Elephant Man (cantante)

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« Non vedo cosa ci sia di strano nell'andare in giro vestito da prete con in mano una scopa e un fucile seguito da una ventina di cani e coniglietti... »
(Un fan qualsiasi al campionato mondiale di arrampicata sugli specchi)
Il nostro idolo mentre canta "Viva le tagliatelle di Nonna Pina!" agli orfanelli del ghetto


Elephant Man è uno dei personaggi più importanti della scena dancehall a livello mondiale, l'unico assieme a Sean Paul ad aver raggiunto un successo tale da riuscire addirittura a comprarsi la ganja senza dover chiedere la paghetta alla nonna.

Infanzia

L'11 settembre 1977, in un vicolo del ghetto di Kingston nacque O'Neil Bryan, un uomo che aveva per nome un cognome e per cognome un nome. La sua vita cominciò col piede sbagliato: appena nato, ebbe la pessima idea di mettersi a piangere. Temendo di aver partorito una checca, da brava madre, fece la scelta giusta: lo buttò in strada a calci in culo.

Allora capì che ora di imparare a guardarsi le spalle da solo, spaccò contro muro la bottiglia di rum che usava come biberon e con questa stuprò e rapinò tutte le madri del vicinato del loro latte; per quanto riguarda il pannolino, non se lo cambiò fino alla maggiore età: sapeva fin troppo bene che a Kingston calarsi le mutande per un paio di secondi è sufficiente a perdere la verginità anale fino alla terza generazione.

Gioventù ed esordi musicali

Gli amici da piccolo gli diedero questo soprannome perché dicevano sempre che era bello come un attore. Il protagonista di The Elephant Man.

Diplomatosi a pieni voti in nulla, si trovò a dover scegliere quale specializzazione perseguire fra le quattro del quadrivio giamaicano, ossia:


Benché la sua indole focosa lo portasse a propendere per uno dei primi tre mestieri, non poté tuttavia intraprenderne alcuno, vista l'abilità richiesta di mimetizzarsi fra la folla, cosa per lui non molto facile, forse per la chioma giallo-rossa fosforescente usata dai marinai come faro nelle notti tempestose o per il brutto tic di strapparsi i vestiti di dosso urlando ENERGY! ad intervalli regolari di otto minuti.

Fu così che si comprò il manuale Diventa un fanatico rastafariano in quattro mesi, strappò le pagine e le usò come cartine per rollarci un intero sacchetto di ispirazione musicane. Dopo essersi trovato un posto sul marciapiede di Nine Mile davanti alla casa natale di Bob Marley gettando via una paio di colleghi in overdose, cominciò la sua attività da artista di strada, riscuotendo sin da subito il favore dei pellegrini in quella Betlemme del reggae perché era fin troppo chiaro che lui avesse una marcia in più rispetto a quell'orda di incannati dei suoi colleghi: lui si faceva anche di coca.

Ele chinato a 90° mentre tende una trappola ad eventuali sodomiti fra il pubblico

Dopo la celebrità mondiale[citazione necessaria]

Rapidissima fu la sua scalata da cantante di strada a idolo di fama interregionale: poco dopo il suo debutto sui marciapiedi di Kingston, fu notato e posto sotto contratto dal grande Bounty Killa, forse per la sua voce profonda e screziata, forse per l'energia che sprizza da tutti i pori, forse per l'innegabile carisma sul palco, o molto più probabilmente per le buffissime treccine bionde a ciuccetto.

Vive con sua nonna in una villa da sogno abusiva di pregiato calcestruzzo parzialmente intonacato, arroccata sull'orlo di un dirupo senza ringhiere che dà sul ghetto di Kingston, in compagnia di cani randagi, coniglietti, pappagallini, squali e tutto il resto della vecchia fattoria ia ia oh[1].

Al giorno d'oggi può vantare di aver venduto ben tre scatoloni di dischi pieni fino all'orlo, che, sommati alle centinaia di decine di sue canzoni scaricate da eMule da cui ha ricavato una smisurata ricchezza morale, lo rendono uno degli uomini più ricchi della Giamaica, narcotrafficanti e sosia di Bob Marley esclusi.

La sobrietà innanzi tutto.

Album

  • Coming for you Concept album che ruota intorno alla difficoltà di vincere la sua timidezza e dichiarare il suo amore sincero per un'amica, infine palesato venendole brutalmente in faccia a sorpresa
  • Log on Una della pietre miliari della lotta all'omofobia, nel senso che le copie del disco venivano usate al posto delle pietre per lapidare i chi chi men
  • Let's get physical Punto di svolta per il nostro eroe: questa raccolta segna l'abbandono della sua tipica visione stilnovistica e platonica dell'amore, per virare verso una maggiore concretezza con brani come Cock up your bumper
  • Dance & sweep Traducibile in italiano come "Balla & scopa", è un raffinato invito alle casalinghe di tutto il mondo a godersi il tempo dedicato a ramazzare i pavimenti con un po' di sana musica

Video correlati

Dulcis in fundo, un simpatico video in cui Elephant Man scopa per terra con Usain Bolt:


Note

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  1. ^ Davvero.