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« Tutto ciò, unito a considevazioni keynesiane sulla vecente cvisi di pvoduzione e sul depvezzamento intvinseco dei beni di scambio, ci povta alla conclusione che il sistema di vecipvoca influenza tva la diminuzione del pvezzo al consumo e il covvispettivo aumento del tasso d'intevesse netto sia... uh, un coniglietto! »
(Giulio Tremonti[1] sull'influenza dei coniglietti nella teoria economica)

Tutti sanno[2] che la teoria economica studia le scelte del consumatore in condizione di scarsità, ma pochi, pochissimi sanno[3] che aggiungendo dei morbidi coniglietti tenerelli alle relazioni tre domanda e offerta, si possono ottenere risultati inimmaginabili.

Alcune definizioni

Stabilito che l'economia è lo studio delle scelte che il consumatore opera in condizioni di scarsità (che può essere scarsità di denaro, di tempo o, nel tuo caso, di intelligenza)[4], la teoria economica classica, definisce la scelta una scelta, il consumatore un "cagacazzi che passa tutto il suo tempo per negozi mettendotisi davanti quando cerchi di passare" e la scarsità "una cosa tipo deserto"[5].

La zoologia, invece, definisce il coniglio un coniglio[6]. Secondo mia nipote di tre anni un coniglio è "l'animale più bellissimo di tutti"[7]. Secondo la definizione del celebre conduttore televisivo Beppe Bigazzi il coniglio è "buono con le patate, ma il gatto ha quel non-so-che in più"[8].

Il fenomeno della compenetrazione teorica tra le barbose equazioni logico matematiche della teoria economica classica e i morbidi coniglietti tutti da spupazzare di coccoline è una formulazione teorica e pratica che non ha alcuna reale applicazione nella vita di tutti i giorni, ma che può comunque essere fatta studiare agli studenti di economia politica, facendo loro perdere ore preziose durante i quali avrebbero potuto imparare qualcosa in più sugli indicatori del Prodotto Interno Lordo.

E poi, onestamente, a chi non piacciono i coniglietti?

Il costo opportunità e la sua irrilevanza

Il costo opportunità di una scelta è, secondo la definizione classica[9], ciò a cui rinunciamo compiendo una determinata scelta. Ad esempio, perché stai qui a leggere questo articolo su Nonciclopedia? Perché sei attratto dai coniglietti in maniera puccettosa e, forse, anche un po' inopportuna? Quindi stai leggendo questo articolo perché lo ritieni un modo interessante di passare il tempo (o perché sei un pervertito conigliosessuale, a scelta) ma... e se poi te ne penti?

Pensaci bene, nel tempo in cui tu sei qui a leggere queste cazzate il mondo non si ferma. Potresti trovarti un lavoro onesto, o perfino un po' di figa - ma sono solo ragionamenti ipotetici. Magari potresti dare fuoco a dei cassonetti, così, per passare il tempo. E magari l'incendio che hai appiccato comincia a lambire le case della tua città, uccidendo persone e distruggendo tutto quello che si trova davanti. E poi, non si sa mai, la tua città potrebbe trovarsi proprio di fianco a una delle nuove centrali atomiche volute dal governo, e metti che l'incendio si propaga fino alla centrale nucleare vicino a casa tua e la fa esplodere con la forza di migliaia di gigatoni. Tutta la tua città, la tua regione, la tua provincia ne sarebbe distrutta. Migliaia di vite annientate. Ma non è tutto. Immagina che la fuoriuscita di radiazioni causi effetti inaspetttati nella popolazione, trasformando i morti in zombie affamati di carne umana. In breve tempo il falgello dei non morti si diffonde a macchia d'olio, l'intera nazione è distrutta, poi tutta Europa, un cumulo di corpi maciullati e desolazione. Ma non è finita qui. L'annientamento della popolazione europea potrebbe provocare le mier espansionistiche di Russia e Stati Uniti che finirebbero inevitabilmente per distruggersi in un olocausto nucleare, causando l'annientamento dell'intera razza umana e la distruzione del pianeta. E tutto questo perché TU hai preferito non leggere questo articolo ed appiccare quello stupido incendio! Sulle tue spalle, insomma, grava il peso della distruzone della vita come noi al conosciamo.

Ecco, questo è il costo opportunità. Almeno secondo quanto dice Stephen King[10]

La rilevanza dei coniglietti tenerini nell'evidenziare l'inutilità del concetto di costo opportunità nell'economia è presto spiegata[11].

Voci correlate

Bibbliograffia

  1. ^ citato in: G. Tremonti, "Discorso sull'economia ai miei amici del pub", Oscar Mondadori, Milano 1999
  2. ^ F. Facci, "Cosa che tutti sanno e che non so nemmeno perché sto qui a ripetervi, stronzi", ed. Fotocopiate, Milano 2007
  3. ^ F. Facci, "Cose che pochi, anzi pochissimi sanno e che io so alla faccia vostra, stronzi", ed. Fotocopiate, Milano 2010
  4. ^ G. Tremonti, "Cazzo è il Pil?", ed. Del Bradipo, Spotorno 2007
  5. ^ T. Padoa Schioppa, "Manuale veloce di economia per futuri ministri", allegato a la Repubblica, Roma 2006
  6. ^ C. Ovvio, "I tirannosauri si sono estinti, i cani no", ed. Arvard Iuniversiti Press, Niu Iorc 2008
  7. ^ Nipote dell'autore di questo articolo, citato in "Video di Natale 2009"
  8. ^ B. Bigazzi, "107 ricette con il tuo gatto domestico", ed. La prova del Cuoco, Pechino 2010
  9. ^ Erodoto feat. Aristotele, "Definizioni classiche a caso", ed. Biblioteca di Alessandria, Alessandria 360 a.C.
  10. ^ S. King, "L'economia spiegata con l'ausilio di mostri, demoni e orrori vari a una classe di bambini di sei anni", Ocsford Iuniversiti Press, Oxford 1996
  11. ^ A. Smith, "Prest! Let's spieghiam de economi", trad. it. "Schnell! Die Ekonomik erklaren", ed. Feltrinelli, Casal Pusterlengo 1941