Messina

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Risponderò solo in presenza del mio avvocato!

Lui conosce metodi molto più convincenti dei miei per spiegarti che qui non sei il benvenuto. Sento la necessità impellente di mandarti gentilmente qui, ma il mio amico immaginario Babbi l'orsetto mi suggerisce di mandarti qui.

Messina

(Stemma)

"Ma cu si nni futti[1]"

(Motto)

Posizione geografica Saldamente posizionata sopra una soglia tellurica che ciclicamente la rade al suolo
Anno di fondazione Ultimo anno di fondazione 1908
Abitanti sempre meno
Etnia principale Missinisi, Buddaci, Zalli e Reggini che hanno migliorato la loro condizione di vita
Lingua Missinisi
Sistema di governo Commissari regionali ad ogni decadenza del sindaco in carica
Moneta poca
Attività principale Tirare la vara, salire sui colli, scendere sul viale, andare al pilone, parcheggiare in doppia fila
Patrono la Madonna Postina o della lettera
Gemellaggio no grazie
« Guarda, un ragazzo dell'altra sponda. »
(Messinese che vede sbarcare un reggino)
« Malanova mi javi iddu e cu u vutau. (traduzione: Maledetto lui e chi l'ha votato) »
(Qualsiasi pentito messinese il giorno dopo delle elezioni)
« Tu vò fa u missinisi, missinisi, missini, senti a me cu to fa fà?! »
(Carosone a uno studente universitario calabrese)
« Che bello alzarsi la mattina e non vedere più la Calabria! »
(Messinese)

Messina, terza città siciliana, e tredicesima in Italia, prima del terremoto del 1908 era chiamata Messona, per la sua vastità, dopo l'evento sismico si decise per Messina. Città particolarmente sfigata telluricamente e non solo. Gli arancini mietono vittime quotidianamente tra gli esseri viventi del posto, a causa di reazioni chimiche endogene che producono reazioni gassose venefiche. La popolazione tra migrazione e intossicazioni alimentari risulta decimata, anche per la tipica apatia della donna messinese rispetto all'atto sessuale. Perciò, per evitare l'estinzione o la mutazione genetica (diventare "arancini coi piedi" è una possibilità sullo Stretto), il messinese, potendo prendere un qualsiasi treno per Villa S. Giovanni, preferisce migrare.

Agitazione contro i dentisti messinesi, troppo cari per le risorse dei cittadini

Passatempi dei messinesi, ad esempio, sono:

  • il fai da te,
  • erigere antenne (a cu l'avi chiu longa),
  • dimostrare onnipotenza installando nelle proprie auto potentissimi amplificatori, che, con i loro diffusori, evocano lo spettro di eventi sismici in bassissima frequenza, nelle case dei tranquilli messinesi,
  • masturbarsi,
  • andare al cinema Apollo,
  • masturbarsi al cinema Apollo,
  • guardare le dirette del sindaco,
  • guardare la partite di champions league di ACR Messina e FC Messina (nota ai più come Fiumarella Camaro).

Di recente, la città ha perso anche la possibilità di lavoro e sviluppo garantiti dalla costruzione del Ponte sullo stretto di Messina (ente benefico per pochi eletti), di fatto, su ordine di Prodi Romano, si è ordinato lo scioglimento della società, logicamente a spese del noto contribuente italico. Ma il messinese non si perde d'animo e un comitato di commercianti locali ha pensato di realizzare un cannolo antisismico vuoto sotto lo stretto, rinforzato di Nutella incastagnata: verrà chiamato, con ogni probabilità, il Cannolo sotto lo stretto di Messina. Il progetto, se approvato, darà incremento alle attività pasticcere della zona.

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Messina.


Motto

  • Mazzatu, uno essere privo di vita, esanime.
  • I motticeddi, tipici dolci messinesi per la festa dei morti, con allegate istruzioni di come levarseli dai denti una volta masticati.
  • Si travagghia e si fatica, pa a panza e pa a fica! (frase spesso udita nei dintorni della zona scarico merci del porto)
  • U sticchiu è duci, e cu non n'avi jetta buci (La vagina è dolce, e chi non ne può usufruire sbraita)
  • Malanova chi mi hai! (Possa tu ricevere una buona notizia quanto prima!)

Economia e moneta

Scarse... qualche volta si vede un euro. Sono validi il baratto della propria moglie o ragazza, della sorella, o il prestito della madre, in cambio di qualche spicciolo.

Per convogliare nelle casse dell'abitante medio ulteriori risorse, nel tardo medioevo Messina ha visto fiorire un importante sito universitario, noto per la sua serietà, e per aver sfornato luminari di chiara fama come Topo Gigio, Faramir, Cesare Previti e Tonio Cartonio. Il polo universitario è una copertura per attrarre nuova clientela destinata a rimpinguare le casse delle Oneste Lavoratrici Messinesi.

Immagine inquietante del clero messinese, molto dark: il male vive nella città, insomma è una città dark-camurriusa

Antropologia

Del Messinese tipico si sa davvero poco. È una forma sfuggente di Ominide, poco avvezzo alla civiltà, rozzo nella stragrande maggioranza dei casi, ma capace di commoventi slanci poetici. Il comportamento tipico osservato con maggior frequenza è quello che vede branchi di esemplari maschili assieparsi sulla lunghissima litoranea messinese per lanciare invettive feroci contro il Continente (erroneamente identificato con la sola Reggio Calabria) mentre la quasi totalità della popolazione femminile è impegnata in schermaglie amorose e rituali d'accoppiamento con altri maschi di sottofamiglie non autoctone.

Donne e società

Così come Dina e Clarenza, figure bronzee sul campanile del Duomo, esempi tradizionali di virtù e grazia femminili la messinese, in genere, è pudica e schiva fino al raggiungimento della completa coscienza del proprio IO sessuale. Attraversata questa linea di demarcazione caratteriale (non esistono evidenze che indichino un'età media per il verificarsi di tale passaggio) la Femmina Messinese muta in un'assatanata degna delle più audaci leggende, scaricando anni di frustrazione sessuale sul malcapitato amante. Famosa l'espressione Messinese derivante da questo costume: futti comu nu cani

Lingua

Dialetto messinese con rare tracce di italiano, conviene portarsi l'interprete se si bazzica nella zona sud.

  • Tipico esempio di dialetto messinese mi dassi na picca i vinnici giallurussa c'a tinciri u casciuni da munnizza o bar delle rose. (Mi dia un po' di vernice giallorossa che devo verniciare i cassonetti al bar delle rose).

Da notare la fonia di "casciuni" per i turisti americani =ku'shoo'nyy, tratto dalle guide inglesi "Come comunicare a Messina quartiere per quartiere".

Da giugno 2010, per entrare a Messina devi pagare l'Ecopizzo®, altrimenti Il sindaco si arrabbia

Divertimenti

  • Andare con la vespa 50 sui colli messinesi, il che spiega la maggioranza di infortuni per colpi di frusta.
  • Pescare pesci incatramati nella cortina del porto, fino a notte.
  • Andare a puttane nella cortina del porto fino a tarda notte dicendo alla moglie che si è pescato tutto il tempo (tanto il mercato ittico è a pochi metri dalla scena, a Messina tutto è a portata di mano!)
  • Anche a Messina, di recente, è approdato internet. Fanno a gara per aggiudicarsi il ricco mercato della provincia molte compagnie, tra le quali ricordiamo la Wind, che, nonostante il nome che dovrebbe garantire familiarità con il vento che soffia nella zona, per installare una linea ADSL impiega mediamente 3 mesi. I cittadini, colti da malumore, preferiscono una sana briscola tra amici.

Tra l'altro, non è di uso comune la lingua italiana: pertanto, anche nella comunicazione web, il messinese è isolato.

La potente ATM messinese, la nuova linea del tram
  • Il Teatro Vittorio Emanuele, meta di pescivendoli arricchiti e rampolli/e messinesi.
  • Girare in città con una automobile (anche per spastici), provvista di due enormi subwafer alla nocciola piazzati nel cofano.
  • Farsi fermare dalla polizia e dichiarare "Sono figlio di un impiegato comunale, quindi godo d'immunità".
  • Andare a guardare la partita dell'A.C.R. Messina.
  • Andare nei multisala e nei centri commerciali.
Un altro tipico esempio della fauna e flora della provincia messinese, Francesca detta Ciccia Miss Italia 2003

Posti da visitare

  • La deliziosa Piazza Preservativo, romantico luogo panoramico sullo stretto, molto popolato da visitatori, generalmente all'imbrunire coppie, che solitamente amano ignorare il paesaggio e pensare ad altro.

Per le visite, rifornirsi di quotidiani tipo "Gazzetta del Sud", fazzolettini per ogni evenienza.

  • Passeggiata a Mare con la fontana che do cinquemila euro a chi mi spiega che cazzo rappresenti, tutto 'sto casino per un rivolo d'acqua, a testimoniare la stiticità della città, nata dalla mente furiosa di un artista in cassa integrazione.
  • Antistante la prestigiosa fiera di Messina, meta di pescatori con vista sul porticciolo, potreste incontrare qualche copertone anteriore di una vespa 50 impennata, gatti randagi, bande di cani rognosi e quant'altro.
  • Ci sono anche i catenacci che chiudono amori di giovani emo (emo sta per emorroidi a Messina) su un lampione nel lato sud, molto romantico. I catenacci più usati sono i "Corni" o Yale Corni, che in dialetto significa "hai i conna", senza alcun riferimento a fatti paralleli che possono verificarsi alla chiusura del catenazzo.
  • I Laghi Di Ganzirri a Messina, nei quali si trovano le "cozze", oltre che le gnocche, da Don Rocco sul lungolago, oltre che nei baracchini che vendono cd catanesi e le più svariate hit di musica napo-catanese, molto in voga a "Giustra", famigerato quartiere ai piedi dei Monti peloritani. Di recente, Giustra è stata circondata da un muretto di contenimento sul Viale Giostra, per non essere da meno rispetto a quanto fa Israele con i palestinesi... con la differenza che i messinesi scavalcano, i cavalli corrono etc...
  • Via Roosevelt: meta preferita per "persone normali" che vogliono comprare ogni tipo di "caramelle o dello scadente Cioccolato".
  • Piazza Municipio: quando le "persone normali" hanno comprato "caramelle o cioccolato" corrono qui per consumarlo con altre "persone normali".
  • Piazza Duomo: meta ambita dai truzzi (normalmente detti zalli o zauddi), che cercano di adescare le 4 svampite autoctone, con potenti Lancia Y o Peugeot 206 truzzate al punto giusto, passando almeno per un centinaio di volte intorno alla piazza. Questo tipo di truzzo messinese non risente del caro petrolio.
  • Cristo Re: questa zona della città è famosa per il suo panorama. La meta è spesso frequentata da coppiette di ritorno da Piazza Preservativo e da truzzi di ogni genere. Ma la cosa che spinge il Messinese a venire qui è il famoso pappagallo che non muore mai. Molti truzzi attratti da questo strano esemplare di animale ricordano, insieme a lui, i vecchi tempi in cui abitavano ancora nella foresta.
  • La discoteca Flexus: meta di molti truzzi e di studenti universitari fuori corso nei giorni di fine settimana.

Quartieri

  • Giostra: rione celebre per le corse clandestine il palio dei cavalli,
  • Annunziata: riconco di snob, figli di papà e sciatori,
  • Cristo Re: zona panoramica con pappagallo impagliato,
  • Rione Taormina: baraccopoli dove si possono comprare ordigni, anche nucleari, a prezzi da ingrosso,
  • Tremestieri: noto per il rifornimento considerato dai più ultimo avamposto messinese prima di Catania e per il porto perennemente insabbiato,
  • Villaggio Aldisio: nobilissima sede della malavita borghesia messinese,
  • Torre Faro: noto per il ponte sullo stretto di Messina, incredibile opera ingegneristica, e per le foto sotto al pilone,
  • Tirone: zona della città ormai annessa all'Africa,
  • Rodia: principale avamposto tirrenico dello zallo messinese,
  • Santo Saba: centro noto per le montagne di sabbia da cui ruzzolare, la spiaggia dei nudisti, e il feto del depuratore,
  • Mili: altro centro noto per i vapori esalati dal depuratore,
  • Ganzirri: ubicato vicino a una palude riconco di allegre pantegane,
  • Camaro: quartiere sede della squadra di serie A "Fiumarella Camaro" e del Despar Stadium

Manifestazioni storiche

L'effetto apparentemente benefico degli arancini sulle messinesi

La Vara (conosciuta come l'unica festa pagana mascherata da religiosa), carro allegorico che rievoca l'assunzione della Madonna al cielo il 15 agosto di ogni anno. Il messinese è geloso di questa tradizione, in quanto si dice che la Madonna fosse raccomandata da Dio in persona. Si narra che la nobildonna messinese Placida Pallomeni regalò la veste di quando era vergine per le vestigia della madonna, a rappresentare la purezza delle donne; la madonna in persona, evidentemente adirata, ordinò il terremoto del 1908. In accelerata, la Vara è molto selettiva in quanto ogni anno muoiono i tiratori più anziani. Anche i Vigili partecipano alla manifestazione tenendosi per mano per non perdersi, al grido di "Viva Maria". La Vara, dopo varie evoluzioni, viene portata al Duomo, dove l'Arcivescovo non si degna manco di offrire ai tiratori acqua fresca. Ma solo parole, parole, parole... in questo contesto, l'ultima parola spetta alla birra Messina, seguita da rutti che squarciano la notte e mangiate di calia scaduta a 20 euro/kg. Si dice che il canto del gallo del campanile del duomo in realtà sia un rutto da birra Messina registrato. In genere, a mezzogiorno, ora in cui canta il gallo e ruggisce il leone, nel Duomo si sentono pronunciare frasi del tipo:-"Papà stu iaddu fa cacari"- - Trad. (Papà, questo gallo non è proprio quello che mi aspettavo).

Aereo di linea che cerca l'aeroporto di Messina.

Specialità dolciarie

Punto forte della gastronomia locale sono i dolci, famosi in tutto il mondo, come la pignolata, i cannoli crema o ricotta, bianco nero etc. Poi la famosa mezza con panna con brioche che mangiarla dà una soddisfazione pari, se non maggiore, di una grattata di culo nel mezzo di un grande prurito improvviso. Però va mangiata con la tipica brioche messinese, quella rotonda con il bernoccolo. La frutta martorana è un altro dolce tipico a base di marzapane lavorato e colorato in modo da simulare vegetali e piccoli animali commestibili, per lo più cozze; alcuni pasticceri, per barare, ricoprono direttamente di un sottile strato di marzapane le cozze vere, con esiti facilmente immaginabili per il malcapitato addentatore. A Messina, sono convinti di avere la gelateria in cui si produce il miglior gelato del mondo, in gergo u megghiu gelatu du munnu. Come in tutte le altre città del mondo. A Natale va forte il panetùn: Messina, infatti, in realtà è in provincia di Milano, ma non ditelo a Umberto Bossi.

Messinesi doc

  • Adolfo Celi
  • Emilio Fede Eh, sì! È di Barcellona Pozzo di Gotto!
  • Nino Frassica
  • Maria Grazia Cucinotta fa la pubblicità alla Sicilia e tutti i maschi illusi pensano che le femmine qui siano come lei
  • Francesca Chillemi Miss Italia 2003 della provincia, fa strogghiri u sangu e motti (traduzione: fa sciogliere il sangue ai morti, che detto in parole povere "una bella figliola")
  • Marina La Rosa
  • Cariddi insulta Scilla dell'altra sponda ogni mattina
  • Tarzan un'altro mitico messinese... ad ogni richiesta sull'urlo di Tarzan lui non lo negava....aaaaaaiiiiaaaaaaaaaiiiiiiaaaaaaiiiiiiaaaaaa!!!!!
  • Pippu Panibiancu noto tossico di Messina che non perde l'occasione di chiederti una sigaretta anche a chilometri di distanza
  • Colui che porta a spasso i cani. Questo signore, dal nome e passato totalmente sconosciuti, passeggia con dei cani (che ogni volta sono sempre diversi) incurante di ogni difficoltà. Infatti con il vento, neve, caldo, afa, pioggia, ecc... lui gira imperterrito in maglietta a maniche corte (preferibilmente bianca) e pantaloni (preferibilmente blu). In realtà si pensa che non soffra di cambiamenti climatici o forse abbia solo quei vestiti.
  • Limonata famoso venditore di limonate nonché esperto in materia di calcio. Invitato in tutti i programmi calcistici della città (ciò vi fa capire quanto siamo terra terra visionabile qui), ha avuto il barbaro coraggio di candidarsi alle penultime elezioni (qui la sua campagna elettorale) ottenendo meno voti di mio suocero (9 voti contro i 14 di mio suocero che oltretutto non ho neanche votato).
  • Maga magò (per i più eruditi Margherita Hack) celeberrima narcolettica messinese, così soprannominata per l'acconciatura, l'abbigliamento e le pantofole che tanto ricordano quelli della suddetta maga. Sempre accompagnata da una busta di plastica che si pensi possa contenere chissà quali ampolle. Lei però, a differenza della famosa maga Disney, più che occuparsi di filtri d'amore, dà l'idea d' interessarsi di sonniferi. La sua peculiarità è difatti quella di dormire, in continuazione e in qualsiasi luogo. Predilige la stazione ferroviaria o talvolta, se siete fortunati, vi capiterà di incontrarla sul tram. Qualcuno pensa sia deceduta da anni (considerando anche il fetore nauseabondo che emana) e si muova per osmosi elettrica, che le consente di spostarsi nel tragitto tram-stazione. (ndr)
  • Vincenzo Nibali noto ciclista, pilota, motociclista, cantante, insomma un tuttofare con una bacheca trofei da invidiare, infatti conta la bellezza di 123456789 miliardi di trofei tra cui : 12 festival di Sanremo, 4 Salerno-Reggio Calabria-Salerno, vincitore indiscusso delle corse inventate dal CT della Nazionale Davide Cassani, migliaia di Giri d'Italia, Tour de France, Vuelte di Spagna, unica corsa a cui risulta negato è la Messina-Lamporecchio-Loreggiola-Livigno-Lugano avendola vinta solo una volta solo perchè Raffaele Ferrara detto Lello e Domenico Pozzovivo hanno dato forfait per ammessa superiorità. Ha un fratello, anch'egli ciclista ma nullafacente di nome Antonio "Saluta Andonio" Nibali. È soprannominato "Lo Squalo"
  • Il signor Peddire celebre opinionista in varie trasmissioni nazionali e internazionali.

Cantanti famosi

  • Michele u Babbu noto cantautore messinese famoso per la sua performance di "tu scendi dalle stelle" (versione siciliana "tusuca").
  • Canazzo artista emergente di Itala, più volte finalista al festival di Sanremo e idolo dei giovani.
  • Il sindaco Cateno De Luca cantante, musicista, suonatore di ciaramedda (zampogna) e influencer apprezzato in tutto il mondo.
  • Alberto Urso artista di minore importanza, noto solo per aver vinto Amici di Mario De Filippi.

Curiosità e primati

Stele votiva con Madonna e bambino, a "protezione" dei messinesi, benedicimus vos et ipsam civita... (da notare il bambino che si tocca i coglioni...nella foto).
  • La campana di Cristo Re suona sempre alle 18 e non più a mezzogiorno perché l'addetto la può suonare soltanto dopo il lavoro, dato che è stato assunto.
  • La linea tramviaria in dei tratti di percorso la si può prendere direttamente da casa semplicemente scavalcando la finestra.
  • A Messina non esiste aeroporto e mai esisterà.
  • Nessuno sa cosa rappresenti la scultura che si trova nella Passeggiata a mare.
  • Dopo le 22:30 non passa più nemmeno un autobus.
  • Il messinese sui mezzi pubblici non paga mai, aspetta l'eventuale controllore per acquistare il biglietto.
  • La patata novella messinese non esiste: è solo un mito inventato da Rocco Siffredi.
  • Se parli con accento del nord ti potrebbero servire al bar mezza granita caffè con panna e brioche a 5€ invece che a 1€.
  • Se parli con accento del nord ti potrebbero servire al bar una bella pisciata con panna (nei festivi mettono la panna vera) a 5 euro.
  • La nota canzone "Tu scendi dalle stelle", cantata da Michele Babbu su youtube, supera, per visualizzazioni, "Tu scendi dalle stelle" cantata da Luciano Pavarotti di oltre 7000 visualizzazioni in più!
  • Con la Birra Messina s'è edificato il 98% delle abitazioni di Messina.
  • A Messina esiste il primato dei deficienti creduloni, che credono ancora che si realizzerà il Ponte sullo Stretto, che la Birra Messina ritornerà in mano ai messinesi, che il Messina Calcio rivedrà la serie A e vincerà Campionato, Champions League, Coppa del Mondo e Coppa del Nonno. Un po' come gli italiani, che ancora aspettano la "cordata" per l'Alitalia.
  • Ogni sabato sera, se percorri la Strada Panoramica (compresa la famosa Piazza Preservativo), puoi contare fino a 50 macchine che si dondolano in maniera sospetta, alcune nascoste nei posti più assurdi.
  • Molti messinesi sognano di arricchirsi con la costruzione del Ponte. Altri sognano di arricchirsi dopo che il ponte sarà costruito; grazie alla massa di turisti che verranno a vedere il ponte più lungo del mondo, trasportati in pullman dagli albergatori di Taormina, Catania, Palermo, Cefalù, con colazione al sacco, bibite incluse. Si pensa di realizzare in loco il bar dove fanno u megghiu gelatu du munnu perché quello da casa non se lo potranno portare: si squagghia. Già si affilano le armi (in senso non metaforico) per la conquista dei posti dove sistemare le bancarelle per la vendita di souvenir fabbricati a Milano e cartoline ricordo (compresa quella che mostra come era Capo Peloro quando non c'era il ponte). Si spera anche di far pagare il parcheggio ai pullman.
  • Nello stretto non esiste ancora nessun ponte, ma esisterà in un giorno preciso di un mese preciso di un anno imprecisato.

Note

  1. ^ Ma che importa

'O Sud, o com c'chiam'n allu nord, 'a Terronia

« Se nelle regioni meridionali non ci fosse la criminalità organizzata, come mafia, 'ndrangheta e camorra, probabilmente la disoccupazione sarebbe molto più alta. » (Faber)

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