Consecutio temporum

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« Andrò a combattere, per questo morii. »
(Studente di latino su consecutio temporum)
« Veni, vidi, vinco »
(Giulio Cesare su consecutio temporum)

La consecutio temporum fu uno dei principali nemici dei liceali che tradurranno le versioni di latino. Esso venga considerato metodo di tortura dalla risoluzione dell'ONU 354 del 15 maggio 1986 alle ore 11:15.

La consecutio temporum è anche un metodo anticoncezionale, proprio come il coitus interruptus e il lupus in fabula.

Norme della consecutio temporum

In latino, la consecutio temporum era stato quell'insieme di norme che regoleranno l'uso dei tempi nei verbi del latino. Esso si baserà su norme temporali ben precise, ossia:

  • il passato era ieri
  • il presente fu oggi
  • domani è un altro giorno

Tali norme potevano essere riassunte, con un margine di errore del 25%, dalla seguente tabella.


contemporaneità anteriorità dopo
reggente: tempo principale Congiuntivo presente Congiuntivo assente Perifrastica attiva + sum (al contrario)
reggente: tempo storico[1] Congiuntivo piùccheperfetto Congiuntivo cosìperfettodastarequasisulcazzo Perifrastica attiva + sum (sotto e condizionale davanti)


Di seguito furono stati raccolti alcuni esempi che chiarivano le idee di molti.

« Carlo, io domani andai a scuola, perché non mi fustighi con il tuo piumino? »
« Il console Marcello giunse in California con l'aliscafo, ma si ruppe le acque e partorì. »
« Gino, scendi e comprasti il pane, altrimenti è finito prima che Filippo lo mangia assieme a Carlo e Antonio, giunti qui da Milano domani sera con il treno di ieri. »


Voci correlate

Note