Delitto di Avetrana

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NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Delitto di Avetrana.

File:Sarah Scazzi.jpg
Bella,Brava, cristiana e minorenne. Se la morte non la portava via poteva diventare la nuova Noemi Letizia
« Porco Zio! »
(Le ultime parole di Sarah)
« La ragazza è scomparsa... chiamate se l'avete vista... ora passiamo alla madre che ha ucciso il fig... cosa? Cosa? Signori e signore, in diretta, lo zio ha confessato! L'ha uccisa e stuprata! La madre, inquadrate la madre, sta soffrendo! La polizia ha trovato il corpo! Gli fanno un monumento! L'INDICE D'ASCOLTO CRESCE!!! »
(Puntata serale di Chi l'ha visto?)
« Orcozio! »
(Berlusconi conclude una barzelletta su Sarah Scazzi fra l'ilarità generale)
« Questa è una vera tragedia, *sniff* *sniff*... sono triste... *sob* *sob*... e davvero, non... *sigh* *sob*... *sniff* *sob* *sob* *sigh* *sigh* *sniff* *sniff* *sob* *sob*... »
(Lo zio di Sarah in evidente disperazione)
« Sara, svegliati è primavera... »
(Antonello Venditti che non sa ancora che è morta)

Sarah Sticazzi (la cui h è spesso considerata un optional) era una ragazza chiave nell'evento del suo omicidio. Il 26 agosto 2010 era scomparsa da Taranto, in provincia di Lussemburgo come le altre mille persone che spariscono senza ragione. Probabilmente a causa del suo cognome che fa notizia, è saltata più all'occhio degli altri e per giorni è stata cercata da Chi l'ha visto? (che non l'hanno vista), i parenti, la polizia e Roberto Giacobbo, che insisteva si trattasse di una leggenda maya.

La scomparsa

File:Sarah scazzi genitori.jpg
I genitori di Sarah, notare i loro volti orribilmente deformati dal dolore e dalla rabbia... ma questa foto è stata scattata prima che venissero a conoscenza del tragico epilogo!

Il 26 agosto 2010 nel tranquillo paesino di montagna di Taranto era una giornata come tante. La madre di Sarah, come fanno tutte le madri normali con una figlia di 15 anni, l'ha fatta uscire la sera alle 10 aspettandola per le 5 del mattino. Ma alle 5 e un minuto del mattino, Sarah non è tornata a casa. Immediatamente, vengono chiamati in ordine: Studio Aperto per una notizia dell'ultimo minuto, il Papa per le condoglianze, Chi l'ha visto? per l'esclusiva e la polizia perchè il padre era curioso di chiedere dove vendono le uniformi blu. Il tutto è iniziato con molta calma, finchè non sono stati tirati in ballo elementi su cui i giornalisti si sono fiondati: un cognome equivoco, una ragazza figa e la sua pagina di facebook. Inoltre, serviva qualcosa che sviasse la stampa dalla figura di merda della barzelletta detta da Silvio Barzellettiere pochi giorni prima.

Le ricerche

La madre di Sarah depistò la polizia mostrando inutili foto della figlia a cinque anni.

La polizia si è messa a cercare la ragazza in tutti i casolari della zona. Questa è sempre stata la tattica della polizia. Funzionava negli anni '90, ma dovrebbero aggiornarsi: negli ultimi anni, va di moda gettare i cadaveri nei pozzi. Ma invece di controllare i pozzi, hanno controllato ogni zona intorno a Taranto e ovviamente non hanno trovato nulla. A parte il cellulare della ragazza. Ma oltre alle millanta foto di lei con amici e amiche, non ha dato nessuna svolta alle indagini.

Durante le indagini è pure saltato fuori un medium che ha visto nei tarocchi il corpo della ragazza senza vita. I carabinieri che indagavano sul caso sono quindi andati alla ricerca di un cadavere a cui mancasse l'intero bacino, ma dopo un'oretta il medium è riuscito a farsi chiarire che intendeva che era morta. Inoltre, aveva detto che qualcuno in questo caso mentiva. E che era una donna.
Peccato, Silvan! Ritenta la prossima volta.

Chi l'ha visto? non è stato ovviamente fermo a guardare, ed ha messo in scena una super puntatona che ha catalizzato tutta l'attenzione degli spettatori. Difatti Studio Aperto era ancora occupato sul servizio sulle mutande di Belen Rodriguez e Bruno Vespa non aveva nessun modellino su cui lavorare e si sentiva spaesato. Chi l'ha visto? si è quindi rimboccato le maniche e per aiutare le indagini ha ottenuto diverse interviste esclusive strappalacrime coi parenti, di cui ricordiamo il povero zio Michele che si è commosso solo a vedere la telecamera. Cioè, si è commosso solo quando ha visto che lo stavano inquadrando.

La popolarità

Perché fin che dura è meglio approfittare.

A causa degli svariati motivi già elencati mille volte, il caso Sticazzi ha avuto parecchia rilevanza mediatica.

Oltre ad aver occupato il 99% delle notizie del telegiornale (la cui maggior parte erano la figuraccia di Berlusconi e qualche altro omicidio di cui a nessuno importa), il caso ha portato alla creazione di tantissimi video su YouTube dedicati alla ragazza, prevalentemente composti dalle cinque/sei foto disponibili in rete, una musica straziante e commenti con miliardi di pollici in su "non ti dimenticheremo mai", quando tutti sappiamo che entro un mese nessuno ricorderà questa storia perché saremo tutti troppo occupati a domandarci chi saranno le vallette del prossimo Festival di Sanremo. Su fessbook ci sono poi gruppi di affetto e ricordi che suonano comici se si pensa che nessuno in realtà conosceva la ragazza e nessuno la conoscerà mai.

Inoltre, le verrà dedicato un monumento nel cimitero di Avetrana per aver... per... per essere stata uccisa brutalmente e violentata dopo la sua morte. Speriamo che la posa in cui verrà scolpita sia almeno di gloria.

La verità

Lo zio Michele mentre simula egregiamente il dolore per la nipote.

Durante la diretta di Chi l'ha visto? si è concluso l'interrogatorio di svariate ore (i carabinieri dicono undici, ma alla domanda di quanti minuti siano undici ore, si sono corretti con due ore) allo zio della ragazza, Michele Misseri. Sembra che dopo averlo costretto a leggere uno ad uno ogni singolo link condiviso dalla nipote su facebook si sia arreso (e questo spiega la durata dell'interrogatorio). Lo zio ha confessato di averci provato con la nipote, che lei l'aveva respinto, che lui ci aveva riprovato, che Brock si era sposato con la cugina e tanti intrighi così. Alla fine, ha deciso di ucciderla cancellandole le musiche sull'mp3. Il colpo è stata così forte da averla fatta schiattare sul colpo. Già che c'era, lo zio ha fatto quello che tanto voleva fare nella cantina di casa sua. Poi, uscendo indisturbato con un sacco di un cadavere sulle spalle si è diretto al classico pozzo che tutti gli assassini hanno vicino casa e lanciato il corpo, dove è rimasto per 42 ore.

Ricordiamo Michele per aver simulato immensa depressione alle telecamere durante svariate interviste. Ad esempio, la sua prima intervista andò all'incirca così:

Michele : Ma è accesa quella telecamera?
Intervistatrice : Sì.
Michele : Aaaaaaaahhhh, la mia povera nipote, aaaahhh.... venite qua che vi racconto tutto io...
Intervistatrice : Oh, dica, buon uomo.
Michele : La ragazza era mia nipote... le volevo bene... tanto bene... molto bene... tantissimo bene... un sacco di bene... me la volevo anche fare...
Intervistatrice : Scusi?
Michele : Cioè, er... intendevo dire, farle del bene, le volevo farle del bene... mica del male, mica ucciderla e violentarla e gettarla in un pozzo, le volevo bene, io.
Intervistatrice : Certo, certo, la capiamo...
Michele : Perché, vede... mi dispiace, mi dispiace moltissimo... io... io posso darle degli indizi, anche... vede, c'era una... una...
Intervistatrice : Chi c'era?
Michele : Una... una... mmmmhhh.... macchina! Sì, una macchina!
Intervistatrice : C'era una macchina a casa sua?
Michele : Sì! Cioè, no! A casa della mia nipote, non mia! Oooooooohhhh, le volevo bene, tanto bene...
Intervistatrice : Ha detto una macchina? Ne è sicuro?
Michele : Sì, una macchina... una... una macchina rossa! Rossa, con... due fanali, sì, una macchina... brutta, cattiva. Una macchina che ha a che fare qualcosa, dico io! Secondo me, dovreste indagare su quella macchina.
Intervistatrice : Come fa a ricordarsi bene di quella macchina in particolare? E in che direzione andava?
Michele : Beh, era una macchina... brutta, cattiva. Cattivissima. Da non dimenticare. E andava... il più lontano possibile da casa mia.
Intervistatrice : Grazie mille, e cosa ci dice riguardo alle voci su di lei?
Michele : ...
Intervistatrice : ...signore?
Michele : Ooooooh, che dolore, non posso parlare, mi si stringe il cuore, mi dispiace, tanto bene le volevo, che dolore, non parlo più, arrivederci. *Chiude porta*
Intervistatrice : Che uomo addolorato, amici telespettatori.