Ignazio Marino
Ignazio Marino è un medico, politico e il principale parcheggiatore abusivo della Capitale. Ormai disconosciuto dal suo partito, i partiti a sostegno della sua maggioranza, Mafia Capitale e addirittura il Papa, rappresenta un eroe tragico moderno che, nonostante tutte le difficoltà, continua a rimanere in piedi e a fare da bersaglio mobile.
Biografia
Attività medica
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31 dicembre 2014: Ignazio Marino beccato a rubare sampietrini
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Nato a Genova da madre portoghese e padre scozzese, circostanze che incideranno molto sulla sua futura propensione allo scrocco, Marino si trasferisce a Roma per studiare medicina, attratto dalla leggenda metropolitana secondo cui i dottori non pagano quando vanno dal barbiere.
Formatosi professionalmente presso l'Allegro Chirurgo, Marino presta successivamente servizio nei centri trapianti di Cambridge, Pittsburgh e Filadelfia, dove si fa notare dai colleghi per la sue sue rivoluzionarie idee in fatto di xenotrapianti e per l'abitudine di sbatacchiare le macchinette degli snack.
Nel 1992 Marino e il suo mentore, il dottor Helmut Alzheimer, eseguono il primo trapianto di fegato da babbuino a uomo della storia. Il paziente, un ispettore della Guardia di Finanza che stava facendo accertamenti su Marino, non riesce però a sopravvivere.
Nel 1999 Marino tenta un avveniristico trapianto di palle su Walter Veltroni, ma il corpo del paziente non sopporta i nuovi organi e li rigetta.
Ignazio Marino ha all'attivo 650 trapianti, 213 pubblicazioni e oltre 1400 pinzatrici sgraffignate.
Attività politica
Negli anni 2000, parallelamente a quella medica, intraprende la carriera politica. Eletto senatore nelle file dei Democratici di Sinistra, si attiva in prima persona per migliorare le condizioni di vita dei meno fortunati: suo è il decreto legge che prevede un aiuto economico ai chirurghi nativi di Genova che risiedono a Roma.
Nel 2009 Marino si candida alla carica di segretario del Partito Democratico, ma viene sonoramente sconfitto dall'altro candidato, un babbuino senza fegato.
Alle elezioni politiche italiane del 2013 viene rieletto senatore tra le file del Partito Democratico nella regione Piemonte, una regione che Marino conosce molto bene perché l'ha vista una volta, in quarta elementare, in una cartina geografica appesa sul muro. Ma forse si trattava della Val d'Aosta.
Nel marzo dello stesso anno si candida a sindaco di Roma. Grazie all'efficace slogan elettorale "Ehi guardatemi, non sono Alemanno!" ottiene ben il 63% dei voti. Durante il discorso di insediamento Marino delinea i tre punti su cui concentrerà i suoi sforzi: costruzione di nuove piste ciclabili, strade più sicure e valorizzazione del patrimonio artistico. Insomma, lo stesso programma di governo di Tarquinio il Superbo.
Il 18 ottobre 2014, in una cerimonia in Campidoglio, Marino registra sedici matrimoni gay celebrati all'estero. Secondo il ministro dell'Interno Angelino Alfano la trascrizione sarebbe illegittima e quelli di Marino sarebbero semplici autografi. Ma dice così perchè lui sa fare solo la X.
A novembre esplode lo scandalo denominato Multa-gate: Marino è accusato di aver effettuato con la sua Panda otto ingressi senza permesso nella zona a traffico limitato del centro di Roma, senza pagare le relative multe. Il sindaco si difende con scuse via via più balbettanti:
Fino ad arrivare al capolavoro:
Dopo aver sentito questa dichiarazione, Francesco Schettino, già apprezzato autore della scusa "Non sono scappato, sono scivolato nella scialuppa di salvataggio!", ha ammesso la superiorità dell'avversario ed ha ceduto la palma di Cazzaro del Secolo a Ignazio Marino.
Incalzato dall'opinione pubblica, Marino ha poi ammesso il proprio errore e ha provveduto a pagare le multe. Con soldi del Monopoli.
Nel 2015 l'attività politica di Marino è assimilabile a quella di un gommone carico di immigrati fino all'orlo in balia dell'uragano Katrina. Fra scandali mafiosi, Renzi incazzosi e papi scomunicanti, la giunta di Marino è risultata essere sempre più traballante. Come se non bastasse, al povero sindaco è arrivato anche un Giubileo straordinario fra capo e collo. Il futuro della sua carriera politica è alquanto incerto, ma lui non ha dubbi: governerà fino al 2023, nella camicia di forza.
Prese di posizione
Da cattolico e da uomo di sinistra, Ignazio Marino si è sempre detto a favore del testamento biologico. Ma anche il testamento comune va bene. Purché il beneficiario sia lui.
Opere
- Credere e curaro, Einaudi, Torino, 2005.
- Idee per diventare chirurgo dei trapianti con un diploma di terza media, Zanichelli, 2008.
- Imbucarsi ai buffet: lavoro o vocazione?, Einaudi, 2009.
- Chemmifrega delle multe, io c'ho il pass!, Feltrinelli, 2014.