Arte moderna: differenze tra le versioni

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[[File:Arte Moderna.png|thumb|300px|Un capolavoro di Ugo Truffarelli, ''Paint.NET su niente'', [[1958]]. Questa opera ha dato una svolta a tutta l'arte contemporanea e in particolare al neo-vaffanculismo italiano dei tardi anni '50.<br />
{{Artistico}}
Notare la velocità e facilità di esecuzione dell'opera (15 secondi per farla). I mezzi poveri con cui l'artista si esprime denotano una volontà di astrattismo che alcuni famosi critici hanno definito come "''orrendamente bella''" o "''straordinariamente stupida''". Le superlative linee verdi orizzontali si intrecciano con le straordinarie linee color [[muffa]] verticali e fanno a cazzotti con gli insulsi cerchietti verdi, dipinti da Truffarelli perché "''volevo provare il tool per fare i cerchietti''".<br />
{{attacco}}
L'onnipresente scritta blu è forse una disperata richiesta d'aiuto divino che l'artista fa, angosciato dall'alienazione della vita moderna. Il tutto immerso in uno sfondo color merda liquida che dà un senso di fisicità alla composizione.<br />
{{Citazione|Oh, no...|Enrico Ghezzi|Enrico Ghezzi|arte contemporanea}}
Alcuni commentatori, di fronte all'indubbia potenza dell'opera, hanno espresso il dubbio: "''quanto hai detto che costa 'sta cagata?''" Al momento della prima esposizione, Truffarelli non si fece vedere; uno straordinario gesto di rottura verso le vetuste e ipocrite convenzioni sociali artista-pubblico.<ref>Leggasi: vergogna nera.</ref><br />
{{Citazione|...tu sei talmente brutto che sembri un capolavoro d'arte contemporanea!|Sergente Hartman|Sergente Hartman|Palla di Lardo, ma anche su arte arte contemporanea}}
Prezzo all'asta: 1.550.000,00 [[€]].]]
{{cit|Una delle cose più bbbellleeee che siano mai passate da [[Telemarket]]!|[[Alessandro Orlando]] su crosta d'arte moderna}}
{{Cit|Sei talmente brutto che sembri un capolavoro d'arte moderna!|La ragazza che ti piace su [[due di picche]]}}
{{cit|Dovete capire che questo è megabello! È...è iperfigo! Vi torna o vi pare una minchiata?|Tipica guida che tenta disperatamente di attirare giovani }}
{{cit|Ah sì! Bravo bravo continua a snobbare l'arte moderna! Se pensi che sia una cavolata perché non l'hai pensata tu?|Sempre l'amico intelletualoide}}
L''''arte moderna''' è una gigantesca e astuta truffa organizzata ai danni di poveri e ignari multimiliardari. Tutto si basa sulla [[psicologia inversa]]: è talmente brutta, ma talmente brutta che fa figo dire che è bella.<br />Da quando è stata inventata, l'arte contemporanea non ha conosciuto crisi. È lei la crisi.


== Descrizione ==
[[Immagine:ArteModerna2.png|thumb|right|450px|<small>Una celebre opera di Antonio Coglioni, uno dei <s>truffatori</s> artisti più significativi del novecento, olio su pane, 1971.<br/>
[[File:Porno attrice con faccia dipinta di sperma.png|thumb|left|300px|[[Porno|Il tipo di arte moderna più apprezzato]].]]
Si tratta di un'opera di rottura con la tradizione astratta del primo novecento, specialmente per quanto riguarda la rottura di Coglioni. Si pone a cavallo di un periodo di transizione dell'artista in cui un'opera passa da essere una semplice "fonte di guadagno senza lavorare" a una ben più complessa e contraddittoria "fonte di <u>molto</u> guadagno senza lavorare".<br/>
Prima di tutto non cascateci: essa non piace a nessuno, né tantomeno ai collezionisti. La frase che continuamente un collezionista si ripete è:
La figura di un mostruoso e inquietante topo giganteggia al centro dell'opera. Il colore dominante è il celestino-plastica dello sfondo la cui pallosa continuità viene interrotta da inutili strisciate gialline e rossicce fatte spudoratamente con il [[Power Paint|Paint.NET]]. L'insulso motivetto decorativo delle strisciate denota la completa mancanza di ispirazione dell'artista (anzi: lui preferisce chiamarsi "performer").<br/>
{{Quote|Cazzo, non devo far vedere che non mi piace, altrimenti passo male e faccio la figura del contadino!}}
Notare anche i due buchi di sigaretta che l'artista ha eseguito sull'estremità destra inferiore della tela, a significare che in quel momento non trovava il cazzo di posacenere.<br/>
Prezzo stimato all'asta: 1.140.000,00€ (ebbene sì).</small>]]

L''''arte contemporanea''' è una gigantesca e astuta truffa organizzata ai danni di poveri e ignari multimiliardari. Tutto si basa sulla [[psicologia inversa]]: è talmente brutta, ma talmente brutta che fa figo dire che è bella.

Da quando è stata inventata, l'arte contemporanea non ha conosciuto crisi. È lei la crisi.

== Come funziona ==
Prima di tutto non cascateci: l'arte contemporanea non piace a nessuno, né tantomeno ai collezionisti. La frase che continuamente un collezionista si ripete è:
{{Quote|Cazzo non devo far vedere che non mi piace, altrimenti passo male e faccio la figura del contadino!}}
Quando pagano fior di miliardi alle aste, spesso, per non pensare a quello che stanno facendo, producono sottovoce il seguente mantra:
Quando pagano fior di miliardi alle aste, spesso, per non pensare a quello che stanno facendo, producono sottovoce il seguente mantra:
{{Quote|... ba ba ba ba ba ba ba ba ba...}}
{{Quote|... la la la la la la la la...}}


Il trucco è questo: se uno (ad un certo punto della sua vita) si ritrova molto ricco (e con molto intendo dire <u>molto</u>) può arrivare a chiedersi con profonda angoscia perché lui è ricco e gli altri no. La risposta più facile che il ricco si dà è: ''"ho indubbiamente una mente superiore"''. È qui che entra in ballo l'arte contemporanea.
Il trucco è questo: se uno ad un certo punto della sua vita si ritrova molto ricco (e con molto intendo dire <u>molto</u>) può arrivare a chiedersi con profonda angoscia perché lui è ricco e gli altri no. La risposta più facile che il ricco si dà è: ''"ho indubbiamente una mente superiore"''. È qui che entra in ballo l'arte contemporanea.


È risaputo che l'arte contemporanea:
È risaputo che l'arte contemporanea:
* non piace a [[nessuno]], spesso nemmeno agli artisti stessi (no, nemmeno a [[Vittorio Sgarbi]]);
* Non piace a [[nessuno]]. No, nemmeno a [[Vittorio Sgarbi]].
* costa enormemente tanto, più sono cagate e più costano.
* Costa talmente tanto che ormai è quotata in borsa.
Queste due caratteristiche insieme costituiscono un richiamo irresistibile per il collezionista multi-miliardario e fa la fortuna dell'artista che riesce a trovare un manager che vende bene le sue <s>cagate</s> opere.
Queste due caratteristiche insieme costituiscono un richiamo irresistibile per il collezionista multi-miliardario e fa la fortuna dell'artista che riesce a trovare un manager che vende bene la sua [[Merda d'artista|merda]].


Il valore delle <s>cagate</s> opere si basa sul fatto che nessuno avrà mai il coraggio di dire che sono <s>delle cagate</s> di dubbio gusto (per non passar male) e quindi ci sarà sempre qualcuno disposto a ricomprarla allo stesso prezzo o superiore. <small>Alla fine però è una cagata e rimane sempre una cagata.</small>
Il valore delle opere si basa sul fatto che nessuno avrà mai il [[coraggio]] di dire la verità su ciò che realmente sono e quindi ci sarà sempre qualcuno disposto a ricomprarla allo stesso prezzo o superiore.


== Storia ==
== Storia ==
[[File:Michelangelo museo d'arte moderna.jpeg|right|thumb|400px|Tipico museo d'arte moderna con [[Michelangelo Buonarroti|artista d'avanguardia]] che cerca di piazzarti le sue opere.]]
[[Immagine:ArteModerna.png|thumb|left|450px|Un capolavoro di Ugo Truffarelli, Paint.NET su niente, 1958. Questa opera ha dato una svolta a tutta l'arte contemporanea e in particolare al neo-vaffanculismo italiano dei tardi anni '50.<br/>
Tutto iniziò quando [[qualcuno]] si accorse che lo stile di [[pittura]] [[Rinascimento|rinascimentale]] pomposo causava ormai forte noia e depressione nella gente<ref>I [[Giappone|giapponesi]] fotografanti non sono qui considerati "gente".</ref>. A questo punto si pensò di ravvivare un po' la cosa con l'[[impressionismo]]. Dopo un iniziale difficoltà dovuta al cambiamento di stile, gli impressionisti fecero un discreto successo.
Notare la velocità e facilità di esecuzione dell'opera (15 secondi per farla). I mezzi poveri con cui l'artista si esprime (Paint.NET) denotano una volontà di astrattismo che alcuni famosi critici hanno definito come "orrendamente bella" o "straordinariamente stupida". Le superlative linee verdi orizzontali si intrecciano con le straordinarie linee color muffa verticali e fanno a cazzotti con gli insulsi cerchietti verdi, dipinti da Truffarelli perché "volevo provare il tool per fare i cerchietti".<br/>
L'onnipresente scritta blu è forse una disperata richiesta d'aiuto divino che l'artista fa, angosciato dall'alienazione della vita moderna. Il tutto immerso in uno sfondo color <s>merda liquida</s> legno che dà un senso di fisicità alla composizione.<br/>
Alcuni commentatori, di fronte all'indubbia potenza dell'opera, hanno espresso il dubbio: "quanto hai detto che costa 'sta cagata?" Al momento della prima esposizione, Truffarelli non si fece vedere. Per alcuni questo fu uno straordinario gesto di rottura verso le vetuste e ipocrite convenzioni sociali artista-pubblico. Per Altri semplicemente si vergognava come un coglione.<br/>
Prezzo stimato all'asta: 1.550.000,00€.]]
[[Immagine:Atrezziquadratotriangolocerchiomichelangeloconpompelmocopripene.jpg|thumb|right|850px|Opera recentemente attribuita a Pierfrancesco Mutandaplasta, senza nome(lo stesso artista dopo averla finita disse "non si merita nemmeno quello!"),collage a catarro su carta vetrata,tra ieri e oggi. Creata sotto l'effetto di canapa tagliata con mentos gusto coca-cola, essa è la rappresentazione grafica del Nonsense in totale fancazzismo a scopo luscroso. La cassetta degli attrezzi non centra letteralmente una cippa con le figure geometriche che tra l'altro non centrano a loro volta con il David all'estrema sinistra del quadro creando un vuoto di nulla spirituale(gli scettici vedono nell'opera solo una cialtronata fatta di figure messe a caso)la critica è decisamente indecisa su come definirla, le dichiarazioni più consistenti che essa ha rilasciato sull'opera sono "bhò" e "mhà". Il ricavato dell'opera andrà direttamente sul conto corrente di Mutandaplasta in modo che possa comprare altra canapa che serve all'artista per trovare "l'ispirazione".Prezzo stimato all'asta: 457.000,69€.]]
Tutto iniziò quando [[qualcuno]] si accorse che lo stile di [[pittura]] [[Rinascimento|rinascimentale]] pomposo causava ormai forte noia e depressione nella gente (i [[Giappone|giapponesi]] fotografanti non sono qui considerati "gente"). A questo punto si pensò di ravvivare un po' la cosa con l'[[impressionismo]]. Dopo un iniziale difficoltà dovuta al cambiamento di stile, gli impressionisti fecero un discreto successo.


Poi però a un tizio di nome [[Pablo Picasso]] (che era già famoso in tutto il mondo) venne l'idea geniale: "Chissà cosa succede se un pittore famoso e osannato come me si mette a fare quadri volutamente brutti, orrendi e inguardabili?" Detto fatto dipinse le orrende "Signorine d'Avignone" che appesteranno per sempre con la loro onnipresenza ogni libro d'arte che si rispetti.
Poi però a un tizio di nome [[Pablo Picasso]] venne l'idea geniale: ''"Cosa succede se un pittore famoso e osannato come me si mette a fare quadri volutamente brutti, orrendi e inguardabili?"''<br /> Detto fatto dipinse le orrende "Signorine d'Avignone" che appesteranno per sempre con la loro onnipresenza ogni libro d'arte che si rispetti.


Una volta terminato il quadro (ci mise molto, voleva essere sicuro che venisse brutto), Pablo si vergognava come un cane a farlo vedere e lo tenne così per circa 13 anni chiuso nel suo studio rivolto con la faccia contro la parete ''(attenzione: fatto vero!)'' A quel punto, quasi per caso, la prima vittima di arte contemporanea cadde di sua spontanea volontà nella trappola. Un suo amico pluri-miliardario venne nel suo studio e lo pregò ripetutamente di fargli vedere la misteriosa opera nascosta. Dopo avergli rotto i coglioni per un'oretta abbondante nelle seguenti lingue: spagnolo, italiano, arabo, cinese, francese, mandarino ed [[esperanto]] (ancora non esisteva, se lo inventò sul momento), Pablo, stufo, gli disse: "ok te lo faccio vedere ma te lo dico: fa cagare".
Una volta terminato il quadro, ci mise molto, voleva essere sicuro che venisse brutto, Pablo si vergognava come un cane a farlo vedere e lo tenne così per circa 13 anni chiuso nel suo studio rivolto con la faccia contro la parete. A quel punto, quasi per caso, la prima vittima di arte contemporanea cadde di sua spontanea volontà nella trappola. Un suo amico pluri-miliardario venne nel suo studio e lo pregò ripetutamente di fargli vedere la misteriosa opera nascosta. Dopo avergli rotto i coglioni per un'oretta abbondante nelle seguenti lingue: spagnolo, italiano, arabo, cinese, francese, mandarino ed [[esperanto]]<ref>Ancora non esisteva, se lo inventò sul momento.</ref>, Pablo, stufo, acconsentì.


Il pluri-miliardario comprò la crosta per 2.700.000,00€ (e fece bene, ora ne costa a dieci volte tanto). Da quella volta gli "artisti" capirono l'antifona e iniziarono a dipingere e a scolpire <s>cagate immani</s> opere innovative, vendendole a cifre esorbitanti.
Il pluri-miliardario comprò la crosta per 2.700.000,00€ <ref>E fece bene, ora ne costa a dieci volte tanto.</ref>. Da quella volta gli "artisti" capirono l'antifona e iniziarono a dipingere e a scolpire <del>cagate immani</del> opere innovative, vendendole a cifre esorbitanti.


'''Attenzione però:''' <s>la cagata</s> <s>la puttanata</s> ehm... l'opera non può essere venduta se l'artista non aderisce prima a un "movimento d'avanguardia". Gli artisti che non fanno parte di nessun movimento non vendono un cazzo. Tutta la difficoltà sta nello scrivere il "manifesto del movimento", spesso si ricorre a parole magniloquenti scelte a caso dal vocabolario come "plasticità", "energia", "destrutturazione", "simultaneità", "alienazione", ecc... inframezzate ogni tanto da qualche termine classico come "posa classica", "chiaroscuro", "armonia compositiva" che non guastano mai e danno un senso di serietà a tutta l'operazione.
'''Attenzione però:''' <del>la cagata</del> <del>la puttanata</del> ehm... l'opera non può essere venduta se l'artista non aderisce prima a un "movimento d'avanguardia". Gli artisti che non fanno parte di nessun movimento non vendono un cazzo. Tutta la difficoltà sta nello scrivere il "manifesto del movimento", spesso si ricorre a parole magniloquenti scelte a caso dal vocabolario come "plasticità", "energia", "destrutturazione", "simultaneità", "alienazione", ecc... inframezzate ogni tanto da qualche termine classico, come "posa classica", "chiaroscuro", "armonia compositiva", che non guasta mai e un senso di serietà a tutta l'operazione.


==Note==
<references />
== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Merda d'artista]]
* [[Merda d'artista]]
*[[Pop Art]]
* [[Pop Art]]
*[[Espressionismo]]
* [[Espressionismo]]
* [[Futurismo]] e [[Architettura futurista|la sua modernissima architettura]]
*[[Futurismo]]
*[[Graffito penoso]]
* [[Graffito penoso]]


[[Categoria:Arte]]
[[Categoria:Arte]]

Versione attuale delle 04:03, 14 nov 2020

Un capolavoro di Ugo Truffarelli, Paint.NET su niente, 1958. Questa opera ha dato una svolta a tutta l'arte contemporanea e in particolare al neo-vaffanculismo italiano dei tardi anni '50.
Notare la velocità e facilità di esecuzione dell'opera (15 secondi per farla). I mezzi poveri con cui l'artista si esprime denotano una volontà di astrattismo che alcuni famosi critici hanno definito come "orrendamente bella" o "straordinariamente stupida". Le superlative linee verdi orizzontali si intrecciano con le straordinarie linee color muffa verticali e fanno a cazzotti con gli insulsi cerchietti verdi, dipinti da Truffarelli perché "volevo provare il tool per fare i cerchietti".
L'onnipresente scritta blu è forse una disperata richiesta d'aiuto divino che l'artista fa, angosciato dall'alienazione della vita moderna. Il tutto immerso in uno sfondo color merda liquida che dà un senso di fisicità alla composizione.
Alcuni commentatori, di fronte all'indubbia potenza dell'opera, hanno espresso il dubbio: "quanto hai detto che costa 'sta cagata?" Al momento della prima esposizione, Truffarelli non si fece vedere; uno straordinario gesto di rottura verso le vetuste e ipocrite convenzioni sociali artista-pubblico.[1]
Prezzo all'asta: 1.550.000,00 .
« Una delle cose più bbbellleeee che siano mai passate da Telemarket! »
(Alessandro Orlando su crosta d'arte moderna)
« Sei talmente brutto che sembri un capolavoro d'arte moderna! »
(La ragazza che ti piace su due di picche)
« Dovete capire che questo è megabello! È...è iperfigo! Vi torna o vi pare una minchiata? »
(Tipica guida che tenta disperatamente di attirare giovani )
« Ah sì! Bravo bravo continua a snobbare l'arte moderna! Se pensi che sia una cavolata perché non l'hai pensata tu? »
(Sempre l'amico intelletualoide)

L'arte moderna è una gigantesca e astuta truffa organizzata ai danni di poveri e ignari multimiliardari. Tutto si basa sulla psicologia inversa: è talmente brutta, ma talmente brutta che fa figo dire che è bella.
Da quando è stata inventata, l'arte contemporanea non ha conosciuto crisi. È lei la crisi.

Descrizione

Il tipo di arte moderna più apprezzato.

Prima di tutto non cascateci: essa non piace a nessuno, né tantomeno ai collezionisti. La frase che continuamente un collezionista si ripete è:

« Cazzo, non devo far vedere che non mi piace, altrimenti passo male e faccio la figura del contadino! »

Quando pagano fior di miliardi alle aste, spesso, per non pensare a quello che stanno facendo, producono sottovoce il seguente mantra:

« ... la la la la la la la la... »

Il trucco è questo: se uno ad un certo punto della sua vita si ritrova molto ricco (e con molto intendo dire molto) può arrivare a chiedersi con profonda angoscia perché lui è ricco e gli altri no. La risposta più facile che il ricco si dà è: "ho indubbiamente una mente superiore". È qui che entra in ballo l'arte contemporanea.

È risaputo che l'arte contemporanea:

Queste due caratteristiche insieme costituiscono un richiamo irresistibile per il collezionista multi-miliardario e fa la fortuna dell'artista che riesce a trovare un manager che vende bene la sua merda.

Il valore delle opere si basa sul fatto che nessuno avrà mai il coraggio di dire la verità su ciò che realmente sono e quindi ci sarà sempre qualcuno disposto a ricomprarla allo stesso prezzo o superiore.

Storia

Tipico museo d'arte moderna con artista d'avanguardia che cerca di piazzarti le sue opere.

Tutto iniziò quando qualcuno si accorse che lo stile di pittura rinascimentale pomposo causava ormai forte noia e depressione nella gente[2]. A questo punto si pensò di ravvivare un po' la cosa con l'impressionismo. Dopo un iniziale difficoltà dovuta al cambiamento di stile, gli impressionisti fecero un discreto successo.

Poi però a un tizio di nome Pablo Picasso venne l'idea geniale: "Cosa succede se un pittore famoso e osannato come me si mette a fare quadri volutamente brutti, orrendi e inguardabili?"
Detto fatto dipinse le orrende "Signorine d'Avignone" che appesteranno per sempre con la loro onnipresenza ogni libro d'arte che si rispetti.

Una volta terminato il quadro, ci mise molto, voleva essere sicuro che venisse brutto, Pablo si vergognava come un cane a farlo vedere e lo tenne così per circa 13 anni chiuso nel suo studio rivolto con la faccia contro la parete. A quel punto, quasi per caso, la prima vittima di arte contemporanea cadde di sua spontanea volontà nella trappola. Un suo amico pluri-miliardario venne nel suo studio e lo pregò ripetutamente di fargli vedere la misteriosa opera nascosta. Dopo avergli rotto i coglioni per un'oretta abbondante nelle seguenti lingue: spagnolo, italiano, arabo, cinese, francese, mandarino ed esperanto[3], Pablo, stufo, acconsentì.

Il pluri-miliardario comprò la crosta per 2.700.000,00€ [4]. Da quella volta gli "artisti" capirono l'antifona e iniziarono a dipingere e a scolpire cagate immani opere innovative, vendendole a cifre esorbitanti.

Attenzione però: la cagata la puttanata ehm... l'opera non può essere venduta se l'artista non aderisce prima a un "movimento d'avanguardia". Gli artisti che non fanno parte di nessun movimento non vendono un cazzo. Tutta la difficoltà sta nello scrivere il "manifesto del movimento", spesso si ricorre a parole magniloquenti scelte a caso dal vocabolario come "plasticità", "energia", "destrutturazione", "simultaneità", "alienazione", ecc... inframezzate ogni tanto da qualche termine classico, come "posa classica", "chiaroscuro", "armonia compositiva", che non guasta mai e dà un senso di serietà a tutta l'operazione.

Note

  1. ^ Leggasi: vergogna nera.
  2. ^ I giapponesi fotografanti non sono qui considerati "gente".
  3. ^ Ancora non esisteva, se lo inventò sul momento.
  4. ^ E fece bene, ora ne costa a dieci volte tanto.

Voci correlate