Scoreggia

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia 2.0.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Disambiguazione – Vorresti essere altrove? C'è anche Facebook, vedi Alvaro Vitali.
Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Scoreggia.



Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Scorreggia
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Scoreggia.

9 settembre 2009: Arrestato per peto assassino


« Il peto è la più grande forma d'arte. »
« Mamma! Nonno sta cadendo dalla sedia! »
(Un bambino preoccupato sul nonno in procinto di produrre una scoreggia)
« La musica jazz è come una scorreggia: piace solo a chi la fa. »
(William Shakespeare sulle scoregge)
« Oh mama mia, mama mia, mama mia let me go. »
(Freddie Mercury su scorreggia mollata in ascensore)
« La scure scureggia! »
(Pagliaccio Baraldi su scoreggia)
« È il modo più ecologico per salvare da un incendio una foresta! »
(Cippi su peto congelante)

La scorreggia (detta anche Paris Hilton, m'haistecchito o fatelafinitaperchèquanonserespirapiù), nelle parole di Salvador Dalì, è un apostrofo marrone tra le parole "mi" e "cago".

Questa piacevole emissione altro non è che l'espressione più alta dell'ego, l'affermazione dell'io indiscusso e il senso stesso e ultimo della vita. Peto ergo sum.

Probabilmente, se Leopardi avesse scoreggiato di più, non sarebbe divenuto gobbo o avuto così tanti problemi.

Storia

Un cartello di divieto di scoreggiare, affisso in un locale pubblico, come stabilito dalla A nessuno importa.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Effetto di un sub con problemi di flatuenza.

Per anni gli studiosi si sono dati battaglia circa la reale origine della scoreggia, data la presenza di contrastanti informazioni storico-geografiche.

Possiamo

Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.

riportare due teorie in merito alla nascita di questa, certamente, antica usanza.

Ormai gli studiosi hanno capito che già all'alba dei tempi l'uomo provava piacere quando i peti uscivano dal suo buco inferiore.

Il primo documento storico che parla delle scorregge è "Canto dall'oltreculo". Questo testo politicamente impegnato tratta della libertà di espressione del fondoschiena, da sempre sottomesso (o meglio messo sotto), e riassume quanto fu deliberato dopo 47 ore consecutive di s

Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.

eduta (su water d'oro) a cui

Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.
Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.

presero parte i pi

Gli effetti di un peto dentro una muta da sub.

famosi sociologi, leccaculi e antropologi tra cui Bombolo, Emilio Fede e Giampiero Galeazzi più special guest Maurizio Costanzo, che sfruttando il suo linguaggio anale era entrato a far parte dell'albo dei ventriloqui. Questi filantropi avevano intuito che le scorregge, consultando i dati ISTAT su petrolio e fonti anali rinnovabili, oltre a combattere il male del mondo, col loro odore avrebbero cancellato gli effetti negativi dello smog. Perciò deliberarono, con il patrocinio di LegAmbiente e confmignotte, che ogni essere umano, compreso Lino Banfi, avrebbe dovuto passare in media 58 ore al giorno (ore pasti comprese) a cimentarsi nell'antica arte del peto, in cambio di due sesterzi in euri. Tutta questaCiiiivocava a chi stazionava nel raggioSooarepiù IVA pelle nera e capelli mesciati (insomma tipo il mago Do Nascimento). A causa di un forte imbarbarimento dell'intera umanità, alcuni scellerati trogloditi cominciarono a diffondere nei baretti di zona false notizie e maldicenze sugli scopi terapeutici delle puzzette (questo il nome che avevano assunto le scuregge intorno all'anno 1999,7 D.C.), l'uso principale (oltre a quello, ovviamente di emettere banconote) del culo andò in declino. A peggiorare la situazione, pochi anni e mezzo dopo, contribuirono le leggi razziali Bossi-Fini sull'immigrazione, tramite cui (per colpa delle quali...sigh...prrrrrrrrrr) si decise addirittura (pensate!) di multare chi emettesse odori o canti dal culo. L'unica nota positiva che rasserenò l'umore delle genti fu il fatto che i soldi di tali multe sarebbero stati devoluti in beneficenza. Fu così che Bombolo, resuscitato per l'occasione, tramite una deroga di SanPietrino e la firma sul libretto delle giustificazioni di uno dei genitali o di chi ne fa le feci, featuring (se dice così? ma sì, lo dice pure mi zio) l'allora ministro dei trasporti aerei Lambruco Stronzetti fondò la setta segreta del culo parlante, i cui membri (specie quelli posteriori) iscritti, non avendo di meglio da fare, durante le notti di luna piena passavano ore a chiacchierare con i culi affacciati dalle finestre delle proprie abitazioni a chiacchierare dell'aumento del pane. Costoro riuscirono addirittura a inventare un linguaggio inteGUGGGHscati Sul Tamigi, dove non c'è copertura di rete a causa dei lavori voluti dal sovrano della Lazio Lotito per costruirci la più grande pista di biglie del Giappone. Oggigiorno tale sistema aero-comunicativo è usato anche dai membri della C.I.A. per mandare in tilt i citofoni di tutte le abitazioni di Frosinone.

Ipotesi americana

Lo Zio Sam ti vuole per una missione speciale. Come rifiutare?

Nata in Europa nel lontano sedicesimo secolo, dopo che gli spagnoli e i portoghesi si fecero insegnare dai popoli colonizzati quali fossero i magici poteri dei fagioli, all'epoca erano coltivati solo in America del sud. I portoghesi iniziarono allora a mangiare chili e chili di fagioli, fin da istituire la famosissima A.S.M.F. (Associazzione Scoreggioni Mangia Fagioli), la cui sede si trova oggi giorno nel gabinetto della Casa Bianca.

Estesisi a tutta Europa, questi fantomatici fagioli, ormai conosciutissimi, perché i mariti scrivevano nelle lettere alle mogli la magia di tali sostanze, vennero investiti in ogni campo: dall'alimentare, al culturale, al medico, all'industriale (per la sua particolare densità, infatti, è molto utilizzato per la conversione del pulviscolo organico prodotto in energia), e con essi, ovviamente, trovò diffusione europea il peto terapeutico.

Ipotesi italiana

Un delinquente. Non fatelo!

La seconda teoria, accuratamente elaborata nel 1492 da un gruppo di studio di ricercatori Oral-B, individuò, con certezza quasi matematica, il luogo d'origine del fenomeno: Scoreggio Emilia, in Svervegia meridionale. Come tutte le grandi scoperte, anche questa nacque per caso. Lì viveva, infatti, il noto Archimede Petagorico (trasferitosi di recente da Paperopoli - 313 a.c.), il quale, un giorno, era immerso nella sua vasca da bagno intento a giocare con le paperelle (QuìProQuò, QuòVadis e QuàSsù). Durante un tentativo di immersione, la compressione del torace del tordo generò un'improvvisa emissione flatulenta che giunse fino alla superficie dell'acqua, esplodendo in un turbine d'odore che pervase la stanza. "Eureka... che puzza!", fu l'unica frase che riuscì a pronunciare il fortunato studioso, poco prima di svenire. Archimede Petagorico non riuscì a rendersi conto della portata della sua scoperta (non si spiega infatti come abbia fatto a trascurare la scoreggia, dedicandosi a produzioni minori come le tabelline), probabilmente a causa dell'assenza del tipico rumore della scoreggia, attutito in quella circostanza dall'acqua.

Si deve a Richard Benson il primo reale approccio metodico all'uso della scureggia per l'umanità. Nel 1915, egli infatti tentò un'ardita applicazione della scureggia come carburante: l'idea era quella di infilarsi un tubo nel culo ed emettere direttamente potenti peti nel motore di gigantesche macchine, ottenendo quindi energia pulita, esplosiva ed ecologica (si evitava infatti lo spiacevole puzzo di carbone).

L'esperimento fu un fallimento: alcuni amabili burloni, invece di scorreggiare, cacavano direttamente nei tubi, intasando il meccanismo. Ma la causa principale della rinuncia a tale ambizioso progetto fu l'esplosione di una centrale a scoreggia (1916), che causò la morte immediata di ogni forma di vita nelle vicinanze di Bergamo.

L'uso industriale della scoreggia e la sua manifestazione in l