Utente:Tonycocchi/Sandbox

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ARTICOLO DA SCRIVERE: "Quattro giornate di Napoli"

OCCHIU VIVU E MANU O CUTIEDDU!!!
L'essenza vitale di questo utente è altamente terrona. Quindi, se sei un leghista o un fan dell'allegro folletto verde (o del food blogger che ne fa le veci) blinda pure la porta di casa tua: i nostri amici stanno già arrivando...
Quattro giornate di Napoli

"Merden! Quei napoletan bastarden ci hanno fatto un pakken!"
Luogo: Napoli, ma pure Casoria e giù di lì
Inizio:

Mentre sorgeva o' sole mio

Fine:

E al quinto giorno si riposarono

Esito:

"Jamm'! Jamm'! N'gopp' jamm'ja!"

Casus belli:

Volevano costringere i napoletani a lavorare

Fazioni in guerra
Comandanti
  • Colonnello Water Scholl[1]
  • Fascisti napoletani, che per punizione non hanno avuto la pizza dopo
  • Pulcinella
  • San Gennaro
  • Ciruzzo o'pittbull
  • Ciro o'scarpar'
  • Peppin' o'scartellat'
  • Altra gent' de e' quartier'
« Ué! E questa è l'ora di arrivare? »
(Napoletano sfotte gli alleati appena arrivati in città)
« Noi ziamo i teteschi! Il più krande e più kattivo esercito di mondo! Non ci faremo mettere zotto da quattro cafoni fetenten! »
(Tedesco di prima di prenderle sonoramente da quei quattro cafoni fetenti)
« Hittlér! PRRRRRRRRRRRRRRRRRRR! »
(Napoletano su Adolf Hitler)


Le Quattro giornate di Napoli (27-30 settembre 1943) sono state un evento storico di quelli di cui ci si può liberamente vantare, cosa rara per il nostro paese... Ecco perchè in Italia e nella stessa Napoli quasi nessuno se ne ricorda.

Grazie ad esso, i krukki nazisti, che stavano amichevolmente invadendo tutto l'adorato alleato italico, dovettero accontentarsi di fermarsi a Frosinone, perchè da lì in poi c'erano i pulcinella incazzati neri e più giù ancora quei bellimbusti degli angloamericani.

Questi per scalare la penisola ci metteranno un botto di tempo perchè impegnati a giocare a poker o a trombarsi le contadine locali; mentre invece una massa di scansafatiche terroni da sola ci aveva messo 4 giorni per fare piazza pulita.

Il che vuol dire che se i napoletani avessero combattuto al loro posto avrebbero liberato l'Italia in un battibaleno...

Ma vuoi davvero pretendere che un partenopeo faccia gli straordinari? Per gente che poi fonderà la Lega e li sfotterà senza ritegno?

Sentitamente, chi glielo faceva fare?

La città di Napoli verrà in seguito premiata con una medaglia d'oro al valore militare, che verrà però data per sbaglio dal sindaco a un parcheggiatore abusivo perchè aveva finito gli spicci nel portafoglio.

Il contesto

   La stessa cosa ma di più: Resistenza.

Le quattro giornate si svolsero durante la seconda edizione della 1° guerra mondiale, a cui l'Italia partecipava, ma solo dopo aver capito con quale schieramento doversi alleare per vincere.

Visto che l'esercito italiano di buono, a parte i bersaglieri e le spalle coperte dai supercazzuti tedeschi, non aveva nulla, anzi faceva cagare, i nostri poveri nonni presero schiaffi ovunque il Duce li spedisse: Grecia, Albania, Macedonia, Libia, Egitto, Malesia, Norvegia, Madascar, Mavaccagar ecc...

Resisi conto che da qualche parte dovevano pur cominciare, gli angloamericani invasero l'Italia, con conseguente calciata via a pedate di Mussolini[2] e cagarsi addosso di re e governo tutto, i quali, salutati i bravi sudditi con un bacetto in fronte salparono via col primo traghetto per Cipro, perchè lì i prezzi erano convenienti.

Fu così che l'8 settembre, anche a Napoli giunse il memorabile proclama del generalePilato Badoglio.

« Vedetevela voi: noi andiamo a pesca. Quando vi sarete liberati ditecelo che torniamo a governarvi »

I napoletani ovviamente la presero benissimo: esplose tra i soldati un esultanza come se il Napoli avesse vinto lo scudetto e subito gettati nella spazzatura fucili e divise corsero a farsi un bagno a mare[3], suonare un pò il mandolino, mangiare il casatiello coi parenti, e altre amenità che ai terroni piace fare quando hanno il giorno libero.

I poveretti si illudevano che le ferie fossero appena cominciate, ma lo spaparanzo durò poco.

Visto che la Germania si dispiaceva se il suo migliore amichetto smetteva di giocare insieme a lui, questa pensò bene di far riflette agli alleati sull'eventualità di proseguire col conflitto, [[magari con un bel fucile puntato dietro la schiena...

L'Italia viene così occupata tutta[4], dalle Alpi alla Terronia, dalla cucina al cesso (che in quel momento serviva a molta gente); si prospettavano tempi bui, da cui uscirono, al nord, la resistenza, e, a sud, le quattro giornate di Napoli.

L'occupazione

I tedeschi stettero da subito sulle palle ai napoletani. Innanzitutto i krukki, si sa, per natura sono:

  • Tosten
  • Kattiven
  • Disciplinaten
  • Guerrieren
  • Kran lavoratoren
  • Rompicazzen

Tutto il contrario dei napoletani, che dalla vita vogliono solo la tranquillità, il sugo sulla pasta, il Napoli in serie A, un ambo al lotto ogni tanto, e che si prendono una pausa caffé ogni dieci minuti.

In quanto al punto "guerrieren", basta dire che il tipico soldato napoletano si alza dalla branda minimo a mezzogiorno, giusto in tempo per il pranzo, se gli ufficiali gli chiedono di marciare esibisce un falso certificato di invalidità, e se gli chiedono se è pronto a morire per la patria risponde "Ma comm'?! A me nisciun' m'era informat'!"[5], per dire quanto la realtà della guerra c'azzecchi con questo popolo.

Da dire poi che la guerra ormai li aveva stufati, perché buttava in giro bombe dappertutto e neanche si fermava a pulire il casino combinato dopo.

Episodi

I krukki sono in città solo da pochi giorni e ci sono i primi attriti

  • Un vigile urbano prova a fare una multa ad un camion di soldati tedeschi perchè in divieto di sosta. Rifiutandosi questi di conciliare, si incazza e li sbatte dentro, perchè se è vero che i napoletani non rispetto il codice della strada, almeno i turisti in visita lo devono fare! Il suddetto vigile verrà poi frustato e legato a una colonna dai fascisti collaborazionisti al comando della città.
  • Un paio di krukki, con la scusa che sono brutten und kattiven, fanno la spesa dal verduraio senza pagare; un carabiniere li mette in fuga con un battipanni.
  • I nazisti, adducendo come motivazione il fatto che l'ospitalità è scadente[6] danno fuoco alla biblioteca di Napoli, e, già che ci sono, pure a un paio di pizzerie perchè si erano rifiutate di fare la pizza coi crauti.[7]

Il capocchien Scholl

Il super-krukko al comando degli occupanti è un tale Water Scholl[8], che è enormemente deluso della sua sistemazione.

Hitler infatti gli aveva promesso, mettendolo ad occupare Napoli, tanto sole, tanto mare, gente simpatica e cordiale, buona cucina e buona musica.

Proprio non riusciva a capire perchè quella gente a cui stavano togliendo la libertà, sequestrando beni, violentando donne, uccidendo parenti, e seviziando in mille modi insieme ai compagni di bevute fascisti li stessero trattando tanto male! Infuriato, decise di bandire un duro proclama, e quella fu la sua condanna...

Il proclama di Scholl

Statemi a sentiren, maledetten terronen!
Visto che state facendo, come dite voi, i "cazzimmosen, ora vi detto un paio di regoletten!"
  • Il capo di Napolen zono io perchè kosì dice Hitler e ci dovete staren zennò viene qui e vi stermina
  • Da oggi dovete fare i braven: non si gioca più a pallonen per strada o nei condominien, altrimenti ve lo skiattiamo
  • Non dovete più suonare il mandolinen mentre facciamo il nostro pisolinen pomeridianen
  • Se uno fa il cattiven, distruggiamo tutto il suo quartiere
  • Perché? Perchè ci va!
  • Coprifuochen: dovete tornaren a casa alle 20, e se il Napoli gioca allo stadio alle 21 non me ne frega ein cazzen!
  • Dovete consegnaren tutte le vostre armi, kozì non potrebbe ribellarvi per favoren...
  • Le fionde und i cornetti rossen portafortunen valgono come armi
  • Spero non siate incacchiaten: noi soldati stiamo facendo solo il nostro doveren

Kon autorità und cattiveria
Colonnellen Scholl, vostro signoren und padronen


E per dimostrare con quanto impegno stessero adempiendo ai loro doveri, fucilarono un giovane marinaio sulla pubblica piazza, costringendo il popolo a guardare e pure a comprarsi il pop-corn venduto dai tedeschi stessi.

A questo punto i "All'anem'e chella stronza e bucchinara e mamm't!" avevano già preso a risuonare di vicolo in vicolo per il capoluogo campano...

La goccia che fa traboccare il vaso...

Il giorno dopo, vennero affissi altri manifesti...

Scusatemi, brava genten, ieri ero un pò incacchiaten e mi sono scordato di dirvi un'altra cosetten
  • Tutti i napoletanen maschi abili a lavorare (ammesso ce ne siano...) devono lasciare case und famiglien und Napoli per venire a LAVORAREN in Germania
Kon autorità
Colonnellen Scholl, vostro signoren und padronen


LAVORARE?!?!?!? I NAPOLETANI?!?!?!?

Questo non doveva dirlo...

Il giorno dopo, anziché i 30.000 previsti, si presentarono solo 30: due che avevano sbagliato strada, 27 che avevano visto gli altri due e si erano aggregati, più lo scemo del villaggio.[9]

Come mai così pochen? Abbiamo appeso male i manifesti? Non si leggeva bene?

La vostra rinuncia al nostro amichevolen inviten ci rende molto tristen... =(
Oh, beh, vuol diren che tutti quelli che non sono venuten sono ufficialmenten condannaten a morten.
E non dite che non possiamo ucciderli tutten perchè abbiam fatto anche di peggio!
Del resto cosa volete faren voi caccolen terronen?
Farvi consegnare i depositi delle armi dai carabinieren und ribellarvi in massa contro di noi und tirare molotov di benzina contro i nostri carri armaten und kosì liberarvi dalla nostra occupazione con orgoglien und coraggen?
Ah ah ah!
...
Mi sa che forse questo non dovevo scriverlo...
Vabbé, meglio che vado! Auf wiedersehen!

Kon autorità
Colonnellen Scholl, vostro signoren und padronen


Quest'ultimo proclama non lo lesse nessuno perchè erano tutti troppo occupare a fare ciò che stava suggerendo prima ancora che lo dicesse...

Giorno 1

Così, mentre ancora gli americani stavano facendosi la manicure per non sfigurare come "liberatori", i napoletani si preparavano a dare una lezione di napoletano agli invasori.

Perché nessuno, figuriamoci un krukko scarparo può venire a Napoli e dire alla gente di lavorare![10] Il 27 settembre iniziano gli scontri. I tedeschi si portano subito avanti sul lavoro arrestando 8000 napoletani, che però poi rilasciano perchè non sanno dove metterli e mangiano tanto.

Al Vomero viene catturato un ufficiale tedesco che prega Sant'Antonio per la sua salvezza; sfortunatamente per lui era quel polentone Sant'Antonio da Padova, non Sant'Antonio Abate (di quelle parti) e viene perciò finito a testate.

La lotta è subito dura per i cittadini, ma per i tedeschi lo è ancora di più: se provano ad arrestare qualcuno, scendono la madre, le zie, le nonne di lui, con tutte le relativi comari di quartiere, armate di pentole, scope e mattarelli, perchè i figli "Sò piezz' e cor'" e comunque alla fine sono tutti "Buoni uaglioni", a detta loro...[11].

I napoletani, abili nella truffa, si fingono collaborazionisti per dare indicazioni sbagliate ai guidatori di tank, facendone finire un paio giù dal molo; i più abili riescono a sostituire di nascosto i mitra nemici con dei salami locali, sicché le esecuzioni sommarie finiscono spess a tarallucci e vino... letteralmente...

Inoltre, i napoletani hanno da loro il loro dialetto, incommensurabile miniera di sfottò e spernacchi, coi quali riescono a fiaccare il morale dei nemici.


- Soldato tedesco: “Alt!”
- Napoletano: “Alt-erati di meno, frà!”
- Soldato tedesco: “Kome ti permetti? Non vedi ke io ho il mitra?”
- Napoletano: “E io c'ho il costume sotto, jammece a fò o bagn'![12]
- Napoletano: “Ué, te saluta chill'!”
- Soldato tedesco: “Chi?”
- Napoletano: Stu cazz'!!!
- Scugnizzo napoletano: “Ué, che squadra tifi?”
- Soldato tedesco: Bayer Leverkusen, perchè?”
- Scugnizzo napoletano: NOI TIFIAMO NAPOLI! TIÉ!

Giorno 2

Al mattino presto i tedeschi scoprono che i depositi d'armi di Capodimonte che avevano requisiti sono stati depredati dai napoletani, che hanno sostituito le casse di fucili con quelle dell'acqua Lete.

Da segnalare il coraggio dei ragazzini della città, gli "scugnizzi", che sgusciano non visti fino ai carrarmati per

otturargli il tubo di scappamento con una patata per farli saltare in aria.

I tedeschi continuano i rastrellamenti e rinchiudono i prigionieri nel campo sportivo, senza però dar loro manco un super santos per passare il tempo. Dinanzi a tale barbarie, Pulcinella in persona guida un commando di valorosi che libera i prigionieri dopo una dura battaglia.

Giorno 3

Al terzo giorno i tedeschi sono già stremati: non bastasse la popolazione nemica, che lancia contro i soldati mozarella di bufala falsa (e quella è veramente uno schifo...), bisogna fronteggiare gli agguerritissimi parcheggiatori abusivi; lo stesso Scholl per trovare un parcheggio alla sua Mercedes Goering Turbo sotto il quartier generale deve dannarsi l'anima![13]

Si battaglia quartiere per quartiere, e l'organizzazione della rivolta è appunto lasciata a singoli capipopolo di zona, senza alcun collegamento con gli alleati o con il resto degli antifascisti italiani, che cominciavano a spuntare un pò qui un pò là visto che il fascismo ormai non andava più di moda; tra questi capipopolo spiccano alcune figure come Ciruzzo O'pittbull, Pasquale O'Panzarotto, Gigino O'Purdummar', e vari altri...

Il quartiere operaio di Ponticelli viene distrutto, ma gli operai dal canto loro esultano: domani festa!

Resosi conto di non poter competere contro un popolo simile, Scholl tratta la resa: i napoletani acconsentono a farlo uscire sano e salvo dalla città su di un apecar di meloni (raccomandandogli di non passare per Casoria perché lì la strada fa schifo), in cambio di vedergli fare "TIÉ!" a una foto di Hitler.

Giorno 4

I tedeschi sono in fuga, tranne qualche sacca di resistenza: alcuni di loro avevano già prenotato un weekend a Sorrento e non volevano saperne di perdere i soldi dell'acconto dell'albergo!

La ritirata non è indolore: mentre se ne vanno, quei cafoni dei tedeschi imbrattano i monumenti della città con le bombolette spray, incendiano l'Archivio di Stato di Napoli, causando incalcolabili danni al patrimonio artistico-culturale della città...

E poi sono i terroni quelli INCIVILI!

A fine giornata, un drappello di soldati alleati fa il suo ingresso in città...

« Napoli! I tuoi salvatori sono giunti! »
(Soldati americani che fanno gli spacconi)

E la risposta pronta dei napoletani non si fece attendere...

« Ma jat' a faticà![14] »
(Napoletano)

Giorno 4

Curiosità

  • Napoli è stata l'unica città a fare anziché farsi fare le scarpe al dottor Scholl

Note

Template:Legginote

  1. ^ Più conosciuto come Doctor Scholl
  2. ^ Eravamo fortissimi, eh?
  3. ^ A quei tempi ancora si poteva...
  4. ^ I tedeschi chiamarono l'operazione "Improvvisata in casa d'amici"...
  5. ^ "Ma come?! A me nessuno mi aveva detto niente!"
  6. ^ Come d'altronde sono scadenti gli ospiti della città...
  7. ^ La reazione dei pizzaioli all'ordinazione era stata: "Ca nun'e facimm' ste fetenzie!"
  8. ^ Noto in patria per la sua fabbrica di zoccoli e calzature in balsa
  9. ^ L'unico venuto volontariamente
  10. ^ Forse solo il Sommo...
  11. ^ Scene simili si verificano tutt'oggi quando vengono arrestati i camorristi
  12. ^ E io ho il costume, andiamoci a fare un bagno!
  13. ^ Al diavolen, non te li dò i miei spicciolen!
  14. ^ Ma andate a lavorare!


ARTICOLO DA SCRIVERE: "Ouran High Host Club"

QUIZ: Quale dei personaggi raffigurati ti faresti? Le soluzioni in fondo alla pagina!
« Sarai il nostro cagnetto obbediente! »
(Tamaki a Harui prima di scoprire che è una ragazza)
« Fammi diventare il tuo cagnetto obbediente! »
(Tamaki ad Harui dopo aver scoperto che è una ragazza)
« Che male c'è se indosso abiti maschili? »
(Haruhi Fujioka su Travesta)
(La fase più ripetuta di questo manga)
« DAMMI QUELLA FOTTUTA ROBA! ... Per favore... »
(Honey su Zucchero[1])


Ouran High Host Club, per più semplicità Host Club, è manga che è una vagonata assurdità e occhioni pucciosi, rigorosamente vietato ai sani di mente.

Tutto ruota intorno ad un club di ragazzi che offrono il loro corpo e la loro bellezza per le avventrici, senza tuttavia mai farsele, e andandone persino fieri. Se fin qui ancora non vi siete convinti dell'idiozia dilagante, basti sapere che il/la protagonista maschile/femminile è un ragazzo/a molto amibigua/a, ma così ambiguo/a che manco all'anagrafe sanno che sesso abbia lui/lei.

E malgrado ciò il protagonista maschile (quello col sesso più facilmente appurabile, ma non si può dire la stessa cosa della sessualità) si innamora ugualmente lui/lei, in barba alle regole e i precetti che sconsigliano di andare a letto con un/una proprio/propria dipendente.

Può piacere solo a bimbemikia, romanticoni, ricchioni e transessuali, e infatti a loro piace.

Soluzioni

Se siete femmine (o credete ancora di esserlo se la conoscenza di questo manga non vi ha scombussolato l'identità sessuale), ecco le soluzioni al quesito dell'immagine a inizio capitolo.

  • A: Ti piacciono i secchioni che se la tirano perchè hanno dietro un mucchio di soldi e una raccomandazione grossa quanto la Torre Eiffel; con buona probabilità ti sposerai con uno di loro e vivrai servita e riverita in una villa di lusso delle dimensioni del Wyoming, ma ci sono anche buone probabilità che ti faccia crepare in un "misterioso" incidente aereo nel Botswana.
  • B: Ti piacciono i fighetti che se la tirano perchè hanno i capelli biondi, un bel visino, e nulla nel cervello. Con buona probabilità sei una bimbaminkia che passerà il resto della vita a seguito di simili decerebrati a guardare il Grande Fratello sul divano mentre prendete chili su chili.
  • C: Errare humanum est... Nel caso tu l'abbia deciso cosciente della verità, o sei lesbica, o forse hai fatto la scelta più azzeccata di tutte.
  • D: Ti piacciono i fighi silenziosi[2]; saresti capace di sbavarci dietro per anni adulandoli e sperando di farti portare a letto da uno di essi, prima che lui, stufo, ti asfalti con una mazza chiodata.
  • E: Ti piacce ciò è piccolo e puccio; è una scelta pericolosa perchè la tua ossessione potrebbe portarti a prendere tale soggetto puccioso, imbalsamarlo ed esporlo nella tua stanzetta per contemplarlo il resto della tua vita. Per fortuna che il puccio in questione sia 24° dan di Karate e ti ucciderà prima che tu metta in atto il tuo pucciosissimo proposito.
  • F: Ti piacciono le orge e il tuo motto è "Uno vale l'altro". Ma tanto nessuno dei due te lo darà perché sei superficiale, brutta, cattiva e chi più ne ha più ne metta.


Se siete uomini (o idem come sopra), partecipando a questo test avete implicitamente fatto outing, ergo, ecco i vostri risultati.

Curiosità

  • L'unica persona sana di mente nel manga è il tipo che non appena ha scoperto che Haruhi è una femmina è corso a provarci: applausi prego!
  • Viceversa, Tamaki sa la verità dall'inizio della serie e ancora non l'ha manco annusata...

Note

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  1. ^ Per fortuna non altro...
  2. ^ Vedi Sasuke Uchiha o Vegeta



ARTICOLO DA SCRIVERE: "Hyde & Closer"


« Teddy! »
(Bimbaminkia su orsetto di peluche)
« Cazzo! »
(Tu su orsetto di peluche mafioso armato di motosega)
« E dove hai lasciato il dottor Jeckill? »
(Freddura su Hyde)
« Shun-boy! »
(Hyde ogni volta che deve salvare il culo al protagonista)
« Significa che se penso sia possibile... posso schivare le pallottole? »
(Closer su basilari della magia)
« Non dire boiate. »
(Hyde in rispota alla precedente e prima di fare il culo a strisce a qualuque avversario.)
« Dopo averti ucciso ed essermi impossessato del tuo potere renderò viva la mia bambola e andremo a pomiciare a Tahiti, giusto tesoro? »
(Tizio con seri problemi mentali su Closer)


Hyde&Closer è una popolare fiaba della buonanotte giapponese, scritta e disegnata da Haro Proraso, infatti ha per protagonista un tenero orsacchiotto di peluche abbigliato come un malavitoso americano anni 30. In realtà il protagonista sarebbe l'umano che gli sta accanto (incollato come una remora per la precisione perchè senno creperebbe in due istanti), ma è talmente schiappa che non conferire al suddetto orsacchiotto il titolo di protagonista è un'offesa alla decenza.

Note

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ARTICOLO DA SCRIVERE: "AO NO EXORCIST"

« Exorcizamus te, omnis immundus spiritus, omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis adversarii e bla bla bla bla bla... »
(Un esorcista da quattro soldi)
« PRENDERÒ A CALCI IN CULO SATANA! »
(Un buon esorcista nato)
« Yuki-chan! Rin! »
(La fangirl di turno (vedi anche Hinata in Naruto o Orihime in Bleach)
« Il figlio di Satana che vuol fare l'esorcista? Beh, meglio di DJ Francesco che vuol fare il cantante comunque... »
(Mefisto Feles su Rin Okumura)



Ao no Exorcist, alias Blue Exorcist, alias L'Esorcista Blu (perchè il rosso non fa più tendenza) è un manga per ragazzi scritto da una ragazza[1].

Note

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  1. ^ Scommetto non lo sapevate esistessero anche le mangaka femmine, eh?

Grassetto