Nicola Carrassi

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«  Dietro ogni grande uomo c’è una grande donna, dietro un doppiaggio di merda c’è Nicola Bartolini Carrassi »
( Pier Paolo Pasolini)

Nicola Bartolini Carrassi Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare (Fanculo, 1971-ivi, molto presto) è il nome di un tipo che, facendo schifo come doppiatore, ha deciso di punto in bianco di adattare gli anime per un pubblico di pirla

La vita

Concepito durante la realizzazione di un porno girato a La Spezia e in seguito partorito in una fumetteria di Fanculo, il piccolo Nicola si appassionò ai manga fin dalla più tenera età. Dopo aver passato l’adolescenza a studiare la filosofia giapponese che sta alla base della realizzazione di tutti gli anime e i manga, decise di fare il fumettista. Purtroppo per lui, lo studio non era il suo forte e all’accademia dei mangaka (quella che ha fatto da modello a Masashi Kishimoto per l’accademia ninja di Naruto) venne fatto bersaglio di lanci di shuriken e legato ad un palo senza mangiare per tre giorni. Dopo questa traumatica esperienza, Carrassi lasciò l’accademia per cercare altrove la propria strada. La svolta ci fu un bel giorno in cui il giovane Nicola vide un film doppiato da Pino Insegno, che lo ispirò talmente tanto da fargli desiderare ardentemente di diventare doppiatore. Purtroppo per lui, era un cane anche in questo, come testimonia la sua penosa performance nella serie animata X, dove interpreta Yuto Kigai (se non sapete chi è Yuto Kigai non c’è problema: procuratevi i dvd di X e guardateli. Non appena vi verrà da dire ”chi è quel cane che doppia questo personaggio?” l’avrete trovato!). A peggiorare ulteriormente la sua situazione, c’era inoltre la concorrenza di doppiatori infinitamente più bravi di lui, come Ivo De Palma (il mitico Mahoney nel cartone di Scuola di Polizia o, per non andare troppo indietro nel tempo, il maestro Gai Maito in Naruto e Fuuma Mono in X, nonché l’eccelso He-Man ) e Claudio Moneta, artista poliedrico che ci ha regalato il memorabile Spongebob (oltre al maestro Kakashi Hatake e il criceto Boss, amico di Hamtaro).
La consapevolezza di stare al cospetto di cotanti talenti fu davvero un brutto colpo per il Carrassi, il quale non voleva accettare la sua inferiorità professionale ed umana, né tuttavia intendeva fare l’unica cosa che avrebbe potuto salvare la sua già martoriata dignità: cambiare mestiere. Lungi dal fare ciò si convinse invece che, se non poteva rovinare gli anime doppiandoli a cazzo di cane, poteva sempre rovinarli censurandoli.

Le opere

Appena maturata questa grande vocazione dentro di sé, il geniale Carrassi fece le valigie per Sofia per frequentare un prestigioso corso di censura bulgara istituito da uno dei massimi esperti nel settore. Dopo uno stage di tre mesi ad Arcore, durante il quale conobbe la sua grande amica e collega Alessandra Valeri Manera, il Carrassi approdò a Mediaset dove, per la gioia del Moige e il dolore degli appassionati di anime, divenne l’adattore / direttore del doppiaggio/ megapresidente di tutti cartoni presenti e futuri. Da allora il mondo dell’animazione nipponica in Italia venne ridotto ad uno scempio totale, al cui confronto la Gomorra di Roberto Saviano pareva Disneyland: titoli tradotti che non c’entravano nulla con gli originali, nomi giapponesi non già tradotti o abbreviati (come succedeva prima) ma inventati di sana pianta, regole di ortografia calpestate, violentate ed uccise (si pensi a Mery e Steave in Piccoli problemi di cuore), episodi costruiti con un metodo che ricorda più un copia/incolla impazzito piuttosto che un montaggio serio etc… Esempi lampanti di cotanta atrocità sono le serie-martiri Sailor Moon, Marmalade Boy (ossia Piccoli problemi di cuore, che pare più un episodio di Dottor House che un cartone animato), Slayers (Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina (o Riina) che andò al mercato ed un cavolo comprò ma poi ci ripensò e non se lo mangiò), o Rayearth (Una porta socchiusa ai confini del Sole tra Roncobilaccio e Barberino del Mugello).
Inspiegabilmente i fantasiosi adattamenti del Carrassi fecero girare le palle non solo agli appassionati di anime (che comunque sono abituati alle censure targate Mediaset), ma anche tutte le persone con un Q.I normale che, grazie ai tagli a casaccio operati nei cartoni, si erano convinte di avere un cervello regredito allo stato larvale, che non gli permetteva più di capire nemmeno la trama di un cartone animato. Questo finché uno scienziato pazzo non inventò le VHS in versione integrale. Grazie ad esse tutti gli amanti degli anime si svegliarono dal loro torpore, avendo constatato che non era colpa loro se guardavano i cartoni alla tele e non capivano mai un cazzo. Il culmine di questa rinnovata consapevolezza vi fu il 33 Ottembre 19qualcosa, quando tutti gli otaku i nerd e i bimbiminkia scesero in piazza per il NO CARR DAY, in cui chiedevano al nostro giovane, alto e bellissimo presidente di rimuovere il Carrassi dal suo incarico, altrimenti nessuno di loro avrebbe mai più votato Forza Italia (insomma, la stessa cosa che hanno fatto i romanisti quando Berlusconi voleva comprare Totti).
La manifestazione ebbe un successo enorme (cercate su Youtube il video di [[Sabina Guzzanti che sfotte Carrassi vestita da Sailor Moon o di Marco Travaglio che svela in Mondovisione le dimensioni del pene del suddetto), e il valoroso Silvio fu costretto suo malgrado a cacciare il Carrassi a calci in culo.

Fine di un eroe

Lasciata Mediaset, l’intrepido Carrassi non si perse d’animo. Con il mio curriculum i datori di lavoro faranno a botte per avermi, pensava l’ingenuo giovine. In effetti trovò rapidamente un nuovo impiego alla Yamato Video, presso la quale massacrò il pur valido anime Slam Dunk. Aveva fatto i conti senza l’oste, però: il pubblico che acquista gli home video, infatti, è leggermente diverso da quello televisivo. Il motivo risiede nel fatto che chi compra VHS e DVD li paga e spesso anche cari, per cui vuole vedere l’anime in versione integrale (comprese le tette delle protagoniste), mentre gli spettatori dei cartoni di Mediaset sono per il 30% bimbiminkia e per il 70% membri del Moige col block notes (quindi un po’ di censura se l’aspettano). A riprova di quanto detto, il Carrassi fu defenestrato dalla Yamato Video dopo una settimana che ci lavorava dentro. Da allora il Carrassi vagò senza meta in cerca di altri anime da rovinare per sempre, ma nessuno era così scemo da affidargli un incarico di qualsiasi genere, fosse anche come spazzino.
Attualmente riposa nella clinica Villa Pini di Chieti, la cui retta è stata gentilmente pagata da tutti gli appassionati di anime, che hanno preferito fare una colletta per internarlo piuttosto che rischiare di averlo di nuovo tra i coglioni. Nonostante, tutto, però, il grande Nicola Bartolini Carrassi non ha mai perso la sua voglia di rovinare e disfare: infatti è stato lui a suggerire al padrone della clinica Vincenzo Angelini di pagare le mazzette a Ottaviano Del Turco per fottere la regione Abruzzo (e in seguito fottere Del Turco stesso).

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