Un po' di cazzi miei (chiudi) · Non disturbare: genio al lavoro · Schizzi
Vita vissuta
« Mavaffanculo! »
(Il mio migliore amico delle elementari.)
« Sei proprio una merda! »
(Il mio migliore amico delle medie.)
« Fottiti, stronzo! »
(Il mio migliore amico del liceo.)
Sono venuto al mondo esattamente 23 anni dopo Bon Scott, nella camera da letto dei miei genitori, come si usava in quell'epoca. Il luogo di nascita è uno dei paesi più ventosi della Sardegna. Uno dei miei giochi preferiti da bambino era aiutare mio padre a risistemare le tegole del tetto di casa, continuamente sconquassate dalle repentine folate di maestrale. Un bel giorno mio padre si decise a chiamare due esperti muratori che risolsero definitivamente il problema eliminando il tetto, tanto in Sardegna non piove praticamente mai, ma ormai avevo già compiuto 18 anni. Per almeno trent'anni sono stato convinto di poter vivere senza alcuna prospettiva futura, quando un giorno di tardo settembre del 1999 ho ricevuto un'irrinunciabile offerta di lavoro da una città del ricco Nordest, dove tuttora risiedo. Da allora sgobbo duramente in attesa di una pensione che non giungerà mai. Nel 2008 mi sono sposato con la mia eterna convivente, solo perché volevo usufruire dei 15 giorni di licenza matrimoniale previsti dal contratto di lavoro.
In un giorno imprecisato del 2009 ho sentito per caso alla tv il nome di una ridente cittadina e nella mia incommensurabile stupidità mi sono domandato:
« Ma esisterà davvero? »
Così l'ho cercata su Google, e l'ho trovata! Lì per lì ero convinto, sempre grazie alla mia incommensurabile stupidità, di trovarmi su un altro sito. Dopo aver scoperto la verità, sopraffatto dalla riprovazione e dai conati di vomito, ho chiuso la finestra ed ho pensato di aver chiuso definitivamente con questo sito del cazzo. Sono trascorsi parecchi mesi prima che decidessi di ritornarci, dopo aver ingerito una frittata a base di erba gatta, ma quando ho ripreso a farlo, è stato un crescendo rossiniano, culminato con l'iscrizione ufficiale alle ore 20:21 di martedì 11 ottobre2011.
A pensarci bene, mi sono trovato in simili frangenti in altre circostanze, liquidando sempre la questione con la solita frase:
« Tanto, smetto quando voglio! »
(Zurpone cavalca il suo cavallo di battaglia preferito.)
Gossip
Il nome Zurpone è l'accrescitivo del termine sardozurpu, cieco, ipovedente.
Sono difatti miope sin dalla più tenera età, e da allora porto gli occhiali da vista. Non ho mai sopportato le lenti a contatto.