Nestore di Pilo

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Nestore trascina il cadavere del prode Chirizio dopo averlo steso con tre battute sugli Iloti.

Nestore di Pilo è il re della città di Pilo, in Messenia, all'epoca della seconda guerra di Troia.

Genealogia e origine del nome

Il piccolo Nestore nacque il 2 Piccolaio 2398, secondo la datazione del noto storico prussiano H.V. Von Den Tannenberg Water-Muller, a Pilo, in Messenia, figlio di re Amiotichida XVIII e Samanthha II, regina di Saba e Scizia Sud-Occidentale. Il padre Amiotichida fece pressione presso la madre perché il nome del piccolo fosse Amiotichida, come suo padre, il padre di suo padre, il padre del padre di suo padre, il padre del padre del padre di suo padre e via risalendo, ma la regina Samanthha, che molto amava suo figlio, decise per un nome più normale: Ugo. Quando due giorni dopo il piccolo venne presentato al commissario dell'anagrafe il padre rimase vittima di un terribile attentato: un pugnale gli si conficcò nella schiena proprio mentre stava per dire "Ugo" e per un particolare fenomeno di vocalismo rotacistico spiegabile tramite un processo di retrolezione postvocalica delle parole contenute nella tavoletta IIAHJ-H del codice di Corinto in lineare D, invece di dire "Ugo" gli uscì "Nestore".

Prima della guerra di Troia

Un'antica coppa greca che raffigura Nestore, anche se non si sa bene dove (150 a.C. ca, Museo Archeologico di Ibiza, Cuneo).

La leggenda narra che a Nestore non piacque mai fare il re, indi per cui si dedicò alla recitazione, iniziando con una piccola parte nella commedia per la televisione "Tutti pazzi per Demetra". Continuò poi con "La Trireme Potièmkinos", capolavoro del compianto Kyriok di Samotracia, dove Nestore recitava la parte di un remo, e con il kolossal "L'ultima falange", dove lo ricordiamo nel toccante ruolo della sedicesima lancia da destra nella scena della battaglia finale. Ben presto i registi si accorsero di lui e gli affidarono ruoli più impegnativi: la sbarra nella sala da ballo in "Save the last sirtaki" e l'uomo travolto dall'onda anomala in "L'esplosione di Thera".
La fortuna lo baciò con la produzione della serie d'azione "Ràmbos", storia di un oplita che, abbandonato dai suoi in pieno deserto, riesce a tornare a casa dopo innumerevoli peripezie. La scena in cui armato di solo un mozzicone di spada riesce a difendere le Amazzoni da 3244 centauri armati di mitragliette uzi facendo poi saltare in aria il tempio di Artemide a Efeso lo consacra al successo.

La guerra di Troia

   La stessa cosa ma di più: Guerra di Troia.

Quando scoppiò la guerra di Troia Nestore era una delle persone più in vista della grecità (si diceva "Mè Nèstor mè festìnos", traducibile con "No Nestore, no party") e la sua presenza fu dunque richiesta sul campo di battaglia. Lì divenne famoso per il suo fare tipico del vecchietto rompiscatole. Duride di Amitia ci riporta che l'incipit tipico dei suoi discorsi era "ai miei tempi".
Una volta, per esempio, quando i Greci promossero un duello per risolvere in modo non violento il conflitto (influenzati probabilmente dalla dottrina del famoso filosofo Gàndhios), poiché nessuno si faceva avanti, Nestore commentò: "ai miei tempi noi risolvevamo così le cose. Io andavo a cavare gli occhi a tanti ciclopi quanti erano i candidati al combattimento, li si metteva in un sacco e poi si vedeva chi estraeva quello più grosso". Quando Ulisse gli fece notare che non c'erano ciclopi da accecare nei dintorni rispose sprezzante con un commento stizzito sulla gioventù debosciata.

Altre celebri frasi di Nestore

« Io alla vostra età... »
  • ...ero in grado di possedere sedici vergini contemporaneamente.
  • ...avevo già sterminato quattro popoli armato di uno stuzzicadenti.
  • ...ero in grado di mangiare dodici buoi e poi defecarne le corna trasformate in statuette d'osso raffiguranti Era e Marte.
  • ...ero in grado di ballare la mazurka sette ore di fila.
  • ...ero in grado di cantare il Requiem di Mozart facendo contemporaneamente le parti di coro, soli e orchestra.
  • ...saltavo i fossi per lungo."
« Piciu! »
« Pirla! »
« Che tempi! »
« Gioventù ingrata! »
« Zeus fa'! »
« Porca Era! »

N.B.: Queste bestemmie sono riportate da Milichio di Corinto nel manoscritto 5687 del codice Gregorianum conservato nella sezione proibita della biblioteca di Hogwarts. Pare che Milichio abbia appreso tali notizie da una fonte ostile a Nestore.