Luigi Brugnaro

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« La Reyer è sempre la Reyer! »
(Risposta di Luigi Brugnaro a qualsiasi domanda in campagna elettorale)
« Ghe sboro! No ghe xe schei! Non ci sono soldi! »
(Luigi Brugnaro prima di spendere millemila miliardi in luminarie natalizie e concerti dei Rolling Stones di Bobby Solo)
« Yes we cum! Ghe sboro sora! »
(Slogan di Luigi Brugnaro)
Quello strano esperimento genetico di Luigi Brugnaro.

Luigi Brugnaro (Spinea, 1954 – vivente, apparentemente) imprenditore e politico, è il più grande non-sindaco d'Italia. Si tratta di un esperimento uscito dai laboratori del PD di Venezia e che, fortunatamente, si è rivoltato contro i suoi stessi creatori, i deputati "democratici" Michele Mognato e Davide Zoggia, scienziati pazzi ispiratisi al saggio scientifico “Frankenstein”.

Biografia

La nascita

I suoi due perfidi creatori, i deputati e dirigenti del Partito Democratico Michele Mognato e Davide Zoggia, dopo un'indigestione alla Festa dell'Unità di Zelarino, si erano malauguratamente messi a leggere il saggio scientifico “Frankenstein”. Fu in quell'occasione che venne loro in mente la sciagurata idea di creare in laboratorio il nuovo leader della sinistra locale.

I due malvagi deputati, avendolo creato dalla sintesi del DNA di un sindacalista comunista e poeta operaio con quello della signora Maria, maestra elementare, credevano che Luigi Brugnaro non potesse che diventare un leader di estrema sinistra. E, invece, qualcosa andò storto.

Brugnaro risponde duro a chi gli rimprovera di non usare mai i congiuntivi: "Be', se usavo 'sti anticoncezio-cosi di sicuro non avevo cinque figli da due mogli"

L'infanzia

Bambino prodigio, il fanciullo mostrò fin da subito uno spiccato senso capitalistico e di prevaricazione, solo in parte compensato dal suo aspetto da sempliciotto bonaccione, che lo rendeva comunque simpatico all'elettorato di sinistra. Da piccolo, come Luigi Brugnaro ha ricordato in più interviste [1], da keynesiano puro qual era, la sua unica attività era quella di scavare buche.

Tutti erano perplessi sullo scopo di tali opere. Qualcuno pensava che Luigi Brugnaro volesse già esercitarsi a scavare i fondali lagunari per consentire il passaggio delle Grandi Navi, dal Canale Contorta, al Canale Vittorio Emanuele, al taglio dell'Isola delle Tresse. Altri, invece, lo spiegavano col fatto che Brugnaro era un bimbominkia. In realtà tale attività, come detto, era determinata dalla sua ferrea adesione alle teorie economiche di John Maynard Keynes[2].

Quel che è certo è che il continuo scavare del giovane Gigio provocò gravi episodi di subsidenza nella laguna di Venezia, nonché il disastro della Diga del Vajont.

La fortuna come imprenditore

Quando una legge consentì finalmente anche in Italia di sfruttare poveri lavoratori sottopagandoli con contratti di lavoro interinale da fame, a patto che le Agenzie sfruttatrici fossero costituite con la collaborazione di un sindacato, Luigi Brugnaro approfittò immediatamente della propria vicinanza ad ambienti sindacali. Fondò l'Agenzia di Lavoro Interinale disUmana assieme alla Cisl.

Poi, appena la legge lo consentì, mandò i sindacati a fanculo e divenne smisuratamente ricco. Acquistò decine di imprese, tra cui le Agenzie Immobiliari Anamu, la società informatica Attiva, le vetrerie Abate Zanetti e Antonio Salviati, un allevamento di vacche a Chiusi, tua madre e varie società in Brasile.

Nel frattempo, l'amministrazione di centrosinistra locale continuava a coccolare e a favorire Luigi Brugnaro, ad esempio con le concessioni della Misericordia, del PalaTaliercio, del PalaAncilotto, la valorizzazione del suo terreno ai Pili, stava quasi per riuscire a vendergli un'intera isola, Poveglia, e gli faceva ottenere il ruolo di Presidente della locale Confindustria, con la speranza che diventasse il suo futuro leader.

Lo sport

Da giovane seguiva il Basket Mestre e odiava la Reyer Venezia. Una volta fatti i soldi, ovviamente, comprò per un piatto di lenticchie la Reyer Venezia e, per evitare la temibilissima concorrenza di pubblico, acquistò anche il Favaro Femminile, il Basket Chirignago, i Bears Mestre e li fece sparire.

Riuscì a riportare la Reyer Venezia in serie A, spendendo più delle altre squadre e senza vincere mai: praticamente come Massimo Moratti all'Inter, con l'aggravante che nel basket non c'era una squadra che rubava scudetti.

Alla fine, dopo il fallimento o la retrocessione di Siena, Treviso, Fortitudo Bologna, Virtus Bologna, Roma, Roseto, Montegranaro, Udine, Verona, Forlì, Imola, Rimini, Biella, Reggio Calabria, Rieti, Brugnaro decise di comprare anche Trieste, di sponsorizzare Milano con il suo marchio "Umana" e di far infortunare mezza squadra di Trento: nel 2017 riuscì a trionfare in serie A e a vincere per KO uno scudetto con la Reyer.

La grande coerenza dimostrata nello sport passando da antireyerino a primo tifoso reyerino fece capire a tutti che Luigi Brugnaro detto Gigio era pronto per la Politica.

Per navigare tranquilli nei mari della politica: Luigi “Gigio” Brugnaro...

La discesa in politica

Dopo l'arresto del Sindaco di Venezia Giorgio Orsoni per lo scandalo Mose e il commissariamento del Comune lagunare, Venezia si vide sull'orlo del baratro. C'era il fondato rischio della legalità. Due o tre tra i candidati Sindaco erano addirittura incensurati e onesti! Pensate che scandalo in uno dei Comuni più clientelari d'Italia.

Gli archivi del Comune, con tutti i loro documenti compromettenti per la sinistra, non potevano passare in altre mani, né il Comune poteva permettersi l'acquisto di così tanti tritacarte, perché il bon ton impediva di attingere alle casse comunali, se non per spese parassitarie e clientelari. Per evitare tutto ciò, il centrosinistra e il Partito Democratico cercarono di uscire dall'impasse optando per la strategia del cavallo di Troia: far passare un loro uomo fidato come candidato del centro-destra. Fu così che optarono per Luigi Brugnaro, che pure si era autodefinito "renziano della prima ora". Gigio si finse affascinato dal carisma e dall'altezza di Renato Brunetta e scelse, appunto, il centrodestra.

Brugnaro, in campagna elettorale, spese quanto il PIL dell'Austria per offrire spritz, grigliate e feste piene di figa all'elettorato.

Brugnaro proseguì la campagna elettorale della sua lista civica fucsia raccontando barzellette sporche e ricordando in ogni occasione di essere proprietario della locale squadra di basket, anche copiando dai tifosi gli slogan "Ghea podemo far" e "Yes we cum".

Con una spesa pari ad appena 40 volte il suo avversario di centrosinistra, e grazie ad un lievissimo calo del 300% dell'affluenza, Gigio riuscì a travolgere al ballottaggio il senatore Infelice Casson, il carismatico candidato di sinistra con la verve di un becchino e l'allegria di un depresso cronico.

Brugnaro eletto: comincia l'abbuffata!

In questo modo la sinistra riuscì a mantenere il dominio sul comune evitando di dover mandare al macero armadi interi zeppi di cari ricordi di famiglia.

L'inizio del mandato come Sindaco

L'inizio del mandato non è stato facile. Ben presto Gigio si è accorto che servirebbe anche un minimo di neuroni e capacità per amministrare un Comune enorme, che va dalla Terraferma fino alle Isole della Laguna.

È stato allora che ha cominciato a riferirsi a "tante città" ogni volta che parlava del territorio da lui amministrato, nella speranza che aumentassero il suo misero stipendio di 7.000 Euro al mese, che Gigio dà in beneficenza perché gli sembrano noccioline. Altra sua tecnica per fregare gli elettori è la Supercazzola [3].

Ovviamente, da intellettuale qual è, Brugnaro si è tenuto la delega alla cultura, affermando subito che con i quadri delle collezioni di Venezia si possono fare passerelle per l'acqua alta o, se proprio avanzano, si possono vendere per ripianare i buchi, che nel bilancio comunale sono più numerosi che nella groviera.

Ha trattenuto, inoltre, la delega allo sport, negando esistano conflitto di interessi.

Dopo tre mesi, l'Amministrazione è già in crisi: Luigi Brugnaro ha esaurito le fighe da piazzare in posti di potere e gli amici e parenti a cui assegnare poltrone nelle partecipate.

Come se non bastasse, la sua antica tendenza di sinistra è venuta a galla e Luigi Brugnaro ha concesso appalti del Comune ai centri sociali, che in campagna elettorale aveva promesso di chiudere.

Qualcuno, però, gli ha ricordato che si era candidato con Forza Italia. Per non indispettire troppo il suo elettorato, quindi, ha deciso, da allora in avanti, di rispondere sempre così, qualunque sia la domanda degli odiati giornalisti o degli elettori.

Brugnaro, dì qualcosa di destra! “Viva la figa!”


« Brugnaro, dì qualcosa di destra! »
(Nanni Moretti)


« Viva la figa!!! … Riportiamo i marò a casa! … No all'utero in affitto! »
(Risposta di destra di Luigi Brugnaro su qualsiasi cosa)

La lingua di Brugnaro

Non è chiaro quale razza di lingua o di strano dialetto parli Luigi Brugnaro. I veneziani, che hanno notoriamente (e immotivatamente, essendo pensionati statali o gondolieri arricchiti) la puzza sotto al naso, gli rimproverano di parlare un misto di italiano (poco) e di vari dialetti della profonda campagna veneta.

I mestrini, invece, si sentono finalmente capiti perché, pur non comprendendolo nemmeno loro, parlano anch'essi un misto di vari dialetti italiani che non capisce Nessuno. Ecco spiegato il maggior successo elettorale ottenuto da Gigio in Terraferma. L'indecifrabilità è compensata in Brugnaro dall'eloquio forbito e totalmente privo di urla, parolacce e bestemmie[citazione necessaria].

Luigi Brugnaro mentre rivendica il suo apprezzamento nei confronti del precedente sindaco Giorgio Orsoni, per essere riuscito a governare quattro anni prima di farsi arrestare.


NOTA: Sembra incredibile, ma le citazioni riportate qui sotto non sono inventate, sono vere!


« Ma cosa vuol dire? Cosa vuol direee? Cosa vuol dire? Ma cosa c'entra tutti 'sti disastri. Cosa ne sapete voi? È abominevole! Cosa ne sapete voi? Arroganti e basta siete! Non volete ascoltar nessuno. Coi soldi pensate di comprare tutto. Non si compra tutto. Non si può comprare tutto. Ma come perché non si dice così. Quell'altro che mi ha dato del grottesco. Ma lo dica a suo padre o sua madre grottesco. Va' a offendere suo fratellooo. Capito? Non rompere i coglioni così. Basta offendere la gente! Ci avete rotto, ci avete rotto, hai capito? Basta! Cazzo di interviste. Ignobili siete, siete ignobili e basta. Mi arrabbio sì perché siete degli stronzi. Non vi rendete conto della vita delle persone, niente. Avete soltanto gli interessi, volete fare soltanto gli interessi di chi ha soldi, questo è il punto. Non si può avere tutto nella vita. Alcune cose non si possono comprare. Cazzo se mi incazzo, sì che mi incazzo, pensate di parlare soltanto a stronzetti? Basta dire stronzate alla gente, basta! Ma che cazzo ne so se parlo dal palco, cosa gliene frega? Ma non importa, pensate a cosa state facendo, a che tipo di gente portate in trasmissione. Coglioni! Non mi faccia parlare più con quello stronzo che ho sentito prima per cortesia. Scusate, ma lo stronzo che mi ha dato del grottesco... »
(Luigi Brugnaro in diretta radio sull'importanza di un linguaggio per famiglie al Family Day)
« Ti aspetto fuori! »
(Luigi Brugnaro a uno studente che voleva fargli una domanda)
« So dove abiti, vengo a prenderti a casa! »
(Luigi Brugnaro a una persona che aveva osato applaudirlo ironicamente)
« Spareremo entro tre passi a chi urla "Allah è grande" in Piazza San Marco. »
(Luigi Brugnaro sull'ecumenismo e sulla libertà religiosa)
« Oh, guarda che io ti arresto, sai! »
(Luigi Brugnaro a un fotografo che aveva osato chiedere di accelerare la consegna del Premio Campiello)

I grandi successi da sindaco di Luigi Brugnaro

A confronto con le precedenti amministrazioni, persino Gigio può sembrare quasi un Sindaco, anche se, come visto, è il più grande non-Sindaco d'Italia e non fa nulla per nasconderlo.

« Bisogna adottare il modello Brugnaro anche in tutte le grandi città italiane per far vincere il centrodestra »
(Silvio Berlusconi e tutto il centrodestra, che non sa cosa rischia)

In realtà gli unici due risultati dell'Amministrazione Brugnaro sono stati l'aumento delle luminarie natalizie e dei fuochi d'artificio a Mestre e la diminuzione della popolazione a Venezia, perché che ci sia qualche veneziano in meno è sempre un fatto positivo.

Voci correlate

Note

Template:Legginote

  1. ^ {{ #NewWindowLink: https://www.youtube.com/watch?v=efNCwYRo3Zk/ | Video dell'infanzia di Luigi Brugnaro }}
  2. ^ https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=keynes%20scavare%20buche
  3. ^ {{ #NewWindowLink: https://www.youtube.com/watch?v=DCUIRatc0cw/ | Video sul programma elettorale di Luigi Brugnaro }}


Cazzari in giacca e cravatta


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