Utente:Matpaperon/Sandbox 2: differenze tra le versioni
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Versione delle 21:49, 10 mar 2015
Discografia di Fabrizio De André
1961
Nuvole barocche/E fu la notte
PSICOREATO!!
rifer at nonutente nonpace è pace - nonservo è servo - nonsapere è forza ? |
Questo singolo non è mai esistito.
La Ballata del Michè/La ballata dell'eroe
Il
primo disco di Faber. Pubblicato dalla Karim in millemila modi diversi (con/senza omissione dell'articolo dai titoli; Con 10 foto di Fabrizio in 10 pose diverse da 10 punti di vista; con etichette sgargianti o grigie completamente diverse l'una dall'altra) è il disco che al posto di renderlo un pessimo penalista lo ha reso un discreto
cantautore[Ah! Ah! Ah!].
1963
Il secondo disco di Fabrizio è di due anni più tardi. Si vede che non faceva il cantautore per guadagnarsi da vivere.
Il Fannullone/Carlo Martello torna dalla Battaglia di Poitiers
Il Fannullone
La sua autobiografia.
Carlo Martello torna dalla battaglia di Poitiers
Riesumazione di una antica chanson medievale, scritta dal suo antenato menestrello Fabricius da Andria. La storia narra semplicemente di un Carlo Martello voglioso che ci prova con una prostituta bolognese.
Il Testamento/La Ballata del Michè
1964
La Guerra di Piero/La ballata dell'eroe
Valzer per un Amore/La canzone di Marinella
1965
Per i tuoi larghi occhi/fila la lana
La Città Vecchia/delitto di paese
1966
La Canzone dell'amore perduto/La ballata dell'amore cieco (o della vanità)
La Canzone dell'amore perduto
La Ballata dell'amore cieco (o della vanità)
la storia parla di un brav'uomo
tralalalalla tralallalero
che si innamora perdutamente
di una stronza.
La stronza, per puro piacere personale
tralalalalla tralallalero
gli fa prima uccidere la madre,
poi gli fa tagliare le vene.
il brav'uomo seguì i suoi consigli[citazione necessaria]
tralalalalla tralallalero
e infatti morì felice e contento,
mentre la stronza fu presa dal rimorso.
Geordie/Amore che vieni, amore che vai
1967
Volume I
Il primo album di De André. Dopo ben dieci mesi riuscì a trovare un titolo adatto al suo nuovo 33 giri, e con Volume I lo trovò. Infatti, oltre a uscire nei negozi di dischi, si vendette bene anche nelle librerie.
Si chiamava Gesù
Audiobiografia del falegname di Nazaret, uno dei tanti idoli del cantautore genovese.
Via del Campo
Con la musica copiata da Enzo Iannacci senza neppure che questo lo sapesse, la canzone è ancora oggi una delle principali canzoni di De André. La canzone parla (ovviamente) di prostitute, travestiti e un illuso spilorcio, che al posto di portare un anello per conquistare una ragazza le porta un po' di terriccio, con la scusa che Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
Bocca di Rosa
Una delle sue canzoni preferite, parla di una signorina che arriva nel malfamato paesino di sant'Ilario. Gli abitanti da subito capiscono che non è un missionario[1]. Gli uomini del paese allora iniziano a darsele per scoparsela, le acide signore genovesi s'arrabbiano e vanno dal commissario a chiedere l'espulsione dal paese. Detto fatto, Bocca di Rosa si rifà al paese successivo dove pure il prete se la fa.
1968
Tutti Morimmo a Stento
Volume III
S'i Fosse Foco
Codesto componimento trae origine da un sonetto de' signor Cecco Angiolieri. Fabricio meramente ci aggiunse sopra allo testo suoni de' mandolino et de' tamburello.
1970
La Buona Novella
1974
Canzoni
Canzoni, il cui nome è chiaramente derivato dall'idea che platone aveva di "album", è considerato "una vera presa per il culo" in quanto solo la metà delle canzoni è nuova e quelle nuove per di più sono traduzioni di Brassens e di Bob Dylan.
1978
Rimini
Il nono albume di Fabrizio, scritto in collaborazione con Bubola e due pastori sardi.
Il nome, a quanto detto da Bubola, è stato accuratamente scelto dall'indice di un Atlante geografico, per cui l'album si poteva benissimo chiamare Monte Bianco o Bergamo.
Rimini
Teresa, figlia di Borghesi, non avendo altro da fare decide di innamorarsi. Dopo aver procreato con un bagnino, l'estate finisce e il neopapà scappa. Teresa dunque abortisce e successivamente si fa, incontrando gente come Cristoforo Colombo[2]. Poi sembra che muoia da una lametta vecchia di cent'anni.
Coda di Lupo
Zichiriltaggia (Baddu Tundu)
Parlando del Naufragio della London Valour
Note canore
Repubblica di Falò
Repubblica Bruciante Italiana | |||||
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Motto: Per l'onore dell'incendio
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Inno: Andiam Andiam Andiam a Bruciacchiar
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No, non è quella colorata in rosa. | |||||
Capitale | Falò
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Maggiori città |
Bruciopoli, Accendiburgo | ||||
Lingua ufficiale |
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Governo | Rogo dei candidati
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Capo di stato | Nerone
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Riconosciuta da | Benito Mussolini
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Area | Diagonale maggiore più diagonale minore per altezza diviso | 2
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Popolazione |
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Moneta | Nafta
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Religione |
Pirofilia | ||||
Sport nazionale |
Incendiare foreste millenarie | ||||
Sito internet | www.accendini&acciarini.fl
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La Repubblica di Falò è uno stato fantoccio (cioè uno stato che si dedica a produrre manichini e leccare il culo a un altro stato) della Crucchia.
Si trovava a metà strada tra la Repubblica di W.C. e la Repubblica di Salò.