Utente:GorillaK2/Sandbox

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La locandina scatenava due emozioni nell'immediato: la consapevolezza dell'elevata qualità dello show e il rammarico di non aver accettato l'invito a cena della novantenne prozia Adelaide.
Una difficile prova per un attore proveniente dal teatro classico.

Spazio 1999 (Space: 1999) è una serie televisiva italo-britannica di fantascienza ideata nel 1973 da Gerry e Sylvia Anderson i quali, essendo inglesi, trovavo disdicevole impiegare il tempo a trombare e quindi facevano di queste cazzate. Lo spunto era collocare un evento apocalittico in un profetico fine millennio, senza ovviamente copiare robe precedenti. Il meteorite grosso l'avevano già usato, il cataclisma climatico pure, la catastrofe nucleare "sputtanatissima", ira divina, vespe, godzilli vari, cavallette, zombi, eruzioni, non c'era niente che non avesse già tentato di spazzar via la terra almeno una decina di volte.

« Già, la terra!! Alla luna non c'ha mai pensato nessuno!! »
(Gerry Anderson illuminato dal lampo di genio.)

Ora, a qualcuno sarebbe subito venuto in mente che di quel sasso disabitato non frega una minchia a nessuno, ma Gerry era euforico e sottovalutò il problema. La moglie invece era la classica donna del Sussex, cicciottella ma concreta, e pose immediatamente il quesito:

« Ma se non trucidiamo un fottìo di persone, che catastrofico sarà? »
(Sylvia Anderson mentre "smonta" il marito.)

Il marito ne convenne e ci pensò un buon quarto d'ora, durante i quali buttò giù tre Irish coffee, due Tom Collins e la trama del pilot:

  1. base lunare con parecchia gente dentro,
  2. esplosione spaventosa con uscita dall'orbita terrestre,
  3. luna a zonzo nell'universo con i superstiti.

Non era il caso di tenere i piedi per terra, con la scusa di essere "alticcio" tanto valeva spararla grossa.

Trama

La serie aveva degli ottimi spunti d'azione, uniti a scene ad elevata drammaticità.
Alcune scene dalla serie: Maya la mutaforma in una sua riuscitissima trasformazione; il computer di bordo aveva windows vista, si capisce dall'errore sul video e soprattutto dalla faccia della donna; le tute spaziali furono rubate nottetempo dal set di 2001 Odissea nello spazio; la dottoressa Russell amava studiare le razze aliene.

È il 9 settembre 1999. Sulla Terra sono in atto guerre a nord, rivoluzioni a sud, disordini a est e soprusi ad ovest. È in corso anche la periodica pulizia etnica sull'Etna. Gli Svizzeri continuano a dichiararsi neutrali, ma da qualche tempo hanno iniziato a tifare Milan. Insomma la pace regna sovrana nel mondo. La mattina di quel giorno, John Koenig prende ufficialmente possesso del suo nuovo ufficio da comandante, all'interno di una stazione scientifica permanente denominata Base Alpha. Sulla Luna. Le prime avvisaglie della crisi economica globale avevano spinto i governi ad attuare vari piani anti-spreco, tra cui la mobilità. John Koenig, astrofisico statiunitense di chiara fama e discutibili gusti musicali, era una delle prime vittime di tale provvedimento. Il governo gliel'aveva venduta così:

« Pensa, adesso, per studiare la Luna, non ti servirà più quell'ingombrante telescopio, sarà sufficiente un semplice microscopio! »

Koenig assume quindi il comando della base lunare, con l'incarico di organizzare e gestire una spedizione sul fantomatico pianeta Meta, individuato nel cosmo sulla scorta di visioni mistiche avute da Antonino Zichichi in seguito all'ingestione di un piatto di cozze[1]. Ma le cose si mettono subito male: una serie di strani incidenti e misteriosi decessi frenano i preparativi per la missione. Come se non bastasse, si sviluppa, e cresce senza sosta, un campo magnetico che pare avere origine da un magazzino sulla cui porta sta scritto: "Raccolta e compostaggio della frazione umida". Trascorre qualche giorno e il campo magnetico diviene così forte che su tutta la base vengono proibiti gli oggetti metallici, soprattutto quelli a punta. Finalmente John Koenig decide di ispezionare il magazzino dell'umido, e scopre con grande sorpresa che in realtà è pieno zeppo di scorie nucleari, provenienti per giunta dall'Unione sovietica, cosa che lo fa andare su tutte le furie. Ma ormai è troppo tardi: il 13 settembre 1999, proprio quando Koenig sta provando davanti allo specchio un duro comunicato da inviare alla NASA, al ministero della difesa e a quello dell'ambiente, avviene nel magazzino incriminato una tremenda esplosione, tanto forte da far uscire la Luna dalla sua orbita terrestre.

« Bene: adesso la Luna si spatascia sulla Terra, e vai con morti, catastrofi, disastri. Proprio quello che piace a me! »
(Telespettatore medio degli anni '70.)

E invece no. La Luna, uscendo dall'orbita, vaga per lo spazio e addirittura nella base Alpha si salvano un bel po' di persone, che giammai torneranno sulla Terra e si renderanno conto di quanto in realtà sia affollato l'universo, conoscendo razze e civiltà aliene ora pacifiche, ora cagacazzo. La morale sarebbe quella di porre interrogativi sul senso della vita. Sarebbe bastato aspettare pochi anni per avere tutte le risposte dai Monty Python.

Personaggi e interpreti

Il cast fu scelto nell'Ospizio Nostra Signora dell'Attempato a Novara.
30 - 60 - 30, e non sono centimetri...

Lo zoccolo duro

  • John Koenig
  • Helena Russel
  • Victor Bergman
  • Paul Morrow
  • Alan Carter
  • Sandra Benes
  • David Kano
  • Robert Mathias
  • Tanya Alexander
  • Gerald Simmonds

Gli infiltrati della seconda serie

  • Maya
  • Tony Verdeschi
  • Bill Fraser

Guest stars

  • Christopher Lee
  • Joan Collins
  • Peter Cushing
  • Ian McShane
  • Brian Blessed
  • Patrick Bowles
  • Orso Maria Guerrini
  • Gianni Garko
  • Carla Romanelli
  • Giancarlo Prete
  • David Prowse

Produzione

Spazio 1999 nasce come sottoprodotto di un aborto spontaneo. I coniugi Gerry (Calogero) e Sylvia (Pinuccia) Anderson avevano ideato numerose serie televisive di fantascienza, tra cui UFO, nel biennio 1969-1970[2]. L'idea di partenza era di crearne un sequel ambientato sulla Luna, in una base spaziale costantemente sotto attacco alieno. Il progetto fu accantonato quando Gerry Anderson si rese conto che gli venivano sistematicamente negati i finanziamenti necessari, adducendo le scuse più balorde: smarrimento del codice IBAN, mancata iscrizione al registro delle imprese, invasione di locuste, assalto alla diligenza, sciopero dei COBAS e così via. Nel 1973, dopo aver drasticamente modificato il progetto iniziale, Anderson reperì un po' di grana dalla rete televisiva inglese ITV, i cui vertici si resero conto poco dopo della cazzata commessa, e proposero alla RAI di collaborare al progetto. Le due emittenti divisero equamente le spese, ma gli introiti furono suddivisi tra lo 0,0000001% alla RAI ed il restante all'ITV. In Viale Mazzini sono tuttora convinti di averlo messo nel culo ai boriosi Inglisc.

La base lunare

Qui ci divertiamo a dettagliare gli ambienti con i numeri...

Effetti speciali

La terrificante arma a raggi colorati, c'erano rossi, gialli, verdi e blu. Con le pile scariche era utilizzabile come sparapunti.
Il dispositivo di comunicazione dell'equipaggio, per maneggevolezza e peso se la batteva col martello di Thor.

Astronavi e mezzi

Dai primi concept molto grezzi ai magnifici risultati finali.
L'Eagle... smontando i laterali diventava un soddisfacente dildo con annesse ventose per attaccarlo per terra.

Messa in onda e puntate

La critica

I tecnici intenti a guadagnare il premio Peggiori effetti speciali del secondo millennio.

Fuori dal set

Coppie anche fuori del set. Maya col fusperiano Belfagor e Paul con l'ameba Clarence di Tarkis III.

Finale posticcio

Opere derivate

Curiosità

La produzione dovette affrontare una causa con la Edilcarrelli di Genova, che li accusò di aver copiato un loro brevetto.

Note

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  1. ^ Non furono le cozze a fargli male, ma il piatto.
  2. ^ Biennio pregno di avvenimenti irripetibili, dal festival di Woodstock allo scudetto del Cagliari.