Funerale di Stato russo

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« La notte è così tersa, che forse anche il morire non fa male. »
(Aleksandr Sergeevič Puškin, prima di essere scuoiato vivo)
Il gigante cretino è felice. Ha appena ingoiato un servitore della Grande Madre Russia

Il funerale di stato russo è riservato ai fedeli servitori della Grande Madre Russia, che, prima di essere trebbiati dalla Mietitrice, svolsero le funzioni di plenipotenziari, autocrati, boiardi, direttori di gulag, agenti dello spionaggio doppiogiochista, massacratori di mussulmani e altre minoranze indigeste, eroi del lavoro, inventori di truffe informatiche, direttori di circo, bevitori massivi di vodka, cosacchi moderni, mistici e fanfaroni.


Habeas Corpus

Affinché il funerale di stato possa manifestarsi in tutto il suo fulgore è necessaria la presenza di materia prima: uno o più cadaveri. L'uomo di stato russo, di norma, può essere scuoiato, scalpato, gasato, elettrificato, derapato, carotato, sacrificato al dio Anubi, sacrificato al dio Quezacapoltan, stritolato da un carro armato di nuova generazione, stritolato da un carro armato di vecchia generazione, degenerato e inserito come chip su un computer, aggredito dagli orsi bruni, aggredito dagli orsi bianchi, aggredito dalla befana, aggredito dall'uomo nero, mangiato dall'orca assassina, assiderato dalla regina delle nevi, fritto dal cuoco dell'Orda d'oro, ingoiato dal gigante cretino, torturato dal Gran Moghul in persona, accoltellato nei corridoi segreti dell'Ermitage, sepolto vivo al Cremlino in compagnia di Bondi e Capezzone, impalato da una cosca di calabresi al confino, ucciso dai piranha velenosi, suicida su ordine dello spirito di Stalin, rapito dagli zingari, morto durante un'orgia estrema, morto di crepacuore per la sconfitta della Dinamo Kiev, dissanguato dopo aver perso una scommessa, annientato, annichilito, evaporato e tanto altro ancora.
Una volta che Nick Stokes del CSI stila il referto di decesso, il Funerale di Stato Russo può iniziare.

Preparazione

Piazza del Capitalismo Estremamente Feroce, già piazza Rossa

L'uomo di stato russo, dopo essere stato ucciso, viene riconsegnato ai parenti che iniziano la vestizione funerea vera e propria. Il solo vestito ha un costo variabile tra i 30000 e i 300000 rubli. I modelli più usati sono Valentino nella linea "Graveyard go, go, go", Armani nella linea "Dead man walkin" e Versace nella linea "I delitti della Morgue". La bara d'ordinanza è in oro massiccio con intarsi in platino. Il motto da incidere sulla lapide fa già bella mostra di sé.
I motti sono dei più svariati tipi. A titolo di esempio possiamo elencare i seguenti:

  • "Vissi, morii". Minimalista.
  • "Dalle alte montagne del Caucaso, discesi alle vaste pianure del Don, da una condizione di ladro di polli mi elevai al rango di grande criminale internazionale. Peccato che la pallottola di una Smith & Wesson intersecò il mio girovagare senza senso presso i grandi magazzini Gum". Ampolloso e retorico.
  • "Spietato aguzzino di fabbrica, padre sadico e sanguinario, impiegò tutta la vita nel far soffrire il prossimo per raggiungere un livello di egoismo eguagliato solo dal figlio segreto di Rasputin". Sincero ed oggettivo.

Il morto viene impastato di oli e profumi secondo antiche tecniche egizio-dionisiache e sul suo petto viene posato l'oggetto a lui più caro, di solito un dildo o una pistola semi-automatica Voronez, usata come dildo.
Tutto è pronto. Gli ingranaggi del funerale iniziano a girare.
Il viaggio verso la chiesa ortodossa di rito putiniano inizia sempre dalla ex piazza Rossa, ora piazza del Capitalismo Estremamente Feroce. Sono presenti tutte le autorità, comprese quelle che hanno ordinato l'omicidio del caro estinto.

Corteo

Il corteo funebre è composto da 15 lanciarazzi katiuscia e 30 carri armati T34, dove possono prendere comodamente posto i parenti. Seguono alcuni carri di zingari e 800 Mercedes nere blindate dove siedono le guardie del corpo e le pornostar. Più indietro alcune migliaia di moscoviti affamati che sperano di poter mangiare qualcosa al termine dello spettacolo. Chiude il corteo una gigantografia regolamentare di Putin, portata a mano da 12 giannizzeri in altra uniforme da parata.

Rito

Questa preziosa foto documenta il raptus sofferto dal Patriarca Aglabutin duranta la celebrazione funerea

Il Gran Patriarca di Novgorod, il sublime Serghej Romanov Aglabutin, è designato ad officiare la funzione dell'estremo saluto. Inizia il sermone in modo dimesso e pacato mentre guarda con occhi metafisici le esili fiammelle delle candele.
Con il passare del tempo però inizia a scaldarsi, protesta il suo amore per il defunto, ne declama le nobili qualità. A sorpresa il suo tono cambia. Inizia ad inveire contro Dio e contro i Santi, si strappa i capelli dalla testa, produce dei suoni gutturali mai uditi prima di allora, comincia a sbattere violentamente la testa contro un capitello medievale mentre urla "Babuska, babuska!" e altre frasi sconnesse come "Spaziba", "Pravda", "Aswidanije".
Prova a proseguire la funzione il pope di riserva, che dopo essersi scaldato ai bordi della chiesa, entra in gioco. Intanto i condoglianti bevono vodka fatta in casa alla salute del morto e buttano i bicchieri all'indietro urlando "tovarish". Una band di Jasnaja Poljana, "i mugiki della steppa", inizia a suonare un riff heavy-necro-trash. Dopo un quarto d'ora la chiesa somiglia pericolosamente ad una bolgia dantesca. Il pope di riserva riesce a scappare appena in tempo, inseguito da un branco di anime dannate.

Un effettivo del SRODFSR pronto ad intervenire per sedare i tumulti funebri

Per ristabilire la calma, un corpo speciale del KGB (Servizio Ristabilimento dell'Ordine durante i Funerali di Stato Russi ovvero SRODFSR), incomincia a picchiare, a sacramentare e a risospingere le anime dannate nelle loro catacombe. Una volta ristabilita una calma precaria, lo spettacolo può proseguire fra un combattimento di orsi grizzly, un concerto tzigano e un spettacolo teatrale melodrammatico, che parla dell'amore fra un contadino di Karchow e un marinaio di Sebastopoli.
La folla intanto impreca, si batte il petto e ricorda il morto con frasi fatte e strafatte.
Un secondo prima che tutto riprecipiti nel caos informe e nella rissa, l'accorto Coordinatore Generale Funerario ordina col megafono di avviarsi verso il luogo della tumulazione. Durante il cammino circolano fra i presenti quantità impressionanti di vodka e di altri liquori dolciastri (fra i quali il gasolio), capaci di ubriacare a distanza il bue semialcolizzato, amico di Kurt Cobain.

Tumulazione

Anche i grandi della terra devono piegarsi al rito del bacio e non sembrano dispiaciuti!

Nei pressi del cimitero, prima della tumulazione definitiva, si procede al rito del bacio. Tutti i partecipanti iniziano a baciare e a toccare il morto. A forza di baciarlo ed abbracciarlo, il cadavere si riscalda fino a 37 gradi Celsius. A questo punto, qualcuno inizia a gridare al miracolo ed estrae il morto dalla bara per iniziare a ballare con lui, sperando così di resuscitarlo definitamente. Solo nel momento in cui cade una cornea o si stacca un orecchio, si perde definitivamente ogni speranza. Alcuni irriducibili non si rassegnano e vorrebbero portare il defunto in discoteca. Vengono bloccati all'ultimo istante da un nucleo di vigili SRODFSR.
Dopo questa cerimonia, si procede con il bacio ai parenti stretti e ai parenti larghi. I baci variano in durata, frequenza, numero, punto del contatto e schiocco. Essendo presente una folla esorbitante di condoglianti il rito del bacio è la fase più lunga e noiosa del funerale di stato russo. Chi vuole può prendere il numero di prenotazione e fare un salto da Mustapha, kebaberia all'angolo.
Il rito sta volgendo finalmente al termine. Una fisarmonica suona piano in lontananza. I carri degli zingari cigolando se ne vanno. Un freddo gelido, che acarrezza l'anima, scende su Mosca, sui moscoviti e sui condoglianti. Si torna a casa con un senso di vuoto che sarà presto riempito da un paio di birre.
Il morto viene regolarmente dimenticato nella bellissima bara, fuori dal cancello principale del cimitero, alla mercè degli zombies, in trepida attesa nel vicino pub.

Curiosità

  • Il funerale di stato russo soffre di un inconfessabile complesso di inferiorità nei confronti del Funerale di Stato Americano, soprattutto per l'assenza delle ragazze pon pon e della Maumau Inc.
  • Alla fine della cerimonia, il flusso sacro-iconologico prodotto rende possibile l'evocazione in un mistico russo o di un grande mistico russo che si materializza solitamente nei pressi di una chiesa sconsacrata. Il mistico russo si limita a pregare in silenzio e si dissolve nell'aria attorno a mezzanotte. Se compare un Grande Mistico Russo, allora la faccenda si fa seria. Non parlateGli, non fateGli cenni, scappate, scappate, scappate.
  • Questa voce, come vi sarete accorti, è veramente una grossa caz**** e voi avete perso del tempo prezioso che potevate proficuamente usare per vedere tutte quelle donnine nude che vi piacciono tanto.

Voci correlate

Un direttore di gulag attende placidamente di essere tumulato