Santi d'oro: differenze tra le versioni

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Tra i Santi d'Oro non poteva mancare certo il tizio dalla sessualità incerta<ref>A ben notare, in ''Saint Seiya'' c'è ne uno di loro in ogni compagine</ref>. Il giorno in cui Kurumada ideò il Santo dei Pesci, probabilmente aveva pestato una merda appena sfornata dal [[chiuaua]] dell'autrice di [[Versailles no Bara]]. Altrimenti non si spiega come mai Aphrodite sia la copia sputata di [[Lady Oscar]]. Questo sottospecie di Santo è una barzelletta vivente e se ne va in giro truccato come un Trans da strada, con tanto di neo sulla guancia disegnato a pennarello. Al Grande Tempio tutti sanno dove trovarlo: alla casa dei Pesci da mezzanotte alle cinque di mattina. In effetti in qualche modo dovevano organizzarsi, avendo solo due donne e qualche centinaio di uomini fra Santi e soldati ordinari.
Tra i Santi d'Oro non poteva mancare certo il tizio dalla sessualità incerta; a ben notare, nei ''Cavalieri dello Zodiaco'' c'è ne uno di loro in ogni compagine. Il giorno in cui Kurumada ideò il Santo dei Pesci, probabilmente aveva pestato una merda appena sfornata dal [[chiuaua]] dell'autrice di [[Versailles no Bara]]. Altrimenti non si spiega come mai Aphrodite sia la copia sputata di [[Lady Oscar]]. Questo sottospecie di Santo è una barzelletta vivente e se ne va in giro truccato come un Trans da strada, con tanto di neo sulla guancia disegnato a pennarello. Al Grande Tempio tutti sanno dove trovarlo: alla casa dei Pesci da mezzanotte alle cinque di mattina. In effetti in qualche modo dovevano organizzarsi, avendo solo due donne e qualche centinaio di uomini fra Santi e soldati ordinari.


Non lasciatevi ingannare dal suo aspetto, Aphrodite è un guerriero unico, altro che l'[[Excalibur]] di Shura o l'arco di Aiolos, le sue terribili armi sono delle rose!<ref>Non che qualcuno s'aspettasse che rappresentando la costellazione dei Pesci, combattesse lanciando bastoncini di merluzzo sui nemici.</ref>. Comunque non scherzateci sopra, eh; le rose fanno male, pungono. Ad ogni modo a Kurumada serviva un Santo D'Oro che facesse da avversario a Shun di Andromeda; magari non troppo forte altrimenti lo avrebbe massacrato di botte in cinque secondi<ref>C'è bisogno d'un certo impegno per costringere Shun a combattere sul serio, usando la Nebulosa invece delle sue amate catene di polistirolo. Mah.</ref>.
Non lasciatevi ingannare dal suo aspetto, Aphrodite è un guerriero unico, altro che l'[[Excalibur]] di Shura o l'arco di Aiolos, le sue terribili armi sono delle rose! Non che qualcuno s'aspettasse che rappresentando la costellazione dei Pesci, combattesse lanciando bastoncini di merluzzo sui nemici. Comunque non scherzateci sopra, eh; le rose fanno male, pungono.

Ad ogni modo a Kurumada serviva un Santo D'Oro che facesse da avversario a Shun di Andromeda; magari non troppo forte altrimenti lo avrebbe massacrato di botte in cinque secondi<ref>C'è bisogno d'un certo impegno per costringere Shun a combattere sul serio, usando la Nebulosa invece delle sue amate catene di polistirolo. Mah.</ref>.


Secondo [[Donna Moderna]], Aphrodite è il più forte dei Santi D'Oro.
Secondo [[Donna Moderna]], Aphrodite è il più forte dei Santi D'Oro.

Versione delle 12:59, 21 feb 2009

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

   La stessa cosa ma di più: Personaggi dei Cavalieri dello Zodiaco.
« Dietro di voi! Una scimmia a tre teste! »
(Masami Kurumada in seguito alla domanda "Chi è il più forte dei Santi d'Oro?")

I Santi d'Oro sono i personaggi preferiti dai fun dei Cavalieri dello Zodiaco, che, quando non si scannano per stabilire chi sia il più forte, passano il tempo a maledire gli onnipresenti Bronzini, che tolgono spazio ai loro beniamini. Sono così fighi che, a differenza dei loro colleghi, si meritano persino una pagina a parte.

Sono dodici[1], come i segni zodiacali, e dovrebbero rappresentare l'ultimo baluardo posto in difesa d'Atena, Dea della giustizia. Come mai tra di essi vi siano dei pericolosi schizofrenici con manie di grandezza e sadici serial killer rimane un mistero tutt'ora irrisolto.

Mu dell'Ariete

Costei potrebbe essere il motivo che spinge Mu a defilarsi quando c'è da combattere.

Mu oltre ad essere un Santo D'Oro, è anche il ripara-armature ufficiale del Grande Tempio. Non è questo però il motivo che l'ha reso celebre tra i suoi colleghi, quanto il riuscire sempre a trovare una scusa per evitare di combattere;

  • "Eh, scusate ma devo riparare quest'armatura, adesso non posso."
  • "No, la mia religione mi proibisce di attaccare i guerrieri di Poseidone, mandate i bronzini."
  • "Non posso combattere contro i Santi d'Argento, sono troppo forte per loro."
  • "Questi giorni no, mi dispiace ma ho le mie cose."

Insomma, fino all'arrivo delle armate di Hades il santo dell'Ariete si limiterà a guardare il cielo ed a pensare "Forza Santi d'Atena, potete farcela!" mentre si gratta energicamente le balle.

Non che dopo faccia molto; dopo un po' di fatica al Santuario, giunto all'inferno trova infatti un perfetto rifugio antilavoro insieme ai colleghi Milo e Aiolia che gli permetterà di starsene in panciolle per tutto il capitolo Inferno.

Mu porta sempre con sé il suo odiosissimo fratellino, chiamato Kiki[2], che ci asterremo dal descrivere.

Secondo la Taizen, Mu è il più forte dei Santi D'Oro.

Sion dell'Ariete

Sion nel momento di massimo sforzo della sua carriera di Gold Saint.

Sion era il vecchio Gran Sacerdote della Grechia, nonché il maestro dell'attuale Santo dell'Ariete, Mu. Da questi il Saint ha imparato l'arte combattiva nota come "inutilità perfetta", pur non riuscendo a raggiungere i livelli del suo insegnante. Nella sua breve apparizione Sion si limita a lamentarsi dell'allievo ed a distribuire consigli inutili ai bronzini moribondi.

Il suo unico "combattimento" avviene contro l'ex-compagno di bevute Dokho, ma si sospetta che non sia in realtà mai avvenuto in quanto prima di iniziare a combattere quest'ultimo ha fatto allontanare gli eventuali testimoni con la scusa della loro incolumità. Si ritiene dunque che la sfida sia finita a taralucci e vino.

Secondo la Gigantomachia, Sion è il più forte dei santi d'oro.

Aldebaran del Toro

File:00 TORO.jpg
Un combattimento tipico di Aldebaran, sembra minaccioso vero? Ecco! Invece ha già perso!

Il povero Aldebaran è il punching ball della situazione. Dalla sua prima apparizione, ogni volta che inizia una nuova battaglia contro qualche divinità a caso, è sempre il primo a venir massacrato di botte. In realtà il suo colpo, il Sacro Toro/Great Horn/Grektwosky Torrkewiz è un colpo potentissimo sia in attacco che in difesa, peccato che per eseguirlo ci metta 10 minuti e in questo lasso di tempo lo hanno già pestato per bene. Il suo amico Mu lo sfotte sempre definendolo sarcasticamente "uno dei santi d'oro più forti".

Nonostante sia un energumeno, Aldebaran si è dimostrato tutt'altro che stupido: durante la corsa dei bronzini per le dodici casa, si accontenta di essere sconfitto solo con la perdita di un corno, mentre i suoi colleghi perdono allegramente la vita. Si vocifera che fosse cosciente del fatto che, essendo uno dei primi Santi da affrontare e che i bronzini sono i protagonisti, abbia preferito fare il minimo sindacale.

Nella serie di AIDS, utilizza una delle tecniche di Kenshiro a scoppio ritardato. Un po' troppo.

Secondo il Cosmo Special, Aldebaran è il più forte dei Santi D'Oro.

Saga dei Gemelli

File:00 GEMINI.jpg
L' armatura dei Gemelli in tutto il suo splendore. Da chi le prendera oggi Ikki? da Saga o da Kanon?

Il Santo dei Gemelli è il risultato d'un pratico paghi uno, prendi due. Sebbene sembri un bravo ragazzo, tutto casa e Grande tempio, Saga in realtà è un pericoloso schizofrenico con due personalità; una sfigata, che passa gran parte del suo tempo a piangere ed invocare perdono, ed una psicopatica, con manie di grandezza, occhi arrossati ed istinti omicidi. Alcuni scienziati giapponesi hanno cercato di spiegare la natura della peculiare schizofrenia di Saga ipotizzando che anche il Santo d'Oro sia in possesso d'uno degli oggetti del millennio.

Istigato dal suo gemello cattivo, il lato malvagio di Saga emerge e prende il sopravvento; ecco che nasce il suo desiderio di diventare Gran Sacerdote, per poi sostituirsi ad Atena in persona in qualità di nuova divinità; non che questo fosse un male, eh. Chiunque sarebbe stato meglio di Saori, che passa il tempo a farsi rapire. Grazie a dei brogli elettorali ed ad una campagna basata su manifesti come "Un Gran Sacerdote Operaio" e "cchiù pilu per tutti", Saga riesce a completare la prima parte del piano. Quando stava per giungere al compimento della seconda parte, viene ostacolato dai bronzini che, nonostante fossero stati riempiti di mazzate, riescono a salvare Atena; in quel momento la depressione permetterà alla sua personalità emo d'emergere, cosa che lo spingerà al suicidio.

Durante la saga di AIDS Saga viene resuscitato assieme ai suoi colleghi Santi D'Oro defunti; dopo aver fatto il figo per un po' di tempo viene mazzuolato a dovere dal Santo di Barbie e deve ricorrere ad un cheat per poterlo sconfiggere. Nonostante l'intromissione di altri Saint incapaci di farsi i fatti propri, riuscirà a compiere la sua missione, uccidere Atena. Che era quello che voleva Atena, ma anche quello che voleva Hades. Voi avete capito? Noi no. Comunque dopo di ciò, Hades si stufa di lui e lo fa sparire.

Secondo il Doppiaggio Italiano, Saga è il più forte dei Santi D'Oro.

Kanon dei Gemelli

Kanon da mostra di tutta la sua malvagità e potenza
« With Kanon, You can! »
(L'urlo di battaglia di Kanon)

Il gemello del Santo dei gemelli, è a sua volta il santo dei gemelli, nonostante si spacci per un po' di tempo per il generale degli abissi Dragone di Mare. Secondo fonti ufficiali, il vero Dragone di Mare non ricevette la sua armatura perché, nel momento dell'assegnazione ufficiale, era al bagno.

Contrariamente a Saga, Kanon non possiede due personalità; ne ha soltanto una, ma infinitamente bastarda. Anche lui pratica le tradizioni di famiglia: ingannare e manipolare la mente degli altri e massacrare di botte Ikki. Famosa è la truffa ai danni di Poseidone a cui affibbiò dei fondi derivanti dai mutui subprime.

Essendo Kanon essenzialmente identico a Saga, per gli stessi motivi è considerato il più forte dei Santi D'Oro.

Death Mask del Cancro

File:00 CANCER.jpeg
Death Mask guarda con aria di sfida il suo avversario, tronfio delle vestigia d'oro che lo proteggono.

Un nome, un programma.

Il Santo del Cancro è uno spietato assassino che si diverte a massacrare un po' chiunque gli capiti a tiro, colpevoli o innocenti, grandi o piccini, interisti o juventini. La sua casa al Grande Tempio, progettata da Renzo Piano, è adornata dai volti della gente che ha massacrato. Bambini compresi.

Normalmente, verrebbe naturale chiedersi come mai uno come lui sia finito al servizio d'Atena, la dea della giustizia. In un manga/anime dove una dea che odia le armi regala spade e smercia attrezzi improbabili e dove i Santi di Pongo riescono a sconfiggere quelli d'Oro pensando ad Atena[3], una roba del genere passa inosservata. Durante il combattimento contro Shiryu la sua armatura si risveglia all'improvviso accorgendosi che il suo proprietario è un pezzo di merda e si stacca di sua spontanea volontà, costringendo Death Mask a combattere ignudo contro Shiryu. Che non perderà l'occasione per denudarsi a sua volta.

Death Mask torna per un petosecondo durante la saga di AIDS, giusto il tempo di venire massacrato per sbaglio mentre sbadigliava da Mu dell'Ariete.

Secondo la mafia, Death Mask è il più forte dei Santi D'Oro. Che, non vi siete chiesti perché l'armatura del Cancro fosse custodita ai piedi dell'Etna, eh?

Aiolia del Leone

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Aiolia fa segnali alla moglie mentre parcheggia, "Cazzo! così mi batti l'Audi nuova!"

Aiolia è noto ai suoi amici come Gino; peccato che Aiolia non abbia amici. Il Santo del Leone viene schifato e disprezzato da tutti gli altri Santi, d'Oro e non, perché è il fratello di Aiolos, colui che fuggì dal Grande tempio con l'argenteria del Gran Sacerdote. E Saori, ma questo è secondario.

Come Santo, Aiolia è quasi uguale a Seiya; entrambi si limitano a sparare gli stessi colpi all'infinito, sperando che prima o poi la raccomandazione d'Atena li faccia vincere. Nonostante il Santo d'Oro sia molto più forte, in battaglia ottiene sempre risultati minori di Pegasus. Si pensa che Kurumada abbia inserito questo personaggio per palesare a tutti quanto Seiya sia raccomandato; una sorta di pubblicità comparativa, insomma. Purtroppo per Aiolia la raccomandazione funziona solo quando si è protagonisti, e durante la saga principale lui è un personaggio secondario.

Secondo l'Enel, Aiolia è il più forte dei Santi D'Oro.

Shaka della Barbie

- Grande Sacerdote: “Maledetta Atena! Qualche idiota si è dimenticato di pagare la bolletta dell'Enel!”
- Shaka: “Non rimarrà niente di noi! Ci oscureremo in un mondo di luce!”
File:00 VIRGO.jpg
Shaka si appresta con calma mistica a montare le catene da neve sulla sua Golf.

Shaka è il Santo più inconcepibile di tutto Saint Seiya. Sebbene sia indiano dell'India, ha la pelle bianchissima e dei capelli lunghi e biondi che farebbero rosicare anche tua sorella. Visivamente, sembra una copia della Barbie destinata al mercato dell'India, come certifica il bollino rosso sulla sua fronte. Inoltre Shaka è Buddhista, alla faccia dei Pagani che infestano l'opera. Non solo; è addirittura l'incarnazione di Buddha in persona. Nessuno ha ancora capito perché un'incarnazione di Buddha dovrebbe essere un Santo al servizio di Atena.

A prescindere da aspetto e religione, c'è da dire che Shaka è fortissimo; e stende tutti quelli che gli capitano a tiro senza neanche guardarli. La prima volta, per metterlo K.O. Ikki deve suicidarsi oscurandosi in un mondo di luce con lui. Non che serva a molto, visto che dopo un po' torna di nuovo fra le balle.

Durante la saga di AIDS pesta da solo Shura, Camus e Saga. Almeno finché questi usano un Cheat che permette loro di unirsi nel Getter Robot. I tre usano una tecnica proibita da Atena; Shaka le prende e muore, ma poi non è morto, Shura fa per ucciderlo di nuovo ma scopre che è morto sul serio, ma in realtà non muore perché conosce una tecnica per morire restando vivo, poi finalmente muore. E invece no; lo ritroviamo all'inferno in ottima salute in compagnia d'Atena. E quello fu il suo ultimo errore.

Una volta, per sbaglio, in un'intervista, Kurumada si fece scappare che Shaka è il più forte dei Santi D'Oro. L'avesse mai fatto...

Dohko della Bilancia

"Ecco le mie vestigia; Sirio, arrangiati tu questa volta, alle 6:30 c'ho il dentista."
« È meglio non rivelare mai un segreto almeno che non sia veramente indispensabile... »
(Dohko esplicita la sua saggezza)
« Chi va piano, va sano e va lontano. »
(Una perla di saggezza regalataci da Dohko)
« Chi si fa i cazzi propri campa 261 anni. »
(Un'altra perla di saggezza di Dohko)

Chiamato anche Maestro dei Cinque Picchi, Anziano Maestro o Orribile Gnomo Viola, il Santo della Bilancia è un individuo molto saggio, grazie soprattutto alla sua veneranda età. Si dice anche che sia un Santo fortissimo, ma è doveroso esprimersi al condizionale, in quanto non si è mai visto combattere realmente. La sua saggezza lo porta difatti a scansare sempre ogni combattimento, anche dopo che ritornerà giovane. Ci sarà un motivo se anche quel fancazzista di Mu lo chiama maestro, no?

L'unico suo combattimento che ci è dato conoscere è quello contro il suo antico compagno di merende Sion. Una battaglia ferocissima e combattuta come un incontro di Wrestling qualunque, con tanto di pugni finti, prese innocue, sedie di polistirolo che si sfasciano e risate finte. Dohko è anche uno degli unici due sopravvissuti alla precedente guerra contro AIDS. Indovinate chi è l'altro superstite? Proprio lui, il suo amico Sion! Ora, non per malignare, però credo sia lecito pensare che si siano salvati perché abbiano combattuto esattamente come al giorno d'oggi: cioè, mai.

Secondo la Lega Pensionati Italiana, Dohko è il più forte dei Santi D'Oro.

Milo dello Scorpione

Milo si prepara a respingere un altro assalto al Grande Tempio

Milo è la quintessenza dell'inutilità. Pur possedendo una tecnica atroce e mortale, qualunque combattimento che riguardi il Santo dello Scorpione solitamente finisce a tarallucci e vino. Il motivo è presto detto: per uccidere un nemico con la Cuspide Scarlatta è necessario colpirlo 15 volte, Milo dopo una dozzina di colpi si stanca del combattimento e se ne torna a casa; non solo non riesce a sconfiggere un nemico, che sia uno, ma è capace persino di farsi malmenare da un Saga estremamente malridotto dal Santo della Barbie. Chiunque al grande tempio si chiede come faccia questo tizio, che passa metà del tempo a lisciarsi i capelli e l'altra metà a limarsi le unghie, ad essere un Santo d'oro. La spiegazione è semplice: Kurumada ha inserito Milo per accontentare le orde di Fungirl che affollano la rete, dando loro del materiale per un sacco di funfiction yaoi riguardanti lui e Camus.

Secondo Nessuno, Milo è il più forte dei Santi d'Oro.

Aiolos del Sagittario

Questo è il momento della Storia in cui Sagitter è più attivo.

Aiolos, fratello maggiore di Aiolia, è il Santo che rubò l'argenteria dal Grande Tempio e, già che c'era, mise in salvo la piccola Saori. Di lui si sa ben poco, in quanto fa solo qualche comparsa nella saga di AIDS ed in un flashback, in cui viene massacrato di botte di Shura del Capricorno. I Santi d'Atena lo venerano come se fosse un eroe, la polizia lo sta ancora cercando.

La sua armatura d'oro è stata dotata di un arco, anch'esso d'oro, ma siccome nell'era mitologica questo metallo costava 'na cifra, l'arco fu dotato di una sola freccia. Fortunatamente l'onere di usare quest'armatura dopo la morte di Aiolos spetta a Seiya che, grazie al suo status di raccomandato non sbaglia un colpo anche se mira alla cazzo di cane.

Secondo Silvio Berlusconi, Aiolos non solo è il più forte dei Santi D'Oro, ma potrebbe ancora fare dei figli.

Shura del Capricorno

File:00 CAPRICORN.jpg
Shura c'è l'ha lungo così.
« Sirio! Porca troia! Vuoi usare quella cazzo di spada! »
(Shura dall'aldilà)

Finalmente un Santo che combatte in modo tradizionale: mentre tutti gli altri preferiscono combattersi conversando su chi di loro sia il più forte e lanciando scintille da millemila metri di distanza, Shura non disdegna usare dei calci o menare le mani.

Questo perché le sue mani sono un'arma terribile: Shura ha infatti ricevuto in regalo per compleanno da Atena il set Excalibur Miracle Blade, una spada che risiede nel braccio sinistro con cui tagliare qualsiasi cosa, un coltello da cucina che risiede nel braccio destro perfetto per disossare, e infine un'enorme spadone molto apprezzato dalle sacerdotesse guerriere e che Shura chiama orgogliosamente Excalibur Asimmetrica.

Muore durante uno dei tipici passatempi del grande tempio: estinguersi in un mondo di luce, ma non dopo aver regalato a Shiryu la sua Excalibur. Continuerà poi ad apparire sotto forma di visione per insultare Shiryu ad ogni suo combattimento mediocre.

Secondo Chef Tony, Shura è il più forte dei Santi D'Oro.

Camus dell'Acquario

File:00 ACQUARIUS.jpg
La Tragica scena in cui Camus si accorge che gli hanno fottuto la moto.
« Brrr... Rabbrividiamo... »
(Camus insegna a Hyoga le sue tecniche)

Come Milo, anche Camus è stato inserito nella storia principalmente per fare bella presenza e allietare le fungirl assatanate. A differenza dell'unghiuto compare, il Santo dell'Acquario ha anche un'altra utilità, in quanto è il maestro di Hyoga. Come tutti i cugini, parenti ed amici d'infanzia del Santo del Cigno, anche Camus è destinato a morire per mano di Hyoga, durante l'esame di Stato. Continuerà comunque a supportarlo dall'aldilà, incoraggiandolo, lanciandogli i componenti la sua armatura e raccomandandolo per qualche buon posto di lavoro.

Nonostante Camus sia nato in Francia, possiede molte tecniche di ghiaccio e si va regolarmente ad allenare in Siberia; forse in Francia fa troppo caldo per i suoi gusti? Mah. Comunque appena può sfoggia la sua magliettina azzurra fèscion, che farebbe venire i tremori anche se ci si trovasse dentro una sauna.

Secondo la Findus, Camus è il più forte dei Santi D'Oro.

Aphrodite dei Pesci

Aphrodite si appresta a dar battaglia al nemico. Notate le ciglia allungate del 90%, merito dei laboratori Garnier.
« Perché io valgo. »
(Aprhodite sulle sue ciglia)

Tra i Santi d'Oro non poteva mancare certo il tizio dalla sessualità incerta; a ben notare, nei Cavalieri dello Zodiaco c'è ne uno di loro in ogni compagine. Il giorno in cui Kurumada ideò il Santo dei Pesci, probabilmente aveva pestato una merda appena sfornata dal chiuaua dell'autrice di Versailles no Bara. Altrimenti non si spiega come mai Aphrodite sia la copia sputata di Lady Oscar. Questo sottospecie di Santo è una barzelletta vivente e se ne va in giro truccato come un Trans da strada, con tanto di neo sulla guancia disegnato a pennarello. Al Grande Tempio tutti sanno dove trovarlo: alla casa dei Pesci da mezzanotte alle cinque di mattina. In effetti in qualche modo dovevano organizzarsi, avendo solo due donne e qualche centinaio di uomini fra Santi e soldati ordinari.

Non lasciatevi ingannare dal suo aspetto, Aphrodite è un guerriero unico, altro che l'Excalibur di Shura o l'arco di Aiolos, le sue terribili armi sono delle rose! Non che qualcuno s'aspettasse che rappresentando la costellazione dei Pesci, combattesse lanciando bastoncini di merluzzo sui nemici. Comunque non scherzateci sopra, eh; le rose fanno male, pungono.

Ad ogni modo a Kurumada serviva un Santo D'Oro che facesse da avversario a Shun di Andromeda; magari non troppo forte altrimenti lo avrebbe massacrato di botte in cinque secondi[4].

Secondo Donna Moderna, Aphrodite è il più forte dei Santi D'Oro.

Note

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  1. ^ In realtà sono quattordici, ma voi siate gentili ed evitate di farlo notare.
  2. ^ In realtà Mu sopporta Kiki soltanto perché in futuro i suoi organi potrebbero tornargli comodi.
  3. ^ Non sappiamo di preciso a quale parte pensino, ma vabbè.
  4. ^ C'è bisogno d'un certo impegno per costringere Shun a combattere sul serio, usando la Nebulosa invece delle sue amate catene di polistirolo. Mah.