Zingaro

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Bambini rom che sorridono dopo la prima lezione di "come rubare un portafoglio".
« Violentatori NOI?!? Noi tutt'al più rubiamo, rapiamo e ammazziamo!! »
(Zingari parlando di criminalità)
« Al rogoooooooooooooooooooo!! »
(Veneto sugli zingari)
« Io no rubare, mettere a posto casa tua! »
(Zingaro colto alle 4 e mezza in casa tua con il tuo portafoglio in mano)
« Ne abbiamo uccisi una marea. Ma nessuno se n'è mai lamentato durante le giornate della memoria. »
(Nazista sugli zingari)
« No, eu nun sugnu zingaru! »
(Calabrese cercando di difendersi da un'accusa di furto)
« Ca-ca-calma calma, fare biglietto!!!!!! »
(Zingari sull'autobus)

Uno zingaro (Nomade per i politicamente corretti; Rom per quelli che pensano che usare termini etnici sia figo; Ladro per tutti gli altri) è un simpatico e profumato miliardario che ha deciso di prendersi una pausa dal duro lavoro svolto nella sua ridente patria (la Zingaria) e gira così il mondo con la sua famiglia in lussuose auto e caravan super accessoriati.

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La storia degli Zingari secondo gli Zingari: il Romanzo dei Rom

Nonostante quello che si crede, gli zingari non solo hanno una lingua propria, nel senso che non l'hanno rubata, ma pure una loro tradizione letteraria (questa invece l'hanno scippata ai Fenici, che però ora sono tutti morti e non possono più portarli in Tribunale). Il loro più grande, e unico, scrittore è il poeta epico Romero, il quale, volendo esaltare le gesta del proprio popolo, scrisse un grande poema chiamata il Romanzo dei Rom.

Secondo questa maestosa epopea, ritenuta dagli Zingari un'assoluta verità, il primo zingaro rubò le mele dell'albero del Giardino Terrestre e traviò il serpente che poi fece lo stesso con Adamo ed Eva, che erano senza vestiti proprio per colpa del Protozingaro. Dopodiché, quando vide il povero Abele morto, gli rubò il portafogli e le pecore (Abele era un pastore, come voi appassionati lettori della Bibbia sicuramente sapete) e iniziò il suo vagabondaggio per le vie del mondo. Durante questo suo lungo viaggio figliò con gli ovini, e diede origine al popolo dei Rom, che si chiamano così senza un apparente motivo.

Passarono i millenni (ma otto sono lunghi), però questi Rom ne fecero di strada, lasciando tra l'altro un ottimo ricordo di sé in tutti i popoli e le Nazioni che hanno incontrato. Finalmente arrivarono in Italia dove decisero di smettere di fare i ladruncoli vagabondi per diventare dei ladruncoli stabili. Per agire bene e indisturbati avevano bisogno di buone alleanze sul territorio e così formarono insieme a vari criminali del Belpaese una pericolosissima gang che era composta da:

  • Il Romano, che, grazie al suo Nazgul Tommaso di Padova, tassava gli Italiani.
  • Il Rom (appunto), che derubava gli evasori fiscali.
  • Il Romeno, che obbligava le vittime a prostituirsi.
  • Il Romantico, che convinceva le vittime che quel mestiere non era altro che la glorificazione del Vero Amore, e che cunque non c'era niente di male nel battere tutte le notti rischiando per le retate, gli stupri e l'AIDS.
  • Il Romagnolo, che offriva il viale e le discoteche dove prostituirsi.
  • Il Rum, che, bevuto dalle famiglie disperate delle vittime diffondeva l'alcolismo in Italia.
  • Il Romancio, che non essendo filato da nessuno (voi avete mai visto un Romancio in giro? Ecco, appunto) faceva da palo per i colpi senza destare sospetti. Ora sapete cosa fare quando vedete un Romancio.

Ma l'Italia non ci stava. Su al nord, il grande capo della Lega Lombarda, l'Umberto da Cassano, disse: aldedogneldommterun che un suo luogotenente, Bobo da Varese interpretò come Addossooo!. Era il segnale della grande rivolta contro l'ingiustizia e l'illegalità. Il comando della Crociata fu assunto da un valoroso Cavaliere, granduca di Arcore e presidente di Milan, per diversi motivi:

  • Voleva essere lui l'unico a rubare in Italia (comprensibilmente).
  • Proprio nell'anno in cui il Romano aveva soggiogato l'Italia portandola verso terrore miseria e morte un certo Roman Abramovich gli aveva comprato Shevchenko, portando un suo feudo a ripetute sconfitte.
  • Queste sconfitte erano in parte causate dai gol di un certo Ibrahimovic.
Potresti essere portato a credere che lo scippatore sia uno zingaro, ma in realtà lo zingaro è nascosto nella borsetta, pronto a scippare il rapinatore.

La vittoria dei Buoni fu gloriosa e in parte anche scontata ( e certo: se la Lega Lombarda ha battuto una volta un Sacro Romano Impero, vuoi che non batta un Romano e basta?). Tra i vari successi ci fu quello di far diventare sindaco di Roma il seguace di un Romagnolo (non quello di prima, bensì un altro, del quale una delle massime premure era che i treni partissero in orario). Il Cavaliere diventò Imperatore d'Italia. Il Romano fu battuto ed esiliato insieme al Rum nei peggiori bar di Caracas. Il Romeno invece fu risparmiato perché donò come segno di alleanza al Cavaliere una delle migliori ragazze della sua premiata scuderia. Il Romancio non se lo filò nessuno. Invece il Rom, che era il cervello della banda, fu costretto a lasciare le impronte digitali. Perché va bene tutto, ma rubare anche le impronte digitali alla gente che lavora è proprio uno scandalo, non vi pare? Comunque adesso le ha lasciate e in effetti siamo tutti più sicuri.

Questo poema, nonostante sia palesemente a favore degli Zingari (che considerano glim insulti un complimento, altrimenti se dici loro "sporco" si laverebbero. O no?), è la migliore fonte di documentazione sulla cultura Rom e sulle loro tradizioni. E per questo è un bestseller, se non addirittura un libro di culto, tra le Forze dell'Ordine.

Curiosità

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  • L'inno zingaro Io vagabondo è stato rubato dal gruppo musicale dei Nomadi che ne hanno fatto una canzone di successo. Gli Zingari non si sono lamentati del fatto, ma lo hanno interpretato come un sincero omaggio alla loro cultura, che può essere riassunto nel detto Tu dai qualcosa a me e io invece no.
  • E poi hanno rubato la canzone La strada dei Modena City Ramblers e l'hanno adottata come loro nuovo inno. I Modena però non l'hanno presa come se fosse un omaggio. Strano il mondo, no?
  • Uno Zingaro, se lavora, vende CD-ROM.
  • Anche il cuore è uno zingaro (e va).
  • Uno Zingaro, accetta di barattare un CD di musica napoletana in cambio di un veicolo rubato, anche di alto valore.

Voci correlate