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« Per colpa di 'sto Cretìn, i miei colleghi mi ridono dietro! »
(Lancillotto, lamentandosi del titolo dato da Chrétien alla sua opera maggiore: "Lancillotto o il cavaliere del carretto")
« Per colpa di 'sto Cretìn, Re Artù ha scoperto che le nostre spade si sono incrociate... »
(Lancillotto, lamentandosi della minuziosa descrizione redatta da Chrétien sui suoi incontri amorosi con Ginevra.)

Chrétien de Troyes[1], come si evince dal nome, fu un chierico francese, ritenuto il più grande rappresentante della letteratura in stile a cavallo con gentilezza[2].

Biografia

Chrétien, senza cognome, poiché la madre si dimenticò di questo piccolo dettaglio il giorno del battesimo, nacque un po' prima del 1160 d.C. nell

a Champagne.

Sin dagli albori della sua carriera, riscosse un tale successo da esser definito il più grande poeta medievale del tempo[citazione necessaria]: celeberrima la fama delle sue canzoni d'amore, scritte alla maniera dei trovatori, lette e utilizzate dall'Inquisizione come tortura per far confessare gli eretici. Dal momento in cui divenne così famoso, però, Chrétien sentì la necessità di crearsi un cognome, affinché egli potesse distinguersi da tutti gli altri Chrétien del mondo. Ne pensò uno che fosse singolare ma d'effetto, senza troppe pretese, facile da ricordare... insomma, qualcosa che potesse resistere al tempo e alle menti grovierate degli studenti del futuro. Così, essendo, egli, il prediletto di Maria di Lambrusco, la quale gli aveva offerto lavoro presso la corte di Troyes, il cognome da scegliere non poteva essere altro che: de Troyes. Purtroppo per lui, però, il distinguersi dalla massa di Chrétien, portò un piccolo effetto collaterale: il popolo, da quel momento, seppe chi era la causa di quelle terribili, nuove, torture utilizzate dalla Santa Setta, peggiori della pera e della Vergine di ferro. Difatti, da qui in poi, altre informazioni riguardanti la vita di Chrétien risultano non pervenute, poiché il suo fascicolo fu secretato dalla Santa Inquisizione stessa. Quest'ultima, però, si prese la briga di diffondere, come copertura al poeta cantautore, il mestiere cui egli era incaricato presso la corte di Troyes; mestiere estratto, ogni volta, con l'algoritmo del Bubblesort, giusto perché le voci sembrassero uguali tra loro:

Opere

Tra le maggiori opere del gran maestro, oltre che le celeberrime canzoni d'amore, i cui testi sono dimostrazione di così grande intensità emotiva e fascino da essere scomparse dal panorama letterario, troviamo titoli illustrissimi, quali:

  • Erec et Enide, ovvero Erec ed Enide[3]
  • Lancelot ou Le chevalier de la charrette, ovvero Lancillotto o il cavaliere del carretto
  • Yvain ou Le chevalier du lion, ovvero Yvain o il cavaliere del leone
  • Perceval ou Le Conte du Graal, ovvero Perceval o il Conte del Graal
  • Cligès, ovvero Isotta e Tristano[4]

Erec ed Enide

Lancillotto o il cavaliere del carretto

Yvain o il cavaliere del leone

Perceval o il Conte del Graal

Chrétien cominciò a redigere "Perceval" durante il periodo delle Fedi Incrociate[5], forse perché glielo aveva chiesto un suo amico[6], forse perché aveva bevuto troppo Champagne. Ebbene, la seconda ipotesi è ritenuta la più probabile: si narra, infatti, che Chrétien, dopo aver vuotato l'ennesimo calice di vino, e dopo che l'aggettivo ebbro non era più sufficiente a descrivere lo stato della sua mente, cominciò a veder vorticare all'interno del bicchiere delle immagini mistiche che, a suo dire, non potevano esser altro che frutto di Dio. Gli venne, così, l'incredibile idea del Santo Graal; idea, questa, che, qualora l'avesse brevettata, farebbe riempire ancor oggi la sua bara di trilioni di soldi, dal momento che è stata ripresa e riutilizzata da chiunque, in qualunque modo, dalla letteratura, alla cinematografia, ai fumetti.

Perceval o il Conte del Graal è un poema che Chrétien non si prese la briga di finire[7]. Il protagonista si chiama Parzival, Perceval per comodità, ed è figlio di una vedova nera. Costei cerca in tutti i modi di tenere il figlio con sé, ma egli, una volta cresciuto, preferendo la compagnia di virili cavalieri, decide di unirsi alla tavolata di Re Artù. La madre di Perceval muore, ma questo non interessa. Dunque, Perceval, vestito da boscaiolo[citazione necessaria], si unisce alla congrega dei Cavalieri della Tavola Rotonda e viene nominato cavaliere da ben due persone: Re Artù e un tale Gornemant.

La divisa da cavaliere gioca buono al giovane e inesperto Perceval, il quale riceve attenzioni dalla bella Bianc

ofiore.

Ma, come si dice, l'abito non fa il monaco; in questo caso, l'abito fa proprio il monaco: Perceval, difatti, pur volendo[8], decide di non ricambiare le attenzioni di Biancaneve, preferendo rimanere vergine[citazione necessaria].

Isotta e Tristano

Quest'opera fu redatta da Chrétien perché, stufo di essere stipendiato da Maria di Lambrusco, volle cercare di catturare l'attenzione del conte Henri le Libéral. Difatti, questo romanzo narra delle vicende di codesto conte, ma attraverso un percorso inverso. Inoltre, Cligès, è definito un "Tristano e Isotta" al contrario. Insomma, questo romanzo è tutto il contrario di tutto e ciò porta un'incredibile confusione nella testa del lettore.

Perciò, qui di seguito, si semplificherà la trama: il protagonista è Cligès, un uomo (quindi una donna), ma la storia parte da prima ch'

ella nascesse, col racconto delle peripezie dei suoi futuri genitori[9]. Poi Cligès nasce, cresce e corre e diventa ault

a e si trasforma in

Isotta e poi la storia è uguale a quella di Tristano e Isotta, ma con un lieto fine e senza adulterio[10].

Curiosità

  • Chrétien de Troyes si ritirò a vita privata dopo che Dante lo scavallò nella classifica del miglior poeta del tempo.
    • Tutte, ma proprio tutte, le opere di Chrétien sono state d'ispirazione per altri scrittori, che le riscrissero migliori.
    • Chrétien è talmente famoso, importante e degno di nota che la maggior parte delle voci correlate, alla sua vita e alle sue opere, non esistono su questa enciclopedia, ma per scrupolo sono state indicate comunque.

    Note

    1. ^ Si pronuncia Cretìn de Tròies, trasposto in italiano: Cretino da Troie
    2. ^ cortese-cavalleresca
    3. ^ Tradurre codesto titolo ha richiesto un immenso sforzo a livello filologico-letterario, per poter sostituire, infine, la "t" alla "d"
    4. ^ senza Isotta e senza Tristano
    5. ^ Quel periodo durante il quale andavano di moda cotte di maglia, abbellite con magliette della crocerossa, ed era considerato "in" andare a massacrare i Mussulmani, incrociando le fedi con le Mussulmane
    6. ^ Tale Filippo I da Al Sazia
    7. ^ La trama stava diventando troppo interessante e ben costruita per i suoi gusti
    8. ^ E per ciò gli si attribuisce una necrosi cerebrale
    9. ^ Perché, come in Storia, se si vuol sapere della Rivoluzione Francese, bisogna partire dall'Era dei dinosauri
    10. ^ Ed ecco spiegato il motivo per cui Tristano e Isotta è famoso e Cligès non lo conosce nessuno

    Voci correlate