Il padrino

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
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« Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare »
(Don Vito Corleone mentre giocava a Monopoli con i figli.)
« Nooooooooooooooooo Noooooooooooooooo noooooooooooooooo »
(Jack Waltz dormendo con la testa del suo prezioso cavallo.)
Drammatica sequenza del film.
« Ma che cazzo! adesso te le lavi tu le lenzuola giacomino.. »
(La moglie di Jack Waltz dopo aver visto il letto impregnato di sangue di cavallo.)
« Michelozzo! Michelozzo! »
(Apollonia prima di esplodere in quarantaquattro braciole)

Il Padrino è un libro di Mario Puzo da cui è stato tratto anche un film. È famoso per le teste di cavallo mozzate e le offerte mafiose. Inoltre, ha contribuito a rendere l'Italia famosa nel mondo.

Il libro

Tratta di un bimbetto che a nove anni ancora non sa parlare e per questo viene spedito a forza di lupara in America. Qui incontra il presidente George H. W. Bush che, apprezzando le sue doti di cowboy, lo mette a capo di una ditta di importazione d'olio d'oliva dalla vicina Provincia d'Italia. Il bimbo, tale Vito Corleone, cresce e fa un sacco di soldi, ucciden no, cioè, accordandosi con tutti quelli che gli mettono i bastoni fra le ruote.

Una volta invecchiato, diventa un'anima pia evitando i traffici di droga, e per questo subisce un attentato. La pellaccia del vecchio è dura, e mentre i figli si fanno riempire di proiettili e botte, il Don giace in ospedale.

Il libro finisce (inevitabile spoiler) nel modo più ovvio possibile: deceduto il vecchio e il fratello scopaiolo, il figlio coraggioso Michelozzo prende le redini della famiglia e massacra gli attentatori del padre.

Come ha stabilito il noto critico Kos Estamerd

« Il libro è decisamente più bello del film, in quanto presenta molte scene di sesso e inoltre, a causa del suo essere cartaceo, le sezioni pallose possono essere saltate rapidamente. »

Il film

Il film presenta la stessa trama del libro, togliendo però il grosso delle scene di sesso e sostituendole con quelle di sangue. Inoltre, essendo il libro troppo pieno di roba, la storia del giovane Vito è stata spostata nel seguito, "Il Padrino 2: il ritorno". La seconda parte comincia con il funerale di alcuni testimoni di geova, tra cui il papà di Vito (Tereso). Dopo alcuni minuti di canti gragoriani si assiste ad una battuta di caccia dei cecchini di Don Ciccio (mafioso locale cui si era affermato con l'uso della violenza la posizione di primo stupratore di pali della luce siculo) verso il gruppo di religiosi, il motivo di questo atto è perchè Don Ciccio qualche giorno prima chiese l'ora al signor Tereso e il pover'uomo dimenticò dell'ora legale e il boss irritato da questo lo massacrò con un picchietto schiaccia mosche per possesso di orologi con ORA ILLEGALE!!. Nella sparatoia muore il fratello di Vito, Pasquale, la mamma corre a soccorrere il figliolo malcapitato, ma purtoppo ha raggiunto il padre nella missione segretissima di fissare i girasoli da sottoterra, la povera madre incomincia a bestemmiare il mafioso Don Ciccio in dialetto materano per non finire come i suoi cari, mentre in caro Vituzzo rimane attonito e dallo spavento e non capendo un cazzo di niente decide di farsi un tè alla pesca al Bar Centrale. Successivamente la donna si diresse dal mafioso e chiese di risparmiare l'unico figlio rimasto perchè tanto era muto il boss a quel punto prese un dado e disse donna emancipata lancia questo dado se farai più di 10 salverò tuo figlio. La signora purtroppo perse fece scappare il figlioletto e lei andò subito con i suoi cari. Nel seguito del film non si capisce un cazzo però negli anni Vito fugge in America e li impara a leggere e scrivere grazie ad un ragazzo Albanese si iscrive a Facebook e sotto falso nome chatta con Don Ciccio i due un giorno decidono di incontrarsi e li il piccolo Vito armato delle Replay Cancellabili lo cancella dalla faccia della terra.

Attori notevoli:

Una pacifica discussione di Michelozzo.