Prince of Persia: Le sabbie del tempo: differenze tra le versioni
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La [[storia]] inizia in un'epoca alto-medievale non meglio specificata con l'assalto ad un palazzo, per mano di un anonimo re persiano, ''Re Anonimo'', appunto. Il principe, suo figliol prodigo nonché l'unico, invece di invadere il palazzo normalmente come fa ogni soldato della sua armata, si mette a cazzeggiare attorno alla struttura, volteggiando tra pareti e pilastri senza una meta o un scopo preciso finché non si imbatte, casualmente, nel ''Pugnale del Tempo'', un coltello storto sbrilluccicoso. Tutto felice, il Principe va dal babbo e sfoggia il suo nuovo trofeo.<br /> |
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Alla vista del mistico artefatto, il ''Visir'', [[voltagabbana]] sia di professione che nel tempo libero, si arruffiana in tutti i modi il re per accaparrarselo, ma il principe non ne vuole sapere di mollarglielo e come ogni [[figlio di papà]] che si rispetti riesce a spuntarla e si tiene il pugnale per sé, dando al Visir solo una [[pernacchia]]. |
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Tornati a casa traboccanti di tutto il ben di Dio possibile e immaginabile, il re fa lo sborone con i suoi amici mettendo in mostra una mastodontica clessidra d'oro zecchino {{citnec|per nulla sospetta.}} Inutile dire che il Visir è l'unico a sapere che la suddetta clessidra è magica e che il pugnale è la sua chiave, così, con un espediente idiota ma efficace, il nonnino bastardo convince il principino a infilare il pugnale nella clessidra e a scatenare nel regno più o meno [[Resident Evil 2|la stessa cosa che successe a Raccoon City]].<br/> |
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Quando il principe capisce che è stato preso per il culo, il Visir se l'è già svignata con la clessidra e si ritrova a dover risolvere il pasticcio da solo, perseguitato da energumeni grondanti sabbia glitterosa. Poco dopo, il protagonista si imbatte in ''Farah'', una sottospecie di principessa/[[amazzone]] sequestrata dalle sue armate, con un carattere acido e un'abilità con l'arco degna dei proci dell'[[Odissea]]<ref>Nel senso che manco ce la fa a prendere la mira.</ref>, ma in compenso gnocca, formosa e in abiti succinti come ogni donna orientale che si rispetti. |
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L'unione tra i due è perfetta come la [[Nutella]] sui calamari, ciononostante per il Principe è quasi [[amore]] a prima vista e la cosa lo rincoglionisce a tal punto da intrattenere interi discorsi da solo |
L'unione tra i due è perfetta come la [[Nutella]] sui calamari, ciononostante, per il Principe è quasi [[amore]] a prima vista e la cosa lo rincoglionisce a tal punto da intrattenere interi discorsi da solo; il tutto mentre decapita mostri di sabbia, saltella da un burrone all'altro, penzola da spuntoni, salta attraverso anelli di fuoco, fa il giocoliere coi birilli a altro ancora. Questo almeno fino a quando Farah non decide di fare la stronza e, dopo una [[sveltina]], gli ruba il pugnale e decide di caricare la clessidra da sola in stile ''[[Leeroy Jenkins]]''. |
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Inutile dire che Farah muore in modo indecoroso, quindi tocca al principe riavvolgere tutto il tempo con la clessidra e ammazzare il Visir prima che faccia ulteriori cazzate. Dopodiché, sarà tempo di partire verso nuove avventure e forse verso gente un po' più sveglia. |
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Versione delle 00:43, 12 mag 2014
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Prince of Persia: Le sabbie del tempo è l'inizio di un incubo senza fine propinato dalla Ubisoft su PlayStation 2 con la scusa di incrementare il numero di franchise a disposizione dopo 3 titoli che nessuno si era filato di striscio neanche a pagarli; peggio ancora, la Disney ci fece anni più avanti un film che non c'entra un tubo con il gioco.
Trama
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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo. |
La storia inizia in un'epoca alto-medievale non meglio specificata con l'assalto ad un palazzo, per mano di un anonimo re persiano, Re Anonimo, appunto. Il principe, suo figliol prodigo nonché l'unico, invece di invadere il palazzo normalmente come fa ogni soldato della sua armata, si mette a cazzeggiare attorno alla struttura, volteggiando tra pareti e pilastri senza una meta o un scopo preciso finché non si imbatte, casualmente, nel Pugnale del Tempo, un coltello storto sbrilluccicoso. Tutto felice, il Principe va dal babbo e sfoggia il suo nuovo trofeo.
Alla vista del mistico artefatto, il Visir, voltagabbana sia di professione che nel tempo libero, si arruffiana in tutti i modi il re per accaparrarselo, ma il principe non ne vuole sapere di mollarglielo e come ogni figlio di papà che si rispetti riesce a spuntarla e si tiene il pugnale per sé, dando al Visir solo una pernacchia.
Tornati a casa traboccanti di tutto il ben di Dio possibile e immaginabile, il re fa lo sborone con i suoi amici mettendo in mostra una mastodontica clessidra d'oro zecchino per nulla sospetta.[citazione necessaria] Inutile dire che il Visir è l'unico a sapere che la suddetta clessidra è magica e che il pugnale è la sua chiave, così, con un espediente idiota ma efficace, il nonnino bastardo convince il principino a infilare il pugnale nella clessidra e a scatenare nel regno più o meno la stessa cosa che successe a Raccoon City.
Quando il principe capisce che è stato preso per il culo, il Visir se l'è già svignata con la clessidra e si ritrova a dover risolvere il pasticcio da solo, perseguitato da energumeni grondanti sabbia glitterosa. Poco dopo, il protagonista si imbatte in Farah, una sottospecie di principessa/amazzone sequestrata dalle sue armate, con un carattere acido e un'abilità con l'arco degna dei proci dell'Odissea[2], ma in compenso gnocca, formosa e in abiti succinti come ogni donna orientale che si rispetti.
L'unione tra i due è perfetta come la Nutella sui calamari, ciononostante, per il Principe è quasi amore a prima vista e la cosa lo rincoglionisce a tal punto da intrattenere interi discorsi da solo; il tutto mentre decapita mostri di sabbia, saltella da un burrone all'altro, penzola da spuntoni, salta attraverso anelli di fuoco, fa il giocoliere coi birilli a altro ancora. Questo almeno fino a quando Farah non decide di fare la stronza e, dopo una sveltina, gli ruba il pugnale e decide di caricare la clessidra da sola in stile Leeroy Jenkins.
Inutile dire che Farah muore in modo indecoroso, quindi tocca al principe riavvolgere tutto il tempo con la clessidra e ammazzare il Visir prima che faccia ulteriori cazzate. Dopodiché, sarà tempo di partire verso nuove avventure e forse verso gente un po' più sveglia.
Personaggi
Per gli amici Prince, inizialmente era uno spocchiosetto bambino viziatello che faceva ciò che voleva nella misura in cui lo voleva. Dopo una rigida istruzione a base di parkour, scherma , omicidio e salti circensi, litigò con la famiglia e finì con il dover dimostrare
l'onore e la gloria durante le conquiste del papino. Il risultato fu l'inizio dell'intero casino temporale dovuto alle sabbia, ma poteva andare peggio: poteva finire come i disguidi tra Kratos e Zeus.
Nota particolare è che il principe si offre gentilmente di fare il narratore di tutta la vicenda: questo significa che ad ogni Game Over, finisce con l'insultare il giocatore dicendogli che non è morto in modo così stupido.
![](http://static.miraheze.org/nonciclopediawiki/thumb/8/87/Roberto_Da_Crema_indica.jpg/175px-Roberto_Da_Crema_indica.jpg)
- Farah
La vicina di condominio del principe nonché proprietaria originale del pugnale e della clessidra; avrebbe anche un arco per difendersi, ma la sua mira è tale che a Legolas sono venuti i capelli platino solo a vederla tirare una freccia. Nonostante scassi continuamente i regali testicoli del principe, Farah riesce a dimostrarsi un minimo più sveglia quando gliela da in una piscina per poi fottergli le armi lasciandolo in mezzo a un'orda dei mostri sabbiosi. Trama vuole però che la protagonista non sia lei, quindi prima muore e poi non si ricorda più una mazza quando viene resettato tutto.
- Il Visir
Uomo rachitico, affetto da bronchite cronica e particolarmente pirla che si ostina a voler conquistare il mondo nonostante sappia benissimo che questo lo condurrà a una fine precoce e orribile, e che chiunque passerà davanti alla sua tomba si fermerà almeno due minuti per ballare il tip tap sopra il suo cadavere: insomma il solito cattivo dei videogiochi con manie di grandezza. Nonostante ciò, questo clone mal riuscito di Jafar riesce a ingannare come una pera cotta il principe, quasi riuscendo a prendersi anche il pugnale; purtroppo il blocco respiratorio non gli ha fatto arrivare abbastanza ossigeno al cervello per fargli ottenere una vittoria di qualche tipo.
Qualche anno fa, George W. Bush diceva che il Visir era ancora vivo e che si nascondeva da qualche parte in Afghanistan con un altro nome; cosa non si farebbe per un po' di sana democrazia.
Voci correlate
- Prince of Persia: Spirito Guerriero
- Prince of Persia: I due troni
- Prince of Persia: Le sabbie dimenticate
- Prince of Persia (2008)
Curiosità
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- Per qualche motivo, il principe ha la tendenza a togliersi ogni tot passi/scalate un pezzo di vestito: verso la fine del gioco era rimasto in mutande, e se fosse andato avanti probabilmente si sarebbe tolto anche quelle.
- Non si capisce bene esattamente su cosa volesse regnare il Visir con le sabbie del tempo, visto che tutti gli altri esseri viventi si sarebbero trasformati in zombie inutili.
- Nel finale, il principe ha la bella idea di usare il pugnale in modo intelligente limonandosi Farh e poi resettando il tempo per sembrare casto e puro; la cosa inquietante però è che ha voluto farlo nella stessa stanza in cui ha ucciso il Visir, con il cadavere ancora caldo steso sul pavimento.
Note
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