Devil May Cry

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia di cui nessuno sentiva il bisogno.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Devil May Cry.


File:20060322225833 cace7cc4.jpg
Shinji Mikami, l'uomo più sexy del pianeta dopo Chuck Norris
« Devil May Cry. Chuck Norris May not. »
(Chuck Norris)
« No, Devil no cry... »
(Bob Marley)
« KYRIEEEEEE!!!!! »
(Nero nella stragrande maggioranza delle scene)

Devil May Cry è una serie di videogiochi per PlayStation 2 (e da oggi, udite udite, anche su PlayStation 3, Xbox 360 e addirittura PC!) dalla spiccata componente dark-feticista, creata dalla mente perversa di Shinji Mikami.

Che cos'è

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.


La serie Devil May Cry nasce da un raptus cerebrale del noto otaku Shinji Mikami che, stanco di propinare ai suoi simili le solite boiate scopiazzate da noti film dell'orrore (vedi Resident Evil) e frustrato dalla carenza di mignotte nella sua vita privata, un giorno decide di darci un taglio netto: si chiude nel suo ufficio, si fa una pippa, afferra una lametta da barba e si taglia le vene.
Rantolando come un povero emo rincoglionito, il deficiente caracolla in giro zampillando sangue nel miglior stile di Tarantino, abbattendosi infine sul suo ultimo progetto: un simulatore di manicure con un protagonista frocio dove lo scopo era pelare le unghie dei clienti evitando di farsi arrestare dalla Questura per contrabbando di deodorante.

Magicamente, il miracolo si compie: la violenta botta in testa presa da Shinji fa andare in cortocircuito la tastiera, che inizia a inviare input a caso al programma usato per creare il gioco; per una strana serie di coincidenze, il protagonista si trasforma in un mezzodemone tamarrissimo armato fino ai denti nemico giurato di Dolce&Gabbana, l'ambientazione si colora di tinte dark-tardogotiche e, come se non bastasse, tutti i personaggi minori presenti nel codice di programmazione diventano dei mostri orripilanti uno più stronzo e infido dell'altro. Shinji, in punto di morte, sente odore di guadagno facile e si fa una tracheotomia al volo evitando il subitaneo collasso.
Il giorno seguente, armato di buona fede e di una 44 magnum, chiama i dirigenti della Capcom, nota casa produttrice di videogiochi e oggetti sadomaso per cui lavora, e annuncia di avere dato vita a una gallina dalle uova d'oro. Il suo nome è: Devil May Cry.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

File:DEVIL MAY HAVE.....JPG
Kyrie ha scelto il giorno sbagliato per cantare...

Devil May Cry insiste molto su questo aspetto, ma in termini pratici la vicenda si riduce a un collage di scenette trucide appiccicate con lo sputo in cui Dante, lo spavaldo protagonista, ha più volte occasione di far vedere quant'è figo dilapidando oscenamente l'eredità di Jim Morrison...
La serie è composta da quattro episodi, uno più inutile dell'altro, che andiamo brevemente a illustrare: tutto comincia quando Sparda, il paparino di Dante, si mette in testa l'idea balzana di ribellarsi alla fazione di demoni da lui capeggiata, evitando la meritatissima distruzione della razza umana. Poi, tanto perché si annoiava, il potente guerriero ingravida una donna umana e se ne va per i cazzi suoi, lasciando la famiglia a tribolare.

L'opera del padre viene continuata ai giorni nostri da Dante, mezzodemone superdotato discendente di Sparda con una spiccata passione per il cuoio aderente e i capelli ossigenati (probabile residuo del progetto antecedente).
La scusa per affettare nemici su nemici senza tirare in ballo genitori moralisti che allo stato attuale se ne fregano perché, a detta loro,"tanto non sono esseri umani", viene fornita da Trish, zoccola anemica che irrompe nell'ufficio di Dante facendo un casino sovrumano.
La nuova missione di Dante, indovinate un po', sarà sconfiggere il signore del Male, come se non avessimo già Bush e Palpatine a cui pensare.

Dante e Nero in una delle scene più famose della storia del videogioco...

Il cacciatore di demoni si imbarca alla volta di un'isola misteriosa per scassare i marroni a un branco di indifese e adorabili creature che non fanno del male a una mosca.

File:Devilmaycry.jpg
Una simpatica bambola che potete regalare alla vostra sorellina (salvo poi vederla diventare un'emo girl)

Nel corso della storia, apprendiamo come in realtà il protagonista sia un povero sfigato: non fa in tempo a profanare Trish che scopre trattasi di un clone di sua madre; uccide inconsapevolmente suo fratello Vergil posseduto dalle forze del male; poco dopo essere entrato in possesso dell'arma di suo padre, se la vede ciulare da Trish, tornata prepotentemente alla ribalta dopo una morte apparente. Dante ammazza Mundus, signore del Male nonché discreto intrattenitore e puttaniere, e torna a casuccia felice e contento.

Nel secondo episodio vediamo insorgere prepotentemente le multinazionali: sto parlando di pubblicità occulta esplicita a pagamento! Tramite gli extra è possibile vestire Dante, ora ancora più calcareo e con un'espressività da far invidia a Swarzeneggher, con un capo firmato Diesel di disgustosa fattura. A parte questo, la sceneggiatura è quanto di più banale esista sulla Terra, e i programmatori hanno sprecato addirittura due DVD per raccontarla mediante l'inserimento di un secondo personaggio giocabile, la focosa troiona italiana Lucia.

Il tutto è riassumibile nel delirio del proprietario di una multinazionale (rigorosamente transessuale; il proprietario, non la multinazionale) che vuole diventare immortale, ostacolato da Dante; che si diletta col gioco della monetina dalle facce uguali perché non aveva un cazzo di meglio da fare. Il vero delirio è stato degli sviluppatori, che non sapendo più cosa inventarsi hanno ambientato gli scontri in squallidi complessi aziendali, e per terminare in bellezza hanno messo un dio onnipotente come boss finale, dotandolo della forza di un acciuga.
Neanche stavolta Dante riesce a trombare, pur provandoci anche con la mamma rattrappita della repressa Lucia.

Il terzo episodio parla della giovinezza di Dante, giovane complessato e scapestrato. In linea con il contesto, i programmatori si sono sparati almeno dieci piste di cocaina e hanno dato vita a un gioco ricco di situazioni estreme, idee bizzarre e duelli al limite dell'umana comprensione (e a questo punto viene spontaneo chiedersi come diavolo fa Dante a essere così forte quando da adulto rivaleggia in virilità con un anziano dell'ospizio).

Il nostro Dante si prepara ad affrontare una nuova avventura

Al centro dell'azione, i dissapori di Dante con il fratello Vergil, superomista nietzschiano, il quale a sua volta se la tira con Arkham, un simpatico skinhead che non manca mai di bersi l'aperitivino serale.
Questa volta la figa di turno si chiama Lady, e malgrado il naso spaccato e le tette piccole riesce a fare bella figura in questo calderone di maschi allupati. Dante la tocca, nel corpo e nel cuore, ma come previsto (le scommesse lo danno dieci a uno), neanche stavolta se la tromba.
Particolare risalto in questo capitolo ha la dicotomia tra bene e male: non si riesce a capire dove cazzo stia l'eroe e dove il Cattivone (almeno fino alla missione numero tredici), e tanto per incasinare ulteriormente le cose, Arkham sballa di brutto trasformandosi in un giullare pervertito.
Epilogo tragico.

Infine, il quarto capitolo.
Già, IL Capitolo. Annunciato come l'episodio più esaltante della serie, "the best fuckin' awesome stylish action game you've ever seen, Ladies and Gentlemen"!
D'accordo, veniamo al sodo: la fetecchia comincia anche discretamente, con una strage di proporzioni bibliche, qualche sottesa blasfemia black metal e molto appil cinematografico (imperdibile la scena del Kamasutra aereo tra Nero e Dante), ma già dopo la seconda missione il palcoscenico crolla - e con esso, anche le palle dei videogiocatori.
Nero, membro di una setta satanica che considera Sparda al pari di Hitch, si "piscia addosso" (parole testuali da lui affermate nell'intro) in seguito all'incontro con il redivivo Dante (ora più barbuto di Chuck Norris), che gli ha ammazzato il nonno dopo aver sclerato.
Il giovane è legato alla bella bohemiene Kyrie, ragazza fragile e incantevole che, manco a dirlo, nemmeno nell'Anno Domini 2008 non ha potuto godere di un'appropriata deflorazione (questa volta però c'eravamo quasi!).
Centoventi minuti di cinematiche per NON scoprire chi è realmente Nero, NON rivedere Vergil in carne ed ossa, NON incontrare un nemico degno di tale nome (salviamo pure le scene in cui Credo ci lascia le penne - letteralmente - e Agnus fa scempio dell' Amleto) e rivedere Lady molto meglio dotata dell'ultima volta, ma Dante NON se la tromba neanche stavolta. Si sa, alla Capcom variano struttura di gioco ad ogni morte di Papa e, nello specifico, in Devil May Cry 4 il Papa muore davvero.

La trama è finita, leggete in pace.


Particolari su Devil May Cry 4

Devil May Cry 4 è il capitolo della saga più incentrato sulla sicurezza e sulla famigliarità con il nemico, infatti i boss da affrontare sono nell' ordine

  • Dante
  • Berial
  • Bael
  • Agnus
  • Echidna
  • Credo
  • Agnus
  • Dante
  • Il Salvatore + il Papa
  • Echidna
  • Dagon
  • Berial
  • Agnus
  • Il Salvatore
  • Berial
  • Dagon
  • Echidna
  • Agnus
  • Il Papa

Il gioco è evidentemento mirato a far diventare amici i boss e il giocatore, alla quarta volta che si affronta 'sto stracazzo di Agnus non si può fare a meno di provare come minimo un po' di pietà.

Meccaniche di gioco

File:Devil2 400.jpg
Dante prepara la besciamella nel suo ufficio. Dura la vita dello scapolo...

In Devil May Cry l'azione la fa da padrona, e a nulla valgono i patetici tentativi di inserire enigmi degni di un decerebrato con un palo in culo.
Dante dispone di numerose armi soprannaturali che si dimostrano meno efficaci di uno spazzolino da denti (le uniche persone in grado di rendere letale uno spazzolino da denti sono Taesu di "OldBoy" e, naturalmente, MacGyver), mentre le armi da fuoco di cui entra in possesso sono dotate di un rinculo così forte da spedirlo ogni volta contro il soffitto, provocandogli saltuariamente l'emissione di una bestemmia. Il personaggio affronta anche numerose fasi platform dove è necessario saltare, e in questi casi l'animazione è realizzata in modo così sbrigativo che sembra che Dante si stia cagando addosso. Mediante la trasformazione in demone è addirittura possibile volare, peccato che a volte le texture collidano da cani, provocando il caratteristico effetto "Willy il Coyote".
Nel terzo capitolo abbiamo assistito a una miriade di cavolate pirotecniche assortite, come la camminata sul muro, nemici usati come tavole da surf, il fucile ruotato come un nunchaku e, last but not least, una chitarra elettrica spara-pipistrelli (no, sul serio, cos'avete fumato?).
Poco da segnalare sul fronte del capitolo numero quattro, dove l'unica novità di rilievo è rappresentata dal DB (DatteBayo) di Nero, con cui il giovine può seminare morte e distruzione tra i nemici - sbatacchiandoli in giro come yoyo, facendo fisting estremo coi loro deretani e imitando Dio (Ronnie James). Da tenere in considerazione anche l'arsenale di Dante, che con un abile trucco di programmazione sta tutto dentro il Pandoro's Box, una pratica confezione regalo riassemblabile acquistata all'Ikea.

Considerazioni

File:Baby-flufff-devil.jpg
Una rara foto di Dante da giovane. Naturalmente, si tratta di pura razza ariana!

Questa sezione si propone di farvi notare tutto ciò che la vostra mente si rifiuta di accettare...In primis, seguendo la storia capiamo subito che Dante è uno sporco masochista: nel corso dei tre giochi si diverte a lasciarsi massacrare in mille modi diversi, godendo come una bagascia violentata dietro il banco delle verdure.
Alcuni esempi? Viene più volte trafitto, elettrizzato da scariche a 10000 volt, bruciato in carne viva, incastonato nel terreno, privato dell'anima, annegato, sforacchiato da colpi di pistola, corroso e infine crocifisso. Voci insistenti confermano la presenza di scene dai contenuti maturi in cui Dante finisce addirittura inculato (a sangue, naturalmente), ma si tratta altresì di leggende metropolitane...
Seconda cosa: in questa serie, le leggi della fisica non hanno mai trovato un impiego fisso. Spesso vediamo Dante rimanere sospeso in aria la bellezza di dieci minuti, magari salendo sul missile sparato da un bazooka (e facendoci lo skateboard per più di mezz'ora prima che esploda), oppure possiamo ammirarlo mentre esegue una scivolata di potenza su un morbido pavimento di pietra ruvida - quella irta di sassolini aguzzi che ti scorticano le ginocchia in carne viva -, per poi imprecare, estasiati, di fronte alla vista della Sua persona gettarsi da una torre alta 50000 piani, trovare il tempo di prendere un caffè e leggere il giornale, e atterrare nella bocca di un mostro marino (volante...) senza nemmeno spezzarsi un'unghia.
Terzo punto: la musica. Molti concordano nell'affermare che Dante sia un'icona del j-rock, anche se di j-rock ha solo i vestiti fighetti, e quegli espertoni non si sono accorti che la gran parte dei brani musicali inseriti in Devil May Cry sono solo degli sputazzi cagati col sintetizzatore, ripetitivi come un discorso di LaRussa e cugini di terzo grado della musica tunz-tunz. Il protagonista dovrebbe chiamarsi Dance, non Dante.
Un altro appellativo affibbiato alla serie è quello di Gothic thriller. Effettivamente, il primo gioco era gotico fino alla nausea, ma col thriller vedo in comune ben poco, a eccezione delle tendenze sessuali analoghe a quelle di Michael Jackson.

Al centro del paradosso dantesco si pongono i contrasti tra le molteplici utenze del titolone Capcom. In soldoni, la serie è giocata prevalentemente da truzzi, emo e metallari, i quali possiedono una visione del dolore decisamente poco uniforme:
Truzzo: "Meglio a lui che a me!"
Emo: "A me, solo a me!"
Metallaro: "Passavo di qui per caso, posso esservi utile in qualche modo?" (segue solitamente un pestaggio uniforme delle categorie sopracitate)

Contaminazioni

File:Ignorant Devil.jpg
Il futuro avversario di Dante nel quinto capitolo

La serie di Devil May Cry non si è accontentata di aver pervertito il cervello di milioni di videogiocatori (tra cui me) mediante la console PlayStation, ma si è espansa a macchia d'olio verso altri supporti grazie alla sua immane popolarità e alle minacce dell'ormai megalomane Shinji Mikami.
Qualche balordo ha messo in giro la voce che fosse in fase di post-produzione un cortometraggio della durata di cinquanta minuti realizzato nel più classico stile Capcom: scansione temporale inesistente, attori brutti e pure stupidi, regia da mal di testa e, come se non bastasse, un fonico fancazzista e molto antipatico che non fa altro che ingurgitare nachos al formaggio.
Disgraziatamente, non potremo godere di tale capolavoro a causa di uno sciopero degli addetti ai servizi pubblici; previsto per il 2666 il remake con Tom Cruise. In parallelo, è stata rilasciata la serie animata, surrogato di tutto quanto è già stato visto e sentito tritato e ritritato all'ennesima potenza; vi hanno collaborato, come character designer, gli autori di Nana e Death Note, tanto per avere quel tocco di omosessualità ed emo style in più. In aggiunta a ciò abbiamo i capi firmati, il portachiavi ufficiale, la raccolta di incisioni autografate da Hiroyuki Kobayashi e un simpatico preservativo in lattice rosso disponibile in sue versioni: "Women slayer!" e "Let's cock, baby!".
Che dire, la Devil May Cry Mania spopola, e di questo non possiamo che essere felici. Rimane la domanda: "Sarà un bene per tutti?"