Delirio

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« E' la farina di castagne che provoca il crollo della borsa di Milano. Infatti il capitalismo sfrenato è solo un pallido strumento nelle mani dei demoni dionisiaci che salassano quotidianamente le nostre risorse vitali, i nostri preziosi fluidi. Ma lo sapevi tu che i russi bevono solo vodka? Ti sei mai chiesto il motivo? Fonti energetiche rinnovabili, ecco il perché. E un bisogno di rinnovata spiritualità. Soprattutto. »
(Gabriele La Porta)
« Questo è delirioooooooooooooooooooooooooooooooooooo! »
(300)


Gabriele La Porta, un virtuoso del delirio

Il delirio è una potente arma mediatica, governativa ed elettorale, molto diffusa nel mondo e particolarmente sviluppata in Italia.

Origine

Il delirio fu brevettato dal reverendo Gianni Baget Bozzo ed applicato per la prima volta dallo stesso in occasione dell'omelia domenicale del 19 agosto 1878 ('Furbi et Orbi). Prima di quella data, infatti, l'umanità intera non aveva ancora assistito ad alcuna manifestazione di delirio.
Dopo la Seconda Rivoluzione Industriale, la diffusione delle ideologie totalitarie, dei fondamentalismi religiosi e della liberalizzazione delle TV ha consentito al delirio una vasta applicazione in diversi campi dell'umano agire: politica, religione, filsofia, televisione, istruzione.

Tecnica

Il delirio è divenuto una vera e propria arte. Il suo impiego richiede un lungo addestramento, che può iniziare sin dall'età di 12 anni e protrarsi fino all'età pensionabile; tuttavia, la sola preparazione, per quanto prolungata ed approfondita, non è sempre sufficiente per ottenere i risultati desiderati: di essenziale importanza è l'innata propensione per il delirio ereditario, che può essere accidentalmente acquisito dopo una mutazione genetica spontanea, dopo un ictus cerebrale oppure dopo una overdose di acqua benedetta.
La forma di delirio più conosciuta e diffusa è quella orale, anche se sta acquisendo molta importanza il delirio scritto, specie fra gli intellettuali lettori del quotidiano Libero. Prima di descrivere brevemente queste due forme principali, è d'uopo chiarire un dettaglio essenziale: il delirio scritto si colloca su un piano qualitativamente inferiore a quello orale, poiché la genuinità di quest'ultimo è sempre evidente, mentre quella del primo, come vedremo, può anche non essere frutto dell'abilità del delirante, che in tal caso viene immediatamente squalificato.

Delirio orale

Quella orale è la forma più antica ed evoluta di delirio. Richiede una lunga preparazione ed è coadiuvata da alcuni difetti di pronuncia come la erre moscia, la balbuzie e i capelli rossi.
Il delirio orale può essere circoscritto ad un solo aspetto (delirio orale semplice): lessicale, sintattico, grammaticale o logico; oppure contemplarne molti (delirio orale complesso). Grandi virtuosi del delirio orale, tutt'ora viventi, sono Silvio Berlusconi, Maurizio Costanzo, Antonio Di Pietro, Vladimir Luxuria, l'Imperatore Palpatine e il Puffo Quattrocchi.

Mosse speciali

Delirio scritto

Tipologie di delirio

L'arte del delirio ha conosciuto vari stadi evolotivi che hanno portato alla comparsa di numerose specializzazioni applicative. Fra le più importanti e maggiormente praticate si hanno:

Delirio Elettorale

E' una forma di delirio osservabile solo in determinati momenti storici, le cosiddette campagne elettorali, ove

Delirio Politico

Caratterstico delle specie animali diffuse nel Parlamento Italiano, il delirio politico è