Veneto

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Disambiguazione – Ritenta, sarai più fortunato. Se ti aspettavi il dialeto, ansi la lengua che se parla in Veneto, vedi lingua veneta.
« Non è possibile vivele in Veneto, hanno quel difetto di plonuncia che impedisce lolo di emettele bene la elle. »
(Cinese disperato sulla pronuncia dei veneti)
« Terón! »
(Cittadino veneto su chiunque venga da sud del fiume Po)
« Parlo spagnolo con Dio, italiano con le donne, francese con gli uomini, e tedesco con il mio cavallo; ma co so inbriago, no so parché, me vien da parlar veneto! »
(Carlo V al Redentore a Venezia)
« Dio Boia, 'sti sìngani de merda i me ga ciavà la borsa, Dio Can! »
(Anziana signora veneta riguardo allo scippo appena subìto)
« Ciò toseti, uncuò fasemo a lession soi veneti, che semo noialtri! Se no studiè vardè che ve dao na papina so a boca! »
(Professore veneto che parla nel suo dialetto agli alunni non capiscono un cazzo, come d'altronde quando parla italiano)
« Oncó xe caldo! »
(Cittadino veneto d'inverno alla temperatura di -4 gradi)

Il Veneto è una delle sei regioni che stanno sopra il Po, il fiume che divide l'Italia dall'Africa del nord. Il Veneto è una delle regioni italiane più separatiste, infatti tra le stesse province interne ci sono spinte separatiste come nel caso di Bassano del Grappa che non vuole condividere con Vicenza l'arte e la grappa (soprattutto quella Poli, ben diversa dalla grappa boara e campagnola prodotta nelle colline dei colli Berici), o tra Venezia e Treviso. In Veneto si parla,oltre all'italiano, il veneto, antecedentemente il venetico, considerato da molti un idioma italico, tuttavia nelle maggiori città musei e ristoranti generalmente conoscono le principali lingue straniere (tedesco, inglese e francese). Il Veneto è abitato dai veneti, talvolta chiamati "terroni del nord" a causa di alcuni poveracci dimentichi che, mentre essi venivano sodomizzati alternativamente da spagnoli, francesi e austriaci, il Veneto indipendente ne accoglieva i profughi. Un noto esempio di questo fatto è il noto truzzo Renzo Tramaglino, con suo cugino, della telenovela "I Promessi Sposi", o ancora prima l'amico fiorentino Dante, che inseguito dai creditori è fuggito da Firenze e si è rifugiato nel territorio della Serenissima, dove ha trovato impiego e soprattutto pane per vivere, salvo lamentarsi che 'sti 'azzo di Veneti nel pane ci mettono il sale. Dopo l'abolizione dell'apartheid in Sudafrica, il Veneto è stato riconosciuto dalle Nazioni Unite come stato più razzista del mondo, ragion per cui il podestà Zaia ha reso obbligatorio lo studio scolastico dell'insulto a prescindere.

Breve (ma proprio breve) storia del Veneto

Il Veneto esiste da sempre, il big bang è nato perché c'era il Veneto. I Veneti hanno storicamente dimostrato di essere i peggiori attaccabrighe, scatenando guerre con chiunque incontrassero, e in genere battendo sonoramente nemici storici quali i Celto-Milanesi, i Celto-Bolognesi, i Mangiarane (spregiativamente detti anche Francesi), i Crucchi (detti anche Tedeschi), i Singani (detti anche Sigagni, zingari in idioma veneto), tutti coloro che vivono al di là del Friuli (e anche nel Friuli), gli S-ciavi (termine volutamente spregiativo dei popoli orientali) e gli Afro-Turco-Terroniani. Talvolta però le hanno prese e se le sono tenute. I veneti hanno vissuto di pirateria per molti secoli, saccheggiando le fortezze mussulmane sparse per il Mediterraneo e rubavano account premium di netflix, poi quando non ci rimase più niente da fregare, caddero in disgrazia. Oggi il Veneto è meta di razze non contemplate nella Carta del Veneto stilata da Germano Mosconi. La razza veneta, invece, è nell'elenco delle razze protette da Chuck Norris, poiché altrimenti non si spiegherebbe come viva e occupi lo stesso posto da 3000 anni dopo aver rotto le balle a tutti gli altri popoli esistenti e scomparsi dell'Eurasia. È in forte risveglio il nazionalismo veneto, che si esprime nella volontà di tenersi tutti i soldi, separandosi dalla Terronia e dalla Milano da bere per poi riconquistarli a uso colonia, nonché di annettere e sottomettere qualunque regione tra l'Adda e il Danubio.

Mete ambite in Veneto

A meta pì anbia pà nàr a Cagàr. Se note come che se scriver femane e Omeni in Vèneto

La più importante di tutte sembra essere Chioggia, piccolissima cittadina sulla parte bassa della laguna di Venezia, comunicante con la terra ferma veneziana tramite un lungo e interminabile ponte.

Vicino a Chioggia c'è la sua frazione Sottomarina, composta da una sola spiaggia pubblica e quattro parcheggi a pagamento nei quali è impossibile trovare parcheggio e gentilezza. La strada principale di Chioggia è una trappola mortale per le auto che ogni domenica invadono questa bellissima cittadina. In spiaggia si notano spesso gruppi enormi di truzzi che anche per andare a visitare il faro distante 1 km dalla spiaggia, magari durante una bufera, sono vestiti con Ray Ban e Woolrich, magari in estate quando fa veramente caldo. Chioggia sembra essere soprattutto la meta preferita dai vicentini: i veneziani, nativi e non, vengono infatti cacciati al mattino dalla polizia per fare largo alle masse di vicentini che arrivano con auto cariche con viveri per la loro intera famiglia e varie carabattole, necessarie per un pomeriggio al mare.

Dopo Chioggia c'è il Lago di Fimon, una pozzanghera d'acqua grande 500 metri per 2 km circa, con acque adatte al suicidio poiché contenenti malattie mortali, biciclette, frigoriferi, una bomba inesplosa e un piccolo trattore marca Ford. Il lago è circondato da una pista ciclabile e da colline affascinanti e gradevoli, ma che sono quasi impossibili da raggiungere a causa di confuse strade circostanti. Meta dunque di tantissime famiglie che portano i loro figli, convinte di fare una cosa loro gradita, per scoprire che poi è avvenuto spesso il contrario.

Altra meta ottima per passare una giornata di merda in Veneto è andare da Rovigo, Vicenza e Padova verso Belluno, ovviamente prendendo l'unica strada disponibile, la Valsugana, che ti prende mezza giornata di viaggio e un'altra mezza per il ritorno.

In Veneto non mancano luoghi come le discoteche, spesso contenenti truzzi, posti che sembra abbiano il potere di cacciare qualunque forma di punk, skinhead e metallaro. A pochi passi dalle discoteche venete ci sono i pub, dove i truzzi alla fine di una nottata in discoteca prendono uno Spritz, e ci sputano dentro per alzare il tazzo alcoolico. Ciò non fa che aumentare le morti nelle strade venete a causa del tasso alcolico prodotto da uno sputo in uno spritz. I generi non truzzi, invece, prendono raramente lo spritz, e se lo fanno lo prendono come e quando si deve (cioè come aperitivo e non come improbabile digestivo).

Le Alpi venete sono tra le montagne più belle del mondo, e le Dolomiti sono anche uno spettacolo naturalistico. Infatti le vette più alte si tingono di rosa se viste dalla pianura a causa della roccia dolomitica.

Luogo super ambito: Nardini a Bassano, mattina, pomeriggio, sera, notte, sempre aperto e sempre pieno di gente. Pregasi prenotare un posto all'aperto nei 3metri quadrati disponibili. Famoso il ponte di Bassano, dove famiglie cinesi, teròne (ovvero non venete) e straniere scattano foto su foto, che vengono spesso male in quanto la visuale viene coperta dei frequentatori del Nardini con graspe e spriss in mano.

La politica

In Veneto vige tuttora la politica di apartheid; c'è da sempre il regime fascista e la Lega, che insieme formano la Repubblica Dittatoriale Fascistissima, atta a cacciare tutti gli africani del nord, i terroni, albanesi, bresciani, bergamaschi, rumeni, zingari, negri e altre razze non presenti nelle categorie di veneti regolari e riconosciute dalla Repubblica Dittatoriale Fascistissima. Zaia è ufficialmente il presidente del Veneto, ma Germano Mosconi detiene veramente il potere diffondendo il suo messaggio tramite telefonini.
Inoltre, nella leghistissima zona di Treviso, Giancarlo Gentilini, ubriacone perdigiorno autoctono, detenne il potere per ben 15 anni, prima come sindaco, poi come vicesindaco, tentando per l'intera durata dei suoi mandati di cacciare i cigni a suon di siringate di veleno mortale, giustificando il tutto con la frase "i cigni sono extracomunitari". In realtà, Gentilini era rimasto terrorizzato dai cigni da quando Chuck Norris gliene aveva scagliato uno contro all'età di 4 anni. È fuggito come profugo tra le "ostarie" del centro di Treviso, dopo che alle ultime elezioni lo aveva preso nel deretano dal sinistroso Giovanni Manildo.
Sebbene i tentativi di secessione operati dal Millennium Falcon siano sempre falliti, il Veneto è la prima regione d'Italia ad avere ottenuto l'indipendenza fiscale di fatto dal resto paese grazie all'evasione delle tasse pressoché totale dei suoi abitanti, i quali si giustificano ripetendo che a sud del Po e a ovest dell'Adda non si pagano le tasse perché nessuno produce niente.

Tipi di veneti

I pampini veneti non bevono latte

I veneti maschi si distinguono dal resto della popolazione padana in virtù del loro stato di ubriachezza molesta pressoché permanente. Questa condizione nel corso dei secoli è sempre stata raggiunta grazie alla grappa e al vino, ma con l'avvento del nuovo millennio e la globalizzazione incessante i veneti hanno potuto elaborare nuovi tipi di bevande o cocktail come ad esempio lo spritz, che avendo un potere alcolico nettamente minore della grappa deve essere consumato in grande quantità. È proprio l'incremento del consumo alcolico alla base del miracolo economico del veneto con mirabolanti aumenti di PIL.

I veneti femmine esistono in generale nella categoria prostitute: infatti la danno secondo criteri tutti loro (dei quali l'unico comprensibile ai veneti uomini è il denaro).

Il veneto più comune di tutti è il boaro, spesso abitante delle campagne ma da qualche anno invasore delle città venete. Il boaro si distingue dalla massa per l'odore caratteristico e per la parlata eccezionalmente corretta e forbita, spesso esprimendosi con bestemmie e rutti apocalittici.

Dopo viene il cittadino, ma spesso non ha molto a che fare con il Veneto vero, il boaro per l'appunto. Vive nelle città più grandi del veneto, è ricchissimo, stressato, e si riconosce per il fatto che non puzza, parla molto male il dialetto, spesso usando parole gergali del proprio lavoro e ha sempre un occhio di riguardo ai boari, cercando di strumentalizzare le masse che i veri veneti sono i cittadini.

I giovani si dividono in truzzi (60%), generalmente appartenenti al sottogenere truzzus boarus (campagnolus), quindi fighetti (30%) figli di papà con la paghetta e la BMW sempre a portata di mano, e il restante 10% in punk, metallari, skinhead e falsi truzzi. I primi due tipi non sanno niente del Veneto tranne che pullula di discoteche, conoscendone ogni loro localizzazione nel territorio veneto. Gli altri invece sanno tutto della loro regione natale e quando non sono a scuola si trovano a casa loro sotto veste di boaro.

L'operaio è invece una classe media tra il cittadino e il boaro, conscio di appartenere al veneto ma riluttante al pensiero di dover puzzare di più del normale. Grazie agli operai la Repubblica Dittatoriale Fascistissima domina in Italia dall'anno 0.

Ultimo, ma certo non per importanza e influenza, è l'immigrato. Solitamente visto come una presenza indesiderata. Vedasi la sezione apposita.

L'immigrato in Veneto

Il logo del moviment anti-rasismo in Venèt!

Il Veneto è una regione bersaglio di scafisti e negrieri, infatti è densa di "cattivi in generale" ovvero gli abitanti extracomunitari. Vediamo ora chi sono.

  • Il meridionale, chiamato affettuosamente "teròn" (o presso i più anziani e dotti conoscitori del dialetto veneto "cabibo" o "teracatù"), noto per lavorare in pizzerie (spesso ne diventa proprietario) e fabbriche o come camionista. Al di là del pregiudizio, spesso risulta essere mafioso, delinquente e parassita. Secondo alcuni studiosi infatti, i terroni sono nocivi perché "vengono qui a comandare".
  • Il nordafricano, detto genericamente "marochìn", ma che può provenire da Marocco, Algeria, Tunisia ed Egitto, è uno degli immigrati con peggior fama, accusato di risse, stupri e rivendita abusiva di kebab, cous-cous e falafel. Altresì nota è l'attività di spaccio d'erba (quella marocchina è molto pregiata). Sua missione espandere l'Islam in Veneto, ricavando moschee da qualsiasi ambiente (garage, macelleria islamica, fabbrica abbandonata), per questo oggetto di attacchi da bande violente locali (Forza Nuova).
  • Il nero chiamato popolarmente "negro", “moretto”, “negretto” o “mau-mau”, occupato soprattutto nel settore dell'industria e anch'egli accusato di crimini come risse, stupri, sfruttamento della prostituzione (Nigeria) e spaccio di droga. Al fine di estirpare la minaccia negra venne mandato l'inviato di striscia la notizia Vittorio Brumotti; a causa di schiaffi sulla nuca e lancio di bucce di banana rubate fu costretto alla fuga e dichiarò la stazione dei treni di Padova stato indipendente. Non ebbe la stessa fortuna la sua bicicletta, la quale venne rubata, stuprata e infine rubata di nuovo. Se adulto è solito girare con abiti tradizionali (lunghe vestaglie a quadretti o con decorazioni tipicamente nigrizie), mentre tra i giovani è diffusa la moda hip-hop.
  • Il rumeno proveniente dalla Romania, nonostante con questa parola ci si riferisca anche a persone dell’est Europa in generale. Sono spesso partecipi a risse. Si riuniscono in piccoli gruppetti di 3-4 persone che vanno in giro nelle periferie. Hanno la caratteristica di cambiare il cellulare ogni 3 mesi, anche se non hanno soldi. Sono anche campioni nella clonazione di tessere bancomat e nel furto, ma soprattutto nella prostituzione e nel badare agli anziani.
  • L'albanese riconoscibile dal BMW vecchio super tamarro e udibile a cinque chilomentri di distanza causa rumori molesti provenienti dall'autoradio. È il primo sospettato (insieme al magrebo e al rumeno) in caso di furti, stupri o rapine. Nel 90% dei casi i sospetti sono fondati. Nonostante la reputazione malfamata, il BMW di proprietà dell'albanese non è stato rubato, ma acquistato con mutuo di durata non inferiore a 80 anni. Vengono invece rubati i soldi per pagare il mutuo.
  • Il bulgaro proveniente dalla Bulgaria. Lavora spesso in centri di gestione operativa informatica. Sono abbastanza nocivi e litigiosi, e pensano che tutti i colleghi siano brave persone. È solito fare amicizia con sgradevoli ciccioni e spesso afferma che i rom provengono solo dalla Romania.
  • Il cinese detto anche "Ciàina", proviene dalla Cina e luoghi di merda vari. Sono famosi per la loro immortalità e la capacità di crescere come funghi. Ormai questo coso ha invaso tutti i bar del veneto e specialmente di Marghera, comprandoli sempre in contanti, provenienti da non si sa bene dove. Non darebbero fastidio a nessuno se non fosse per il fatto che solo guardarli provoca istinti omicidi paragonabili a quelli provati contro un emo. Sono dappertutto.
  • Lo zingaro, detto anche "sìngano","sengalo" o "sinto" o nel vittoriese "zigagno" proviene dalla Repubblica delle Roulotte.[citazione necessaria] Vive in camper, parcheggiati in dei "campi rom", tuttavia non è raro vederne alcuni accampati nei parcheggi delle Fiere o in prossimità delle sagre di paese. Si possono osservare mentre chiedono la carità davanti alle chiese, e sono i primi ad essere accusati in caso di scippo alle anziane donne venete (il 90%delle volte a ragione). La maggior parte delle volte, nascoste dentro alle baracche costruite di fianco alle loro abitazioni, si trovano automobili non proprio economiche.
  • Il chiunque provenga da luoghi al di fuori del veneto, non vi è molto da dire. Questi particolari soggetti provengono da Ovunque, luogo il quale confina con il Veneto nel suo lato Nord-Est-icazzi. Gli abitanti di Ovunque sono particolarmente ostili, infatti se solo si osasse andare a letto con la sorella di un abitante di Ovunque, egli potrebbe persino arrabbiarsi, ciò basterebbe a giustificare una crociata veneta contro questi selvaggi.

Il boaro

In Veneto il Gratta e Vinci, per incentivare le vendite, è stato ribattezzato Grappa e Vinci.

Il boaro veneto, unica razza della famiglia dei boari, esiste solo in veneto ed è comunemente chiamato "contadin", "bacàn" o "uma" nel tipico linguaggio (boaro appunto) della zona. Si distingue da questi ultimi per il fatto che il boaro ha come minimo 50 mucche da mungere tutti i giorni, un po' di trattori vecchi dell'epoca del fascismo, un numero impressionante di bestemmie, un fiasco di vino sempre a portata di mano che finisce in un giorno. L'impiego principale del boaro è il proprio campo di frumento, spesso attraversato dall'autostrada A4 (o dalla A13 e la mungitura delle mucche. La moglie di un boaro diventa una schiava del boaro, infatti deve pulire tutto quello che il boaro sporca senza volerlo. La moglie ascolta sempre il boaro in qualunque circostanza e lei non ha mai voce in capitolo. In molti paesini di campagna il boaro è più influente delle autorità e insieme al parroco comanda la comunità.

Nel 1700 un folto gruppo di boari colonizzò il Sud Africa, area abitata da tribù pugliesi, il loro nome fu così mutato dagli indigeni in boeri a causa della pronuncia.

Peculiare caratteristica fisica del boaro è senza dubbio la sostituzione della bestemmia con il respiro. Si pensa che questa particolare modificazione sia avvenuta a seguito della lunga esposizione dei soggetti all'umidità e all'utilizzo smodato delle bevande alcoliche. Il risultato di questa evoluzione storica sono le conversazioni incomprensibili che generalmente intercorrono fra individui della stessa specie.

Veneti famosi

Voci correlate

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