Discussione:Scoreggia

ROTFL

Errore

La loffa NON E' affatto una scorreggia silenzionsa, e richiede un trattazione a parte.--87.10.30.181 01:28, 27 feb 2007 (UTC)

La loffa È una scorreggia silenziosa. -- Zi' Rocc'

Propongo la voce per la vetrina, se c'è una vetrina qui...--Utente: KaosValeDemente

Complimenti agli autori... avevo le lacrime agli occhi! :D

Ragazzi devo dirvelo, la poesiola è qualcosa di epocale, mi sono incrinato una costola a forza di ridere, complimenti vivissimi a quell'eterno genio che l'ha creata. XDDDDDD

io invece ho cominciato a scorreggiare....

io non le ho ancora capite ste score umide...cosa sono?

hahahahahahaaaaaaaaaaaaaa, basta, per carità... Mi vien da piangere. È troppo forte!

la poesiola è copiata bellamente dalla canzone la scorreggie nei secoli dei gufi... -__- --Nanni^{...inquietante...} 08:47, 11 apr 2008 (UTC)

Perchè non inserire da qualche parte i proverbi petici? "Meglio un peto oggi che una gallina domani" "Peto di sera, bel tempo si spera" "Tanto va la gatta al lardo che ci tira una scorreggia" "Scora di mattina, brutto tempo si avvicina" "chi la fa l'as peti" "La gatta pressarola fa le scorrege loffe" ecc. ecc. ecc. ...

per una volta dobbiamo ammettere che Wikipedia ci ha battuto, leggete la pagina wikipediano a proposito delle scoreggie ma morire dal ridere--Maestro venerabile 15:21, 25 giu 2009 (CEST)

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Modificato la sezione Scienza, accorciando o tagliando in base a quello che era il testo originale, che a mio parere è stato estorpiato fino a farci una cosa troppo grossolana quando era già perfetta di suo.--Yalkereen^(disc) 10:34, giu 6, 2011 (CEST)

proposta di modifica - ho fatto un pezzo e se vi va può essere aggiunto a questa voce e se non vi va nun fa nu cazz'. - Come catturare una scoregia, ovvero, uno dei problemi fondamentali che attanagliano l'essere umano. Vi sono diversi modi per catturare una scoregia, intendo scoregia pura, priva di inquinanti esterni. Uno di essi consiste nello sfruttare la separazione fisica tra la materia, bisogna in pratica scoregiare sott'acqua. Ma prima occorre munirsi di apposito contenitore tipo secchio o matraccio, dotato di coperchio mollo a tenuta stagna e di un rubinetto capillare sul fondo. Una volta introdotti in acqua, meglio se distillata, meglio se vi siete lavati prima di entrare altrimenti la distillazione va a puttane subito, riempite della stessa acqua il secchio o matraccio, poi capovolgetelo all'altezza della vostra seconda faccia (o culo) ivi scoregiatevi dentro. La bolla petica raggiungerà il fondo del secchio o matraccio e ivi si fermerà, questo metodo permette di raccogliere tutto il peto e di non sprecarne nemmeno un millimetro cubo. Ora capovolgete il secchio o matraccio sempre tenendolo immerso in acqua dopo averlo tappato col tappo mollo ermetico (va tappato prima e non dopo, capito? Altrimenti la bolla col prezioso materiale se ne esce via) e potete uscire dall'acqua. Vedrete che nel vostro contenitore sarà rimasta dell'acqua e uno strato gassoso costituito dall'essenza che vi interessava raccogliere. Bisogna eliminare l'acqua e si deve fare attraverso il rubinetto sul fondo. Va aperto e l'acqua esce per gravità. Per permettere il riempimento del restante volume che era occupato dall'acqua, interviene il tappo mollo, che è si ermetico, ma piegandosi sotto l'azione della pressione atmosferica lascia fuoriuscire l'acqua dalla capillarità. La capillarità è necessaria per garantire che non entri aria atmosferica nel secchio o matraccio. Una volta uscita tutta l'acqua, ciò che rimane nel secchio è la vostra opera d'arte in toto, pronta per essere utilizzata prima che il consueto aroma di merda non precipiti sulle pareti del secchio o matraccio; vi consiglio pertanto di fare buon uso della sostanza solo entro poche ore dal suo prelievo. Arrivederci e se la cosa interessa, dopo avervi insegnato a catturarle, la prossima volta vi insegno a pitturare le scorege!

Come pitturare le scorege: Leggevo qui su "Il flatulente" (la nota rivista specializzata) che le scorege sono in aumento a causa della qualità del cibo che ingozziamo. Ritengo opportuno dare sfogo alla massima fantasia per l'utilizzazione sempre più proficua di quest'eccellenza dell'animo umano. La necessità di pitturare una scoregia può avere molteplici origini, diciamo che in linea di massima, essendo il peto la più grande forma d'arte, già di per sè ha il suo caratteristico "colorito" intrinseco, ove non sia già dotata di molta puzza, ma poichè da più parti giungono richieste di pitturazione della scoregia, in questo capitolo voglio descrivervi come opportunamente agire per ottenere l'importante risultato. La scoregia a temperatura ambiente è un gas, esattamente soluzione di solidi (merda) in gas, perciò si potrebbe procedere a titeggiatura della soluzione mediante mescolamento di un gas colorato, ma ciò non è sufficientemente artistico ed è considerato concettualmente banale. Pertanto mi dedicherei a condensare la scoregia per farle cambiare di stato. Si può pertanto comprimere mediante macchina pneumatica affinchè si trasformi in solido, ma siccome di solito il materiale a disposizione è poco (non è colpa mia se mangiate male e scoreggiate peggio) è meglio dotarsi di azoto liquido con cui irrorare il contenitore la scoregia fino a che essa non cede tutto il calore necessario e si trasforma in solido. Non aspettatevi granchè, in genere si ottengono dei graziosi cubettini che una volta pitturati sembrano dei piccoli diamantini tanto carucci. Ah, dimenticavo, puzzano! Allorchè la scoregia si è condensata nel contenitore è possibile prelevarla e pitturarla con vernice atossica a proprio piacimento. La lavorazione va fatta a temperatura molto bassa, altrimenti la scoregia vi si scioglie in mano (e non è un bel dire...). Ovviamente va conservata in freddo. Con questa lavorazione potrete andare fieri e mostrare ai vostri amici che vi vengono a trovare cosa è possibile fare con le scoregge. Se la cosa vi è interessata, la prossima volta posso rispodere alle vostre domande sulle scorege.