Orazio Nelson
Sir Horatio Nelson, 1° Visconte, Duca di Bronte, cugino di Caronte, schiacciava noci con la fronte (Ian Thorpe, 1758 - Trafalgar Square, 1805).
È famoso per le strepitose vittorie riportate nelle battaglie navali, gli strepitosi peti dopo le fagiolate, la dentatura orrenda e la dipendenza dalla teina: tutto ciò fa indiscutibilmente di lui un ammiraglio britannico.
Carriera
Horatio Nelson aveva la navigazione nel sangue, ed è per questo che il suo cervello faceva acqua da tutte le parti. Appena dodicenne salì a bordo di un vascello e si nascose dentro un barile di alici marinate: lo scoprirono solo venti giorni dopo, quando ormai Horatio puzzava come un cesso intasato da Giampiero Galeazzi.
Successivamente bruciò tutte le tappe: mozzo, cambusiere, polena, timone e sgabello personale del capitano. La sua bravura nel ballare La canzone del capitano di DJ Francesco gli garantì la promozione a tenente di vascello.
Nell'aprile del 1777 il capitano della nave rimase chiuso nella cella frigorifera per tre giorni e venne erroneamente servito come stoccafisso alla famelica truppa; Horatio prese il comando e allestì un fiorente commercio di swatch tarocchi nelle Indie Occidentali.
Nel 1780 con la scusa di un torneo di tennis partecipò a una vacanza sessuale in Nicaragua, dalla quale dovette anticipatamente rientrare per una brutta infezione alla racchetta e alle palle.
La guerra contro la Francia capeggiata da quell’esimia testa di cazzo di Napoleone Bonaparte rappresentò un’ulteriore chance per l’ambizioso Horatio.
A riprova del fatto che i concorsi pubblici sono tutti truccati e premiano i più inetti, Nelson ottenne il comando del vascello Agamemnon, col quale si divertiva a speronare i gommoni dei profughi albanesi e ad affondare le barchette di innocui pescatori. Iniziò a farsi un nome durante i conflitti nel mar Mediterraneo, quando reclutò un’intera compagnia di soldati malati di AIDS e ordinò loro di lanciarsi sui nemici sputando e graffiando.
Diventato l’ammiraglio più glamour del momento, a Nelson le alte sfere affidarono le sfide più ardue. Horatio le portò tutte a termine, anche se non imparò mai a nuotare.
Tra le sue più schiaccianti vittorie:
- la battaglia di Calvi contro i francesi stempiati. Durante i festeggiamenti finali perse l’occhio destro a causa di un tappo di spumante.
- la battaglia di Santa Cruz de Tenerife, in cui perse il braccio destro a causa di una palla di cannone.
- la battaglia del Nilo, in cui venne sequestrato da una banda di muratori egiziani e perse la verginità anale.
- la battaglia contro la flotta giacobina a Napoli. Appena sbarcato venne assalito dagli scugnizzi e perse portafogli, cellulare, scarpe, occhiali da sole e chiavi della nave.
- la battaglia di Copenaghen contro le flotte danesi e svedesi. Nel furore della lotta un marinaio scandinavo gli tranciò un orecchio con un arpione: secondo la leggenda il trofeo venne impanato e mangiato a mò di bastoncino Findus.
Nonostante i successi, casualmente nessuna compagnia voleva assicurare Nelson contro gli infortuni sul lavoro.
Questi trionfi gli valsero il titolo di cavaliere dell’Ordine dello Scaldabagno, la Gran Croce della Paperella di Gomma e l’appartenenza al Sacro Ordine di Bagnomaria.
L'ultima battaglia
Dopo una breve vacanza premio passata a farsi ricucire il corpo col fil di ferro, nel 1805 Nelson tornò a urlare stronzate sul ponte di una nave.
Dato che ormai la flotta di Nelson aveva già ucciso o catturato tutti gli ufficiali francesi in gamba, a fronteggiare l’ammiraglio era rimasto solo Pierre-Charles Villeneuve, un ex-pescivendolo strabico che si era dato alla carriera militare dopo quindici denunce per avvelenamento.
L’imponente vascello Victory di Nelson e l’indegna bagnarola Fritto Misto di Villeneuve si sfidarono a Capo Trafalgar. Come da copione i cannoni inglesi distrussero la nave francese, tuttavia Nelson non poté godere degli allori della vittoria poiché prima di affondare Villeneuve fece un lancio formidabile e lo colpì in pieno volto con l’elenco telefonico di Tolone in volume rilegato.
Prima di spirare a causa della gravissima ferita Horatio Nelson chiese al suo secondo Thomas Hardy di avvicinarsi perché aveva da dirgli una cosa nell’orecchio, e con scaltrezza da faina gli infilò tre metri di lingua giù fino al timpano.
Vita privata
Il suo ruolo di eroe nazionale dell'Impero britannico ha spesso costretto i biografi a stendere un velo pietoso sui suoi innumerevoli difetti a livello umano: Nelson era l’esatto opposto del classico damerino inglese.
A tavola si toglieva il cerume con gli stuzzicadenti, sputava sulla tovaglia le pietanze che non gli piacevano e palpava il culo a tutte le servitrici (e talvolta anche ai maggiordomi).
Quando andava al pub si riempiva le tasche di noccioline e salatini, oppure pretendeva di bere gratis in quanto menomato di guerra. Altre volte Nelson si faceva offrire da bere dai sottoposti e poi li faceva giustiziare con accuse inventate sul momento per non dover ricambiare il favore.
Con le donne era un vero bastardo, le picchiava per la minima inezia e le sfruttava economicamente fino a che restavano al verde. Durante il soggiorno a Napoli s'invaghì di Lady Hamilton, moglie dell'ambasciatore e pilota di Formula Uno a tempo perso. Alla donna Horatio Nelson faceva cacare a spruzzo perché a forza di venir ferito sul campo più che un uomo pareva un ammasso di Manzotin masticata e vomitata, ma il signor Hamilton era un voyeur e costrinse la moglie a intraprendere una relazione con l’ammiraglio.
Aneddotica
- Nelson aveva la faccia da scorfano e il pesce non gli si drizzava.
- Dopo anni di vittorie e di ferimenti, tutto quello che ha ottenuto dal governo britannico è stato il suo nome su una colonna. Non una piazza o una statua, no. Una colonna. Una volta mio cugino ha vinto il torneo di briscola dell'oratorio e gli hanno dato uno scooter.
- Il giorno in cui si svolse la battaglia navale di Trafalgar, Horatio Nelson caricò la sua flotta dicendo: “Non possiamo perdere contro dei froci!”