Rilevatore del censimento

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Il lavoro del rilevatore

Compito del rilevatore, a questo punto, è fare tutto ciò che nessuno ha mai avuto voglia di fare in centocinquant'anni: censire gli italiani. Considerato quanto lo pagano, passa subito la voglia anche a lui.

Il primo giorno al centro di raccolta si ha tutto l'entusiasmo di una ragazzina che sta per perdere la verginità, ma già alla fine della giornata si avrebbe voglia di infilarsi una cintura di castità.

I questionari

Tipici vecchi in fila al centro di raccolta.

Ideati da un sociopatico con manie complottistico-spionistiche e redatti da un nerd mancato, sviluppano quasi subito nel rilevatore la sindrome del cestino, patologia consistente nel trattare la carta del questionario come immondizia, anche nella versione online.

La gente che consegna il questionario al centro di raccolta

Essendo possibile compilare il questionario sul web, consegnarlo in posta e soprattutto essendo valido farselo da soli, al centro di raccolta arriveranno solo vecchi che non avranno nemmeno aperto la busta e stranieri che non sanno una parola di italiano, figurarsi capire il questionario.

Dopo aver perso mezz'ora a capire che il questionario non è neanche il loro ma quello della vicina di casa invalida, si aspetta che l'anziano telefoni alla suddetta vicina, che naturalmente ha il telefono staccato, per cui si incomincia a rispondere alle domande a caso, il tutto sempre con la massima gentilezza e velocità possibili, pur di andare a prendersi subito un caffè al distributore del centro anziani, dove il centro di raccolta è ubicato.

Se il cittadino preferisce compilarlo online, e se il sistema SGR (Sistema Generalmente Rotto) finalmente funziona e gli permette di loggarsi, il rilevatore incomincia a digitare sulla tastiera, in questo caso in modo ancora più aleatorio, tanto quello non vede cosa sta scrivendo. Il tutto impiegandoci il doppio del tempo che se avesse scelto di farlo a mano.

A questo punto, si rilascia la ricevuta: stampata con la stampante o compilata a mano come la ricetta di un dottore, basta che la firma del rilevatore risulti incomprensibile, così da non essere rintracciato alla resa dei conti.

La consegna a domicilio

La classica anziana pronta a chiamare i carabinieri.

Come per chi consegna le pizze, e visto che se ne deve andare in giro a sue spese e a sue suole, il rilevatore assume ben presto una faccia da quattro stagioni, quando dovrà suonare tutti i campanelli di un palazzo di 45 famiglie alla ricerca dell'unica alla quale il postino non ha consegnato il plico, perché il destinatario è morto da sei mesi o perché gliel'ha tirato dietro.

A questo punto, se gli hanno aperto il cancello, se gli hanno aperto anche il portone e non hanno ancora chiamato i carabinieri, esibisce il suo tesserino di riconoscimento rigorosamente privo di foto per non spaventare l'utenza, entra in un appartamento qualunque come un ladro e chiede dove diavolo sia finito il tizio a cui deve consegnare la busta. Se non lo sbattono fuori dal palazzo a calci, perché naturalmente il vicino di casa non ha mai sentito nominare il tizio in questione, decide di lasciare il questionario nella prima buca delle lettere in cui riesce a infilarlo.

La registrazione in SGR

Finito lo sporco lavoro di galoppino che si prende pure gli insulti da parte di gente sconosciuta, torna al centro di raccolta con i piedi che fanno male e strane manie omicide, quindi si siede al PC, si logga se possibile, registra tutti i questionari delle sezioni appartenenti alla sua zona di competenza, corrispondente al quartiere più popoloso della città (la zona di ogni rilevatore è sempre più popolosa di quella dell'altro), compila i modelli riepilogativi, aggiorna le liste anagrafiche, chiude i questionari e li manda affanculo uno dopo l'altro.

I tipi di rilevatore

Essendo estratti in modo non casuale dalla graduatoria, bensì con sistema preferenziale, tra i rilevatori ci può finire un po' di tutto, essendo i parametri di scelta basati su logiche del tutto insondabili.

I modelli di rilevatore maggiormente riscontrati sono ad ogni modo i sottostanti, in qualunque città italiana ci si trovi:

  • La ragazza universitaria, che sia studentessa o meno: già ansiosa di fare tutto per bene ancora prima di iniziare, tra tutti è di conseguenza la più probabile suicida. È in assoluto la più gentile e disponibile con l'utenza, tanto da ritrovarsi ben presto lo sportello pieno di gente (sempre i vecchi) mentre gli altri sono già alla decima pausa. Si preoccupa di telefonare a chiunque abbia dimenticato di rispondere a qualche quesito o abbia inserito nella lista anche il cane, passando così più tempo al telefono che non fuori a fumare con gli altri, visto che non esiste il "questionario perfetto" ma solo quello "compilato da schifo".
  • Il trentenne: maschio, impiegato part-time da qualche parte, con problemi di calvizie precoce, è quello che sembra aver capito tutto fin da subito, fin dall'invio della raccomandata, e al quale tutti gli altri si rivolgono non essendo riusciti invece a capirci un cacchio, quindi i coordinatori per primi. Ovviamente è un bluff, giacché si tratta in realtà del più stressato, tanto che alla fine del censimento non avrà più una vita sociale e i capelli nemmeno sulla maglia.
  • La signora disoccupata: quasi sempre laureata fallita, fallisce miseramente anche in questo campo, essendo solita passare il tempo chiedendo spiegazioni a destra e manca, senza mai capire le risposte, soprattutto quelle sui questionari. Considerate le sue attitudini, le sue sezioni saranno le ultime ad essere censite e la sua persona la più evitata.
  • L'anziano: cinquantenne, disoccupato e padre di famiglia, veterano dei concorsi pubblici, fa tutto in modo sbagliato affinché gli tolgano al più presto un numero sufficiente di sezioni da permettergli di andare al più presto al bar a parlare di calcio.
  • Il fancazzista operativo: solitamente maschio, perché solo i maschi riescono a far finta di lavorare dando l'impressione di stare facendo tutto loro, è in perenne movimento tra i PC e gli sportelli, ma come il coordinatore riesce al massimo a lavorarsi qualche rilevatrice carina. A qualsiasi domanda sul da farsi o richiesta di aiuto gli rivolgiate, la sua risposta sarà sempre e immancabilmente:
« Fregatene, fai finta di niente. Anzi, mi dai il tuo numero, nel caso dovessi chiederti qualcosa sul lavoro? »
Il rilevatore fancazzista operativo spiega a una cittadina dove mettere il numero di telefono.
  • Il fancazzista tout court: indipendentemente dal sesso, tale individuo non si vede mai al centro di raccolta, figuriamoci in giro per la sua zona. Mentre tutti gli altri, mediamente, lavorano 8 ore a settimana, lui ne fa 2. Mentre tutti gli altri, mediamente, hanno 5-600 questionari da smaltire, lui ne ha 100. Mentre sui tavoli del centro di raccolta i questionari evasi degli altri si accumulano fino al soffitto, i suoi si accumulano allo stesso modo, ma da evadere. Se qualche coordinatore cerca di richiamarlo all'ordine, non risponde al telefono, o si presenta al centro dicendo
« Sono appena stato a pranzo con l'assessore... »
  • Il calabrese: appartenente di solito alla categoria sopracitata, anche se donna, non si è ancora riusciti a capire come sia possibile che sul totale dei rilevatori di un Comune questo tipo di rilevatore sia presente sempre nella percentuale del 20%, che si trovi in Lombardia o in Calabria. Di qui la locuzione, conosciuta in ogni centro di raccolta italiano, di "quote calabresi".

La firma del contratto

A questo punto, circa un mese dopo aver iniziato a lavorare, avviene la firma del contratto. Solo allora il rilevatore, anche il più sveglio, si accorge che forse l'hanno fregato.

Responsabile : Quando abbiamo detto dopo un mese, per l'acconto, intendevamo un mese dopo la firma del contratto.
Rilevatore : In parole povere, quando?
Responsabile : A Natale. In parole poverissime.

Il contratto prevede un rapporto di lavoro autonomo di natura occasionale, un po' come quello tra cliente e prostituta, mentre il compenso è su base forfetaria e su altezza infima.

Conclusione del censimento

Alla fine delle operazioni del censimento, vale a dire febbraio, o meglio marzo, o forse aprile, il rilevatore riceverà quindi un bonifico di 1500 euro circa, al netto dell'acconto, cioè meno di tutto quello che ha già speso per comprarsi un paio di scarpe nuove e un nuovo cellulare a Natale.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Essendo numerosi gli intestatari che si dimenticano di firmare il questionario, ed essendo il rilevatore poco propenso ad andarli a cercare uno per uno, costui diventa ben presto uno dei più abili falsificatori di firme sulla piazza.
  • Per ragioni di opportunità, nell'aiutare il cittadino alla compilazione il rilevatore fa finta che i quesiti facoltativi sulla salute non esistano nemmeno.
  • Per le stesse ragioni, il rilevatore ha il potere di decidere quando siete nati, quando vi siete sposati, quanto siete ignoranti e di farvi fare un lavoro di merda.

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