Angela Lansbury: differenze tra le versioni

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{{Accusa|accusa=apu con fantasie personali con pomposo morbo delle parentesi che non dice nulla di nuovo rispetto a [[Jessica Fletcher]]|firma={{utente:Gold snake/firma}} 14:35, feb 7, 2014 (CET)}}



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Versione delle 15:35, 7 feb 2014

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« Angela Lansbury? Ma no, agente... sono Jessica Fletcher! »
(Angela Lansbury al controllo di un documento)
« È certamente lei... altrimenti non porterebbe tanta sfiga! »
(Tutti su Angela Lansbury)
« Zia Jessica? »
(Uno sfigato scelto dalla Lansbury come nipote di turno)
Eccola nei panni della Signora in giallo.

Angela Lansbury è una povera vecchietta dall'età indecifrabile. L'unica ragione per cui la gente si ricorda di lei è l'aver interpretato nella famosa serie La signora in giallo la parte della brillante (ma non se ne frega nessuno), altruista (insomma... per quello che fa alla gente), saccente ( = odiosa) e iettatrice (ecco, questo è interessante) Jessica Fletcher.

Biografia del personaggio

Data la sua scarsa memoria, e lo stato del suo documento d'identità (impolverato e scritto in latino) è difficile stabilire la data di nascita di Angela Lansbury. Fonti sicure comunque stabiliscono la data di nascita dopo il 1000 in una località imprecisata dell'Italia Meridionale; essendo i genitori ultrasesssantenni, pensarono che la loro figlia fosse un miracolo (da qui il nome di Angela). Niente di più sbagliato. Appena nata, la madre, una povera guaritrice (da qui apprese le conoscenze di medicina superiori perfino a quelle del medico; dopotutto, riesce a indovinare la morte ancora prima dell'autopsia!) e il padre, un barzellettiere (da cui ereditò la fantasia che l'ha sempre contraddistinta), vedendo le preminenti rughe sul viso della neonata, pensarono di essere sul set del film Il curioso caso di Benjamin Button, ma poi, arrivati al cinema, scoprirono due cose:

  1. Che non c'era la locandina
  2. Non c'era neanche il cinema.

Passata la prima idea, ripiegarono sulla seconda: la loro bambina era una strega. Decisero quindi di abbandonarla presso una chiesa prima, e poi sottoterra sperando nella grazia divina: ma poiché né DioSatana sono dei fessi, la bambina riuscì sempre a tornare dai genitori, che, ahimè, dovettero tenersela. Così passò la spensierata giovinezza la piccola Angela, che tutti frequentavano rassicurati dal nome, e poi, appena partivano, erano soggetti a strani incidenti: code chilometriche al casello dell'autostrada, buchi enormi nelle strade, alluvioni e cadute di operai dalle impalcature dei cantieri mobili. I fatti sono ripresi dalla sicura cronaca del padre Diavolaccio, che nella sua opera Vita de gli eroi, de i malvagi e de i portasfiga creò il terzo capitolo dell'opera proprio per ospitare un personaggio come la Lasbury. Le sue pagine sono irte di messaggi oscuri e criptici come il successivo passo che conclude bruscamente l'opera:

« 13 GIUGNO 1030: dalla partenza di Angela e dei suoi genitori, molte cose sono successe. L'astro diurno splende sereno sopra i campi di nostro signore et la terra è di nuovo generosa con i discendenti di Abramo. Non sono uno che pensa alle cose di mondo invece che meditare sul messaggio che tutto ciò ci offre, ma io trovo solo un significato: Angela porta sfiga! »

Segue una brusca interruzione, che fratello Lambrusco colmerà con una spiegazione della veloce morte di Padre Diavolaccio, accaduta a causa di una campana caduta da chissà dove. Ma gli studiosi non sono convinti della sua testimonianza. Chissà perché.

Da questa sommaria cronaca sappiamo che la Lansbury era proprio destinata a diventare il personaggio che centinaia di anni dopo tutti ricorderanno con orrore. Ma per il momento Angela era solo una fanciulla giovane, anche se non nell'aspetto, che con i genitori era partita per destinazione ignota. Non è riportato l'itinerario preciso, ma dal numero dei morti possiamo concludere che intorno al 1348 si trovava a Genova. Tutti sappiamo quel che successe: tanta sfiga, peste nera, milioni di morti, etc. etc. Comunque, pare ormai accertato che nell'epidemia morirono anche padre e madre di Angela. La figlia, traumatizzata dallo shock, ereditò il primo colpo di arteriosclerosi, che l'accompagnerà per tutti gli anni successivi. Comunque, rimasta sola, decise di sposarsi: celebrò il suo primo matrimonio, anche se da quel momento in poi, si ripeteva la solita scenetta: lei si sposava, il marito moriva di cause dichiarate più o meno naturali (la polizia di quel tempo non aveva molta voglia di indagare, come i discendenti), lei dimenticava di aver avuto uno sposo e si risposava. Si andò avanti così per secoli, e questo spiega come mai la Lansbury abbia potuto permettersi così tanti viaggi, pagati con l'eredità dei poveri compagni defunti. Dopo l'ennesima luna di miele, si ritrovò a New York, dove un abile regista, impressionato dall'aspetto vissuto e anche un pochino cinico della donna elaborò la sua controparte televisiva (neanche tanto dissimile dalla realtà) che tutti conosciamo: la signora Fletcher, che come Angela porta sfiga, ma almeno scopre gli assassini, apparendo, anche se ha contribuito alla sfiga di tutti, come una salvatrice.

La Signora in Giallo

   La stessa cosa ma di più: La signora in giallo.

Unico lavoro in tutta la vita della donna, si rivelò più che altro la sua autobiografia trasportata sul personaggio; in fondo, si trattò solo di darle quell'astuzia che a quella vera mancava.

Il post Signora in Giallo

Dopo la fine della serie che un po' tutti aspettavano - nell'ultimo episodio per sbaglio (o forse i criminali degli USA cercano di poter avere finalmente un lavoro libero da rischi? - una bomba atomica cade su Cabot Cove, ma fortunatamente la signora Fletcher ne esce illesa) Angela riprende la sua normale vita da pensionata, riprende a sposarsi continuamente e riprende a vivere così di rendita. Tuttavia...

L'incidente nel Mid West

Mentre la donna si godeva un periodo di riposo nel solito hotel lussuosissimo, il fato stava per colpirla con una mossa meschina. Infatti, fu organizzata una serata di interviste con presenti tutti i fan della Signora in Giallo (muniti, non si sa mai, di cornetti rossi); i giornalisti, anch'essi fan (e anch'essi avevano preso le loro precauzioni), insieme agli spettatori bersagliarono la star di domande sulla signora Fletcher; il caos mentale a cui fu sottoposta, unito al suo basso quoziente intellettivo e all'arteriosclerosi causò una crisi d'identità, e il giorno dopo Angela Lasbury credette di essere davvero la Signora Fletcher.

La nuova vita di Angela... ovvero, la vecchia vita di Jessica

-Mattina:

  • Si sveglia alle 11:45, perché senza la musichetta non può partire l'episodio.
  • Dopo un abbondante colazione, parte per il jogging. Ritorna dopo pochi minuti, ricordandosi di avere un importante appuntamento (il cesso).
  • Passa la mattina (o quel che ne resta) a scrivere (libri? No, autografi) o ad andare nelle librerie per lamentarsi coi proprietari che i suoi libri non sono esposti.

-Pomeriggio

  • Pranza. Guarda con attenzione la gente seduta attorno a lei, valutando i possibili assassini di un ipotetico omicidio.
  • Aspetta un morto. Se non arriva spontaneamente, ci pensa la sua sfiga a farglielo avere.
  • Anche se il cadavere presenta segni di evidente morbillo o tutti dicono di averlo visto buttarsi gridando contro la crisi, per lei è omicidio.
  • Interroga i parenti e amici che, sconvolti dalla perdita, non riescono a difendersi dalla curiosità della vecchia e finiscono per dirle tutto. Ma proprio tutto.
  • Va alla centrale di polizia per parlare con lo sceriffo il quale, per cavarsi dalla palle una rompicoglioni di quel genere, acconsente a mostrarle gli indizi.
  • La Signora Fletcher lavora di fantasia, trasformando il fazzoletto della vittima in un "cuscino imbevuto di cloroformio, o estendibile per strozzarlo, SICURAMENTE servito come arma". Tuttavia ancora qualcosa non quadra.
  • Fa una azione normalissima, aspettando che le arrivi il flash come al solito. Poiché quello non arriva, non cambia niente nelle sue deduzioni, che sono e restano sconclusionate; i buchi li rappezza con le sue frasi ad effetto.
  • Va dallo sceriffo, che ovviamente non le crede; al che sbotta <<Amos, mi lasci fare il mio lavoro!>>.
  • Lo sceriffo, ormai in preda allo stress più totale, manda via la donna acconsentendo ai suoi piani e si fa tutta la droga sequestrata in Colombia in un colpo solo per calmarsi.
  • Trappola all'assassino: il pover'uomo, totalmente estraneo alla vicenda, viene arrestato dallo sceriffo e finisce in carcere. Tutti si congratulano con la donna per la sua perspicacia.

-Sera

  • Angela/Jessica si addormenta subito dopo cena: inventarsi finti omicidi stanca!

Curiosità

  • Angela cerca tuttora la città di Cabot Cove, ignorando la sua inesistenza.
  • È la prima donna ad aver sofferto di Sindrome della Signora in Giallo.
  • Ogni tanto chiama al telefono sconosciuti, salutandoli con nomi come "Amos", "Seth", "Loretta".
  • Il numero dei suoi matrimoni spiegherebbe anche perché la Fletcher ha tutti quei nipoti... sarebbe sempre una traslazione della realtà nella fiction.

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