Leonarda Cianciulli: differenze tra le versioni

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== L'infausta giovinezza ==
== L'infausta giovinezza ==
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Leonarda partì subito alla grande nascendo da una violenza carnale subita da sua madre ad Avellino nel 1893. Quest'ultima (la madre non la data) fu costretta dalla famiglia e dalla [[Sacra Rota]] a sposare il violentatore.
Leonarda partì subito alla grande nascendo da una violenza carnale subita da sua madre ad Avellino nel 1893. Quest'ultima (la madre non la data) fu costretta dalla famiglia e dalla [[Sacra Rota]] a sposare il violentatore Mariano Cianciulli dal quale erediterà la passione per la violenza sulle donne.
Mamma Emilia odiò la figlia fin dal primo momento, faceva finta di sbagliarsi mettendole il pannolino in testa o la allattava senza aprire la valvola del biberon. La bambina crebbe piccola, malaticcia, epilettica era anche denutrita, di fatti ogni qualvolta chiedeva da mangiare la madre Emilia le infilava in bocca una saponetta. Ciò, otre a darle un alito profumatissimo, segnò profondamente il suo destino.
Mamma Emilia odiò la figlia fin dal primo momento, faceva finta di sbagliarsi mettendole il pannolino in testa o la allattava senza aprire la valvola del biberon. La bambina crebbe piccola, malaticcia, epilettica era anche denutrita, di fatti ogni qualvolta chiedeva da mangiare la madre Emilia le infilava in bocca una saponetta. Ciò, otre a darle un alito profumatissimo, segnò profondamente il suo destino.


Il padre di Leonarda, l'unico della famiglia che la violentava con dolcezza morì prematuramente mentre consumava un ottimo brodo di cappone {{Dimensione|60%|(e cianuro)}} amorevolmente preparato da mamma Emilia, la quale, dopo due ore e venti di lutto si risposò con Mariano Cianciulli dal quale Leonarda prenderà il cognome e le botte.
Il padre di Leonarda, l'unico della famiglia che la violentava con dolcezza morì prematuramente mentre consumava un ottimo brodo di cappone {{Dimensione|60%|(e cianuro)}} amorevolmente preparato da mamma Emilia, la quale, dopo due ore e venti di lutto si risposò con un altro uomo dal quale Leonarda erediterà molti lividi.
Dal matrimonio nacquero tre fratelli che impararono ben presto a maltrattare Leonarda usandola come cavalluccio o come Ercolino Sempreinpiedi.
Dal matrimonio nacquero tre fratelli che impararono ben presto a maltrattare Leonarda usandola come cavalluccio o come Ercolino Sempreinpiedi.



Versione delle 19:25, 13 nov 2011

SERIAL KILLER ITALIANO al 100%!

Smettiamola di impotare ogni cosa dagli Stati Uniti!

MADE IN ITALY IS BETTER!


ATTENZIONE!
Gran parte dei memoriali dei Leonarda Cianciulli proviene dai memoriali di Leonarda Cianciulli, è quindi molto probabile che sia scarsamente dimostrabile che le bugie da lei non scritte siano verità possibili a proposito di fatti surreali realmente accaduti a persone immaginarie e viceversa



Questa

Quel passerone della Cianciulli un giorno che si sentiva erotica

è la terribile storia di Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di (S)Correggio. Madre esemplare, abilissima ai fornelli e igienista convinta, Leonarda fu ingiustamente accusata di aver ucciso tre donne, furono di più, e di averle bollite per farne saponette, falso pure questo, ci faceva anche i dolcetti. Leonarda assomigliava a uno scaldabagno con braccia e gambe e aveva una faccia da uomo mitragliata dall'acne; nonostante fosse un lamierone inguardabile era conosciuta come una mangiatrice di uomini. Più tardi risultò anche mangiatrice di donne.

L'infausta giovinezza

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Leonarda Cianciulli

Leonarda partì subito alla grande nascendo da una violenza carnale subita da sua madre ad Avellino nel 1893. Quest'ultima (la madre non la data) fu costretta dalla famiglia e dalla Sacra Rota a sposare il violentatore Mariano Cianciulli dal quale erediterà la passione per la violenza sulle donne. Mamma Emilia odiò la figlia fin dal primo momento, faceva finta di sbagliarsi mettendole il pannolino in testa o la allattava senza aprire la valvola del biberon. La bambina crebbe piccola, malaticcia, epilettica era anche denutrita, di fatti ogni qualvolta chiedeva da mangiare la madre Emilia le infilava in bocca una saponetta. Ciò, otre a darle un alito profumatissimo, segnò profondamente il suo destino.

Il padre di Leonarda, l'unico della famiglia che la violentava con dolcezza morì prematuramente mentre consumava un ottimo brodo di cappone (e cianuro) amorevolmente preparato da mamma Emilia, la quale, dopo due ore e venti di lutto si risposò con un altro uomo dal quale Leonarda erediterà molti lividi. Dal matrimonio nacquero tre fratelli che impararono ben presto a maltrattare Leonarda usandola come cavalluccio o come Ercolino Sempreinpiedi.

La Cianciulli tentò più volte di farla finita. La prima volta provò ad impiccarsi ma si sbucciò solo un ginocchio a causa della corda troppo lunga, ritentò con la misura giusta ma la corda si spezzò e si sbucciò l'altro ginocchio, la madre fu molto delusa del suo gesto

« L'ho sempre detto che non vali nulla! Non sei nemmeno buona a suicidarti! Ecco! Adesso mi tocca pure disinfettarti col cloridrico! »

Nonostante gli apprezzamenti della madre Leonarda ci riprovò ingoiando le stecche del busto della madre ma non successe nulla. Ingoiò quindi l'intero busto assieme a molti cocci di vetro e due chili di impepata di cozze ma ancora nulla. Scoperta la sua innata capacità di ingoiare qualsiasi cosa e essendo prossima all'adolescenza Leonarda trovò un po' di conforto gettandosi tra le braccia di dozzine di uomini. Alla volta.

Il matrimonio

Matrimonio Cianciulli Pansardi

Mentre lavorava duramente come truffatrice, mariuola e zoccola, Leonarda conobbe tale Raffaele Pansardi, impiegato statale, ragioniere, miope, presbite e con un'insana passione per i rottami, che si innamorò di lei a prima vista. La coppia si stabilì in una bella casetta in Irpinia, la quale fu rasa al suolo il giorno dopo dal celebre terremoto. A quel punto la disperata coppia decise di scegliere un posto sicuro al 100%, un luogo dove non ci fossero falde, né vulcani, né mare, né montagne, né colline, né alberi, né deserti, né laghi, né fiumi, né animali, né foreste: la Pianura Padana. Per dimenticare la temibile mamma Emilia i due si trasferirono in Emilia Romagna, più precisamente a Reggio Emilia, ancor più precisamente a Correggio, Emilia. Ebbero tredici figli: tre aborti spontanei, sette morti nella culla, due scivolando su una saponetta e uno smarrito nella nebbia. A proposito di queste vicende Leonarda confessò:

Template:Quote2

L'incontro con la magia nera

La Cianciulli e la figlia Arisa. La somiglianza è impressionante

Leonarda, tradita dalla Natura da Dio e dal marito, che nel frattempo si era dato all'alcol avendo realizzato di aver sposato una menagrama, si consultò con una strega che le diede un unguento miracoloso. Template:Quote2 Leonarda riusì a portare a termine ben quattro gravidanze e i figli non avevano nemmeno troppi arti. La figlia possedeva addirittura notevoli doti canore (immagine a lato). La madre si ripromise di proteggere i suoi cuccioli a qualsiasi costo...a qualsiasi costo...a qualsiasi costo...a qualsiasi costo...Iniziò così ad apprendere le Arti Oscure da autodidatta e ben presto superò i suoi maestri Baba Yaga, Salazar Serpeverde, Uri Geller, la strega dell'Ovest e addirittura Silvan. Divenne un' esperta nelle Arti Divinatorie leggendo i tarocchi alle vicine o prevedendo in anticipo il ritardo dei treni, e di tanto in tanto guarendo gli ipocondriaci da ogni malattia. In breve tempo la Cianciulli ottenne la fiducia e la stima del paese diventandone la fattucchiera ufficiale.

Non aprite quella torta

Leonarda costretta dalla professoressa di Malocchio e Fattura a scrivere cento volte: "Io non sono l'Anticristo".

La seconda guerra mondiale era ormai alle porte. Ogni notte Leonarda sognava bare bianche trasportate da suore con l'orribile volto di Luttazzi. Il terrore di perdere in guerra i figlii (uno dei quali aveva fatto richiesta di arruolamento per dieci volte per scappare dalla mamma) la logorò fino a trasformarla. Una notte le apparve in sogno la Madonna che le rivelò la soluzione:

« Offri una vita per una vita! Per salvare i tuoi figli dal Tristo Mietitore occorrono sacrifici umani!...e anche qualche biscottino per mio figlio. »

Già fervente fascista, la Cianciulli passò definitivamente al Nazismo Esoterico Metodista. Si studiò a memoria il Necronomicon, la Chiave di Salomone, il Gran Grimorio, il Mein Kampf e il diario di Tom Riddle e quello di Annamaria Franzoni...o almeno fu ciò che raccontò ai giudici, in realtà la Cianciulli era un'avida racchia che sognava di fare la gran signora ma siccome è risaputo che i ricchi, le cesse non se le filano decise di essere l'artefice della propria fortuna mettendo in atto il suo diabolico piano.

Il Modus Operandi

Il segreto della Cianciulli: pochi attrezzi ma scelti con gusto

La Cianciulli sceglieva le sue vittime tra le carampane alle quali leggeva le mani, le invitava nella sua casetta di marzapane e metteva a bollire l'acqua nel calderone. Prometteva a quella un marito all'altra un lavoro all'altra ancora un castello con piscina alle Maldive; faceva loro compilare lettere indirizzate ai conoscenti, poi firmare deleghe per vendere tutte le proprietà ed "eventualmente" recapitare il ricavato. Fatto ciò si assentava per pochi istanti e le avvicinava da tergo per decapitarle a colpi di accetta. Dopodichè raccoglieva il sangue che faceva essiccare per mischiarlo con altri ingredienti per produrre i suoi famosi pasticcini di cui tutti erano ghiotti. Infine sezionava il cadavere in nove pezzi e li gettava a bollire nel calderone con tanta soda caustica, essenze profumate e un pizzico di fantasia, con cui confezionava delicate saponette da regalare alle amiche. Poi spediva i figli in città lontane per imbucare le lettere. Per risparmiare il biglietto del treno anche i figli si rispedivano a casa tramite pacco postale. Leonarda col maltolto, aveva ristrutturato la casa, assunto una domestica e mandato all'università i figli ma visto che si divertiva, volle strafare bollendo una ex cantante lirica abbastanza nota.

L'arresto

La signorina Rottermeier, cognata della cantante e testimone chiave del processo

Ignorando ingenuamente che le donne non trattengono nemmeno l'urina fece giurare alla vittima di non dire niente a nessuno. Dopo un'ora lo sapevano anche le aiuole dei vicini. Fu così che la cognata (immagine a sinistra), insospettita dalla lettera inviata dal soprano che era analfabeta insieme ad una saponetta ai bulbi oculari, avvertì la polizia.

Giudice: Lei é solo un'avida megera che sfrutta anche il tribunale per acquistare notorietà!
Cianciulli: Stia zitto lei...che è diventato famoso proprio grazie a me!

Leonarda, che aveva lasciato tracce così palesi che le avrebbe viste anche quel giuggiolone di Adso da Melk, fu condotta in prigione. La Cianciulli fu immantinente interrogata e confessò orgogliosa di aver prodotto saponette di altissima qualità col grasso di quella cicciona e anche due splendidi cotechini. Leonarda tutto sommato si sentiva a suo agio, tutta piena di attenzioni dalla stampa e dagli inquirenti e sapersi famosa non le dispiacque. La sua brama di notorietà la portò a scrivere un memoriale di ben 750 pagine, il più lungo della storia dei Serial killers, completo di ricettario per macabri pasticcini, torte, capelletti, lasagne e saponette, ancora in uso tra gli esperti gastonomi come Hannibal Lecter o Skinface, e tutta la sua vita drammaticamente romanzata da farla assomigliare al libro cuore. Al processo la Cianciulli sfoggiò le sue doti teatrali, intervenendo con divertenti battute (immagine a destra) e divenendo in breve la beniamina di tutti i bambini. Ad un medico che non la credeva capace di squartare una persona la Cianciulli rispose impettita

Template:Quote2 Fu condannata a trent'anni di manicomio criminale esultando nell'udire la sentenza. Morì in prigione nel 1970 per avvelenamento da vapori di soda caustica. La suora del manicomio ricorda la sua innata abilità nel preparare favolosi dolcetti che però le carcerate si rifiutarono sempre ostinatamente di mangiare. La suora caritatevolmente, ne mangiò anche per loro.



Questo articolo è stato gentilmente offerto da...

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?


  • Proprio a Correggio la Cianciulli conobbe biblicamente Antonio Ligabue e partorì segretamente Luciano Ligabue che in età adulta le dedicò una canzone.
  • Luciano ereditò dalla madre la voce orribile e l'acne pustolosa (o faccia d'ananas)
  • Curioso quanti malati di mente riesca a produrre un paesello come Correggio...
  • ...sarà la nebbia...

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