Stephenie Meyer: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberale, liberista e libertaria.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 22: Riga 22:


La Meyer è altresì odiata da praticamente chiunque altro. Le [[femminismo|femministe]] sostengono che i suoi libri non siano abbastanza pesanti da poterli picchiare in testa al patriarcato, mentre [[Stephen King]] critica la serie come una volgare imitazione dei romanzi ''Harmony'', solo che il bellone di turno è palesemente gay, e ciò rovina le potenzialità masturbatorie durante la lettura.
La Meyer è altresì odiata da praticamente chiunque altro. Le [[femminismo|femministe]] sostengono che i suoi libri non siano abbastanza pesanti da poterli picchiare in testa al patriarcato, mentre [[Stephen King]] critica la serie come una volgare imitazione dei romanzi ''Harmony'', solo che il bellone di turno è palesemente gay, e ciò rovina le potenzialità masturbatorie durante la lettura.

== Note ==
<references/>


{{DEFAULTSORT:Meyer}}
{{DEFAULTSORT:Meyer}}

Versione delle 08:05, 17 nov 2022

La Meyer alla domanda "ma non si vergogna a fare tutti quei soldi non avendo il minimo talento per la letteratura?"

Stephenie Meyer/Steffeni Maier/Gwen Stefani/Milka Amavel è definita da alcuni una delle maggiori responsabili della palude in cui sguazza la letteratura contemporanea. Da altri la migliore scrittrice mai pubblicata da vent'anni a questa parte, seconda solo a Melissa P., Isabella Santacroce e Giulio Tremonti.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Stephenie Meyer

Biografia

Stefania Mieri nasce nel 3000 a.C. sotto mentite spoglie nei pressi di Forks, in Colorado. Primogenita di Fester e Morgana Addams nata Caramella, viene reputata da subito uno spreco di tempo e di spazio. La sua è un'infanzia difficile, piena di sofferenze e umiliazioni. Fin da piccola aspetta inutilmente una villa a Porto Cervo sotto l'albero di Natale, e nessuno si ricorda mai di comprarle una Porsche per il compleanno. Aspetta solo un'occasione per fuggire dalla sua città natale con il mezzo più comodo ed economico possibile. Quando infine quell'occasione si presenta, per una sbalorditiva successione di eventi che non mi prenderò il disturbo di raccontare, la sciagurata pischella è invece costretta a scegliere il treno. Una volta a bordo, viene accolta da quattro simpatici barboni, con cui trascorre il lungo viaggio verso Amsterdam, nota meta di pellegrinaggio spirituale.

Da qui in poi e per i tre anni successivi, di Stephenie si perdono le tracce. Le poche notizie di cui disponiamo ci sono state fornite dalle testimonianze di quanti l'hanno conosciuta durante quel travagliato periodo della sua esistenza. Sappiamo che per un certo periodo di tempo ebbe rapporti con una paninara norvegese votata alla nobile arte della spada, in seguito internata in un asilo psichiatrico. Non tardò a riprendersi dalla brutta esperienza; facendosi valere nell'ambito del mercato internazionale e conquistando l'ammirazione e il rispetto di un affabile ometto amante del cinema e del buon vino in quel di Pechino, ottenne un breve incarico come assemblatrice di Royal Lady, e poi come dispensatrice di gioia personale di Babbo Natale, già che siamo in epoca di feste.

All'alba della maggiore età, l'incontro con un aitante giovine pel di carota in uno dei tanti coffee-bar di Amsterdam, in un periodo che viene solitamente fatto coincidere con l'ascesa al trono di Re Gudea di Lagash, è decisivo per la sua carriera. I due, rientrati in patria, seminano morte e terrore nell'ambiente duro e senza scrupoli dei bassifondi di Volterra. La città le rimarrà impressa a tal punto che deciderà anni più tardi di citarla nel famoso sequel del suo primo racconto, Tokyo Niu Mun Miu Miu eccetera, in cui viene descritta come una giungla ostile e inospitale. I tempi difficili non sono ancora terminati: la decisione di Axl, che da tempo anela ad accedere all'Olimpo delle leggende musicali (Avril Lavigne, Mariottide, i Beach Boys), di partire per la Città degli Angeli finisce inevitabilmente per dividerli. Non cesseranno mai completamente di mantenere i contatti; attorno al 1987 a.C. il gagliardo giovanotto le dedica la canzone Mai Misciel, il cui reale significato è tuttora ignoto. Sarà sempre il fiorellino a offrirle tutto l'appoggio di cui avrà bisogno per coronare il suo sogno.

Twilight

   La stessa cosa ma di più: Twilight.

Dopo l'addio a Rose, la sagace donzella precipita nella depressione e nello sconforto più neri. La povera contadina è ancora ignara del colpo mortale che tra poco verrà inferto al suo unico neurone residuo, determinando anni di benessere e lusso sfacciato. Almeno fino al prevedibile declino e oblio, ma di questo si parlerà più tardi. Divenuta ormai maggiorenne, perduto il suo unico compagno di viaggio e conseguentemente i viveri, è costretta a una vita di stenti. Senza casa, senza soldi, senza cibo, senza talento e senza Jacuzzi, i suoi giorni proseguono lenti e leggermente odorosi di formaggio molle e tabacco Virginia.

La grave perdita subita in così tenera età continuerà a tormentarla per gran parte della vita adulta, spingendola a esorcizzare il trauma infantile scrivendo romanzi in cui i protagonisti sono perennemente fermi allo stadio embrionale/infantile/preadolescenziale. Cosa a cui, peraltro, a voler essere proprio pignoli, la Meyer ambisce fin dagli spensierati giorni di Amsterdam. I suoi racconti sono tutti accomunati da un ambiente cupo e oscuro, una trama intricata e un profondo senso d'inquietudine personale e bla, bla, bla.

Popolarità

Due tipiche Tuailaitiane.

Ovviamente un sì mirabile talento per la scrittura[senza fonte] non poteva passare inosservato. La Maier ha collezionato un'impressionante schiera di lettrici accanite, che l'autrice spera restino rincoglionite fino a tarda età, o almeno fin quando avrà seguiti da scrivere.

La Meyer è altresì odiata da praticamente chiunque altro. Le femministe sostengono che i suoi libri non siano abbastanza pesanti da poterli picchiare in testa al patriarcato, mentre Stephen King critica la serie come una volgare imitazione dei romanzi Harmony, solo che il bellone di turno è palesemente gay, e ciò rovina le potenzialità masturbatorie durante la lettura.