Fruttivendolo
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Le origini
Il fruttivendolo è un mestiere che trova le sue origini nella preistoria, quando l'uomo, essendo all'epoca più simile ad una bertuccia che a Richard Nixon, era ancora sprovvisto di un cervello in grado di poter creare armi dalla natura per poter cacciare gli animali di cui potersi cibare. Dal momento che gran parte degli alberi e delle piante producevano cibo commestibile e che erano lì, a portata di dito, a qualcuno venne in mente di mangiarsi quel ben di Dio. Fu in quel momento che il cervello umano, resosi sempre meno simile al cervello dei truzzi, elaborò i rudimenti del marketing e del commercio iniquo e coloniale, e qualche furbastro ben pensò di appropriarsi della preziosa frutta e di venderla ai propri simili.
La diffusione
Nel corso della storia dell'umanità la frutta e la verdura divennero la fonte di cibo principale, tant'è che è possibile vivere anche senza nutrirsi di carne[citazione necessaria], questo causò la nascita della setta dei vegetariani. I primi fruttivendoli dell' antica Grecia prima e dell' età regia di Roma poi intravidero il potenziale business ed il mestiere si diffuse a macchia d'olio in tutto il mondo. I fruttivendoli erano i responsabili della sopravvivenza dell'umanità e ben presto divenne uno dei mestieri più importanti, al punto che, nel medioevo si costituirono vere e proprie gilde. Il business della frutta ebbe inizio, e con esso, l'espansione del mercato della frutta su scala mondiale. Tale espansione modificò radicalmente le varie regioni dei continenti, per meglio adattare la coltivazione di frutta e verdura in relazione alla tipicità territoriale[citazione necessaria].
La professionalità
Pochi lo sanno ma il mestiere del fruttivendolo richiede grande professionalità e competenza. È infatti richiesto un fisico eccezionale in grado di sopportare i rigori delle stagioni, di svegliarsi quando canta il gallo per raccogliere la materia prima ed allestire la bottega, di sollevare le varie cassette e cassoni contenenti i vari prodotti oltre che di estro creativo per allestire il negozio nel modo più attraente possibile (Si sa, la [[|cervello|mente]] umana è così stupida che basta cambiare la disposizione del prodotto per essere indirizzata verso certe scelte d'acquisto). In tal modo l'ignaro cliente sarà indotto all'acquisto della merce più in vista, tralasciando ciò di cui aveva realmente bisogno.
Il mercato
Ovunque si trovi della frutta da vendere, lì vi è almeno una bottega presieduta da un fruttivendolo. Ed ovunque vi saranno fruttivendoli, vi sarà almeno un' offerta che non potrete rifiutare. È nota la facilità con cui il fruttivendolo tende ad ingrossare la sporta della spesa del cliente, spesso facendo nascere dei desideri che non nutriva in precedenza, in tal modo lo sventurato cliente finisce con lo spendere molto più denaro di quanto aveva preventivato.
Ecco un esempio di alcune tattiche d'addescamento.
- Sollazzo della vanità del cliente.
La tattica del sollazzo della vanità consiste nell'elargire complimenti del tutto gratuiti ai potenziali clienti (anche se sono dei cessi atomici che s'aggirano presso la bancarella, questa tecnica è particolarmente utilizzata nei mercatini rionali e comunali.
- Fruttivendolo : Signorina! Signorina! Venga a vedere che prodotti!
- Cliente : Dice a me buon uomo?
- Fruttivendolo : Proprio a lei bella signorina! Ho dei cetrioli[citazione necessaria] che renderanno fantastica la sua pelle meravigliosa!
- Cliente : Veramente avrei terminato la mia spesa, però sa...mi ha incuriosito.
- Fruttivendolo : Ci mancherebbe! Conservo il meglio per le clienti più carine, prego, si serva pure!
- Esaltazione delle proprietà miracolose della merce in vendita.