Turista nordeuropea

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(Ogni italiano quando avvista una straniera.)
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(Frozen Fausen in risposta alla domanda di cui sopra (traduzione: Mmh, sei Italiano, scopiamo?)

La turista nordeuropea fa parte di un'etnia umana che abita luoghi come Danimarca, Norvegia, Svezia o la grande e potente Svervegia denominate anche Frozen Fausen.

Origine del termine

Terre di conquista per il maschio italico ingrifato.

Frozen Fausen deriva dal sanscrito جځڃى, che significa letteralmente donna con la figa bionda. Col passare del tempo venne a indicare tutte le gnocche bionde, alte & con gli occhi azzurri, provenienti dalla Scandinavia, eccetto quelle dall'Islanda e dalla Danimarca.

Habitat invernale

Solitamente durante l'inverno le turiste nordeuropee sono solo nordeuropee e vivono in Nordeuropa. Passano il loro tempo togliendo neve da davanti alle porte delle loro case e cospargendosi di neutrogena cremamani formula norvegese. A causa di ciò si forma su di loro una patina unta e oleosa che impedisce ai loro mariti di svolgere i loro doveri matrimoniali.

Habitat estivo

Durante l'estate, le turiste nordeuropee emigrano in massa verso paesi come l'Itaglia oppure il paese dove tutti parlano mettendo una ridicola s alla fine di tutte le parole. Qui incontrano dei simpatici bagnini che svolgeranno i doveri coniugali del marito (stessa cosa farà il marito delle turiste nordeuropee con le mogli del bagnino).

Abitudini, usi e costumi

Una turista nordeuropea in vacanza. Che carina, non l'adotteresti?

Per le ragioni menzionate ogni anno, a cominciare dai primi caldi e pruriti primaverili le turiste nordeuropee, generalmente chiavate chiamate con nomi caratteristici come Inga, Helga, Olga, Hilda, Zelda o altri nomi corti e terminanti con vocali semplici da pronunciare e ricordare, si spostano in branchi compatti, al comando di una femmina dominante, esperta nei costumi e nella lingua italiana, avendola appresa nelle stagioni precedenti direttamente da un operatore abilitato.

File:Viking-horns-helmet.jpg
Per forza vengono a cercare i maschi in Italia, guardate i loro fidanzati in madrepatria.

Soggette in madrepatria a una rigida disciplina familiare dettata dai geli invernali, dai loro possessivi genitori o fidanzati, nonché dal rigido clima che le costringe a nascondere i loro corpi in manti di vello di peloso yak e trascurare la ceretta fino a somigliare all'anello di congiunzione tra la donna e la scimmia, la fotosintesi clorofilliana provoca in loro una metamorfosi tale da trasformarle in gnocche da paura. Metamorfosi di cui loro stesse in prima parte non sembrano rendersi conto. I loro mariti lontani, o occupati con la fauna locale, le turiste nordeuropee compiono il primo stadio della loro trasformazione indossando abiti consoni al clima,

Lo stesso esemplare di turista nordeuropea in Italia

che portano una turista nordeuropea, arrivata in Italia per motivi di studio a girare in costume da bagno a primavera inoltrata, attraendo così le attenzioni della fauna locale, il galletto italiano tipico che notoriamente guarderà la bionda turista, pallida come una mozzarella anche quando le donne italiane, a parità di esposizione alla temperatura solare somigliano a Ray Charles, come se non avessero mai visto un'esemplare di figa allo stato brado in vita loro.

Sarà facile catturare una turista nordeuropea con poche scuse, in quanto le conoscenze linguistiche acquisite dalla femmina dominante, a causa delle sue esperienze col maschio italiano, limiteranno la sua comprensione a "Io Inga, tu Cita?", "Tove ezzere spiaccia" e "Io fare amore lungo lungo", rendendola quindi tanto ricettiva al linguaggio del corpo quanto poco ricettiva agli scambi di strategie e consigli tra i maschi italici di cui sono cadute preda. Bevitrici sin dalla patria, le turiste nordeuropee sono impreparate all'aumento della temperatura registrato in Italico suolo, aggiungendo alla sua malposta fiducia nel maschio italiano un costante stato di sbornia e imbambolamento. Se isolate, non sarà difficile trovare una turista nordeuropea smarrita nei boschi, fasciata da abitini a metà tra il succinto e il "pratico" rubati a un manichino di Lara Croft chiederti aiuto coi picchetti della sua tenda, e apparentemente ignara degli utilizzi che saranno poi fatti della medesima tenda, o sulla spiaggia a chiedere al primo uomo vagamente guardabile di montarle l'ombrellone. In grado di ascendere al grado superiore di pornodonna e gnocca, non tutte le turiste nordeuropee ritornano nella loro patria per riprendere l'ordinaria vita di ogni giorno.

Alcune scoprono la loro vocazione, restando nella loro patria di elezione, scoperte non dalla desueta figura del bagnino, ma dalla moderna figura dell'agente. Con minime modifiche nel vestiario estivo, diventato più ipnotico e provocante la turista verrà trapiantata da spiagge a studi televisivi, e occasionalmente cinema, divengono presto apprezzate per la loro forte presenza scenica e brillante personalità

Come conquistarne una

Le Frosen Fausen adorano gli Italiani, in quanto oltre a essere più belli di qualsiasi altra popolazione le fanno trombare come muli da soma. Un altro motivo per il quale gli Italiani sono amati è perché i Frozen Fausen sono notoriamente dei cojoni e non le guardano. Ma di questo ce ne occuperemo dopo. La fase della caccia è strutturata in 3 fasi:

  • Fase 1 detta del Prendi coraggio. Bisogna entrare in un bar e trincare tanta vodkaredbull. Il coraggio serve perché esse sono alte quasi come la Tur Eiffèl, e a noi popolo composto dal 75% Di uomini alti meno di 1,70 di coraggio per scalarne una ce ne serve eccome!
  • Fase 2 detta dell'Avvicinamento. Adocchiatane una, avvicinarsi ballando grazie agli effetti della redbull e avvicinarsi fino a quasi toccarla.
  • Fase 3 più difficile detta della Provatio. Provarci è molto difficile, in quanto spesso sono sfinite dalla troppa concorrenza (sono millemila) e pensano che tu ti voglia fare l'amica. La perseveranza è una qualità che alla fine premia sempre.
È arrivato un bastimento carico di...

Genealogia

Secondo un'antica leggenda Svervegese, le Frozen Fausen discenderebbero da Freya, dea della Fregna, a sua volta nata dall'unione illegittima della dea Skadi con un pelo biondo. Da qui il termine improprio "Skandinavia" per indicare i territori della Svervegia. Secondo Rocco Siffredi questo spiega scientificamente sia l'aurea colorazione della suddetta, sia le caratteristiche forme curve. Secondo altre fonti esse furono partorite spontaneamente dalla dea Skadi dopo aver bevuto moltissima birra.

Problemi

I problemi con le Frozen Fausen sono molti, ma il principale è che sembrandoti tutte uguali è capace che tu ti faccia un paio di amiche scambiandole per una sola persona e che poi questo ti si ritorca contro. Come ovviare a questo problema è tuttora un mistero.

I Frozen Fausen maschi

I maschi di questa specie sono dei vichinghi privati della loro primitiva virilità. Nei suoi molteplici studi su questo fenomeno il Dr. Bebleka vide scene incredibili, che descrisse nel suo "Historiae Gnoccarum". Ne riportiamo alcuni passi per meglio comprendere la stupidità di questi cosi:

« Nell'anno 1875 ci recammo in Scandinavia, per una nostra primitiva e mai approfondita curiosità sulle genti di quel luogo. Al nostro arrivo mi accolse una luce bianca et purissima, che proveniva dalla nivea pelle di queste ninfe e di questi che a una prima occhiata mi sembrarono uomini. Essi erano alti e possenti d'aspetto, biondi di capelli e con gli occhi azzurri. Ci accorgemmo della loro disdicevole condotta che li priva del titolo virile quando entrai in una taverna al fine di ristorarci dal lungo viaggio. Seduti a un tavolo in disparte, essi non degnavano di uno sguardo nessuna di quelle radiose e bionde creature che affollavano la stanza, ma al contrario osservavano con crescente attenzione il pavimento e i peli della propria barba. Noi approfittando della loro mancanza di interesse ci sedemmo et fecemmo immediatamente conoscenza della maggior parte i esse. »
(Dr.Bebleka, "Historiae Gnoccarum", 1880, Torino, Ed. Svervegia)

Dunque i Frozen Fausen non si fanno per tutto l'anno le Frozen Fausen, ed esse accumulano libidine che scaricano sui latini, universalmente conosciuti per la loro prestanza fisica (soprattutto in mezzo alle gambe).

Turiste Nordeuropee divenute stanziali

Passatempi delle turiste nordeuropee

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