Instagram: differenze tra le versioni

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== Origini storiche ==
== Origini storiche ==
[[File:Gioconda.jpg|left|200px|thumb|{{cit2|#smile #donna #paesaggio #happiness #cool #ritratto #look #summer #oil #painting #figona #aftersex @LeoVinceSempre @MonaLizz}}]]


Instagram, anche se può sembrare una minchiata dei nostri tempi, è solo l'espressione di una tendenza esistente fin dai tempi più antichi e che fino a poco tempo fa era smorzata dal fatto che si doveva essere almeno bravi a disegnare<ref>Mentre adesso basta avere un [[padre]] [[ricco]] e il [[pianto|lacrimone]] facile per ottenere subito un [[Iphone|Aifon]]</ref>. Tutto iniziò quando il primo [[hipster]] primitivo<ref>Un essere così nostalgico dei vecchi tempi, quando ci si arrampicava sugli alberi e si era coperti di pelo, che non si era ancora evoluto</ref> decise di rappresentare il suo pranzo<ref>Ovviamente cacciato da altri ominidi, poichè gli [[hipster]] non sono capaci di procurarsi il cibo da soli</ref> sulle pareti della sua caverna. La tendenza si smorzò coi romani, i quali erano piuttosto occupati nel tentare di battere gli [[Asterix e Obelix|irriducibili galli]] e quindi non avevano certo la voglia ne il tempo di mettersi a dipingere le proprie libagioni, anzi, non avevano proprio voglia di dipingere.
Instagram, anche se può sembrare una minchiata dei nostri tempi, è solo l'espressione di una tendenza esistente fin dai tempi più antichi e che fino a poco tempo fa era smorzata dal fatto che si doveva essere almeno bravi a disegnare<ref>Mentre adesso basta avere un [[padre]] [[ricco]] e il [[pianto|lacrimone]] facile per ottenere subito un [[Iphone|Aifon]]</ref>. Tutto iniziò quando il primo [[hipster]] primitivo<ref>Un essere così nostalgico dei vecchi tempi, quando ci si arrampicava sugli alberi e si era coperti di pelo, che non si era ancora evoluto</ref> decise di rappresentare il suo pranzo<ref>Ovviamente cacciato da altri ominidi, poichè gli [[hipster]] non sono capaci di procurarsi il cibo da soli</ref> sulle pareti della sua caverna. La tendenza si smorzò coi romani, i quali erano piuttosto occupati nel tentare di battere gli [[Asterix e Obelix|irriducibili galli]] e quindi non avevano certo la voglia ne il tempo di mettersi a dipingere le proprie libagioni, anzi, non avevano proprio voglia di dipingere.
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== Filtri ==
== Filtri ==


Progettati appositamente per soddisfare le più bizzarre, discutibili e contorte esigenze dei fruitori, i filtri sono la vera punta di diamante dell'applicazione. Grazie all'utilizzo di complessi algoritmi amatriciani gli utenti possono applicare alla foto diversi effetti di colore, che devono il nome alla reazione che suscitano nell'ignaro umano che osservi la foto così modificata. Tutt'ora ignoti i motivi della rimozione del filtro ''Purge'' e di quello ''Puke'' a seguito della patch di aprile. Attualmente (versione £.3.§ di iOS) sono presenti [[ventordici]] differenti tipi di filtri, le cartine invece si comperano a parte. I più famosi e apprezzati sono:
[[File:Gioconda.jpg|left|200px|thumb|{{cit2|#smile #donna #paesaggio #happiness #cool #ritratto #look #summer #oil #painting #figona #aftersex @LeoVinceSempre @MonaLizz}}]]Progettati appositamente per soddisfare le più bizzarre, discutibili e contorte esigenze dei fruitori, i filtri sono la vera punta di diamante dell'applicazione. Grazie all'utilizzo di complessi algoritmi amatriciani gli utenti possono applicare alla foto diversi effetti di colore, che devono il nome alla reazione che suscitano nell'ignaro umano che osservi la foto così modificata. Tutt'ora ignoti i motivi della rimozione del filtro ''Purge'' e di quello ''Puke'' a seguito della patch di aprile. Attualmente (versione £.3.§ di iOS) sono presenti [[ventordici]] differenti tipi di filtri, le cartine invece si comperano a parte. I più famosi e apprezzati sono:


* '''''Normal''''': nessuna modifica alla fotografia, però lo paghi a parte (circa venti dollari).
* '''''Normal''''': nessuna modifica alla fotografia, però lo paghi a parte (circa venti dollari).
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* '''''Sudicio''''': effetto unto, con macchie di sugo e peperonata.
* '''''Sudicio''''': effetto unto, con macchie di sugo e peperonata.
* '''''Bocelli''''': toni scuri, assolutamente scuri.
* '''''Bocelli''''': toni scuri, assolutamente scuri.
* '''''Vauro''''': vignettato, con didascalia offensiva.
* '''''Interracial''''': bianco e nero ad effetto fusione, il bianco ne risulta molto gratificato.
* '''''Interracial''''': bianco e nero ad effetto fusione, il bianco ne risulta molto gratificato.
*'''''Toaster''''': l'immagine viene lentamente tostata da ambo i lati, e poi guarnita con marmellata di arance.
*'''''Toaster''''': l'immagine viene lentamente tostata da ambo i lati, e poi guarnita con marmellata di arance.

Versione delle 18:08, 26 apr 2013

Uno scatto che ci mostra come la dimensione noumenica della rappresentazione di sé sia strettamente legata alla ricerca della felicità individuale. Notare anche che l'altra confezione è scaduta.
« Instagram, perché la fotografia era una cosa troppo seria. »
(Il motto di Instagram)
« La bellezza è tutta intorno a noi! »
(Utente di Instragam spiega perché abbia fotografato una lumaca morta in mezzo a una strada)

Instagram è quella diabolica invenzione che ha convinto orde di hipster di tutto il mondo di essere dei grandi fotografi, a testimonianza che è meglio emigrare su Marte. Instagram permette principalmente di fotografare piadine, piatti di plastica con del ketchup mischiato con la maionese, foto di una coppia che si slingua[1], il proprio gatto mentre esegue a fil di lingua un affondo alle proprie parti intime, una penna su un foglio, donando la certezza che che questi soggetti assumano la valenza di "arte" per via del filtro "cornice", "invecchiato" e "sfocatura".

Storia

Le tre menti geniali dietro Instagram:
Mark Zuckerberg (in Normal mode)
Kevin Systrom (col Yellow-Colored Filter)
Mike Krieger (col Brown-Colored Filter)

Instagram è nato da una start-up chiamata Burbn. Siccome quel nome sembrava più che altro il suono di un rutto, il comitato Hipster per la salvaguardia del vecchiume decise di chiamarlo "Instagram". La prima immagine caricata è stata una classico della storia dell'arte: un mozzicone di sigaretta fumante sopra a un tombino con vicino un piccione. Per onorare questa semi-divinità fatta foto, tutti gli utenti ne hanno scattato almeno una uguale identica, fotografando passeri mezzi stecchiti o le proprie suocere in mancanza di altri volatili. Dopotutto si sa che Instagram stimola la fantasia[citazione necessaria] e la quotidiana regolarità intestinale.

Da quel momento, qualunque oggetto emettesse radiazione luminosa nello spettro visibile diventò un potenziale scatto, dagli amanti fedifraghi colti in flagrante, fino a un bel piatto di spaghetti aglio e olio motore. Di conseguenza, le regole del bon ton si sono dovute aggiornare per restare al passo coi tempi: non utilizzare Instagram per condividere con tutti i propri amici la pietanza che dovrà essere consumata è maleducazione al pari di bere con il mignolo alzato.

Nel gennaio 2013 Instagram ha cambiato i Termini del Servizio per migliorare l'esperienza dell'utente, ossia sputtanarlo usando qualunque immagine ivi caricata a scopo commerciale. Se doveste trovare la vostra foto su brutti.com, ve la siete cercata.

Origini storiche

Instagram, anche se può sembrare una minchiata dei nostri tempi, è solo l'espressione di una tendenza esistente fin dai tempi più antichi e che fino a poco tempo fa era smorzata dal fatto che si doveva essere almeno bravi a disegnare[2]. Tutto iniziò quando il primo hipster primitivo[3] decise di rappresentare il suo pranzo[4] sulle pareti della sua caverna. La tendenza si smorzò coi romani, i quali erano piuttosto occupati nel tentare di battere gli irriducibili galli e quindi non avevano certo la voglia ne il tempo di mettersi a dipingere le proprie libagioni, anzi, non avevano proprio voglia di dipingere.

I dipinti furono ben presto messi da parte con l'avvento della fotografia all'inizio della fine della seconda metà dell'800, ma fortunatamente in un primo momento essa fu a disposizione solo dei veri fotografi, i quali avevano ben altro da fare, come spacciare foto mezze bruciate dagli acidi di sviluppo come prodigiosi risultati dei filtri da loro applicati. Ben presto le macchinette iniziarono a diventare sempre più alla portata di tutti, nonostante all'inizio le conseguenze furono abbastanza contenute: anche se in possesso di una macchina fotografica, un pre-Instagrammiano non poteva condividere i suoi capolavori fotografici[citazione necessaria], se non con le poche e sfortunate persone che si trovavano intorno a lui[5]. Le vere e terribili conseguenze che tutti noi conosciamo arrivarono con l'avvento di Internet, che permise a chiunque possedesse un personal computer di caricare, con la loro lentissima connessione a 8Kbyte al secondo, tutte le loro interessantissime[citazione necessaria] foto. Costoro si divisero in due gruppi: chi caricò le prime immagini porno su internet e chi invece iniziò a caricare foto di gatti, animali spiaccicati per strada, cibo, e mobili creati con Paint your life, tutte con applicate i filtri più deleteri e nocivi per la retina oculare. La cosa raggiunse l'apice nel modo che tutti noi conosciamo con l'avvento degli smartphone come l'Aifon.

Utilizzatori Principali

Un utente di Instagram colto sul fatto. Notare il piacere quasi erotico nei suoi occhi causato dai like dei suoi amici.

Gli utilizzatori di Instagram sono generalmente persone che pur potendosi permettere una Nikon o una Canon, preferiscono picchiettare il loro touch screen e applicare l'effetto "Oh mio Dio questo lampione è me-ra-vi-gli-o-so".

Nello specifico invece, possiamo elencare diverse categorie tra cui:

  • Il nostalgico: probabilmente è convinto che la fotografia si sia fermata ai ritratti dei pittori rinascimentali. Infatti inserisce sistematicamente i suoi amatissimi filtri: seppia, invecchiato e bianco e nero; spesso tutti e tre messi insieme, per tentare di riesumare Joseph Nièpce, inventore della fotografia. E poi si sa che l'uomo maturo tira.
  • Il criptico: convinto che abbia pensato solo lui a fotografare una foglia per terra esaltandone i colori col relativo filtro, si diletta a fotografare piccoli oggetti spendendo miliardi di caratteri in didascalie che non leggerà mai nessuno. Costui è il fighetto pseudo-alternativo mantenuto da mamma e papà, che ti viene a fare il predicozzo di quanto sia difficile la vita e di quanto possa essere figo fare tutto lo spleen di questo mondo. La sua battuta classica è: Mamma mia comme stohh!
  • La piadina umana: che sia al ristorante di lusso, che sia alla trattoria di "Don Ciccio pasticcio bontà e capriccio", deve farti sapere quello che sta mangiando. Molto spesso crea gallerie dagli antipasti al dolce, applicando un filtro sfocatura che fa tanto figo e che non disturba nessuno nella digestione. Chi risponde alla descrizione di questo soggetto è il tamarro che ha scoperto instagram e che deve mostrare a tutti che può permettersi di mangiare fuori "la robba di lusso".
Caravaggio, uno delle prime piadine umane, ci ha lasciato rappresentata la sua merenda a base di frutta.
  • La fotocamera umana: esemplare della famiglia bimbinikide, genere clic. Scatta foto a tutto. TUTTO. Principalmente grandangoli della sua faccia, generalmente accanto ad altri simili dallo sguardo vispo (di solito i secondi vengono 15 euro al chilo). Applica 40 filtri diversi alle foto col solo scopo di distorcere la realtà, facendola assomigliare ad un quadro di Dalì. Accompagna poi il tutto con didascalie composte da interminabili sequenze di hashtag, spesso scritti tuttiattaccati o indicanti cose che non c'entrano un cane col soggetto della foto, tipo #smile&friends su una foto di una squillo in tangenziale o #giovaninonostantetutto sul Napolitano che fa il discorso di inizio del suo secondo mandato.
  • Il fotografo mancato: categoria che comprende tutti quelli che hanno dovuto rinunciare alla loro promettente[citazione necessaria] carriera fotografica a causa di un nefasto evento passato: la mamma voleva diventasse portinaio, un meteorite centrò in pieno la sua Nikon nuova... Codesti soggetti sono gli unici a comprare obiettivi fotografici per Ipad per supplire alla mancanza di attrezzature adeguate, col risultato di convertire il proprio tablet in un lanciamissili Javelin. Si aggirano come stalker per parchi e giardini, appostandosi su escrementi canini per ore, in attesa come un cecchino. Di cosa non è dato saperlo ai comuni plebei ignoranti della vera arte, e nemmeno a lui: non di rado il fotografo mancato scatta la prima cosa che vede tornando a casa, per poi aggiungergli didascalie pseudo-filosofiche a proposito della "decadenza della civiltà occidentale che sperpera risorse distruggendo Madre Natura", con applicato un filtro "bianco e nero". Sulla foto di un cestino pieno.
  • Il daltonico: per identificare questa categoria ricorreremo ad una convincente teoria scientifica: se 100 scimmie per 100 anni lavorassero su 100 macchine da scrivere riuscirebbero a comporre un sonetto di Shakespeare. Allo stesso modo se 100 daltonici lavorassero per 100 anni su 100 computer con i filtri di Instagram, riuscirebbero a comporre un'immagine decente. Il daltonico è riconoscibile dagli autoscatti filtrati con un giallo ittero; crederanno di aver applicato l'effetto anticato alle loro opere, finendo per pubblicare la foto di un pomodoro tonalità verde hulk. Derisi dall'utenza, verranno assunti nelle tintorie per separare i bianchi dai colorati.

Filtri

« #smile #donna #paesaggio #happiness #cool #ritratto #look #summer #oil #painting #figona #aftersex @LeoVinceSempre @MonaLizz »

Progettati appositamente per soddisfare le più bizzarre, discutibili e contorte esigenze dei fruitori, i filtri sono la vera punta di diamante dell'applicazione. Grazie all'utilizzo di complessi algoritmi amatriciani gli utenti possono applicare alla foto diversi effetti di colore, che devono il nome alla reazione che suscitano nell'ignaro umano che osservi la foto così modificata. Tutt'ora ignoti i motivi della rimozione del filtro Purge e di quello Puke a seguito della patch di aprile. Attualmente (versione £.3.§ di iOS) sono presenti ventordici differenti tipi di filtri, le cartine invece si comperano a parte. I più famosi e apprezzati sono:

  • Normal: nessuna modifica alla fotografia, però lo paghi a parte (circa venti dollari).
  • Brunetta: toni bassi, decisamente bassi.
  • Teppa: contrasto elevato, alla fine si arriva alle mani.
  • Sudicio: effetto unto, con macchie di sugo e peperonata.
  • Bocelli: toni scuri, assolutamente scuri.
  • Interracial: bianco e nero ad effetto fusione, il bianco ne risulta molto gratificato.
  • Toaster: l'immagine viene lentamente tostata da ambo i lati, e poi guarnita con marmellata di arance.
  • Valencia: nella foto vengono inseriti torero e piatti di paella. Ottimo per schiarire ambienti troppo scuri.
  • 1977: per ricordare le gioie e brividi d'amore vissuti durante la Guerra Fredda, alla foto vengono aggiunti funghi atomici e le macchie di Gorbačëv.
  • Hudson: il dispositivo si teletrasporta in fondo all'omonimo fiume, concedendo una tonalità color alga all'immagine.
  • Kelvin: il cellulare raggiunge di colpo lo zero assoluto, conferendo una colorazione biancastra miscelata al colore della carne ustionata (dell'utente).
  • Eyefish: come dice il nome, al soggetto della foto verranno applicati degli occhi di triglia o degli occhi da cernia, secondo preferenza dell'utente.
  • Amaro: le persone nella foto vengono inquadrate mentre salgono su un elicottero, perché l'antico vaso andava portato in salvo.
  • Earlybird: come suggerisce il nome, "Uccello mattiniero", ogni essere masculo e femmina baffuta (un bug dell'applicazione in cerca di soluzione=) nella foto sembrerà avere un alzabandiera mattutino.
  • Styro: la modalità che spiana le rughe. Bastano pochi semplici click e torni ad essere la reginetta del liceo. La funzione opzionale Puppies permette di trasformare il tuo Shar Pei in un Beagle a pelo raso.

Prodotti e servizi correlati

L'offerta di nuovi componenti è vastissima e si aggiorna continuamente. Questi quelli riconosciuti ufficialmente da Instagram:

  • Rollomap: È una applicazione per iPad che permette ai suoi utenti di trovare piantagioni abusive di marijuana, grazie alla geolocalizzazione o attraverso gli Hashishtag. I risultati possono essere visualizzati in una galleria o su una mappa, oppure stampati su cartina e fumati direttamente.
  • NO-Stalking: "Sei vittima di stalking?" Niente paura! Grazie a questa App aggiuntiva potrai liberartene subito. Una volta che gli hai fornito il tuo profilo Facebook: sostituisce la tua foto con quella di Kelly Osbourne, aggiunge ai tuoi amici un profilo chiamandolo Papà e lo aggancia alla pagina di Totò Riina.
  • SocialKam: Una macchina fotografica digitale fisica, basata sull'icona di Instagram, che stampa direttamente le foto che fai. Il suo stile volutamente vintage la fa assomigliare moltissimo alla Polaroid anni '70. Scusate un attimo... ... ... ho controllato nel cassetto di mio padre: "È la Polaroid!"
  • Carousel: Fornisce un live feed di Instagram su Mac. Praticamente ti insegna a sembrare uno smanettone buttando qualche termine inglese random nel tuo discorso.
  • Skizz.Finder: Grazie ad un sofisticato sistema di riconoscimento facciale, vaglia tutte le foto condivise su internet ed individua automaticamente se hai un figlio di cui non eri a conoscenza, mandando nel contempo alla madre un SMS col tuo nuovo indirizzo di casa.

Galleria di immagini

Ora seguirà una galleria delle immagini più belle mai postate su Instagram: siamo riusciti a strapparli alla National Gallery, che ne voleva l'esclusiva, offrendo in cambio un calendario di Sara Varone coi baffi disegnati sopra.

Attenzione, state per vedere i filtri Instagram ai loro massimi livelli, l'idea che avete della realtà potrebbe uscirne stravolta.


Prova il componente Pregna® e potrai vedere come saresti se non ci stai attenta.
Per non alimentare false speranze è bene far chiarezza: "Il filtro Brown-Colored aumenta le dimensioni del pene".
Hai più grinze di un bulldog? Prova la stilosa modalità Stiro® ed accresci il tuo charme su Facebook.
Trasformarsi nel tuo idolo dei cartoni animati sarà più facile che dare fuoco a un pappagallo grazie alle meraviglie del filtro cartoon-boss!
Per rollarsi un cannone, invece, è sconsigliabile usare un filtro Instagram, neppure il Jamaican.
Ecco l'opera "Perplessità", realizzata dall'artista finlandese Mika Kaatsi. Buonissima al forno o con il filtro Insta-roast.
Contro il progresso e la cementificazione, il componente Fairy World restituisce a Madre Natura un po' della sua antica bellezza.
Questa immagine proviene direttamente dal Louvre, per la precisione dalla parete vicino all'uscita di emergenza. L'opera viene attribuita ad un artista emergente che stava cercando il bagno.

Note

  1. ^ Ovviamente il fotografo non fa parte della coppietta, essendo gli hipster dei reietti della società
  2. ^ Mentre adesso basta avere un padre ricco e il lacrimone facile per ottenere subito un Aifon
  3. ^ Un essere così nostalgico dei vecchi tempi, quando ci si arrampicava sugli alberi e si era coperti di pelo, che non si era ancora evoluto
  4. ^ Ovviamente cacciato da altri ominidi, poichè gli hipster non sono capaci di procurarsi il cibo da soli
  5. ^ Una maniera pratica di tortura, usata fino alla sua abolizione negli anni '90 come crimine contro l'umanità, erano le terribili serate con le diapositive delle vacanze a Scauri