Football Club Internazionale Milano: differenze tra le versioni

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{{quote|Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa di [[Moggi]]. Beati coloro che scambiano [[Francesco Coco|Coco]] con [[Clarence Seedorf|Seedorf]] e [[Fabian Carini|Carini]] con [[Cannavaro]] e perdono per colpa degli arbitri. Beati coloro che vendono i [[Roberto Carlos]] e i [[Diego Simeone|Simeone]] ma si tengono i [[Alessandro Pistone|Pistone]] e i [[Felice Centofanti|Centofanti]]. Beati coloro che, onestamente, truccano passaporti e patenti per evitare i disonesti tempi della [[burocrazia]]. Beati coloro che capiscono, (anche se in ritardo decennale), che spender la stessa somma per gli [[Ibrahimovic]], o la somma dei [[Tiago]] più gli [[Sergio Almiron|Almiron]] non è la stessa cosa. Se avete un primavera buono, anche il suo valore sarà buono; se avete un primavera cattivo, sempre buono il suo valore sarà. Se avete un difensore macellaio, lo esalterete come modello di correttezza e probità, perché anche a [[Riccardo Ferri]] e [[Marco Materazzi]] verrà concessa la gioia di vincere lo [[scudetto]]. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Solo la bocca dell’onesto parla dalla pienezza del cuore. Perché allora osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi canta "senza rubare". Beati coloro che hanno il [[passivo]] di bilancio più grande, tanto i debiti non saranno mai rimessi. Guardatevi però dal praticare le vostre opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa. Per questo offrite un contratto a Moggi di nascosto e poi negate. Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge. A quello ci ha pensato Calciopoli. Voi udrete intercettazioni selezionate ma non comprenderete; guarderete tra le carte, ma illeciti non vedrete. Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. Beati i giornali, però, che hanno capito che Moggi è il diavolo, mentre [[Oriali]] è il Figliol Prodigo. Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. Tanto poi, a tavolino, tutto potrà esser preso. Non accumulate tesori nella vostra bacheca trofei. Chiedete a [[Guido Rossi]] e vi sarà dato; cercate con la [[Telecom]] e troverete; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova. Beati, quindi, coloro che festeggiano uno scudetto a tavolino perché sul campo non ci sarebbero mai riusciti. Perciò vi dico: Non affannatevi per il domani, perché il domani ha già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. Guardate me: ho comprato a caso, venduto campioni eppure a tavolino, ho già vinto uno scudetto e ora voglio anche quello del [[2002]] perché: beati i terzi sul campo se a tavolino saranno i primi.}}
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== Giornata tipo ==

07:00 Javier Zanetti si sveglia. Chiama Bobo Vieri, con cui ha stretto un forte legame di amicizia: "Ciao Bobo, tutto ok? Senti, ci stavo pensando ieri, ma come è possibile che abbiamo la stessa età e io ancora macino 30 km a partita mentre tu hai deciso di smettere? ", risponde una voce femminile "Semplice, tu sei ancora sotto Moratti, lui ora è sotto pompa" cade la linea.
07:30 Anche Moratti si sveglia. E il giorno del derby e prega Dio perchè gliela mandi buona. Pronta la risposta di Mourinho: "Tranquillo Massimo, ci penso io".
09:00 Sveglia per Coutinho. È l'ora dei Teletubbies.
09:15 Ranocchia emerge dalla palude.
09:30 Pereira si lava i denti. Con 6 spazzolini.
10:00 Allenamento di rifinitura. Chivu arriva in moto ad Appiano Gentile, ma dimentica di togliersi il casco
10:30 Stramaccioni aspetta che arrivi Claudio Ranieri.
10:45 Stramaccioni si ricorda di essere lui l'allenatore. Qualche sospetto gli era venuto vedendo Cassano che gli stava facendo l'imitazione.
11:00 Ogni reparto della squadra farà un lavoro differenziato. Per la difesa, Samuel e Ranocchia, approfittando del terreno bagnato, fanno a gara a chi scivola più lontano. Ranocchia si ferma a metà campo, di Samuel ad oggi non si hanno ancora tracce. Nagatomo fa qualche giro di campo per riscaldarsi: arriva secondo dietro un'Audi R8 che lo batte all'ultima curva.
11:30 Esercizi sul possesso palla per i centrocampisti. Lieve contrasto tra Mudingay e Mariga su un pallone vagante, l'esplosione si sente fino a Milanello: otite per Pato.
11:45 Tiri in porta per le punte: anche oggi Handanovic può mettere da parte i guanti.
12:00 Fine dell'allenamento. Clima ilare sotto la doccia, che si svuota misteriosamente appena entra Mudingay. Cambiasso è l'ultimo ad uscire dagli spogliatoi: non trovava il gel.
12:30 Cassano si sveglia.
14:00 Marco Branca parla con Moratti della sua ultima scoperta di mercato: un giovane attacante croato. Pronta la risposta di Moratti: "Marco, sei l'esempio più lampante di raccomandazione nel calcio. Capisci di pallone come Vampeta di figa. È vero che è un bel giocatore, ma Livaja è già nostro."
17:00 Il pomeriggio è dedicato alla visione dei filmati sugli avversari e alla preparazione della tattica. Solito gruppo di 50 persone in sala: Stramaccioni, i giocatori e il loro interprete. Desolazione per Cassano.
17:30 Stramaccioni in perfetto milanese parla alla squadra "Ué figa, vedete quello lì, quello lì è il Pazzini, giocava da noi mortacci sua, ehm, volevo dire Pazzini era un vostro compagno, ecco quello lì a meno che non giochiamo con le maglie rossoblù non fa gol neanche se schiero Handanovic a centrocampo, sto fijo de na... sto pirlun"
18:00 Sempre il mister "Ragazzi questo derby dobbiamo vincerlo noi. Milano è Inter! Milan-Milano è un ossimoro!". Cassano perde i sensi.
20:00 San Siro comincia a gremirsi. Facce note in area vip: gli stewards negano l'accesso a Recoba: voleva entrare col passaporto di Eriberto. Formigoni fa a gara di stile con Adriano.
20:30 Discorso motivazionale del presidente: "Ragazzi io capisco che avete problemi ad ambientarvi in un gruppo nuovo, ma, considerando quanto vi pago, se non vincete nemmeno questa partita domani vi ritrovate tutti con Solari a distribuire giornali lungo la tangenziale"
20:40 Milito ha problemi intestinali. Non può giocare. Stramaccioni è disperato "Uè senza Milito, figa, perdiamo. Come faccio li mortacci sua???"
20:42 Geniale idea del Mister "Guarin, limona Ranocchia!" - "Subito mister". Guarin bacia Ranocchia che diventa Prinsipe. Milito può giocare.
20:45 Calcio d'inizio. La partita sin dai primi istanti è interessante come un documentario sulla varietà di funghi nella foresta Amazzonica. Sneijder è in tribuna, ma tanto ha voglia di giocare nell'Inter come Cecchi Paone di fare un privè al Pepenero, Palacio fuori dagli 11 titolari ne approfitta per curare l'igiene dentale usando il codino come filo interdentale, Obi contratta dalla panchina con George Lucas per avere un ruolo nel prossimo film di Star Wars, Coutinho domanda ad El Shaarawy se ha una piramide da affittare in centro.
20:48 Punizione per l'Inter, cross in mezzo, Abbiati va a farfalle (ne prende un paio), Samuel di testa insacca l'1-0. Abbiati: il pollo alla diavola
20:50 Abbiati tenta di colpire un'altra farfalla col pallone. La farfalla però ha la maglia di Milito. L'Inter sfiora il 2-0. Abbiati si allontana dal Paris Saint Germain.
21:10 Juan Jesus 21 anni (aspettativa di vita intorno ai 33 anni) rischia il secondo giallo. Fortunatamente Valeri è dannatamente attratto dal mento a culo di Stramaccioni. Cartellino che rimane nel taschino e occhiolino al mister. Che gradisce.
21:15 Lieve contusione per Cassano, Stramaccioni chiede a Stankovic di entrare a medicarlo, scambiandolo per il massaggiatore.
21:17 Fine primo tempo. Stramaccioni si raccomanda con Nagatomo "Uè Nagatomino, già sei giallo di tuo, vedi di non prendere il secondo, t'è capì?". Nagatomo annuisce.
21:32 Comincia il secondo tempo. Secondo giallo per Nagatomo "Nagatò ma vattela a pià intarculo samurai de sto paio de cojoni" Stramaccioni è inviperito. Interviene Beppe Baresi "Mister, parli in milanese, in milanese!" - "Nagatomino pirla d'un pirla... No Beppe nun ce riesco, li mortacci sua e der sushi che me fa proprio cagà!!"
21:45 Colpo di testa lisciato da Cambiasso a centrocampo "Cambià mannaggia a me quanno t'ho messo in campo! Tu nun sei pelato, è che c'hai la riga larga!"
21:55 L'Inter soffre tantissimo, il Milan va più volte vicino al gol, ma Juan Jesus è sempre vigile riuscendo nella separazione dei tiri e dei cross.
22:20 Triplice fischio. L'Inter vince il derby. Milanisti poco allegri.
22:25 Moratti pensa fra sè e sè: "E anche questo derby, bello come lo sguardo di Gasparri, è andato... Facciamo cagare ma perlomeno posso continuare a sfottere Galliani.. Ora gli scrivo che se Berlusconi lo caccia lo prendo io come controfigura di Cambiasso... tanto ormai atleticamente sono allo stesso livello..."
22:55 Zanetti arriva in conferenza stampa e risponde alle domande dei cronisti correndo su un tapis roulant "Ei soi fiero de essere interista, me ricuerdo 124 anni fa quando ei sui arrivato a chi, el bisnonno de Moratti me disse subito che avrei vinto tanti derby. Grazie a tutti e forza Inter. Ora ve saluto porchè me se sta scollando el parucchin e se me casca el Cambiasso me lo fotte alla belocità della luce"
23:40 La squadra è raggiante fuori dallo spogliatoio. Prende la parola il giovane Juan Jesus "Andiamo tutti al ristorante, offro io la cena. L'ultima però"
01:10 La cena è stata molto piacevole ma è ormai giunta l'ora di rientrare a casa. Sono tutti pronti per andare a dormire nelle loro camere: Zanetti in quella iperbarica, Coutinho si stende nella culla, Pereira appoggia la dentiera sul comodino che crolla, Juan Jesus invece è in ginocchio accanto al letto, prega come ogni sera "Dio, papà mio, grazie per questa vittoria. Ma ti prego, portami al Real Madrid, qui facciamo veramente cagare" - "Continua così e l'anno prossimo mando Pepe in WWE e ti metto sotto contratto" risponde Mourinho. Tutti dormono, tranne Cassano che posiziona il manichino sotto le coperte e spegne la luce. Come ogni sera riesce a fottere gli uomini del presidente: i pedinatori di Bobo Vieri.
01:35 Cassano è in fila all'Hollywood ma non viene fatto entrare dalla security che è di fede rossonera. Antonio intuisce il tifo contrario "Uè ma io nono sono mica Antounio Casseno, controllete pure il mio passaporto". La security ci casca e Antonio può entrare. "Maròòò sò fantastici sti passaporti falsi che ho rubbeto ad Appieno Gentile!". La solita nottata di Antonio può cominciare.


== Albo d'Oro ==
== Albo d'Oro ==

Versione delle 23:33, 6 set 2013

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Risponderò solo in presenza del mio avvocato!

Lui conosce metodi molto più convincenti dei miei per spiegarti che qui non sei il benvenuto. Sento la necessità impellente di mandarti gentilmente qui, ma il mio amico immaginario Babbi l'orsetto mi suggerisce di mandarti qui.

Template:Inter

FeCi Internazionale Milano
(Stemma)
Logo più utilizzato
Nazione Argentina
Città Milano
Fondazione 1908
Motto Pippe per sempre!
Allenatore Walter Cazzarri
Capitano Saverio Zanetti
Scudetti vinti Scudetti vinti


Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Football Club Internazionale Milano.


Inter


Una scena di giubilo dei tifosi interisti dopo una delle tante imprese offerte dalla loro squadra del cuore.
« Non vogliamo altri stranieri! »
(Giocatori dell'Inter su acquisti di Ranocchia e Cassano)
« Mamma mamma! Un gruppo di immigrati!! »
(Bambino alla mamma vedendo il pullman nerazzurro all'ingresso dello stadio)
« Mica li abbiamo rubati gli scudetti, ho ancora gli scontrini! »
(Massimo Moratti ai tifosi romanisti)
« L'inter sulla carta è imbattibile »
(Moratti prima di spargere fogli di giornale sul campo)

L'Inter WC è una società clandestina di pompe funebri specializzata nel malocchio e iella. La sua copertura ufficiale è quella di società calcistica. Il suo nome per esteso è Internazionale per il suo elevato numero di stranieri. Anche se la sua sede legale si trova nella città di Milano, come il Milan e la Juventus, l'Inter possiede la maggior parte dei tifosi nel Sud dell'Italia, è pertanto da considerarsi in tutto e per tutto una squadra meridionale.

La storia

La nascita

File:Mourinho Panchina.gif
L'allenatore più vincente della storia nerazzurra.
Una recente pellicola basata su una storia vera.

L'Inter nacque per sbaglio (che sta proprio nel nome scelto, Internazionale) il 9 marzo del 1908, da un gruppetto di persone considerate "intelligentissime" (quarantatré, in fila per sei col resto di uno), che avevano capito che il Milan non valeva niente. Infatti il profeta Giuseppe Prisco diceva che erano partiti dal nulla e non si vergognavano di nascondere le loro umili origini. I festeggiamenti vennero tenuti nel Bar del Giambellino un famosissimo locale in di Milano, la cui particolarità era di avere le pareti ricoperte di specchi così da simulare la presenza di una moltitudine di gente. La creatura nacque al ristorante "Orologio" perché non vedevano l'ora di creare l'Inter WC. Cerutti Gino, l'allora presidente, come buon augurio decise di organizzare una partitina a calcio nella sala, ma dopo 10 secondi il pallone impattò contro l'enorme specchio che ricopriva e circondava le pareti frantumandolo in miliardi di pezzi. Il pallone, all'impatto esplose andando a colpire un cameriere, che inciampando su Bauscia, il gatto nero del padrone del locale, scivolò sotto una scala e fece cascare la giara piena d'olio che stava trasportando versandone tutto il contenuto sul pavimento e addosso ai membri della neonata società, procedendo così a una sorta di battesimo.

La sfortuna proverbiale dell'Inter deriva da questo, fin dalla sua nascita la sfiga l'ha addocchiata e difficilmente se la lascerà sfuggire.


Image by Andrea Baffa Scirocco

I successi e i compagnucci di merende

Cambiasso mentre discute tranquillamente di politica con il giocatore della Juventus Sebastian Giovinco

Grazie a un accordo segreto con il Milan e la Juventus, con le quali l'Inter condivideva il colore nero delle strisce sulle divise e la voglia di ottenere facili successi nel campionato italiano, i nerazzurri riuscirono a ottenere la loro parte della torta. L'associazione a delinquere formata da questi tre nemici di facciata fruttò all'Inter la conquista di un cospicuo numero di scudetti rubati alle altre squadre italiane che rimanevano al di fuori questo circuito, e spartiti con i compagnucci di merende del Milan e della Juve. La fame di successi dell'Inter cresceva di anno in anno, i nerazzurri non si accontentavano di conquistare un tricolore ogni tanto, così, invidiosi dei cugini rossoneri che mietevano successi oltre che nel territorio nazionale (dominato soprattutto dalla Juventus) anche in campo europeo, decisero di puntare in alto anche loro e di non accontentarsi più della loro piccola parte di bottino...

La maledizione della giara

Le ambizioni del capostipite della famiglia Moratti, Angelo, allora presidente dell'Inter portò alla vittoria di due Coppe dei Campioni che all'epoca avevano una forma familiare per i nerazzurri: quella della famosa giara d'olio versato che segnò la nascita L'Inter entrò in un periodo buio e interminabile, nel quale si abbatté un terribile anatema: per ogni scudetto conquistato dai nerazzurri sarebbe corrisposta una vittoria in Coppa dei Campioni del Milan, questo avvenne sia nel 1989 che nel 2007, oltre che nel 1963. Da questo terrificante non c'è due senza tre nacque il termine intertristi. Per questo motivo i nerazzurri cercarono di limitare i danni e di centellinare il più possibile le vittorie, pur di non vedere gioire i soci-nemici del Milan. La giara, come avvenne al principio anche in quest'occasione si rivelò nefasta e portò di nuovo sfiga. Dopo quelle due vittorie le ambizioni nerazzurre furono di nuovo punite severamente da una maledizione che durò molto tempo (quarantacinque anni). A onor del vero questa parsimonia non servì poi molto dal momento che il Milan continuò a vincere campionati e coppe anche senza l'aiuto dell'Inter.

Il periodo della cosidetta "invisibilità tecnico-tattica"

Il calendario celebrativo dell'Inter uscito con la Gazzetta dello Sport dopo la vittoria del 14simo scudetto.

Tutto iniziò nel 1989, quando i dirigenti interisti, stanchi delle continue e ormai ripetitive vittorie, decisero di utilizzare nuove tecniche di gioco, un misto tra shangai, sharingan, sudoku e tressette col morto; questa geniale tecnica, che mescola abilità innata, gioco di squadra e capacità illusorie, venne ricevuta dal presidente Moratti sulle tavole della legge durante una scampagnata nei pressi del monte dedicato a San Siro ma sciaguratamente fu mal interpretata da quest'ultimo che decise di usare il morto del tressette facendo finta che fosse un nuovo pupillo straniero falsificandogli il passaporto. Quando si accorse del tragico errore era troppo tardi erano passati 18 anni... Durante quest'arco di tempo sono nate frasi storiche come:

« Appena vinciamo lascio »
(Massimo Moratti, presidente a vita)
« ADESSO BASTA! VINCEREMO TUTTO! »
(Il presidente Moratti nel 1999)

La resurrezione e l'avvento di San Guido Rossi

Tim: Telecom Inter Moratti
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Football Club Internazionale Milano.


L'incantesimo si ruppe solo nel 2005, quando il Presidente Massimo Moratti, grazie alle intercettazioni svolte dalla sua personale compagnia telefonica, la Telecom, riuscì a spodestare la Juventus e il Milan dai ruoli di regina e viceré del campionato di calcio Italiano, e a diventare dominatore assoluto della scena grazie al provvidenziale aiuto di San Guido Rossi, già vicepresidente dell'Inter e in seguito amministratore delegato di Telecom, che assunse in quel periodo il ruolo di commissario straordinario della Federazione Calcio. Con un'abile mossa, Guido Rossi grazie a delle fondamentali e fantomatiche consultazioni con tre misteriosi Saggi (Luisito Suarez, Mariolino Corso ed Enrico Bertolino) riuscì a consegnare magicamente lo scudetto onestamente rubato sul campo dalla Juve alla sua Inter. Grazie all'abile orchestra diretta da San Guido Rossi la Beneamata ha tolto di mezzo per un anno la Juventus, decapitandone i malfamati vertici dirigenziali (i noti gangster Luciano Moggi & Antonio Giraudo) e acquistandogli due calciatori (Ibrahimovic e Vieira) come gentile contropartita tecnica e deMEANIzzando il Milan, in modo da avere campo libero per la vittoria del campionato (lo scudetto composto di materiali riciclabili quale plastica, cartone, legno, latta, vetro, carta e così via).

Il motto degli interisti, il loro verbo da divulgare

L'Inter poté così fregiarsi finalmente dello scudetto di cartone e nella stagione successiva avendo eliminato e penalizzato tutti gli altri avversari lasciando in vita solamente squadre satellite dei tre compagnucci di merende. I nerazzurri riuscirono così a trionfare onestamente e ad aggiudicarsi il loro meritatissimo quindicesimo sculetto, in un campionato faticosissimo e ricco di insidie (30 partite vinte su 38), nel quale la squadra procedette come una schiacciasassi eliminando e umiliando di volta in volta importanti compagini quali Empoli, Ascoli, Chievo Verona, Siena, Messina, Catania, Livorno, Albinoleffe, Poggibonsi, Sanremese, Baracche FC, Sanpippese, Reggina e Reggiana.

« Lo scudetto mettitelo nel culo »
(Massimo Ambrosini dopo la vittoria della Champions League da parte del Milan)

Sfortunatamente, l'idiozia caratteristica di questa squadra non si arrese nemmeno di fronte ai magheggi e ai soprusi della brigata Moratti che nonostante la penalizzazione comminata per gli imbrogli del Milan non riuscì a limitare il potere politico della squadra rossonera che incredibilmente si trovò a partecipare alla Coppa dei Campioni e come da profezia a vincerla, facendo andare di traverso i festeggiamenti nerazzurri.

Il Vangelo di Moratti

Dopo i martirii subiti dall'Internazionale Water Cleaning (o, secondo altre interpretazioni, Water Closet), ma in special modo dal Massimo Moratti Denti Marci, il presindentissimo, in collaborazione con i santi martiri Lele e MarcoTronchetto e sotto la supervisione di Papa Pio Scudo (al secolo noto come San Guido Rossi) ha deciso di scrivere un vangelo.

« Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa di Moggi. Beati coloro che scambiano Coco con Seedorf e Carini con Cannavaro e perdono per colpa degli arbitri. Beati coloro che vendono i Roberto Carlos e i Simeone ma si tengono i Pistone e i Centofanti. Beati coloro che, onestamente, truccano passaporti e patenti per evitare i disonesti tempi della burocrazia. Beati coloro che capiscono, (anche se in ritardo decennale), che spender la stessa somma per gli Ibrahimovic, o la somma dei Tiago più gli Almiron non è la stessa cosa. Se avete un primavera buono, anche il suo valore sarà buono; se avete un primavera cattivo, sempre buono il suo valore sarà. Se avete un difensore macellaio, lo esalterete come modello di correttezza e probità, perché anche a Riccardo Ferri e Marco Materazzi verrà concessa la gioia di vincere lo scudetto. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Solo la bocca dell’onesto parla dalla pienezza del cuore. Perché allora osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi canta "senza rubare". Beati coloro che hanno il passivo di bilancio più grande, tanto i debiti non saranno mai rimessi. Guardatevi però dal praticare le vostre opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa. Per questo offrite un contratto a Moggi di nascosto e poi negate. Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge. A quello ci ha pensato Calciopoli. Voi udrete intercettazioni selezionate ma non comprenderete; guarderete tra le carte, ma illeciti non vedrete. Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. Beati i giornali, però, che hanno capito che Moggi è il diavolo, mentre Oriali è il Figliol Prodigo. Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. Tanto poi, a tavolino, tutto potrà esser preso. Non accumulate tesori nella vostra bacheca trofei. Chiedete a Guido Rossi e vi sarà dato; cercate con la Telecom e troverete; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova. Beati, quindi, coloro che festeggiano uno scudetto a tavolino perché sul campo non ci sarebbero mai riusciti. Perciò vi dico: Non affannatevi per il domani, perché il domani ha già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. Guardate me: ho comprato a caso, venduto campioni eppure a tavolino, ho già vinto uno scudetto e ora voglio anche quello del 2002 perché: beati i terzi sul campo se a tavolino saranno i primi. »

Albo d'Oro

BAUSCIA PWNED

Altre immagini

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Alcuni studiosi di settore affermano che l'aumento spropositato del prezzo della benzina in Italia sia dovuto alle fallimentari campagne acquisti del Presidente dell'Inter e della SARAS (la più grande raffineria in Europa di proprietà del Presidente).
  • I tifosi dell'Inter non tifano... contestano.
  • Massimo Moratti, Lele Oriali e Branca hanno deciso di aprire un istituto di rilascio Passaporti e Patenti rubate. Per informazioni contattare la sede interista e chiedere di Don Lele.
  • L'Inter ha diverse ricorrenze che vengono festeggiate durante l'anno, la più importante è il 5 maggio, giorno in cui perse lo scudetto all'ultima giornata di campionato. I tifosi esultarono i loro beniamini, ringraziandoli di avere allungato la loro agonia, (e lo scongiuro di un'altra ulteriore vittoria del Milan in Coppa Campioni) primato che continuano a vantare con orgoglio immutato.
  • Una delle particolarità di questo club, è quello di comprare diversi campioni, pagandoli cifre esorbitanti, che poi decadono appena cominciano a giocare con la maglia nerazzurra. Quando il loro valore di mercato comincia a scendere vertiginosamente a questo punto la società decide di svenderli e con certezza pressoché matematica, questi riconquistano il loro status di fuoriclasse e in taluni casi si convertono addirittura in campioni del mondo.
  • L'Inter fa parte di una nota associazione a delinquere, formata oltre che dai "nerassurri" (come vengono chiamati nel loro inno ufficiale Pazza Inter amala) anche dalle altre due principali squadre del Sud Italia (come l'Inter con sede nel Nord ma con tifosi nel meridione) con le quali è segretamente gemellata fin dai tempi della sua fondazione: il Milan e la Juventus. Con queste due compagini l'Inter divide da anni la spartizione dei campionati, alternandosi nell'usurpazione del titolo di Campione d'Italia nel corso di tutta la storia del campionato di calcio italiano. Ciò è accaduto fino al 2005 quando gli alti dirigenti della squadra nerassurra, stanchi di essere derisi dalle altre due complici hanno deciso di compiere un colpo di stato, rendendo pubbliche le marachelle organizzate dalle altre due società e togliendosi di mezzo per un anno la Juventus a cui l'Inter ha estorto anche uno dei titoli onestamente rubati dai bianconeri.
  • È in edicola il nuovo DVD "I migliori rinvii dal fondo dell'Inter", dato che se ne avessero dovuto fare uno sulle vittorie sarebbe bastato un floppy.
  • L'Inter è l'unica squadra del pianeta ad aver vinto uno scudetto, quello del 2006, solamente via fax.
  • Ridere delle disgrazie dell'Inter è l'unica cosa che riesce a unire, veramente, il popolo calcistico italiano.
  • L'Inter, vincitrice dello scudetto 2006-07, è stata proclamata di recente "unica squadra italiana" ad aver vinto lo scudetto con la concorrenza di Empoli e Livorno, le quali, non avendo in squadra santi del calibro di San Pietro, non hanno retto il contraccolpo psicologico (e fisico) di un certo Marco Materazzi, wrestler professionista WWE.
  • Alcuni produttori di sigarette hanno deciso di scrivere sui pacchetti non più il fumo uccide, ma MARCO MATERAZZI uccide.
  • Lo stesso Materazzi, dopo i noti apprezzamenti rivolti con stile alla sorella di Zidane, che gli aveva risposto in modo a suo dire troppo rude, avrebbe voluto fare la stessa cosa con Fernando Torres a Liverpool il 19 febbraio 2008, ma la scaltrezza del centravanti dei reds lo ha costretto a uscire dal campo dopo appena 30 minuti di gioco.
  • Essere interista fa rimorchiare perché le donne amano i cuccioli indifesi.
  • La squadra è ricordata come l'unica che "non è mai stata in serie B", anche se è preferibile il classico "mai dire mai".
  • In realtà, l'Inter non è l'unica squadra a non esser mai stata in serie B: neanche il Gavorrano, l'Hinterreggio, la Mezzolara e il Tor di Quinto ci sono mai stati.
  • È risaputo che i pochi emo che seguono il calcio tifano apposta Inter, in modo da avere un motivo in più per deprimersi.
  • Per avvicinare gli emo al calcio e all'Inter, la dirigenza fornisce un set di lamette "Miracle Blade III" per ogni emo che va a vedere le partite di Champions League dell'Inter detta più comunemente "giornate della sofferenza".
  • Nell'ultimo anno l'Inter utilizza due maglie, una con la croce rossa, per essere meglio bersagliata da pallottole vaganti sparate da qualche santo mentre guarda le loro partite, e l'altra maglia, quella classica con strisce blu e nere, procreate dal Sommo ascoltando le immense stronzate di Mancini nel tentativo di chiedere un giocatore in più, poiché in quel ruolo i giocatori sono minori di 10. In più su tutte e due le maglie troviamo anche un pezzo di cartone colorato di verde, bianco e rosso, che loro spacciano per uno scudetto, conquistato sul campo contro Torino, Albisola, Pizzighettone, Pro Vasto, Pro Cione, Pro Contro Pro Sciutto e Real Marcianise.
  • Di solito, ogni volta che un giocatore si infortuna o viene squalificato, l'allenatore di turno è solito chiedere rinforzi a Massimo Moratti, il quale generosamente acconsente.
  • La squadra ha avuto nelle sue fila il famoso brasiliano Adriano Leite Ribeiro, noto soprattutto per le sue meravigliose prestazioni in discoteca (suo vero campo da gioco), due volte (consecutive) vincitore del Bidone d'Oro, migliore premio dell'anno per i calciatori professionisti (fuori dal rettangolo verde).
  • Si dice che i dittatori moderni cerchino di convincere la popolazione a tifare l'Inter, in modo da far cadere i cittadini in depressione ed evitare così che si formino rivolte popolari.
  • Silvio Berlusconi era interista e avrebbe pure tentato di acquistare la società.
  • Alla domanda "Dove non sei mai stato?" Gli interisti sono soliti rispondere "in B!" perché pare che la A sia stata trapiantata nel loro "dnA" al momento della creazione (il 09 marzo 1908), anche se nel 1922 la salvezza gliela hanno regalata "a tavolino" dopo avere chiuso il loro girone all'ultimo posto (beati gli ultimi quando si salvano a tavolino!). Il primo spareggio, con la Sport Italia Milano, l'hanno vinto 2-0 a tavolino perché quella società era già fallita (infatti i due campionati si erano conclusi da tre mesi e mezzo).
  • Il primo scudetto, quello del 1910, fu il massimo esempio della "correttezza". Infatti è stato vinto contro i ragazzini di undici anni della Pro Vercelli nello spareggio del 24 aprile, conclusosi 10-3 (da notare le tre reti degli undicenni). In quel giorno i vercellesi avevano i titolari impegnati in tornei militari e avevano chiesto uno spostamento di data, che gli interisti rifiutarono. Così, in risposta alla loro grande correttezza e sportività, la Pro Vercelli mandò in campo la squadra degli undicenni (domanda: ma questo scudetto era, quindi, di legno o di cartone?).
  • All'Inter è stata, tra l'altro, negata nel 1933 la gioia di vincere una Mitropa Cup dai cattivissimi giocatori dell'Austria Vienna (2-1 a Milano per i nerazzurri, 1-3 a Vienna).
  • Sempre nella Mitropa lo squadrone nerazzurro è riuscito a perdere 9-0 dallo Slavia Praga nel 1938 (gara giocata nella capitale ceca). Questo record di reti subite in un incontro di coppe europee nessuna squadra italiana l'ha più battuto e sono già passati settantacinque anni.
  • La prova che il nome Internazionale sia sbagliato sta nei numeri. La squadra in 105 anni ha vinto nove trofei in ambito europeo e mondiale (3 Coppe dei Campioni, 3 Coppe Uefa, 3 Coppe Intercontinentali /Mondiale per club) di cui quattro nel biennio 1964-1965 (le coppe presenti in bacheca di quel periodo hanno forma diversa da quella odierna e nonostante gli interisti cerchino di trovare una spiegazione scientifica le immagini di quel periodo vengono sempre riproposte in Bianco e Nero), tre negli anni novanta del secolo scorso (1991, 1994, 1998) più una Champions League e un Mondiale per club nel 2010.
  • Nel campionato 1993-94 la squadra fu salva con un punticino di vantaggio sul Piacenza, che per "correttezza" da parte della Lega calcio, fu costretto ad anticipare l'ultima partita di due giorni.
  • Dopo lo scudetto 2005-2006 Moratti ha chiesto alla FIFA che vengano assegnati all'Inter gli scudetti del '15-'18 in quanto sarebbe fatta giustizia contro l'Austria-Ungheria che ci ha fatto entrare in guerra non permettendo cosi all'Inter di vincerli onestamente (infatti in quel periodo hanno perso tutti i campionati di guerra disputati, secondo loro per colpa degli altri, tre vinti dal Milan e uno dal Legnano, ma si sa che loro la correttezza, l'onestà e la pulizia ce l'hanno nel DnA).
  • Pare che Ferruccio Mazzola, fratello di Sandro e figlio di Valentino, abbia voluto gettare fango sulle vittorie nerazzurre di Herrera e Moratti I per vendicarsi dello scarso utilizzo da parte del Mago delle Pillole (nel caffé).
  • Per suscitare la nostalgia del popolo nerazzurro, sempre pronto a rendere omaggio a tali miti, basta ricordargli la formazione tipo della "grande" Inter: Sarti, Burgnich; Facchetti; Bedin/Tagnin; Guarneri; Picchi; Jair; Mazzola; Milani/Peirò; Suarez; Corso. Ma, si sa, il tempo passa, i miti invecchiano, qualcuno (purtroppo) è anche deceduto e la gloria del passato (remoto) si fa sempre più distante dalla realtà di oggi.
  • Non è affatto vero che l'Inter è una cattiva squadra che non segna: i suoi attaccanti sono semplicemente abbagliati dall'accecante bellezza di Massimo Moratti.
  • A margine dei festeggiamenti per il loro quarto (?) scudetto consecutivo gli interisti hanno esposto il simpatico striscione "nel mio c**o c'è ancora posto"
  • Il loro giocatore idolo era Zlatan Ibrahimovic, il quale era talmente attaccato alla maglia da aver più volte annunciato sarebbe andato via dall'Inter se solo avesse trovato una squadra che gli offrisse lo stesso stipendio più un casco di banane. Alla fine è andato al Barcellona con l'aumento di una sola banana. Un solo anno dopo, Zlatan Ibrahimovic è passato al Milan e ha permesso ai rossoneri di vincere un derby con un suo gol.
  • Se l'Inter volesse schierare una formazione tutta italiana, dovrebbe scendere in campo con il modulo 1-0-0: Ranocchia in difesa e Castellazzi in porta.
  • In una recente intervista alla Gazzetta dello sport Moratti ha dichiarato che in casa Inter sta avvenendo una disinfestazione contro i ragni, dal momento che questi ultimi si sono impossessati della loro bacheca dei trofei, vedendola così piena di ragnatele.
  • Nello spogliatoio si parla una lingua non ancora identificata.
  • L'Inter detiene il record di giocatori che hanno vinto il prestigioso Bidone d'Oro: ben 8 (per ora).
  • Moratti ha voluto licenziare Mancini perché stava vincendo troppo. Mourinho, per evitare di fare la stessa fine, decise di bruciare sul tempo Moratti restando a Madrid.
  • Nel 2010 dopo un'attesa di 45 anni (!) l'Inter vince la Champions League. Pare che il risveglio di alcuni vulcani islandesi sia da collegare a questo evento.
  • Nel dicembre 2010 riesce a vincere addirittura la coppa dell'amicizia (cit. Mancini) sconfiggendo rivali assai perigliose quali il Seongnam ed il TP Mazembe.

Allenatori celebri

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