Giampiero Mughini

« Aborrrrro!! »

(Mughini su qualsiasi cosa)

Giampy prima dello sviluppo

« Buuuuuh! Buuuuh! »

« Le vostre sorelle son tutte delle gran baldracche! »

(Il signorile Giampiero Mughini sul pubblico che lo fischia)

Giampiero Mughini è un opinionista calcistico italiano, vale a dire una di quelle persone che intascano un sacco di soldi per stare in uno studio televisivo a vomitare banalità sportive dette con l'enfasi di una rivelazione biblica.

Scrittore a tempo perso, giornalista per hobby, ruffiano a tempo pieno, Mughini è tra i fondatori del giornale Il Manifesto che abbandonerà tre giorni dopo, appena capirà che non è un giornale sportivo.

Collabora con L'Europeo, con Panorama e col Foglio di Giuliano Ferrara, dove scriverà l'oroscopo.

Negli anni novanta Maurizio Costanzo si innamora della sua parlantina da checca isterica e lo fa esibire nel ruolo della zitella acida nel suo Maurizio Costanzo Show.

Successivamente visto che il suo contratto con Mediaset non è ancora scaduto viene parcheggiato nella trasmisisone pseudosportiva Controcampo, dove partecipa attivamente alle risse col pubblico presente.

Nel 2006 si sottopone ad un esame del PSA. Per dosare l'enzima serve un prelievo del liquido spermatico e lui si chiude in bagno a pensare a del Piero in perizoma.

figlio di una scopa pippo e di un riccio di mare, è un noto e umile giornalista dall'animo gentile, è nato in contemporanea all'arte del "ruba ruba", meglio nota come Juventus, nell'anno 0. Famoso per la sua collezione di 894394324938 paia di lenti di ogni genere di colore (alcuni dei quali inventati da lui stesso), è perennemente seduto sulla prima poltrona a destra dello studio 22 di Milano, Controcampo. Grande uomo di coltura (basti ricordare la sua piantagione di erbe di vario tipo), è caratterizzato da un capello brizzolato e da un continuo affermare dell'innocenza juventina sull'accaduto che ormai tutti siamo a conoscenza: i cellulari usati NON erano Samsung ma bensì Nokia, avendo una ricezione assai superiore ai cellulari concorrenti. E comunque, rispondendo alla domanda iniziale, è un gran coglione svervegiese che meriterebbe di essere punito dal sommo Chuck, naturalmente col suo infallibile calcio rotante.

L'infanzia

Giampy, come lo chiamava suo padre Aldo Biscardi, nacque all'età di due anni nello studio di Controcampo. A tre anni si iscrisse alla facoltà di cleptomania dell'asilo di Antanarrivo dove tuttora sta studiando. Da piccolo veniva perennemente deriso dai suoi compagni per le sue rughe già da allora ben marcate nel suo viso da scimpanzé e per il colore dei suoi capelli.

Ruolo all'interno della società

Luciana prima del matrimonio con il fratello Luciano.

Praticamente superfluo. Ancora non si è capito il motivo della sua persistenza nella Mediaset e su tutti i giornali. Si pensa, ed è solo un'ipotesi, che il soggetto in questione si trovi dove si trova grazie all'ausilio di alcuni esponenti della Ruba-ruba, uno tra i quali Luciano Littizzetto Moggi, fratello compare alla Luciana (della quale riportiamo una foto).

Curiosità

• Si dice in giro che Giampy sia il gemello malvagio del venditore ambulante di latte, Luciano Moggi per l'appunto.
• Si è sposato contemporaneamente con Luciano e Luciana, durante il loro matrimonio.
• Ha fatto da testimone a sé stesso.
• È un monopalla, essendo afflitto da monotesticolite.
• È probabilmente miope, data la sua iper-super-stra-extra-collezione di occhiali.
• È prossimo all'esilio.
• Alcuni dei suoi occhialacci sono stati disegnati appositamente per lui dall'amico, e compagno di squadra nei tornei di "Rinculino - due con", Carlo Pipa di Puttana
• È l'inventore della parola "aborro".
• È il fondatore del Mughini Ladrology Inc.
• Ha avuto una relazione con Alessandro Del Piero e il suo uccellino.
• Autore del libro "È rigore se l'arbitro fischia!"
• Si siede sempre scomposto perché la scopa che ha in culo dalla nascita gli dà fastidio
• Il suo barbiere è Sweeney Tood (il diabolico barbiere di Fleet Street)
• Crede che "calcio" sia un nome alternativo di pallamano (se gioca la Juve)
• Prima di ogni puntata di Controcampo, come rito propiziatorio, lecca una foto di Luciani Moggi
• Autore del libro "È rigore se Moggi lo vuole"
• Viene fischiato da tutti,ma nessuno a Controcampo ha mai riso delle sue battute.