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Il Popolo della Libertà, agli onori della cronaca giudiziaria come Popolo dei Ladri o Popolo della Libido (abbreviato in PdL per sottolineare il valore aggiunto rispetto al PD che invece è tutta un'altra cosa[citazione necessaria]) è un partito politico italiano di stampo europeista che fa della democrazia interna e delle idee liberali il suo punto di forza, rifiutando culti della personalità e populismi. Improvvisamente lanciato da Silvio Berlusconi come un lacrimogeno contro gli odiati comunisti il 18 novembre 2007, esso nacque come federazione di vari partiti, senza che questi fossero stati prima consultati. Solo alcuni di essi decisero poi di partecipare davvero. Primi fra questi i principali soggetti di centro-fascio presenti in campo da quando la rivoluzione liberale è iniziata a colpi di tritolo: Forza Italia, partito di ultras demo-cristo-liberal-ortodossi e anche un po' ricchioni, ma non ditelo in giro, e Rifondazione Fascista di Gianfranco Fini, partito conservatore nostalgico nato per riportare i treni all'affidabile puntualità di un tempo.Leggi la voce |
Nelson "Oba Oba" Mandela (1918 - 2013) è stato un uomo tutto di un pezzo, un eroe nazionale, un politico onesto, un pacifista che sa quand'è il caso di ricorrere a un po' di sana ed educativa violenza, un martire che in nome della libertà e dell'uguaglianza ha vissuto anche il duro clima del carcere. I primi passi della sua carriera di oppositore li compì a sei anni, cioè quando si rese conto di avere un nome di merda e organizzò un sit-in di protesta all'Ufficio Anagrafe. Qui, nell'ordine, appiccò il fuoco a una scrivania, pisciò sulla moquette dell'ufficio, ripulì le tasche ai presenti e minacciando gli impiegati con un pezzo di vetro li costrinse a modificargli il nome in Nelson Mandela. Leggi la voce |
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Governo Berlusconi IV, i primi provvedimenti 1 June 2022. A due settimane dalla fiducia il governo Berlusconi IV muove già le prime mosse.
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« La democrazia è in pericolo. Dobbiamo impedire agli anti-democratici di distruggerla. Ad esempio, proibendogli di votare. »
(Giorgio Napolitano)
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