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[[File:Zapp brannigan.jpg|thumb|250px|Il capitano Francesco Schettino mentre spiega ai giornali come è sfuggito all'attacco degli [[squalo martello|squali martello]].]]
[[File:Zapp brannigan.jpg|thumb|250px|Il capitano Francesco Schettino mentre spiega ai giornali come è sfuggito all'attacco degli [[squalo martello|squali martello]].]]
{{Cit2|Non ho abbandonato la nave, dopo aver sbattuto sono inciampato e mi sono ritrovato dentro la barca di salvataggio insieme a numerosi passeggeri.|Francesco Schettino su fortunate coincidenze<ref>[http://m.sky.it/tg24/cronaca/2012/01/18/costa_concordia_capitano_schettino_domiciliari_inchiesta_de_falco_racconti_superstiti_dispersi Schettino: “Sono inciampato nella scialuppa“]</ref>.}}
{{Cit2|Non ho abbandonato la nave, dopo aver sbattuto sono inciampato e mi sono ritrovato dentro la barca di salvataggio insieme a numerosi passeggeri.|Francesco Schettino su fortunate coincidenze<ref>[http://m.sky.it/tg24/cronaca/2012/01/18/costa_concordia_capitano_schettino_domiciliari_inchiesta_de_falco_racconti_superstiti_dispersi Schettino: “Sono inciampato nella scialuppa“]</ref>.}}
{{Cit2|Ho salvato 4 mila persone.|Schettino su disastro del Concordia<ref>[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=177521&sez=HOME_INITALIA&ctc=60&ordine=desc Non ho abbandonato la nave, con la mia manovra salvate migliaia di vite]</ref>}}
{{cit2|Non ho abbandonato la nave, ero andato solo un attimo al cesso.|Schettino su [[arrampicarsi sugli specchi]]<ref>[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=177521&sez=HOME_INITALIA&ctc=60&ordine=desc Non ho abbandonato la nave, con la mia manovra salvate migliaia di vite]</ref>}}
{{Cit2|È stato un atterraggio perfetto.|Schettino su [[11 settembre 2001|11 settembre]]}}
{{Cit2|<poem>Tira dritto negando
{{Cit2|<poem>Tira dritto negando
non stiam mica affondando
non stiam mica affondando
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=== La tragedia ===
=== La tragedia ===
Vedendo che le cose si mettevano male e che la nave iniziava a inabissarsi, il comandante ha pensato di scendere a controllare. Questo suo gesto è stato molto criticato poiché alcuni maligni hanno ipotizzato che volesse allontanarsi e mettersi in salvo, abbandonando la nave e i passeggeri rimasti intrappolati dentro al loro destino. Durante quei minuti concitati, la capitaneria di porto di Livorno ha telefonato diverse volte alla Costa Concordia, cercando di capire quanti passeggeri fossero rimasti intrappolati e quanti invece si erano già messi in salvo. Schettino, dedito al suo dovere fino all'ultimo, ha risposto con chiarezza che all'interno erano rimaste circa [[diciassedici]] persone.
Vedendo che le cose si mettevano male e che la nave iniziava a inabissarsi, il comandante ha pensato di scendere a controllare. Questo suo gesto è stato molto criticato poiché alcuni maligni hanno ipotizzato che volesse allontanarsi e mettersi in salvo, abbandonando la nave<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=JsdLSs69WPU Il momento della consapevolezza del Capitano Schettino]</ref> e i passeggeri rimasti intrappolati dentro al loro destino. Durante quei minuti concitati, la capitaneria di porto di Livorno ha telefonato diverse volte alla Costa Concordia, cercando di capire quanti passeggeri fossero rimasti intrappolati e quanti invece si erano già messi in salvo. Schettino, dedito al suo dovere fino all'ultimo, ha risposto con chiarezza che all'interno erano rimaste circa [[diciassedici]] persone.

<youtube>JsdLSs69WPU</youtube>


== Il mistero della Moldava, ovvero: chi era quella donna? ==
== Il mistero della Moldava, ovvero: chi era quella donna? ==
Come tutti gli omicidi, i misteri e le stragi di massa, c'è una donna misteriosa che avvolge nel torbido tutta la vicenda. Ebbene approfondite indagini e superficiali caccie alle streghe ci hanno svelato che si trattava di una banale [[donna delle pulizie]], che lo accompagnava in plancia al momento dell'incidente per spolverargli la collezione di trofei tarocchi da mostrare alla strappona di turno.
Come tutti gli omicidi, i misteri e le stragi di massa, c'è una donna misteriosa che avvolge nel torbido tutta la vicenda. Ebbene approfondite indagini e superficiali caccie alle streghe ci hanno svelato che si trattava di una banale [[donna delle pulizie]], che lo accompagnava in plancia al momento dell'incidente per spolverargli la collezione di trofei tarocchi da mostrare alla strappona di turno.

==L'inchiesta successiva==
{{cit2|Non ho abbandonato la nave, ero andato solo un attimo al cesso.|Schettino su [[arrampicarsi sugli specchi]]<ref>[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=177521&sez=HOME_INITALIA&ctc=60&ordine=desc Non ho abbandonato la nave, con la mia manovra salvate migliaia di vite]</ref>}}


== I difensori di Schettino ==
== I difensori di Schettino ==
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Previsto un ingresso nel PdL.
Previsto un ingresso nel PdL.

== La fiction TV ==
Come tutte le tragedie che avvengono in questo paese, poiché non riguardino mafia, morti sul lavoro e inadempienze della classe dirigente, la storia della Costa Concordia verrà immortalata da una fiction Rai, che vedrà [[Beppe Fiorello]] nella parte del comandante De Falco, [[Pino Insegno]] nella parte del comandante Schettino, [[Elena Sofia Ricci]] nella parte della moldava e [[Flavio Insinna]] nella parte di [[Flavio Insinna]] che va a farsi una [[crociera]].

Nella fiction la tragedia verrà presentata come una fatalità poiché in Italia finché non si arriva al terzo grado di giudizio non si è ancora colpevoli, e in Rai è meglio essere garantisti.


[[File:Io_non_ho_paura.jpg|thumb|]]
[[File:Io_non_ho_paura.jpg|thumb|]]

Versione delle 04:00, 22 gen 2012

Il capitano Francesco Schettino mentre spiega ai giornali come è sfuggito all'attacco degli squali martello.
« Non ho abbandonato la nave, dopo aver sbattuto sono inciampato e mi sono ritrovato dentro la barca di salvataggio insieme a numerosi passeggeri. »
(Francesco Schettino su fortunate coincidenze[1].)
« Non ho abbandonato la nave, ero andato solo un attimo al cesso. »
« 

Tira dritto negando
non stiam mica affondando
ma dai è solo un buchino
sono il capitan Schettino!

 »
(DJ Francesco su Capitan Schettino)

Francesco Schettino (Castellammare di Stabia, 1960 - Isola del Giglio, 2012) è un noto stragista italiano appartenente alla sigla armata dei CAM (Coglioni d'Alto Mare). Nel 2008 è stato oro olimpico di sbruffonate.

Vita e opere

Vanaglorioso e vanesio, dalla sua biografia leggiamo che sarebbe nato da madre vergine e Superman. Si dice che da giovane avesse l'abitudine di vantarsi di qualsiasi cosa:

  • a 6 anni disse di aver comprato un yacht, ma di non poterlo mostrare perché era sempre dal meccanico
  • a 12 anni affermò di essere stato il primo navigatore a doppiare il Capo di Buona Speranza
  • a 15 disse di aver scoperto la Sardegna. I suoi compaesani confermano la veridicità di questa affermazione.

Dopo aver fatto le elementari nella Scuola Statale Achille Lauro e le scuole medie nella Scuola Paritaria Andrea Doria, si iscrive all'Istituto Nautico Edward Smith. Sua mamma Lusitania non è molto contenta della scelta, ma il padre, Exxon Valdez, ne è entusiasta.

Un giovane Francesco Schettino durante l'esame per diventare comandante.

Dopo aver superato l'esame di teoria copiando - con il massimo dei voti secondo la sua biografia[3] - iniziò a fare pratica con una zattera in una piscina. Una volta divenuto abbastanza bravo, iniziò ad esercitarsi anche con navi più grandi. Il suo istruttore, Spongebob, gli insegnò a parcheggiare, a partire con la seconda e soprattutto ad usare le scialuppe di salvataggio, abilità che sarà fondamentale nel prosieguo della sua vita.

A 22 anni vive una traumatica avventura: in una casa di villeggiatura assieme agli amici, nel cercare di accendere una sigaretta usando un accendino e un deodorante per le ascelle, dà per sbaglio fuoco alla casa. I suoi amici dormono, ma lui se ne va senza avvisarli e moriranno tutti. Avevo fame, ero solo andato a comprare un panino - si giustificherà poi il capitano.

A 23 anni fa un altro incidente che lo segnerà per tutta la vita: alla guida della sua Mercedes investe un romeno e scappa via senza soccorrerlo. Nessuno saprà che era stato proprio lui[4].

Una vita sulle navi

A 25 anni sale sulla sia prima imbarcazione, un canotto gonfiabile, di cui sarà il nostromo per 17 anni. Grazie a qualche calcio in culo, viene promosso a capitano della Costa Concordia. La prima cosa che fa una volta salito sulla nave è chiedere dov'è il frigorifero con gli alcolici. La gestione di Schettino della nave ammiraglia della Costa Crociere è eccellente: feste tutte le sere, incidenti nascosti, spacconate a non finire.

Con la Concordia nel 2008 fa una scommessa con una turista svedese e attraversa lo Stretto di Messina bendato e contromano; nel 2011, sempre per una scommessa - ma questa volta con il vice cuoco - parte dal porto di Marsiglia durante un uragano[5].

I suoi marinai lo acclamano e lo adorano per le sue spacconate. Ma è nel 2011 che darà il meglio di sé, quando con la Concordia decide di risalire il Po. A nulla sono valse le lamentele dell'armatore, degli ambientalisti e dei cittadini. Lui è al di sopra delle regole, perché Lui può.

L'affondamento della Costa Concordia

Schettino mentre dirige le operazioni di salvataggio della Concordia.

Il 13 gennaio 2012, un venerdì 13 per giunta, Schettino diviene vittima di una ingiusta mala sorte che infangherà la sua pura memoria. Nei pressi dell'Isola del Giglio uno scoglio beffardo che stava dove non doveva stare, colpisce alle spalle la Costa Concordia, mentre Francesco Schettino, Capitano e Gran Visir del suddetto piroscafo, tentava una manovra spericolata tirando il freno a mano soltanto per impressionare una sua amica moldava non ben identificata. Dopo aver sfidato la sorte, il capitano con i suoi super-sensi captà un urto. Probabilmente avrò urtato il marciapiede - pensa inizialmente il comandante. Gli ufficiali in seconda accorrono subito, inutilmente preoccupati, nella sala comandi, dove il capitano Schettino stava giocando su internet a battaglia navale.

Ufficiale di bordo : Capitano, abbiamo urtato qualcosa! La nave sta imbarcando acqua!

Comandante Schettino : Nostromo, dia i seguenti ordini: virare a dritta! prua a babordo e fuoco alle polveri!

Ufficiale di bordo : Ma io non sono il nostromo.

Comandante Schettino : In coperta, nostromo! Non vedevo una tempesta così dall'inverno del '77!

La telefonata alla Costa Crociere

Dopo aver chiesto spiegazioni al marinaio di vedetta e dopo aver finito la partita a Battaglia navale, il comandante ha ritenuto opportuno avvisare la Costa Crociere, fornendo informazioni nei minimi particolari.

Comandante Schettino : Pronto? Chi è? La Costa Crociere?

Centralinista : No, è MSC Crociere, ha sbagliato numero.

Comandante Schettino : Veramente?

Centralinista : No, stavo scherzando. Mi dica. Vuole prenotare una crociera?

Comandante Schettino : No, ma che prenotare! Io sono già in crociera!

Centralinista : Ah, vuole disdire?

Comandante Schettino : No, guardi, io sono il comandante Schettino. Avrei bisogno di parlare con un responsabile.

Centralinista : Ah, è il comandante! Perché non l'ha detto subito? Un attimo che le passo il presidente.

Presidente : Comandante, buonasera. Mi dica.

Comandante Schettino : Eh, buonasera presidente...

Presidente : Che succede? Mi dica.

Comandante Schettino : Eh, cioè... mettiamo il caso che... mettiamo il caso che qualcuno le avesse rigato la macchina: come la prenderebbe?

Presidente : Mi hanno rigato la macchina? Ma porca puttana! È terribile!

Comandante Schettino : Ah, ho una buona notizia allora: nessuno le ha rigato la macchina.

Presidente : Sì, ma mi faccia capire: lei mi ha telefonato per dirmi che nessuno mi ha rigato la macchina? Come prosegue il viaggio? Tutto a posto?

Comandante Schettino : Mah, diciamo... cioè, guardi presidente, io stavo camminando, no? Stavo camminando piano, non avevo superato neanche i 10 nodi, e uno mi ha tagliato la strada.

Presidente : Le hanno tagliato la strada? Chi?

Comandante Schettino : Un motorino!

Presidente : Un motorino le ha tagliato la strada in mare aperto?

Comandante Schettino : No, forse era un motorino acquatico, come si chiama? Un motoscafo, ecco!

Presidente : Ma lei è su una nave da 114.000 tonnellate, cosa vuole che sia un motoscafo?

Comandante Schettino : Sì, no, lo so presidente, è che io per evitarlo ho girato la cloche e... e secondo me ho preso il marciapiede.

Presidente : In mare aperto? Ma che sta dicendo?

Comandante Schettino : Eh, lo so, è difficile da spiegare. Io adesso però prendo una scialuppa e vado a vedere che succede.

Presidente : Aspetti un attimo, qua mi dicono di accendere la televisione.

Comandante Schettino : Ma che la accende a fare? Cioè, io lo dico per lei, i telegiornali danno solo brutte notizie. La crisi, gli scioperi, cioè uno poi si demoralizza... mi stia a sentire, non accenda la televisione.

Presidente : ...

Comandante Schettino : Pronto?

Presidente : Comandante... ma quella nave inclinata su un lato non è la nostra Concordia, giusto?

Comandante Schettino : Nono, veda bene che forse in TV stanno dando Titanic. Tu-tu-tu-tu-tu

La tragedia

Vedendo che le cose si mettevano male e che la nave iniziava a inabissarsi, il comandante ha pensato di scendere a controllare. Questo suo gesto è stato molto criticato poiché alcuni maligni hanno ipotizzato che volesse allontanarsi e mettersi in salvo, abbandonando la nave[6] e i passeggeri rimasti intrappolati dentro al loro destino. Durante quei minuti concitati, la capitaneria di porto di Livorno ha telefonato diverse volte alla Costa Concordia, cercando di capire quanti passeggeri fossero rimasti intrappolati e quanti invece si erano già messi in salvo. Schettino, dedito al suo dovere fino all'ultimo, ha risposto con chiarezza che all'interno erano rimaste circa diciassedici persone.

Il mistero della Moldava, ovvero: chi era quella donna?

Come tutti gli omicidi, i misteri e le stragi di massa, c'è una donna misteriosa che avvolge nel torbido tutta la vicenda. Ebbene approfondite indagini e superficiali caccie alle streghe ci hanno svelato che si trattava di una banale donna delle pulizie, che lo accompagnava in plancia al momento dell'incidente per spolverargli la collezione di trofei tarocchi da mostrare alla strappona di turno.

I difensori di Schettino

I compaesani

« È un eroe che ha salvato oltre quattromila persone. »
(Un assessore del Comune di Meta di Sorrento su Franco Schettino[7].)

Nel suo paese d'origine, Meta di Sorrento, tutti lo difendono poiché compaesano. Un po' come se i compaesani di Bernardo Provenzano si fossero ribellati alla giustizia per l'arresto del boss. Per gli abitanti di Meta, è evidente che non può essere stato lui l'unico colpevole. Qualcun altro deve averlo indotto ad avvicinarsi troppo all'isola del Giglio. Probabilmente le sirene di Ulisse.

Giuliano Ferrara

« ...povero Schettino, schiacciato dalle responsabilità e ridotto a uno stato infantile »
(Giuliano Ferrara su garantismo[8].)
« l’unico capro espiatorio di una tragedia incomprensibile »
(Giuliano Ferrara dimostra di non aver ancora capito una ceppa di cosa sia successo[9].)

Previsto un ingresso nel PdL.

La fiction TV

Come tutte le tragedie che avvengono in questo paese, poiché non riguardino mafia, morti sul lavoro e inadempienze della classe dirigente, la storia della Costa Concordia verrà immortalata da una fiction Rai, che vedrà Beppe Fiorello nella parte del comandante De Falco, Pino Insegno nella parte del comandante Schettino, Elena Sofia Ricci nella parte della moldava e Flavio Insinna nella parte di Flavio Insinna che va a farsi una crociera.

Nella fiction la tragedia verrà presentata come una fatalità poiché in Italia finché non si arriva al terzo grado di giudizio non si è ancora colpevoli, e in Rai è meglio essere garantisti.

Fonti