Prossimo leader del Partito Democratico: differenze tra le versioni
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Il prossimo leader del PD è una figura mitologico-fantascientifica inventata da Philip K. Dick in uno dei suoi molteplici romanzi di fantapolitica. Nella concezione originale dell'autore, il prossimo leader del PD è un'entità dotata di caratteristiche considerate immaginarie all'interno della sinistra italiana[1], come ad esempio l'onestà, il carisma, la coerenza e l'alito profumato.
La finzione principale dell'elezione del prossimo leader del PD è che, grazie a lui, Nonciclopedia può caricare una nuova colorata foto accanto a quella di Berlusconi nell'apposito template.
Definizione e significato politico
Il Partito Democratico, grande forza politica italiana a vocazione centrista, ma anche di estrema sinistra con una puntina di oltranzismo cattolico, ha, sin dalla sua nascita nel lontano Duemilaqualcosa, segnato una divisione nettissima con il resto degli altri partiti politici italiani, in cui vigevano norme egemoniche ed oligarchiche in cui pochi privilegiati prendevano decisioni impippandosene allegramente dei bisogni dei cittadini.
Nel PD, infatti, le decisioni vengono lo stesso prese da un'oligarchia di pochi privilegiati impippandosene allegramente dei bisogni dei cittadini, ma almeno hanno assunto un pagliaccio che intrattiene relazioni col pubblico. Questo pagliaccio è il leader del PD, le cui funzioni istituzionali principali sono tenere comizi, stringere mani, baciare bambini, mandare affanculo Berlusconi. In realtà si sono registrati casi di leader del PD che preferivano stringere bambini, baciare Berlusconi e mandare affanculo le mani[2], ma i più li considerano come errori nel sistema.
Purtroppo il progetto del PD era troppo innovativo per il tempo in cui veniva proposto e non fu capito e il piano per la conquista del mondo dovette essere rimandato. Sconfitta elettorale su sconfitta elettorale, si capì che qualcosa non andava, e che qualcuno doveva pagare. Ovviamente la colpa venne fatta ricadere sul pagliaccio di turno, che venne decapitato il pubblica piazza e rapidamente sostituito cn un pagliaccio di uguali fattezze ma dal nome leggermente diverso. Questo meccanismo è alla base della figura istituzionale del prossimo leader del PD.
Cronologia dei prossimi leader del PD
Il prossimo leader del PD rimane in carica per un tempo che va da 0V[3] a 3V, che corrispondono, in unità di tempo approvate dal sistema metrico internazionale e da un medico su dieci, ad un periodo variabile da meno due a un anno. Un terzo del tempo sarà passato a ricevere lodi e plausi, i restanti due terzi a ricevere sputi e a piangere chiuso in bagno per via dell'ennesimo articolo spietato di Marco Travaglio sull'Unità.
Dal momento dell'elezione, il prossimo leader del PD si fa carico della stragrande maggioranza delle funzioni istituzionali del partito. È inoltre incaricato di fornire i transessauli a Silvio Sircana e i santini di Padre Pio a Paola Binetti.
Romano Prodi
Soprannominato "il Benvoluto" da nessuno, Romano Prodi fu il primo prossimo leader del PD™, nonché il primo ex prossimo leader del PD.
Walter Veltroni
Acclamato a furor di popolo dopo un'eclatante vittoria alle elezioni primarie, sconfiggendo temuti avversari come Nonna Papera, una molecola di Idrogeno e un calzino sporco, Walter Veltroni raccolse l'eredità lasciatagli dal predecessore Romano Prodi alla guida del partito. Ed è per questo motivo che venne soprannominato "quello con la merda fino al collo".
Il modello Veltroni fu dichiarato ufficialmente obsoleto e smaltito nelliinceneritore di Acerra quando il PD perse anche le elezioni dell'amministratore del condominio in via Le Dita Dal Naso n°45 a Vergate sul Membro.
Dario Franceschini
Futuri prossimi leader del PD
Modalità di elezione del prossimo leader del PD
Le primarie
Note
- ^ Dalla stessa sinistra italiana, peraltro.
- ^ Mentre finora non si sono segnalati casi di leader del PD che tentassero di stringere Berlusconi, baciare mani e mandare affanculo i bambini.
- ^ Si legge "Zero Veltroni", il Veltroni è l'unità di tempo che indica la durata della leadership del nuovo leader del PD.