorico/sandbox/1

Antefatto

Casa dei Re Magi la sera di Natale dell'anno 0

Gaspare :   Ha chiamato Giuseppe, dice che è nato suo figlio.  
Baldassarre visibilmente ubriaco :   Frega un caxxo.  
Melchiorre :   Non fare il coglione, Baldassarre. Come l'hanno chiamato?  
Gaspare :   Gesù Cristo Redentore Salvatore  
Baldassarre :   Tore non bastava, eh?  
Melchiorre :   La modestia non è mai stata il forte di Giuseppe.  
Gaspare :   Dice se per la Befana andiamo a casa sua.  
Baldassarre :   Casa? Ha avuto il coraggio di chiamarla casa?  
Melchiorre :   La modestia non è mai stata il forte di Giuseppe.  
Baldassarre :   Sai che palle passare la Befana da quelli là  
Melchiorre :   La modestia non è mai stata il forte di Giuseppe Già, la preghiera prima di mangiare e tutto il resto...  
Baldassarre :   Senza contare che ci sarà da portare dei regalini al bambino.  

I Re Magi in cammino

Baldassarre :   Minchia, proprio a Betlemme dovevano andare ad abitare?  
Melchiorre :   Puttana Eva, è a casa di Dio!  
Gaspare :   Certo che come regalini potevate scegliere meglio, che so, un trenino, un pupazzetto....  
Baldassarre :   Io ho portato oro, mica merda  
Melchiorre :   Cos'è quella cosa luminosa nel cielo?  
Baldassarre :   Un aereo non può essere, che sia un UFO?  
Gaspare :   È una cometa, è lei che ci sta guidando a casa di Giuseppe.  
Baldassarre :   Cosa ti sei fumato, Gaspare?  

I Re Magi al cospetto del Bambinelloil 6 gennaio dell'anno 1

 
Uno dei tre Re Magi. Il più intelligente.
Re Magi :   Toc toc  
Giuseppe (a Maria) :   Deve essere Giovanni Rana.  
Re Magi (bussando più forte) :   Toc toc  
Giuseppe :   Momento che mi sto scrollando, chi è?  
Re Magi :   I Re Magi.  
Giuseppe (aprendo la porta) :   Ah, ma che bella sorpresa! Cosa avete portato?  
Gaspare :   Io oro.  
Baldassarre :   Io incenso.  
Giuseppe :   Ah, bene. E da bere niente?  
Melchiorre :   Io ho portato la mirra, ma a quest'ora sarà calda.  

La cena e il dopocena

Dopo aver fatto cucci cucci a Gesù bambino, essersi complimentati con Giuseppe e Maria per la bella casa, e aver ruttato in coro[1], si sedettero a tavola. Mangiarono pane e incenso e bevettero mirra a volontà[2].Poi cantarono canzoni da osteria.

Osteria Samaritano

<poem>“Osteria Samaritano paraponziponzipò il mio cazzo nel tuo ano paraponziponzipò

qui Giuseppe ben ci accoglie e noi si fotte la su' moglieee dammela a me biondina dammela a me biondà“

Osteria del re Erode

<poem>“Osteria del re Erode paraponziponzipò senza figa non si gode paraponziponzipò da Giuseppe ci si diverte con sua moglie a gambe aperte dammela a me biondina dammela a me biondà“

Dopo una partitina a strip poker decisero che si era fatta ora di andare via.

Gaspare (alzandosi) :   Beh, allora noi ce ne andiamo.  
Giuseppe (alzandosi anch'egli e spingendoli verso la porta) :   Ma no, è ancora presto, trattenetevi pure.  

Sfiniti per il viaggio, con pochi euro in tasca, morti di fame e arrapati come mandrilli, andarono a puttane.

Simbologia dei Re Magi nella storia Cristiana

Quando Marco, Matteo, Luca e Giovanni presentarono le tesine al professore, questi parve contrariato.

« È chiaro che avete copiato l'uno dall'altro! Solo Giovanni mostra un po' di originalità, ma non siete più alle Medie, queste cose vanno pubblicate. Vedete di trovare qualche spunto originale. »


Note

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  1. ^ In quel tempo, in Palestina, era segno di educazione.
  2. ^ Al freddo e al gelo della grotta si era raffreddata.