Omero

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Omero, durante la stesura dell'Iliade.
« Cantami Oliva del pelato Achille

l'ira funesta che infiniti addusse

rutti agli Achei.. »
(Il primo verso dell'Iliade)
« Ma chi cazzo me l'ha fatto fare? »
(Omero su Odissea e Iliade)
« È sicuramente una frattura scomposta... »
(Dr House su Omero)
« Omero ci vede »
(Omero su se stesso)

Omero fu un noto regista e sceneggiatore degli anni sessanta. Divenne famoso quando per un banale errore pubblicò una striscia di fumetti intitolata L'Odissea. Infatti i fumetti erano del nonno Apollinare che li disegnò mentre si trovava al bagno.
Chi avesse la minima curiosità di gustarsi i fumetti di Omero, può ancora trovarli pubblicati sulla famosa rivista Linus.
Dopo il grande successo (immeritato) trovò altre strisce di fumetti del nonno, fra le più famose possiamo citare l'Iliade e Salve mi chiamo Antonio, ma per gli amici, Tonio.

Trascorse una vecchiaia tra i lussi e l'agiatezza e i giornalisti (che gli rompevano le palle su domande indecenti) facendosi pagare da Ulisse e vari altri personaggi della mitologia Greca (come Menelao, e appunto Antonio) i diritti di autore che deteneva sui loro nomi.
Morì ucciso da un giornalista, che poi sparse la voce che Omero non era mai esistito e che non era nessuno. Morì poco dopo aver scritto il suo ultimo bestseller L'Odissea, il ritorno di Ulisse, di cui non sappiamo ancora la trama, in quanto si trova sperduta in un deserto africano.

L'infanzia

Nacque a Caltanissetta nel 666 a.C. (anno che gli portò iella per sempre) da una relazione extra coniugale fra Umberto Eco e madre a noi ignota. Dopo aver imparato a memoria le parole dell'unico romanzo esistente all'epoca, Il nome della Rosa (da cui ebbe l'ispirazione per "Salve mi chiamo Antonio, ma per gli amici Tonio") venne mandato alla scuola di giovani registi in onda a quell'epoca su Rete 4, con la conduzione di Emilio Fede (Saranno dei registi falliti). Grazie all'intervento del santone Luciano Moggi arrivò sino in finale, vincendo il diploma, che gli valse la stima di tutto il mondo dello spettacolo.

Le prime avventure nel mondo dello spettacolo

Innanzitutto bisogna dirlo, Omero ha tentato la carriera Pornografica. Non riuscendoci, ha tentato altre opportunità. Quando Pier Paolo Pasolini gli offrì un posto da vice aiuto costumista, non ci pensò due volte ad accettare: in breve tempo assassinò il povero Pier Paolo per soffiargli il posto. Ma non sapeva che Pier Paolo sarebbe di lì a poco risorto (dietro intercessione di Zeus) per spaccargli il setto nasale con un gran destro. Convinto che nemmeno il neorealismo non gli andasse a genio, tentò (tanto per provarci, visto che tentar non nuoce), con la complicità di Aurelio De Laurentiis, la regia del suo primo film: L'Odissea. Pippo Franco, nel ruolo di Ulisse, ricevette addirittura il Nobel per la migliore recitazione. Aurelio De Laurentiis, però, con l'incasso di quel film riuscì a malapena a ricoprire le spese e a comprarsi il Napoli Calcio. Il primo film di Ulisse venne solamente dato nelle sale del multisala di Lorenzo Fumagalli (quello di Un ciclone in famiglia, per intenderci.)

Il cast

Pippo Franco premio Nobel per la famosissima interpretazione di Ulisse.
  • Pippo Franco Nel ruolo di Ulisse, con una grandissima esibizione riuscì a strappare il premio Nobel a Maccio Capatonda alias Mariottide, che in seguito si uccise, non avendo più autostima.
  • Lory Del Santo Impersonò tutte le donne presenti nell'Odissea, naturalmente incluse anche le scene di sesso. Il motivo di questa scelta è stata dettata da Aurelio De Laurentiis, che a dir la verità, non aveva i soldi per permettersi 37 attrici, anche nelle vesti di tutte le ancelle, puttane, mignotte e compagnia bella.
  • Gerry Scotti Nel Ruolo di Polifemo e di coltivatore accanito di Riso, fu votato come il peggior attore del telefilm, in quanto pronunciava solo una frase, LA ACCENDIAMO? (Che poi non si capì nemmeno a cosa alludesse).
  • Guido Meda Nel ruolo di sé stesso (controvoglia) e con una r in più.
  • Giampiero Galeazzi Nel ruolo del dio dell'Olimpo
  • Colesteron, protettore della cellulite.
  • Giordano Bruno Nel ruolo di Pippo Franco

Il fallimento dell'Iliade

Dopo aver avuto un cospicuo finanziamento da Aurelio De Laurentiis, lo abbandonò, e andò alla Medusa Film (quella di Silvio Berlusconi), diresse quello che sarebbe dovuto diventare "il più migliore film della storia del cinema greco". Purtroppo uscì contemporaneamente il film Pinocchio di Roberto Benigni, il quale sbancò tutti i botteghini, compresi quelli di teatri e stadi, lasciando Omero con un palmo di naso. Fu l'inizio della fine. Silvio Berlusconi si incazzò come una bestia e provò a uccidere in tutti i modi l'ormai povero vecchietto. Insomma, l'Iliade segnò la fine di un grande regista, paragonabile solo a Fellini (naturalmente scherziamo, Fellini non può competere con Omero).

Il cast nemmeno ve lo citiamo, visto che sono stati tutti uccisi dall'ira di Silvio Berlusconi.

Il ritiro a vita privata

A dir la verità, a Omero non andò mai di lavorare. Alcuni sostengono sia stato costretto dal padre Umberto, alcuni dicono che sia stato obbligato da Chuck Norris. La goccia che fece traboccare il vaso fu il terribile evento che sconvolse la vita del regista, quando ebbe finito di scrivere L'Odissea, il ritorno di Ulisse, un gruppo di seguaci di Silvio Berlusconi (ancora incazzato per il fatto precedente) strapparono interamente il testo, non lasciandone alcuna traccia. Come abbiamo accennato prima, si presuppone ci sia una copia in un deserto africano, che non è ancora tornata alla luce. Omero decise dunque decise di lasciare, per evitare altri problemi. Sappiamo solo che a 43 anni si ritirò, andando in pensione. Anche se andò in pensione, i giornalisti continuarono a rompergli i coglioni fino alla sua morte, fu assassinato da un suo fans giornalista. Si narra che adesso Omero sia un dio, vagante per le campagne umbre, in cerca di pane per i suoi denti.

La questione Omerica

« Non sono una donna, e non sono nemmeno cieco, cazzo!! E non venitemi a dire che non sono mai esistito perché vi sto parlando in questo esatto momento, e che cazz... »
(Omero prima di essere ucciso)

La questione Omerica consiste nel capire se Omero sia esistito sì o no. Molti nulla facenti dell'epoca, incluso Maurizio Costanzo, sostenevano che Omero non fosse mai esistito, e che l'Odissea e l'Iliade fossero solo delle striscie a fumetti del nonno Apollinare (aveva ragione, ma tutti dissero che era una baggianata). Ormai la questione Omerica non vale più un cazzo, tutti hanno dimenticato chi sia questo fantomatico Omero, e nessuno ne ricorda più la sua esistenza, ormai solo nei licei classici, si parla di Omero, Omero, e ancora Omero (infatti hanno rotto le balle).

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