Utente:L'Imperatore/Sandbox4
l'America e il Giappone hanno formato una delle più grandi e durature
alleanze dei tempi moderni »
La MEGALOMANIA è una pericolosa variante del disturbo narcisistico della personalità, che colpisce solo le più GRANDI menti della Terra, spingendole ad essere sempre meno piccole. Sindrome spesso desiderata dagli umili, che siccome sono degli invidiosi, inventano di tutto pur di sminuire i GENI, come la democrazia, la pace o il conflitto di interessi.
Il più grande pregio del MEGALOMANE è, infine, quello di non rendersi conto dell'immenso dono che possiede.
Analisi del fenomeno
Conosciuta anche come Sindrome delle MANIE DI GRANDEZZA, è una condizione patologica[citazione necessaria] caratterizzata da fantasie di potere, denaro, o alimentazione.
Siccome voi siete degli ignoranti abissali, e questo articolo deve passare alla STORIA, è opportuno che il fatto venga analizzato in maniera completa e geniale.
L'etimologia del nome deriva dal greco, la più bella lingua mai esistita, MEGA (Grande) e MANIA (Mano); poichè pare che, a causa di un fenomeno di ritenzione idrica, la sindrome sovradimensionasse gli arti superiori, a scapito di quelli inferiori.
Il primo psicologo a studiare la MEGALOMANIA fu il dottor Marco Maria Marco, il più grande analista del mondo. Vincitore di innumerevoli premi, tra cui citiamo, a mo' di esempio, la coppa nel torneo di Calcetto, o la Bussola d'oro al festival dei Logopedisti.
Gli studi di Maria Marco, compiuti su un campione di 12.000 europei e 30 congolesi nel 1861, l'anno della Carpa, erano vòlti a dimostrare come i negri fossero immuni alla sindrome, a causa di un'intrinseca forma di modestia, nota anche come complesso di povertà diffusa.
Le sue tesi vennero però riconsiderate nel 1959, quando il re di Etiopia, Haile Selassie I, si proclamò nuovo Messia Universale. La più autorevole critica all'opera di Maria Marco venne dal professor Frank Görilla, con il suo libro "La più autorevole critica a Maria Marco". Secondo Görilla infatti, nel cervello umano esiste una ghiandola la cui funzionalità è intermittente: il Megalone (fig. 1.0), responsabile di vanagloria e mitomania. L'organo, antipatico alle altre cellule del corpo, viene spesso boicottato dal Pancreas, che ne compromette la funzione poichè è invidioso della sua bellezza.
Gli studi sul corpo umano valsero a Görilla il premio STREGA e una candidatura agli Oscar come miglior fattore.
Attualmente tuttavia, la spiegazione più accreditata alla patologia pare quella della Scuola di Brno, che riporta in auge le teorie di Cesare Lombroso, il più grande genio del mondo reale.
È da ricordare tuttavia, come la mancata realizzazione dei sogni di GLORIA possa causare, negli individui più fragili, frequenti scatti d'ira o depressione.
Quindi adesso potete anche finirla di leggere questo paragrafo. Il mondo è contro di me. Magari domani mi suicido... E andatevene prima che mi incazzi!
Degenerazione della sindrome
Come tutte le distorsioni della personalità, anche la MEGALOMANIA ha un suo cursus, che la porta, da un mite stato iniziale, ad una degenerazione significativa. Il tempo di evoluzione varia a seconda dell'individuo, con un'accelerazione 20 volte maggiore se si tratta di un politico. Specie se onesto.
Stadio iniziale
La sindrome delle MANIE DI GRANDEZZA colpisce gli individui più insospettabili del genere umano dai primi anni di età, attivando la ghiandola del Megalone.
Un bambino con Megalone iperattivo presenta un innato desiderio di possedere oggetti di grandi dimensioni. Vuole un pannolone extra-large, pretende il passeggino a trazione integrale, e preferisce le mamme con le tette grosse.
È molto importante il comportamento che terranno i genitori nei suoi confronti:
- I genitori non accontentano il bambino: il figlio cade in depressione acuta, passa dai 5 ai 7 anni in analisi, diventa emo e muore intorno ai 24 anni di età.
- I genitori accontentano il bambino: il figlio diventa viziato. Pretende sempre di più, finchè la famiglia non precipita in povertà. Il piccolo cade in depressione acuta, passa 24 anni in analisi, diventa emo e muore tra i 5 e i 7 anni di età.
- I genitori non accontentano il bambino, ma gli promettono che un giorno lo faranno: il figlio passa allo stadio successivo della sindrome.
- La mamma si rifà le tette: papà è contento.
Vanità
Ad un certo punto, non riuscendo ad ottenere tutto ciò che vuole, il soggetto comincia a scoprire la propria personalità, fino ad innamorarsene perdutamente.
Definito Vanità, Narcisismo o No Marta, preferisco me stesso, il secondo stadio della sindrome è potenzialmente il più pericoloso. L'autore di questo articolo non ha ricevuto nessuna educazione formale in psicologia (se non un attestato di partecipazione alla lezione su Freud dell'anno scorso, ma non centra), e non ha mai praticato la psicanalisi, nonostante avrebbe potuto, se solo lui avesse voluto. In ogni caso potete stare certi che quello che vi dice l'autore è vero, non vi preoccupate, lui ha sempre ragione.
- È possibile che ad un certo punto l'eccesso di vanità si trasformi in auto-erotismo, ovvero in amore compulsivo per la propria figura, la propria voce o addirittura i propri piedi (autofeticismo). Si può arrivare addirittura a limonare con quel figo che appare sempre nello specchio, e a scriversi sul cuscino "Sei stato fantastico ieri notte".
Egocentrismo
Il terzo livello è quello dell'egocentrismo, egoismo, e tutti gli altri ego che finiscono in -ismo. Non pago dello sconfinato amore che prova per se stesso, il soggetto inizia a concentrare l'attenzione solo su di sè, e si dimentica completamente l'esistenza degli altri.
Io non riesco proprio a capire come faccia una persona a diventare così egocentrica. Si considerano il centro dell'universo, come se non esistesse nulla al di fuori di loro, ma caspita, ci sono anche io! Si mettono col parlare di se stessi nei discorsi che non li riguardano, e poi cambiare l'argomento del dialogo per monopolizzare la discussione. Chessò, cominciano a parlare della camicia nuova che hanno comprato. Tra l'altro davvero molto bella, costava poco, l'ho trovata in saldo. Sì, vedessi come mi sta, un amore! Certo, lo so, a me sta bene tutto, però non hai idea quanto sia difficile trovare un abito elegante ed economico al giorno d'oggi. Oddio, una macchietta!!
Megalomania