Utente:Odisseus/Sandbox: differenze tra le versioni

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... [[Immagine:Rettilineo.jpg|left|thumb|300px|La curva incriminata]]
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[[Immagine:Ayrton Senna 2.jpg|right|thumb|200px|Senna prima di partire. È preoccupato perché sa cosa gli succederà, o è solo perché ha visto sullo specchietto che si è fatto male la barba?]]
[[Immagine:Ayrton Senna 2.jpg|right|thumb|200px|Lo sguardo rassegnato di Senna prima della partenza. Sa cosa gli succederà o si è accorto che è spettinato?]]


Quando l'autopsia confermò che era morto, i resti del brasiliano furono raccolti con un cucchiaino, cremati, e messi nell'urna, che fu costruita secondo le disposizioni lasciate nel testamento. Il funerale venne tenuto in forma privata, e vi parteciparono solo i colleghi piloti, i famigliari, i meccanici, gli inviati delle maggiori televisioni di mezzo mondo, e [[Millemila|qualche]] fan.
Quando l'autopsia confermò che era morto, i resti del brasiliano furono raccolti con un cucchiaino, cremati, e messi nell'urna, che fu costruita secondo le disposizioni lasciate nel testamento. Il funerale venne tenuto in forma privata, e vi parteciparono solo i colleghi piloti, i famigliari, i meccanici, gli inviati delle maggiori televisioni di mezzo mondo, e [[Millemila|qualche]] fan.
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* [[Schumacher|Micheal Schumacher]]
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Versione delle 23:00, 19 ott 2008

Quando mi verra voglia scriverò qui tutti gli aborti della mia mente contorta, prima di esporli ad una pubblica umiliazione. Se avete consigli o suggerimenti non siate timidi, segnalatemelo nella discussione...


Senna
« Oggi sono in forma, sento che correrò bene »
(Ayrton Senna sul gran premio di San Marino 1994)

Ayrton Senna da Silva, (gran premio di interlagos, 1960 - vivente nei nostri cuori ma morto e sepolto dal gran premio di imola 1994) fu un grande pilota di formula 1 e l'unico brasiliano a distinguersi in questo sport.[1] Il suo immenso talento gli consentì di vincere quattro campionati del mondo (nel 1988, 1990 e 1991), 2 copertoni d'oro, 41 gare e un frigo a pedali con i bollini accumulati in tutte le soste ai box. Tutti questi riconoscimenti gli valsero il soprannome di erede di Schumacker[2], un vasto seguito di pubblico e un modesto ma pur sempre invidiabile conto in banca a sette zeri.
Per anni i suoi duelli con il rivale e compagno di squadra Alain Prost animarono il mondo della formula 1, e si dice che nutrisse una grande stima per il francese, anche se non lo fece mai trasparire.
Lasciò il mondo delle corse, nonché quello terreno, in un tragico incidente occorsogli a Imola il 1° maggio 1994, che mise drammaticamente in luce il problema della sicurezza sui circuiti e gli costò una multa di 100.000 lire per guida senza cintura (ricordiamo che si correva in Italia).


L'esordio in F1

Ayrton felice per la vittoria di Prost

Esordì nel 1994 su Toleman-Hart... Un momento, non corriamo troppo! Prima di esordire fece un mucchio di altre cose. Innanzitutto nacque, il 21 Marzo 1960, a Caracas, in Brasile. Possiamo dire che aveva la F1 nel suo DNA: fu infatti concepito nei box del circuito di Interlagos. La madre era una giornalista straniera, tale Stellinha Brunos, per il padre invece possiamo restringere il cerchio ai meccanici della scuderia Lotus, Ferrari e forse anche McLaren.
Come?! Non si correva ancora in Brasile nel 1960? Va bene, lo ammetto, mi sono inventato tutto, pensavo potesse essere un bel aneddoto. Passiamo direttamente all'esordio che è meglio...
Dicevamo che debuttò in Toleman-Hart, che all'epoca ricopriva il ruolo oggi prerogativa della Force India, ossia di chiudere la fila, sempre e comunque. Riuscì comuque ad ottenere il secondo piazzamento nel gran premio di Montecarlo[3], risultato notevole per un pilota ancora inesperto con una vettura non molto competitiva. L'annno successivo rappresentò un ulteriore passo (non necessariamente in avanti) per il pilota carioca, che fu ingaggiato dalla Lotus. Vi rimase per tre anni, dal 1995 al 1997, vinse oltre 10 gare e ottenne 16 pole-position. Ottimi risultati, considerando che correva per una scuderia che usava i muli fiscali come quantificatore di potenza.


Gli anni del successo

Quando nel 1988 passò alla McLaren, capì che era arrivato il momento di ambire al titolo mondiale[4]. ...


La morte

...

La curva incriminata
Lo sguardo rassegnato di Senna prima della partenza. Sa cosa gli succederà o si è accorto che è spettinato?

Quando l'autopsia confermò che era morto, i resti del brasiliano furono raccolti con un cucchiaino, cremati, e messi nell'urna, che fu costruita secondo le disposizioni lasciate nel testamento. Il funerale venne tenuto in forma privata, e vi parteciparono solo i colleghi piloti, i famigliari, i meccanici, gli inviati delle maggiori televisioni di mezzo mondo, e qualche fan. La cerimonia fu commovente, e seguita da milioni di persone. Nel successivo ricevimento ebbero modo di prendere la parola tutti coloro che avevano conosciuto bene Senna.

« Non doveva morire adesso, non è giusto! Avrebbe dovuto tirare le cuoia già anni fa »
(Il suo ex-collega Alain Prost)
« Il minimo che posso fare per celebrare la sua memoria è dominare per anni la F1 e battere tutti i suoi primati »
(Un giovane esordiente tedesco)
« Terrò alto il nome del Brasile in questo sport »
(Barrichello)
« Si, me lo ricordo, andavamo spesso per bordelli assieme... Ehi, lasciatemi, toglietemi le mani di dosso! »
(Un barbone che passava per caso nei pressi del microfono)
Ecco dove sono conservate le ceneri del campione brasiliano.

Teoria del complotto

I più acuti osservatori hanno subito notato che qualcosa non andava, e hanno subito iniziato a farsi delle domande:

  • ...


La sua eredità

...

Una foto dell'erede di Senna. Peccato che Barrichello si sia messo davanti...




Curiosità

  • Lo stile di guida di Senna era notoriamente molto aggressivo. In una intervista del dicembre 1992 dichiarò di non avere ancora capito quali erano i freni.
  • Era notoriamente un benefattore ed un filantropo: donò ai bambini delle bidonville la maggior parte dei soldi guadagnati nelle stagioni '94 - '95.
  • Di recente il comune di Parigi gli ha dedicato la principale via d'acqua della città.
  • Al debutto in Formula 2 del nipote Bruno Senna si dice che la terra nel cimitero in cui fu sepolto iniziò a tremare[5].

Note

  1. ^ Come sarebbe a dire "E Massa?". Che c'entra la Toscana adesso?
  2. ^ In questa frase c'è un errore, trovalo.
    (Soluzione:Schumacher non si scrive con la "k")
  3. ^ Fu una gara ricca di colpi di scena, dal diluvio che investì la pista all'atterreggio di un boeing 747 sul rettilineo del traguardo. 1° Prost, 2° Senna, 3° la safety car, 4° una hostess dell'aereo.
  4. ^ Nota necessaria: la McLaren in quegli anni era competitiva.
  5. ^ Si, lo so, prima ho detto che fu cremato, bla bla bla...


Voci correlate