Utente:GorillaK2/Sandbox
GorillaK2/Sandbox | |
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[[File:|frameless|center|260x300px]]Dal Vangelo Secondo Pierpy | |
Paese di produzione | Italia |
Genere | Boh! |
Regia | Pier Paolo Pasolini |
Interpreti e personaggi | |
Ninetto Davoli, il 75 Barrato |
La sequenza del fiore di carta è l'episodio girato da Pasolini contenuto in Amore e rabbia, un film collettivo italo/francese del 1969, composto da cinque episodi diretti da altrettanti registi. Il loro intento è quello di rappresentare una rilettura laica e contemporanea dei testi evangelici.
- L'indifferenza, di Carlo Lizzani, tratto dalla parabola del buon Samaritano.
- Agonia, di Bernardo Bertolucci, ispirato alla parabola del fico sterile.
- L'amore, di Jean-Luc Godard, basato sulla parabola compiuta da una donna cadendo dalla finestra dopo aver discusso con il marito, uomo sbrigativo nei modi e totalmente contrario al divorzio (e alle corna).
- La sequenza del fiore di carta, di Pier Paolo Pasolini, ispirato dalla parabola di un gabbiano sul lungomare di Ostia, che aveva virato improvvisamente per cagare in testa al regista.
- Discutiamo, discutiamo, di Marco Bellocchio, basato sulla parabola che continuava a non funzionare e il tecnico che voleva comunque i soldi della chiamata.
Il film è stato presentato al Festival di Berlino nel 1969, con il titolo Vangelo '70, riscuotendo l'unanime consenso dei due venditori di pop corn presenti in sala. I critici lo accolsero addirittura in un clima di rilassata cordialità:
- Critico : Volevamo complimentarci per la brillante intuizione sulla scelta del personaggio principale.
- Pasolini : Oramai non dovete più considerare Ninetto Davoli una scoperta!
- Critico : Ma noi stavamo parlando del papavero rosso di carta. AHAHAH!!! Ci casca sempre!
- Pasolini : Stronzi!
Al botteghino la pellicola registrò invece un clamoroso fallimento, stando al parere degli esperti, per i seguenti motivi:
- il titolo dell'episodio iniziale, L'indifferenza, non è che fosse proprio di buon auspicio;
- intitolare il secondo Agonia aveva peggiorato una situazione già di per sé compromessa;
- l'unico episodio che poteva risollevare il film, L'Amore, era stato affidato al francese Jean-Luc Godard, un individuo allegro come un funerale di un neonato sotto la pioggia;
- erano gli anni della contestazione studentesca e le parabole, ma più in generale la chiesa, avevano decisamente rotto il cazzo.
Trama illustrata
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Riccetto, un giovane disoccupato di carattere allegro, percorre le strade della città canticchiando. Il mondo gli appare come il felice involucro nel quale si svolge la sua vita, incurante dei mali che lo circondano. È senza donna, non ha un lavoro e nemmeno soldi, quindi è senza problemi. Incontra la sua amica Mafalda, che gira con un enorme papavero rosso fatto di carta. Sta pubblicizzando un nuovo prodotto della Du' scudi[1] de fumo srl, attività che copre un losco traffico di oppiacei importati dalla Cambogia.
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Con la donna ha avuto una storia in passato, che gli ha lasciato un buon ricordo, quello in cui si era fatto lei e la madre contemporaneamente. Purtroppo le cose precipitarono in seguito, madre e figlia rimasero entrambe incinte. Prima di sparire, le ultime parole di Riccetto furono: "E che so' stato io?!" Il padre di lei non resse lo scandalo e, in un colpo solo, rese la prima vedova e la seconda orfana. Mafalda gli consegna il fiore e due bustine, a suo dire "di ottimo concime", nella speranza di far arrestare per spaccio il bastardo.
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Il diabolico piano della donna è ben oltre le logiche elementari, le uniche alla portata di Riccetto, un individuo che deve impiegare tutto il sistema nervoso solo per sbattere le palpebre. Si rifugia in un dialogo interiore con Dio, nella speranza di capirci qualcosa. Assorto nei suoi blasfemi pensieri non si avvede del passaggio di due Bianchine, che rappresentano ben più di un monito. I Maya avevano predetto un così infausto evento, temuto più dell'allineamento delle galassie in fila per tre col resto di due.
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Riccetto riprende il suo spensierato cammino, Dio lo richiama ancora una volta. Gli intima smetterla con il suo atteggiamento superficiale e incurante di ciò che lo circonda, l’innocenza è pericolosa se è cieca. In trasparenza Pasolini sovrappone immagini di bambini uccisi dagli atti di guerra mentre giocano, non si deve ignorare la parola di Dio, il male è dietro l'angolo. Come il 75 Barrato della linea Centocelle-Torre Maura, che asfalta Riccetto e prosegue tranquillamente verso la quinta fermata.
L’innocenza ha pagato il suo prezzo. Quelli sopra al bus no, ma questa è una storia vecchia.
Curiosità
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- La profezia Maya che parla delle due Bianchine è la numero 75 e preannuncia l'avvento di un demone di seconda classe chiamato ATAC.
- Il fiore rosso di carta ha anche un alto significato simbolico, ma l'unica scala disponibile aveva tre pioli solamente, troppo pochi per scoprirlo.
Note
- ^ due scudi = 10 euro (vedi Sistema monetario romano)