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Sponsor o meno, emergere nel mondo della [[musica]] non è facile per un negretto di Kingston che non sapeva nemmeno scrivere il proprio nome. Soprattutto considerando che negli [[anni '70]] non esistevano ancora né [[Saranno Famosi]] né tantomeno [[X factor]]. Tuttavia Bob trovò la sua strada: seguendo quanto già fatto da [[Cristina D'Avena]], che dieci anni prima aveva remixato le partiture di [[Bach]] per scrivere la sigla dei [[puffi]], Marley mescolò insieme [[jazz]], [[rock]], [[gospel]], [[blues]] e [[pop]] ottenendo una base musicale del tutto nuova dalla quale, aggiungendo un paio di tamburi sfondati e sfruttando la sua totale aritmicità ed incapacità musicale, riuscì a sfornare un genere musicale tutto suo: il [[Reggae]].
Sponsor o meno, emergere nel mondo della [[musica]] non è facile per un negretto di Kingston che non sapeva nemmeno scrivere il proprio nome. Soprattutto considerando che negli [[anni '70]] non esistevano ancora né [[Saranno Famosi]] né tantomeno [[X factor]]. Tuttavia Bob trovò la sua strada: seguendo quanto già fatto da [[Cristina D'Avena]], che dieci anni prima aveva remixato le partiture di [[Bach]] per scrivere la sigla dei [[puffi]], Marley mescolò insieme [[jazz]], [[rock]], [[gospel]], [[blues]] e [[pop]] ottenendo una base musicale del tutto nuova dalla quale, aggiungendo un paio di tamburi sfondati e sfruttando la sua totale aritmicità ed incapacità musicale, riuscì a sfornare un genere musicale tutto suo: il [[Reggae]].
Il suo primo album fu ''Babylon by Bus'', un concept dedicato alle tristi vite dei pendolari che quotidianamente aspettano l'autobus alla stazione di Ponte Mammolo ([[Roma]] Est), fra [[prostitute]], [[albanesi]] e [[trans|travestiti]]. L'album è un successo immediato, e da vecchia volpe quale è il buon Bob pensa immediatamente di replicare pubblicando ''Exodus'', in cui sono raccontate le drammatiche fatiche di una famiglia [[milano|milanese]] che, per andare in vacanza a [[Catania]], affronta la [[SalernoReggiocalabria]] in pieno ferragosto. Dopodiché,
Il suo primo album fu ''Babylon by Bus'', un concept dedicato alle tristi vite dei pendolari che quotidianamente aspettano l'autobus alla stazione di Ponte Mammolo ([[Roma]] Est), fra [[prostitute]], [[albanesi]] e [[trans|travestiti]]. L'album è un successo immediato, e da vecchia volpe quale è il buon Bob pensa immediatamente di replicare pubblicando ''Exodus'', in cui sono raccontate le drammatiche fatiche di una famiglia [[milano|milanese]] che, per andare in vacanza a [[Catania]], affronta la [[Salerno-Reggio Calabria]] in pieno ferragosto. È un'apoteosi: migliaia di [[giovani]] in tutto il mondo iniziato a cantare le sue canzoni, a non lavarsi i capelli, a rollarsi canne.

===L'impegno politico===
Nel frattempo porta avanti anche altri interessi: guardandosi allo specchio scopre un bel giorno di essere [[negro]] e, bevendo un [[daiquiri]] sul balcone della sua villa a Miami, decide così di dedicarsi ai suoi confratelli che vivono in miseria. Imparata la storia dell'[[Africa]] guardando una puntata di [[Hitler Channel|History Channel]], capendoci poco, in breve tempo inizia a propagandare la necessità per i neri d'America di lasciare la civiltà e i [[Mc Donald]] per tornare in Etiopia a pascolare capre. Incurante delle pernacchie che si levano da vari punti del Bronx, Marley arriva a diventare un vero e proprio capo [[politica|politico]], acquista [[Mediaset|tre televisioni]] e le usa per diffondere il suo messaggio, glorificando la figura di Hailé Selassié, l'ex negus d'Abissinia da lui identificato come capo ideale dei popoli africani; questo malgrado lo stesso sia famoso nel mondo per essere stato il capo dell'unica nazione dell'universo capace di essere sconfitta dall'[[Esercito Italiano]] di [[Mussolini]] (!!).

Spinte dalle sue parole, centinaia di persone di colore lasciano le loro abitazioni e si accalcano su [[Scafista|barconi malridotti]] diretti verso il corno d'Africa, per essere qui allegramente fucilati e affondati dalle autorità locali al grido di "Chi cazzo li vole sti negri, ne abbiamo già abbastanza!". Nel frattempo il vulcanico Bob sforna canzoni su canzoni dedicate ai problemi del Continente Nero, fra cui ''War'', che dimostra inequivocabilmente ed incontrovertibilmente come tutti i problemi dell'Africa siano dovuti ai bianchi, e come solo quando i neri avranno di nuovo il potere il Continente potrà a tornare prospero e pacifico. Tesi verificata in pieno, del resto, da politici di colore liberali e democratici che hanno fatto il bene delle loro nazioni; governanti illuminati come [http://it.wikipedia.org/Mobuto_Sese_Seko Mobutu] in [[Congo]], come [http://it.wikipedia.org/Charles_Taylor Charles Taylor] in Liberia, come [http://it.wikipedia.org/Hastings_Banda Hastings Banda] in Malawi, come Eyadema Gnassigbe in Togo, come [http://it.wikipedia.org/Omar_Hasan_Ahmad_al-Bashir Omar al-Bashir] in Sudan, come [http://it.wikipedia.org/Maaouya_Ould_Sid%27Ahmed_Taya Maaouiya Ahmed Taya] in Mauritania, come [http://it.wikipedia.org/Francisco_Mac%C3%ADas_Nguema Francisco Nguema] in Guinea, come [http://it.wikipedia.org/Robert_Gabriel_Mugabe Robert Mugabe] in Zimbabwe. Tesi verificata dalle tante, pacifiche dimostrazioni d'affetto che popoli africani di etnie diverse si sono rivolte nel corso degli anni: ad esempio Hutu e Tutsi, Etiopi ed Eritrei, Shona e Ndebele. Tesi dimostrata da paesi pacifici come la Sierra Leone, dove si combatte una guerra civile al giorno, o la Liberia dove a 11 anni sei già un soldato pluriomicida (se ci arrivi vivo) nonché da nazioni pacifiste come l'Angola, che sulla propria bandiera ha messo un machete, o il Mozambico che invece ci ha messo direttamente un [[Kalashnikov]]. Chissà se Marley pensava a questo quando cantava ''Africa Unite''.

Il suo impegno civile valse a Bob anche dei riconocimenti pubblici: nel [[1990]] il musicista ricevette una telefonata dall'allora segretario [[Onu]] Kofi Annan, che subito dopo si scusò per aver sbagliato numero, e pochi anni più tardi anche [[Nelson Mandela]] celebrò la sua figura, osannando Marley definendolo "The biggest [[cazzone|big dick]] in the world!".

===Gli ultimi anni===

Dopo questi successi, pensa di cambiare totalmente genere e deviare sul mistico. Dopo essersi documentato su [[Wikipedia]]{{citnec}} su quali fossero le principali [[Religione|religioni]], trova che nessuna sia alla sua altezza e, ripetendo quando già fatto in campo musicale,


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Versione delle 23:13, 10 lug 2008

Magazzino di idee (?) in sviluppo.

Un orfanotrofio è un luogo simpatico con un unico difetto: è pieno di bambini poveri, puzzolenti e frignoni che per il semplice fatto di non avere la mamma si sentono in diritto di spaccare le balle piangendo e chiedendo di essere adottati. Può rappresentare una valida alternativa all'aborto (ma meno divertente);


Da scrivere assolutamente:


« Ti vesti come un rasta,
Ma questo no non basta
Sarai pure senza problemi
Ma di sicuro c'hai quello del ritmo! »
(Elio e le Storie Tese)

Robert Nesta José Michael Dorothy Kingston Boccadoro Marley, detto Bob, è stato un cantante, calciatore, messia e idraulico jamaicano.

È considerato il padre del Reggae, lo zio dello Ska e il nonno della Marijuana. Ha giocato come centrocampista nella Grande Inter, e nella AS Roma dello scudetto '83. Negli ultimi anni della sua vita ha allenato la Nazionale Jamaicana, è stato Negus d'Abissinia nonché Papa con il nome di Strafatto XVI.

È il capostipite della malvagia stirpe dei Suonatori di Bonghi che Suonano Male.

Nel tempo libero canticchiava, e suonava in un gruppo cover dei Metallica chiamato The Wailers.

Biografia

L'infanzia

Bob nacque nel 1945 a Trenchtown Rock, in Jamaica, sotto una pianta di canapa (complice la scarsa educazione sessuale del luogo). Trascorse un'infanzia felice, tra sparatorie per le strade di Kingston e furti ai danni di ignari turisti nelle spiagge dorate dell'Isola. Fin dalla più tenera età, tuttavia, iniziò a interessarsi a gravissimi problemi quali:

  • l'ingiustizia dello schiavismo di due secoli prima
  • le sue radici (principalmente carote e patate, di cui era ghiotto)
  • la situazione politica in Etiopia
  • la corruzione di Babilonia
  • Jah
  • l'elevato prezzo dell'hashish

Queste profonde meditazioni influenzarono profondamente tutta la sua vita, e non solo la sua.

Dai 5 ai 24 anni il giovane Bob lavorò, come il 99% dei suoi compaesani, nel campo della principale fonte di reddito della Jamaica, ovvero l'agricoltura. Sebbene la vita nei campi gli piacesse, iniziò a sognare un futuro diverso. Così, a 33 anni, radunò i suoi fedeli amici: Peter Tosh ("Peter, tu sei Peter e su questa Peter..."), Bunny Wailer e un altro paio di negri. Poi prese un tocco di fumo da mezzo chilo, lo spezzò, lo diede loro e disse: "Prendete e fumatene tutti, da domani facciamo i soldi". Il giorno dopò firmò un contratto miliardario con l'Adidas che gli sponsorizzò tutto, dalla chitarra al cappello dalle mutande alle cartine, e lo lanciò verso il successo.

Il successo

Sponsor o meno, emergere nel mondo della musica non è facile per un negretto di Kingston che non sapeva nemmeno scrivere il proprio nome. Soprattutto considerando che negli anni '70 non esistevano ancora né Saranno Famosi né tantomeno X factor. Tuttavia Bob trovò la sua strada: seguendo quanto già fatto da Cristina D'Avena, che dieci anni prima aveva remixato le partiture di Bach per scrivere la sigla dei puffi, Marley mescolò insieme jazz, rock, gospel, blues e pop ottenendo una base musicale del tutto nuova dalla quale, aggiungendo un paio di tamburi sfondati e sfruttando la sua totale aritmicità ed incapacità musicale, riuscì a sfornare un genere musicale tutto suo: il Reggae.

Il suo primo album fu Babylon by Bus, un concept dedicato alle tristi vite dei pendolari che quotidianamente aspettano l'autobus alla stazione di Ponte Mammolo (Roma Est), fra prostitute, albanesi e travestiti. L'album è un successo immediato, e da vecchia volpe quale è il buon Bob pensa immediatamente di replicare pubblicando Exodus, in cui sono raccontate le drammatiche fatiche di una famiglia milanese che, per andare in vacanza a Catania, affronta la Salerno-Reggio Calabria in pieno ferragosto. È un'apoteosi: migliaia di giovani in tutto il mondo iniziato a cantare le sue canzoni, a non lavarsi i capelli, a rollarsi canne.

L'impegno politico

Nel frattempo porta avanti anche altri interessi: guardandosi allo specchio scopre un bel giorno di essere negro e, bevendo un daiquiri sul balcone della sua villa a Miami, decide così di dedicarsi ai suoi confratelli che vivono in miseria. Imparata la storia dell'Africa guardando una puntata di History Channel, capendoci poco, in breve tempo inizia a propagandare la necessità per i neri d'America di lasciare la civiltà e i Mc Donald per tornare in Etiopia a pascolare capre. Incurante delle pernacchie che si levano da vari punti del Bronx, Marley arriva a diventare un vero e proprio capo politico, acquista tre televisioni e le usa per diffondere il suo messaggio, glorificando la figura di Hailé Selassié, l'ex negus d'Abissinia da lui identificato come capo ideale dei popoli africani; questo malgrado lo stesso sia famoso nel mondo per essere stato il capo dell'unica nazione dell'universo capace di essere sconfitta dall'Esercito Italiano di Mussolini (!!).

Spinte dalle sue parole, centinaia di persone di colore lasciano le loro abitazioni e si accalcano su barconi malridotti diretti verso il corno d'Africa, per essere qui allegramente fucilati e affondati dalle autorità locali al grido di "Chi cazzo li vole sti negri, ne abbiamo già abbastanza!". Nel frattempo il vulcanico Bob sforna canzoni su canzoni dedicate ai problemi del Continente Nero, fra cui War, che dimostra inequivocabilmente ed incontrovertibilmente come tutti i problemi dell'Africa siano dovuti ai bianchi, e come solo quando i neri avranno di nuovo il potere il Continente potrà a tornare prospero e pacifico. Tesi verificata in pieno, del resto, da politici di colore liberali e democratici che hanno fatto il bene delle loro nazioni; governanti illuminati come Mobutu in Congo, come Charles Taylor in Liberia, come Hastings Banda in Malawi, come Eyadema Gnassigbe in Togo, come Omar al-Bashir in Sudan, come Maaouiya Ahmed Taya in Mauritania, come Francisco Nguema in Guinea, come Robert Mugabe in Zimbabwe. Tesi verificata dalle tante, pacifiche dimostrazioni d'affetto che popoli africani di etnie diverse si sono rivolte nel corso degli anni: ad esempio Hutu e Tutsi, Etiopi ed Eritrei, Shona e Ndebele. Tesi dimostrata da paesi pacifici come la Sierra Leone, dove si combatte una guerra civile al giorno, o la Liberia dove a 11 anni sei già un soldato pluriomicida (se ci arrivi vivo) nonché da nazioni pacifiste come l'Angola, che sulla propria bandiera ha messo un machete, o il Mozambico che invece ci ha messo direttamente un Kalashnikov. Chissà se Marley pensava a questo quando cantava Africa Unite.

Il suo impegno civile valse a Bob anche dei riconocimenti pubblici: nel 1990 il musicista ricevette una telefonata dall'allora segretario Onu Kofi Annan, che subito dopo si scusò per aver sbagliato numero, e pochi anni più tardi anche Nelson Mandela celebrò la sua figura, osannando Marley definendolo "The biggest big dick in the world!".

Gli ultimi anni

Dopo questi successi, pensa di cambiare totalmente genere e deviare sul mistico. Dopo essersi documentato su Wikipedia[citazione necessaria] su quali fossero le principali religioni, trova che nessuna sia alla sua altezza e, ripetendo quando già fatto in campo musicale,


Slam Dunk è un manga e anime di fantascienza[1] scritto da uno che ne aveva poca voglia.

  1. ^ Non è di fantascienza? Avete mai visto un giapponese alto due metri? con i capelli arancioni? Che gioca bene a basket? Dai...