Donna borghese: differenze tra le versioni
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Versione delle 03:24, 1 lug 2011
La donna borghese non fa parte del genere femminile: se n'è allontanata nel momento in cui ha sposato l'industriale più ricercato della provincia (dalle donne e dalla Finanza) ed è diventata del genere "stronza".
Aspetto fisico standard
La donna borghese è bionda. Punto.
Può anche essere mora, castana, rossa o calva: lei è comunque bionda. Le si possono vedere una ricrescita di dieci centimetri, le meche ormai sulle doppie punte e i colpi di sole direttamente sulla testa: lei è e rimarrà bionda, per tutta la vita. Perché "bionda" è un modo di essere, non un modo di tingersi.
Tutto il resto non ha molta importanza: cellulite, piedi palmati, fianchi grossi, pancia antistupro, tette cadenti tenute su da reggiseni giugulari, peluria diffusa, bozzi, punti neri, zampe di gallina e rughe di elefante, ciò che conta è che sia bionda, perché la donna borghese è bionda dentro, nasce già con la tinta.
E poi volete che gliene freghi qualcosa dell'aspetto del suo corpo se vive in un castello con muro di cinta di sei metri e gira su un X5 con i vetri oscurati? Mica deve andare in giro a mettersi in mostra per accalappiare qualche maschio sfigato se se ne può comprare uno da tenere in ripostiglio insieme agli sci.
In questo la donna borghese si distingue nettamente dalla comune signora o, se ha dei figli, dalla milf che tanto fa arrapare vostro figlio.
Età standard
La donna borghese ha 39 anni. Da circa 10 anni: giorno in cui ha conosciuto il suo primo chirurgo estetico.
Se dando un'occhiata alla sua carta d'identità le fate notare che non ha proprio trentanove anni, secondo la sua implacabile teoria borghese della relatività vi risponde:
Carattere standard
Come accennato en passant in apertura di pagina, la donna borghese è stronza. Ma anche qui, non si tratta di una stronza normale: ci sarebbe il rischio di confondersi con le altre. A differenza di queste infatti lei non FA la stronza, lei È stronza, per diritto di nascita, il che è totalmente diverso.
A prima vista la donna borghese può apparire cortese, simpatica e dai modi gentilissimi, come l'hanno educata a Oxford e Cambridge (tutti e due), ma lo fa solo perché deve rispettare il suo ruolo nella società, specialmente in quella degli inferiori. In realtà, dopo aver scambiato due parole e aver stretto la mano all'operaio della fabbrica del marito che si è appena genuflesso al suo passaggio nel corridoio degli uffici dello stabilimento, corre in bagno a lavarsi le mani col disinfettante e a sciacquarsi la bocca col sapone liquido.
Gerarchia degli interlocutori casuali
Una delle caratteristiche che più saltano all'occhio della donna borghese è il suo comportamento standard con chi di volta in volta ha di fronte, per esempio a un buffet.
- Donna borghese :
Allora, come va? 
- Essere umano comune : Mah, sono...
Si avvicina un amico discretamente figo.
- Donna borghese : Ciaooo! Ti sei degnato di venire?
- Essere umano comune : Mmm...
- Amico figo : Come facevo a non venire, visto che c'eri anche tu?
- Donna borghese : Andiamo fuori a fumarci una sigaretta. E la tua signora, dove l'hai lasciata?
- Amico figo, accendendole la Philip Morris con nonchalance : Non si è ancora decisa a farsi una vita sociale. Figurati, le ho detto che...
Arriva in quel momento l'amico intellettuale.
- Donna borghese : Sempre in ritardo, eh? Vieni che ti devo dire un paio di cose.
- Amico figo : E...
- Amico intellettuale : Non mi parlare della conferenza che ne ho fin sopra i capelli.
- Donna borghese : No no no. È tutta un'altra cosa. Sai che mio marito è azionista del tuo editore, no?
- Amico intellettuale : Sì, quei borghesi stronzi.
- Donna borghese : Ah ah. Mi diceva che il tuo libro...
Scende dal Mercedes il socio di suo marito.
- Donna borghese : Siamo qui!
- Amico intellettuale : Ti diceva?
- Il socio : Sei splendida stasera. Cosa fate qui fuori?
- Donna borghese : Niente. Entriamo che ti devo subito fare conoscere gli amici di Parigi.
- Amico intellettuale : Gn.
Palle borghesi
In considerazione della sua elevata posizione sociale, la donna borghese si vedrà più volte obbligata a non dire tutta la verità o semplicemente a far finta di non capire, per evitare fastidiosi approcci da parte di quei soggetti subumani che tentano in qualche modo di avvicinarla, magari solo per vedere com'è fatta da vicino e scoprire se ce l'ha davvero d'oro.
- Subalterno accompagnato alla stazione con il suv : Grazie per il passaggio. Se hai ancora cinque minuti ti offro qualcosa da bere. Hm?
- Donna borghese : Noo, grazie. Non mi mischio mai con i... Devo correre a casa a frustare la filippina e a farle pulire la piscina con lo spazzolino da denti. Magari un'altra volta, eh?
Qualcuno pensa che in realtà queste non siano palle inventate lì per lì.
Se invece qualcuno (sempre della specie "lurido verme miserabile") è più intraprendente e si spinge a lasciar cadere un complimento
- Subalterno accompagnato alla stazione con il suv : Hai proprio delle belle scarpe.
- Donna borghese : Hai bisogno di scarpe? Non essere timido, eh? Se vuoi te ne do un paio del mio giardiniere filippino.
Se addirittura il lombrico è così spavaldo da tentare un approccio sessuale
- Subalterno accompagnato alla stazione con il suv : Mi piacciono le tue gambe, sai? Facciamo un salto all'albergo che c'è lì all'angolo?
- Donna borghese : Mi dispiace, non posso. Ho una terribile malattia degenerativa che si trasmette col semplice contatto dei vestiti. E poi quell'hotel è di mio marito.
La donna borghese e il sesso
Essendosi fidanzata a quindici anni con il figlio sedicenne dell'industriale con il capitale sociale più alto del momento, avendo frequentato solo ragazze di buona famiglia fino alla festa di laurea organizzata dalla nonna ottantenne e all'addio al nubilato organizzato da una wedding planner il giorno dopo nel matroneo del Rotary, ed essendosi sposata a ventitré anni, un anno prima di partorire il primo dei suoi due figli (un maschio per perpetuare il nome e l'attività del padre e del nonno e una femmina da fidanzare il più presto possibile con un presidente di Confindustria) la donna borghese è sessualmente repressa.
Per questo arrivata a quarant'anni, anzi a trentanove, disgustata dalla sua vita troppo noiosa e dal suo sedere troppo molle incomincia a farsi ritoccare il culo dai chirurghi e a farselo toccare dagli amici di famiglia, per poi guardarsi attorno ammiccando erotica a qualunque essere vivente che puzzi appena un po' di muschio, a patto che questo non ci provi davvero, altrimenti
Difatti, generalmente, la donna borghese è cornuta, perché il marito la tiene solo come partita IVA di comodo e come portasigarette quando va alle cene di lavoro o a teatro, scopandosi per il resto qualsiasi donna gli capiti a tiro, specialmente le filippine di casa.
Alla luce di quanto appena detto, la donna borghese si sfoga sessualmente mettendo sotto la gente con il suv.
- Donna borghese : Levati, imbecille!
- Passante : Ma sono sulle strisce!
- Donna borghese : Anch'io sono sulle strisce!
O le altre macchine.
- Automobilista : Che cazzo suoni, stronza! Non vedi che è rosso!
- Donna borghese : Se non ti sposti da una parte ti passo sopra e poi faccio marcia indietro con il 4x4 finché non viene verde.
Quando alla fine della giornata fa ritorno a casa, è ovvio che non ha più voglia di fare sesso, per cui si limita a frustare la filippina, dopo che l'ha già fatto suo marito quando lei non c'era.
La donna borghese e lo sport
Dal momento che non scopa da ormai 10 anni (quindi, se si fanno due conti, dall'età di 39 anni), la donna borghese si dedica al tennis. Dopo innumerevoli lezioni private prese dall'ex-personal trainer di Federer, pagate dal marito giusto per levarsela di torno quanto ha intenzione di scoparsi la babysitter dei figli, la donna borghese fa il suo debutto nel tennis club, concedendosi il giovedì pomeriggio una partitella con le amiche, giusto per uscire di casa e far bella mostra dell'SLK cabrio. Non suda mai, perché è una cosa da operai, e quando perde è sicuramente colpa delle corde della racchetta allentante, che qualche sua amica, invidiosa del suo successo, sicuramente avrà manomesso. Paga migliaia di euro per farsi palpeggiare (prima e dopo la partitella con le amiche) dal fisioterapista personale, nonché ex-massaggiatore dell'Inter, e per farsi dire che alla sua età ha ancora un culo bello sodo. Di silicone, ma sodo.
Talvolta, la donna borghese, quando è in vacanza col marito, lo segue nelle sue partite a golf giusto per ricordargli che ogni tanto dovrebbe andare in buca anche con lei. Naturalmente non sa distinguere un ferro9 da un legno, nemmeno quando è il caddy a proporglielo, e se sbaglia un tiro è certamente colpa del menisco che ogni tanto ancora le duole, dopo quella distorsione che si è procurata l'inverno scorso sciando a Saint Moritz. Alla fine delle 18 buche non dà la mancia al giovane caddy, ma lo picchia col ferro6, poiché non ha assecondato le sue avance sessuali quando erano nel sand.