Trattato

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Il trattato è una cosa astratta non ben definita, ma alcuni ritengono che non esista. Il trattato vive in Siberia a casa di suo cugino, ma nessuno sa dove si trovi e qualcuno lo sta cercando con scarsi risultati. Non è commestibile e nemmeno combustibile, né fossile né fessile né balocco, e se lo toccate potrebbe esplodere (se non ci credete andate a chiederlo al cervello di Luca Giurato ...sempre che esista...).

La nascita del trattato

Il trattato non è mai nato ma si è autoplasmato dalle rovine del garage di Fichte, crollato in seguito all'implosione del pappagallo che il filosofo usava per ricordarsi chi fosse. Era il milleventicentoportanta. Da quel giorno il trattato iniziò a essere usato da chiunque volesse dimostrare una verità per via logico-deduttiva. Il primo a sperimentare questa tecnica dai risultati sbalorditivi fu proprio il sommo Fichte a partire dalla sua grande opera Pensier about the significat of the "me".

Il trattato fichtiano

Colui che inventò il trattato.

Fichte diede al trattato la sua struttura fondamentale. Egli infatti, utilizzando come incipit la parola più simile al suono del suo rutto dopo il cetriolo delle 15 e 30, andava poi a ruota libera mettendo in sequenza qualsiasi parola gli suggerisse Gina (per chi non lo sapesse, Gina era la scimmia urlatrice che il filosofo ospitava dentro la vuota cavità del suo cranio). Ecco dunque un esempio di trattato fichtiano:

« Trascendente.
La luce è la sede dei colori che colorano gli oggetti (la savana non è verde).
Trascendentale.
La borghesia ha contatti con gli elefanti, ultimamente si sono sentiti.
È morto un cane.
Se ne fa un altro.
 »
(Trattato fichtiano tipo)

Ma il filosofo svervegese non si è limitato a dare un'identità strutturale al trattato, bensì lo ha pure usato per affermare verità incontrovertibili, deducibili facilmente attraverso la contemplazione delle tazze del cesso delle stazioni ferroviarie. Eccone un esempio:

« Io sono d'accordo con chi afferma (da fermo) che chi pensa che pensare al pensabile senza cadere in un vilipendio scombinato, piochè siamo uomini.
P.S.: non abbiamo trovato un altro cane.
 »
(Fichte su Verità incontrovertibile)

La ribalta del Pinguino Pinguò

Ma il trattato si affermò come cosa astratta è sconosciuta più innovativa della storia solo grazie al genio del Pinguino Pinguò. Nell'opera Tratta che ti passa, manifesto programmatico in cui il geniale Pinguino espone la sua personale idea del trattato (oltre a stilare in appendice una lista dei fondamentali usi della cipolla), la struttura tipica del trattato viene rivoluzionata: il trattato deve partire da qualcosa e attraverso qualcuno deve dimostrare il nulla. Grazie a questo assunto fondamentale il trattato si afferma nella forma che segue:

« C'è un pulviscolo nella mia paprica! Le mosche volano, e quindi noi sciacquiamo la birra nei fossi del mondo, rotondo. Sì! Se piove ci compriamo un albergo! Ah! Ma nevica? Boh! Chi lo sa?! Un saluto allo zio giramondo! »
(Pinguino Pinguò su vita notturna)
« De Signorias Plaza. Premessa: bisogna partire da una cosa sensibile e visibile. Punto a capo. Il tombino: è la facoltà di dire Bongi. Sta scritto là! Rotula! Due punti esclamativi! La statua perché siete voi? Tritone piscia in posizione eretta. Una macchina sosteggia. La finestra consente il blurp. David è gay. Epilogo: il vento soffia occidentale in occipitale per due. »
(Pinguino Pinguò nella sua forma migliore)
« In vino veritudine sum! Il crogiuolo viola di e quindi poi andiamo lì, con chi. Nebbia! Sei turchino? Malamente! Scarpe... »

Con il Pinguino Pinguò il trattato vince l'Oscar come "miglior attore protagonista non comparso in scena" e viene ospitato da Bruno Vespa a ogni puntata di Porta A Porta. Molte anche le apparizioni durante le trasmissioni di Luca Giurato.

La trattatistica seria del Senatore Avvita

Il Codice Civile italiano è formato da più di 2000 articoli. Premesso ciò, non si può non menzionare la magnifica opera del Senatore Avvita! Egli scrisse molti trattati, caratterizzati da un certo tono serioso e solenne. Grazie a questa sua grande opera egli fu eletto Senatore a vita. Il suo capolavoro riconosciuto è Nottes Atticae ossia Di tutto di più!:

« Titolo - Nottes Atticae ossia Di Tutto Di Più
Polizia: dal greco polù - zia. Significa molte zie.
Carabiniere: si scrive all'inizio delle lettere ("Cara biniere,...").
Macchina: forma contratta della comune espressione "Ma chi na?"
Motorino: "mo t'orino".
Collana: pubblicità occulta per "colla Na".
Fattone: nei tempi barbari c'era un tizio di nome Tone. I grezzi abbreviando la parola "fatto" lo chiamavano "Fat". Quindi quando firmava e metteva il cognome prima della bocca scriveva Fattone.
 »
(Da "Nottes Atticae" di Senatore Avvita)

Senatore Avvita si dilettava anche negli scritti in Latino. Al di là di qualunque cosa sia mai stata detta sull'autore della favola del lupo e dell'agnello, la verità è che fu opera del Senatore Avvita! Egli infatti inventò questa favola in occasione del funerale del suo criceto Pimpi, detto anche John, all'incirca intorno al 1234567890987654321 a. C.. Ecco dunque la vera favola del lupo e dell'agnello:

« Lupus et agnus bevimus ruscellus cane. Metriotes arrivò a un tratto fert atque indignatio puella a go-go! "Mi stai pisciando nell'acqua Annales qualecumque". Ait shut-up l'oca "Non rump'o cazz'!" Catilina imbrugliam puer il ABBA Cicero magna Meleagro la favola dice che: non c'è giustizia per le formiche, a meno che voi, e semper dictu, Marizza a morte, dipendens ascetismo komodein alla scafà tra-lla-llà! Satisfac vino. »
("Il lupo e l'agnello" di Senatore Avvita firmatosi però Luca Mamma Seneca)

Come potete notare il Senatore Avvita già conosceva e odiava profondamente il filosofo clericale Marizza nonostante dovesse ancora nascere. Ma la contraddizione è solo apparente in quanto Marizza è sempre esistito nella forma di voragine centrista risucchia-tutto. Il Senatore Avvita scrisse anche una Vita su sé stesso che ha ricevuto attestati di stima da tutti gli uomini con tre occhi, evento raro e rora ma non malaticcio. Eccone un significativo estratto:

« Volevo solo dire che sono stato laggiù dove il colle del monte del cammello non vive essendo. Chi resterà laddove? Lo vorrei sapere perché nel caso preparo le tazzine. Basta pensare sempre alla stessa cosa e si vince un peluche. Bastone bastardo! Mi ha sgocciolato un tipo con l'arco sul ginocchio del collo! La prossima volta lo perciò! Ho un po' di caviale in tasca. Può servire se piove. »
(Da "Vita" del Senatore Avvita)

Ricordiamo che la raccolta completa delle opere e degli scritti vari del Senatore Avvita è disponibile al costo di 12€ presso il negozio di giocattoli a sinistra del palazzo alto alto coi balconi circolari e arrugginiti dove abita quella vecchietta insopportabile che odia tutti compreso il Senatore Avvita. Capito dove???

La saga di Giovanni Sta Male

Giovanni Sta Male compare spessissimo nei trattati, soprattutto in quelli che escono in omaggio con le scatolette di tonno sott'olio. La sua storia è controversa e dibattuta ed ha appassionato intere generazioni di discendenti di Nessuno. Ecco gli episodi decisivi della sua saga:

« Poema mitologico in versitudine: titolo latente non compariscente anacronistico tipico dei fagioli. Ma andiamo al succo del poema: il protagonista, Giovanni Sta Male, era uno scarafaggio di sfondamento nella legione delle valvole cosiddette BOH. Si evidenzia in ciò che le cose che sto scrivendo non hanno alcun senso, tuttavia la via è tutta. Seconda parte etimologica: bomba deriva dal greco bomos (fallimento) più il tedesco bak (ideale). Da ciò bomba significa fantasia alogica e gialla per natura. Alla fine Omero morì di acqua nell'orecchio, malattia diffusissima nell'Est della mia scarpa. »
(La primissima comparizione di Giovanni Sta Male)
« [...]continua la saga di Giovanni Sta Male il quale si sbatte la fronte con forza sullo spigolo acuto del tavolo perché vuole diventare intelligente come Mastella ma della impa tuta del tuo maledetto laccio storto quorum. Alla Bocconi si mangia molto patata. Fogli di la-lla-llà!
Massima conclusiva: ammare il mare mareggia remare sette commare.
 »
(Tratto da "Fenomenologia dello spirito di Giovanni Sta Male")
« Il nostro gruppo di struzzi ha tenuto oggi una riunione ma l'Uomo del monte la polizia la mania che la cioccolata se la ma non più, perciò la categoria dei capi indiani se effettivamente si effettua la faccenda di convertire i cani in mongolfiere io mi dimetto. Soprassedere è necessario se puzza nel latta che maglietta tra-lla-lla eccetera ladroni. Continua la saga di Giovanni Sta Male: una mattina corre estemporaneamente dal letto al municipio per cambiare nome ma incontra l'opposizione di un ippopotamo che gli dà uno schiaffo sul dente violaceo dopodiché egli ritorna a letto e muore. Al funerale ci va anche Io ma non Me perché aveva mal di bidone. E piovve sempre e le palme laggiù passa saprà parsa pappa sapra sassa ma non ha alcun senso. Gli eschimesi volano con le orecchie mentre i califfi. E la politica oramai è solo saltellare su e giù per il bagno con le pinne e un dito nell'occhio. Stiamo sempre male notte e dì e il gradino del mio piede sinistro crolla, evento tipico delle ruote da Portogallo ballo. »
(La morte di Giovanni Sta Male)

La trattatistica del XIX secolo: il Dr. Frick

Il secolo XIX si legge "secolodiciannovesimo" e non "ics-uno-ics" come recentemente ha cercato di far credere una certa corrente animalista in seno alla Lega Nord (quelli che proteggono il lupus Calderolius dalla possibile estinzione). E certamente nemmeno il trattato si è lasciato stoltamente influenzare da una simile eresia! Infatti appunto nel secolo XIX il trattato dà voce a un genio fra i più grandi della storia: il Dr. Frick. Idraulico, muratore, soldato, cameriere, assessore comunale e (nel tempo libero) scienziato, il Dr. Frick si dice sia disceso sulla Terra nel 1958 in seguito a un risucchio spazio-temporale apertosi a causa di un comizio di Romano Prodi durato 9 ore, che tra l'altro provocò il suicidio dell'85% dei presenti (il restante 15% è tuttora in coma). Grazie alle sue riflessioni Frick ha inventato innumerevoli oggetti che nel mondo di oggi risultano indispensabili, quali la pila che si scarica se la tocchi, il biglietto del treno che si autodistrugge all'arrivo del controllore, la carta igienica che si dissolve al momento dell'uso, la graffetta incontrovertibile, ecc. Costantemente impegnato nella creazione di tali oggetti, scrisse un solo trattato che però è illuminante per l'umanità:

« Eliobardo, che ne pensi del pecorame? »
(Dr. Frick in "Breve dialogo col mio cane Eliobardo")

La rivoluzione scientifico-filosofico-economico-giuridico-politico-linguistico-storico-sociale aperta da una così geniale questione è importantissima se si pensa che in tal modo Frick ha trasceso la materia, intellegizzato le essenze, invertito l'ordine degli addendi riuscendo a invertire anche la somma, fatto implodere il mondo senza che se ne sia accorto nessuno.

ASGLE

Nessuno sa cosa significhi ASGLE, perciò chiedetelo a lui. Tuttavia la cosa certa è che non è l'acronimo di Anche Se Grosso Lombo Epicuro nonostante ciò rappresenterebbe la svolta decisiva per il commercio dei peperoni, in crisi ormai da anni. Antonella Clerici ha detto

« Non potrei vivere senza ASGLE! »

volendo in questo modo esprimere che ASGLE è il quid che se usato in porzioni diseguali controfunzionalizzando la sua matrice etico-religiosa si ottiene una copia perfetta del neo più grande di Bruno Vespa. Non ci credete?!? Allora consultate il primo trattato secondo ASGLE:

« Giacomo ha tentato per pigliarmi del culo! "ASGLE" è la facoltà di dire ASGLE. Per cui nos saltellare e in change ah! Il S.A.N. (Super Auto Minos). E quindi fra le altre cose mego sì per cui pois ciao! P.S.: ASGLE! »
(Primo trattato secondo ASGLE)

Rimasto in classifica per ben 37 settimane consecutive, ASGLE decise di impegnarsi in una nuova produzione trattatistica di cui possiamo apprezzare il risultato:

« Egli utilizza ASGLE. Da ciò noi facciamo pipì, e quindi il C.O.S. (Comunismo Optato Tipo) per cui il C.I.C. (Cioè Iobeta C.O.S.) per quindi però peregrinare per cui ASGLE! E quindi per k Emilio Fede! La savana è di colore lilla e da ciò dicevamo che il leone fuma. Punto. Acchè dicevamo il punto secondo ciao. »
(Secondo trattato secondo ASGLE)
« Aloah da quindi cioè di di ASGLE colto bifolco ASGLE since eg P.A.M. (Pamela ASGLE Mamma) ciao »
(Terzo trattato secondo ASGLE)

Le nuove tendenze musicali improntate all'interpretazione del Nulla convincono ASGLE che il trattato deve trasformarsi in qualcosa di vero e incontrovertibile. Ecco infatti la Verità secondo ASGLE:

« Stemma lo scalino fuma ginetta ASGLE accendino amabile silenzio shut-up cioè zii percepiscono scoglione perciò asild scuola dei Georspp coppi corsi corpi bossi mamma manu militari spostate il prostates dai quindi il quie cosciente luna gorilla Vegeta ASGLE asild meli da ciò ciao addio ASGLE »
(La Verità secondo ASGLE)

Ormai da tutti riconosciuto come il vero re del trattato, insignito di numerosi premi fra cui 125 peluche 1050 lecca-lecca e 15 apri-bottiglie rotti, ASGLE condensa in un semplice periodo tutta la sua saggezza:

« Il bene era fusillo perciò io ero colui che era lì. »
(La saggezza di ASGLE)

Ma è grazie a Emilio Fede che ASGLE entra nella leggenda, con una capriola degna di un capriolo giolivo che perde il pelo ma non il vizio e dunque il lupo saluta tutti e va via. Infatti il noto giornalista disse di ASGLE

« Quel maledetto!!! »

scatenando così un forte desiderio di rivincita in ASGLE che portò alla creazione di numerosi trattati sul famosissimo filosofo clericale Marizza. Ecco i migliori estratti:

« Invettiva. Indignatio fabiu Marizza spranga nelle reni. E. Omosessuale è. È un cacciottamento vivente. Puzza. Postquam libertas Delio Comunità. Egli disse di sparare sul cranio un giavellotto introduce un illustre. Da ciò si va verso la rovina. »
(Invettiva di ASGLE contro Marizza)
« Ricordalo! È stato fu Marizza! Si affitta un cosacco scaduto. Per informazioni dare una testata al muro: perciò non si fa così! Piochè San è morto. Evviva la vita! Punto chiocciola sale sul muro verso il basso la scala collassa infatti sì indotto un tubo nel culo di Marizza, il quale, Mario sta male! Davvero! Fugge con una moto e incontra il muro del civile cimitero, bauletto costruttivo. Addio! Buongiorno ASGLE »
(ASGLE sull'importanza di Marizza)
« Elegia. Marizza è bagnato! Festeggiate! Aprite le porte! ASGLE! »
(Elegia celebrativa di una ridicola sconfitta patita da Marizza)

La morte

C'è chi dice che il trattato sia morto per esplosione dopo aver ascoltato una promessa elettorale di Antonio Di Pietro. C'è chi dice che è ancora vivo. C'è chi dice che è in Siberia da suo cugino a pascolare le greggi. C'è chi dice no. C'è chi dice boh. C'è chi non commenta e c'è chi fugge a gambe levate. C'è chi beve sempre lo stesso e Chinò e c'è chi paone.

Voci correlate trattate