Assuefazione da videogame

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   La stessa cosa ma di più: videogioco.

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«Ma vaffanculo, avevo quasi terminato il livello!»
« Giuro che questa è l'ultima, da domani smetto... »
(Un videogiocatore che tenta di uscire dal tunnel della dipendenza)
« Le hanno staccato la spina? Poverina, neanche io sarei sopravvissuto con la console staccata... »
Bambino : Papi, mi compri la nuova Playstation 3 e mezzo?

Papà : Ma certo figliolo... Ma non ti basta già la Playstation 3 che ti ho preso due mesi fa?

Bambino : Ma papà... La nuova Playstion 3 e mezzo ha ben 1,3 GB in più di memoria, un design accattivante, una cromatura tendente al nero perlato e il logo della PS è posizionato a sinistra anziché a destra!


L'Assuefazione da videogame è una patologia che investe tutti i paesi industrializzati.
La fascia di età più interessata da tale morbo e quella compresa tra gli 8 e i 30 anni e le persone colpite sono in genere bambini, nerd o adolescenti sfigati.

Evoluzione della patologia

Il cranio del primo videogiocatore della storia, attualmente conservato in una teca ed esposto all'ingresso di una nota sala giochi giapponese.

Le prime manifestazioni della malattia si verificarono intorno agli anni '80 con la comparsa dei primi videogiochi arcade quali Pac-Man, Mario Bros. e Donkey Kong.
Questi primi videogame ebbero subito un notevole successo e attirarono l'interesse di tutti i giovani dell'epoca, entusiasmati dal fascino della novità.

Seppur si trattasse di videogiochi ancora rudimentali, nei loro chips possedevano già il potere di assuefare i giocatori più assidui.
Si verificarono così i primi casi di assuefazione da videogame che l'umana storia ricordi: persone che giravano per le strade masticando in continuazione chewing-gum per emulare Pac-Man e i suoi labirinti, scaricatori di porto che facevano rotolare dei barili come Donkey Kong e giovani hippies che facevano uso di funghi allucinogeni imitando Super Mario.

Il degrado ha raggiunto livelli tali che certi videogiochi sono diventati un'alternativa alla masturbazione.

Tra gli psicologi ci si indagò su quali fossero le cause della dipendenza da videogiochi, che era capace di mandare il cervello in fumo con effetti pari a quelli della nicotina.
Si optò per la prevenzione e nelle scuole venne imposto su tutti i ragazzi il vaccino, che consisteva in un'iniezione di materia grigia nelle cellule nervose. Ne seguiva una riabilitazione cerebrale a base di libri, sudoku e partecipazione forzata a noiosissime conferenze di argomento scientifico o filosofico.[citazione necessaria]

Le case sviluppatrici di videogiochi subirono un duro colpo e corsero ai ripari progettando nuove console e nuovi giochi finalizzati a possedere la mente dei ignari giocatori e attuare su di essi il lavaggio del cervello.
Nacquero così la Playstation, il Game Boy, l'Xbox, la Nintendo GameCube e mille altre console, tutte potenzialmente pericolose e tutte destinate ad azzerare i neuroni dei bambini e le finanze dei loro genitori.