Apostrofo

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
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« Lamore è essenziale. »
(Tu.)
« Anche l'apostrofo. »
(Chiunque sull'ignorante di prima.)

L’apostrofo è un imenottero tipografico. Ha una capocchia pronunciata e un piccolo pungiglione posteriore. Benché non sia affatto un segno d’interpunzione, l’apostrofo frequenta le vette dell’interlinea, difatti sta in apice. Mentre la virgola striscia a pedice, poverina.

Esemplare di apostrofo di sesso femminile

Deambulazione dell'apostrofo

Questo prodigioso virgoliforme svolazza qua e là nel testo, s’attacca in coda alle parole o in capo ai lemmi e ne sugge via una sillaba. Poiché si stanca parecchio di quel suo gran daffare, sovente si rannicchia a guisa di punto e riposa alla fine d’una frase.

Tipi di riproduzione dell'apostrofo

Riproduzione sessuata

Quando due apostrofi s’incontrano, amoreggiano all’istante. Nella fase di corteggiamento, denominata “Aperte le virgolette”, l’apostrofo maschio si avvicina all’apostrofo femmina e le dichiara i suoi sentimenti. Nella fase di accoppiamento, denominata “Chiuse le virgolette”, l’esemplare femmina porge le terga all’apostrofo maschio, il quale ne approfitta di brutto.

Riproduzione asessuata

Nei momenti di solitudine, l’apostrofo si riproduce per partenogenesi. In virtù della sua forma spermatozoide, infatti, l’apostrofo riesce ad auto-fecondarsi, non si sa esattamente come. Fatto sta che dopo qualche paragrafo, toh, ecco i puntini di sospensione... Sono uova di apostrofo, deposte nel numero di tre alla volta. L’apostrofo abbandona i puntini non appena si schiudono e se ne va per gli affari suoi.

Allevamento, educazione, sbarazzamento della prole

È compito delle parentesi prendersi cura dei piccoli allo stato larvale – per inciso, voilà una barzelletta: Un piccolo apostrofo chiede a una parentesi: “Sei tu la mia mamma?” E lei risponde: “No, sono una tua lontana parentesi. Ah ahhahahah! - e badare che non facciano casino nel senso della frase.

In questo periodo i giovani apostrofi non hanno ancora messo le ali, perciò strisciano come virgole e compromettono lo scorrimento della circonlocuzione verbale. Capita sovente che qualche vetusto punto e virgola venga travolto e rimpiazzato da questi teppistelli; le parentesi cercano di arginare gli slanci degli apostrofi, apostrofandoli spesso con le loro convessitudini.

Non appena il cucciolo di apostrofo comincia a bozzolare, le parentesi si squadrano da capo a piedi [...] e lo proteggono mentre impara a volare. Dopodiché le parentesi s’aprono e ogni apostrofo se ne va dove gli pare e piace.

Curiosità

  • Un apostrofo è corretto. L apostrofo no.
  • L'amore è un apostrofo rosa tra le parole grandissima e fregatura.
  • L'apostrofo è una parola tra i rosa amore e... no, qualcosa non torna.

Bibliografia

  • Guido Guidi, Lapostrofo - g'uida alluso c'orretto, Fuffa editrice, Calcestruzzia 1995